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Autore: MiaStonk    12/01/2011    6 recensioni
Nuova Generazione. Un' improbabile banda di Malandrini legati da un sentimento più forte di qualsiasi forma di Magia. Una storia leggera,ma stracolma di quei sentimenti che non muoiono mai,nonostante tutto. Vicende narrate da una di loro,dal suo bizzarro punto di vista.
Dal primo capitolo: 'Merlino, quando ci sono finita nella nostra Sala Comune? Già, sto invecchiando! Sono spaparanzata sul divano, con la testa sulla spalla di Lisa che al momento non da segni di vita,dev’essere morta. Frank è accanto a me e si tiene la pancia con le mani, borbottando qualcosa sull’aver mangiato troppo mentre i due compari sono distesi sul tappeto, lanciandosi una pallina rossa e oro, la stessa che quasi sette anni fa ricadde sulla mia testa, permettendomi di diventare amica di questa banda di sconclusionati.'
[James&Lisa][Fred&Sam][Frank&Dominique]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Con la consapevolezza che il profumo delle mie uova, del mio caffè bollente è ormai andato, mi incammino con l’incessante brontolio del mio stomaco alla prima lezione: Storia della Magia. E assieme alle parole di Dominique che continuano a ronzarmi in testa, entro nell’aula e i miei occhi si posano sugli ultimi banchi. Il penultimo è occupato da Lisa e James che svenevoli come al solito si guardano in maniera adorante. Bleah! Se avessi mangiato, vomiterei!

Subito dietro è seduto Frank, da solo. Fred occupa il banco sulla sinistra, anche lui da solo. E un dilemma mi si presenta, dove sedermi? Mentre lotto con questa decisione, Lisa mi fa cenno di avvicinarmi. Così, mi siedo accanto a Frank, non mi volto a guardare Fred, non ora.

 

“Dov’eri finita?”

 

“Se mi avessi svegliata, mamma … non avrei tardato così tanto e soprattutto ora avrei lo stomaco pieno!”

Le mostro una smorfia, posando la mano sul mio stomaco vuoto. Non sono melodrammatica, io ho davvero bisogno di mangiare, dannazione! Lisa rotea gli occhi, voltandosi mentre James ridacchia, insensibile alla mia sofferenza.

 

“Non ti farà male digiunare di tanto in tanto … hai messo su qualche chiletto Sam!”

Finge di squadrami, strizzandomi l’occhio. Gli mollo un ceffone dietro la nuca, voltandomi verso Frank e ignorando le sue proteste. Paciock mi sorride e con gli occhi mi dice tutto quello che non ho bisogno di sentire tramutato in parole. Infondo le conversazioni silenziose tra noi qualche volta funzionano!

 

Solo dopo diversi minuti mi decido a posare gli occhi su Fred e nello stesso istante in cui mi volto, lui distoglie lo sguardo, puntandolo insistentemente sulla superficie del banco. Non mi piace vederlo lì, da solo. Noi cinque dovremmo stare insieme, sempre.

 

L’attimo dopo lo vedo rialzarsi e lasciare l’aula, Ruf continua a parlare di stregoni e folletti, non accorgendosi minimamente della dipartita di un suo studente. Come me anche gli altri lanciano un’occhiata a Fred che va via, sospirano, scuotendo il capo. Mi chiedo quando torneremo ad essere quelli di prima, quando i Malandrini ritorneranno a brillare di quella luce che li caratterizzava.

 

                                                                                    ***

 

Quando oltrepasso il ritratto della Signora Grassa, l’unica persona ad occupare la Sala Comune è Fred. Siede sul divano, con lo sguardo perso verso il camino spento. Il rumore dei miei passi deve destarlo dai suoi pensieri, rialza lo sguardo su di me, fissandomi per diversi secondi prima di rialzarsi e incamminarsi verso le scale del suo dormitorio.

 

“Eviterai ognuno di noi fino al termine dell’anno?”

Alle mie parole si ferma, continuando tuttavia a darmi le spalle.

 

“Pensavo di fare un favore … a te e Frank…”

Quel dannato bolide non colpiva da troppo tempo, così ha deciso di rifarsi su quell’idiota del mio migliore amico, non c’è altra spiegazione perché vaneggi a questo modo.

 

Si decide a voltarsi, e guardarmi negli occhi. Ha le mani nelle tasche, la camicia fuori dai pantaloni, la cravatta allentata. I capelli, le cui ciocche sembrano avere vita propria. Almeno non sono io l’unica trasandata qui.

 

“Lui non ti farà soffrire … lui non è come …”

 

“Come te?”

Trasale alla mia domanda, sgrana gli occhi, guardandomi come se gli avessi rivelato una verità che ignorava fino ad un attimo fa. Annuisce mestamente, sforzandosi di abbozzare il suo solito sorriso sghembo.

 

“E’ questo il problema … Frank non è te … Matt non è te, nessuno lo è …”

Mi avvicino a lui, sfiorando il suo braccio e costringendomi a guardarlo diritto negli occhi. Forse Dominique aveva ragione, forse da qualche parte dentro di me c’è quel briciolo di coraggio che mi ha permesso di diventare una Grifondoro. Devo solo riuscire a cacciarlo fuori, devo farlo se voglio arrivare alla verità.

 

“Voglio solo proteggerti … da tutto … persino da me stesso …”

 

Non so replicare, non so dare una risposta alle sue parole. Lo guardo voltarsi e andare via, attraversare il ritratto della Signora Grassa e scomparire alla mia vista.  Non so capirlo, non riesco a comprendere cosa abbia nel cuore: amore, odio, che cosa?

 

                                                                                  ***

 

Senza una ragione precisa risalgo le scale del dormitorio maschile, fino alla porta della sua stanza. La apro, richiudendola lentamente alle mie spalle. Mi guardo intorno, mi siedo sul suo letto. Mi distendo sulle sue coperte, affondo il viso nel suo cuscino. Voglio sentire il suo profumo.

 

La mia mano tocca qualcosa, rialzo il guanciale e sotto di esso scopro un piccolo quaderno. Lo afferro, lo sfoglio e ne leggo alcune pagine.

 

 

“Ritorno ad Hogwarts, l’ultimo anno. Dovrei essere felice di rivederli, di rivederLa … eppure non posso non pensare che tra pochi mesi, lei non sarà più al mio fianco. Dimenticherò il suono della sua risata, le buffe smorfie che deformano il suo bel visino, quegli occhi azzurri che mi impediscono di pensare quando si posano su di me? Nel momento in cui mi pongo questa domanda, so già la risposta.”

 

E’ chiaro cosa sia quello che stringo tra le mani. Che Fred abbia un diario mi lascia decisamente perplessa, lui che a stento si immedesima nello scrivere qualche tema, lui che preferisce beccarsi una punizione dalla preside piuttosto che restarsene chiuso in camera a leggere o studiare. So anche che dovrei riposarlo, ma non ci riesco.

 

“L’ennesimo passo falso con lei, l’ennesimo errore. Forse avrei dovuto spaccare la faccia a quell’idiota di McLaggen invece di limitarmi a versargli qualche pasticca vomitosa nel suo succo. O forse avrei dovuto congratularmi con lui per aver avuto il coraggio di fare qualcosa che io non oso nemmeno pensare. Rovinerei tutto, non posso permettermelo. Voglio che sorrida, sempre.”

 

“Uno sguardo, il suo sguardo e temevo di mandare tutto al diavolo. Avrei dimenticato che non eravamo soli,  non avrei badato a James e Lisa, e nemmeno a Frank e Dom. Lì dietro quel gargoyle avrei voluto stringerla a me e sentire il sapore delle sue labbra. Avrei voluto, ma non l’ho fatto.”

 

Più leggo e più non so fermarmi. Più vado avanti e più resto perplessa. Sono una stupida, ma lui lo è ancora di più.

 

“Che Finnigan fosse un’idiota, lo sospettavo. Ma questa sera ha cancellato ogni mio dubbio. Denigrare tutti i difetti di Sam, che a mio parere sono la cosa più bella che abbia, è da emeriti imbecilli. Non mi dispiace infondo, lei merita di meglio”

 

“Che mi è saltato in mente di lasciarla dormire con me? Non ho chiuso occhio, dannazione! Come se non bastasse, deve avermi scambiato per il suo orsacchiotto, perché si è avvinghiata a me, rendendomi il compito di resisterle più difficile di quanto non fosse già.  E quella storia del pinguino? Come fa ad essere così idiota? L’amore non è qualcosa che riesco a contemplare … l’affetto smisurato, forse ma non l’amore …

La mia felpa le stava divinamente, non gliel’ho regalata per chissà quale oscura ragione, semplicemente credo che solo con quella sia davvero carina!”

 

Idiota? Idiota? Lo schianto per la miseria!

 

Io e Sam insieme? Sarebbe più probabile che la McGranitt dichiarasse eterno amore a madame Chips”

 

Perchè pensa le mie stesse cose questo idiota?

 

La fantasia della gente non ha confini … eppure una strana sensazione mi ha attanagliato lo stomaco quando abbiamo dovuto ‘rompere’ davanti a tutti. Quelle parole, sembravano così vere … che diavolo mi succede? Sono Fred Weasley per la miseria! Non un sentimentale Paciock o un rammollito Potter!”

 

Questa nemmeno la commento! Continuo a sfogliare queste maledette pagine e maggiormente cresce in me la voglia di fargli male, molto male.

 

“Il suo corpo premuto sul mio … la sua bocca, il suo respiro … impazzisco lentamente!

Ti innamorerai mai Fred? Mi ha chiesto … Merlino, mi auguro di no!”

 

“Natale alla tana, quegli odori, i maglioni di nonna Molly, il caos, la mia famiglia. E loro con me, i Malandrini. E lei, il suo regalo, il mio … la cioccolata calda, la neve … e il mio cuore che urla dentro di me, nonostante io cerchi di zittirlo in tutti i modi possibili …”

 

“Brucerei la mia mano, la taglierei … la mano che ha osato schiaffeggiarla, quando invece avrebbe solo dovuto carezzare il suo viso.  Mi detesto, e detesto lei per quello che mi costringe a provare. E’ una stupida, una stupida ragazzina … “

 

Coglione! Mi agito sul letto, inspiro profondamente prima di continuare a leggere.

 

Che diavolo sto facendo? Baciare Sam, fare l’amore con Sam … stringerla, desiderare che il mio corpo si fonda con il suo, ancora e ancora … ho bisogno di lei, ho bisogno di lei …”

 

“Devo allontanarla, devo salvarla da me stesso, ma soprattutto da lei … Meriti di più Sam, non un coglione incapace di capire i suoi sentimenti … fin quando non saprò cosa voglio, devi starmi lontano …”

 

E poi, dei pensieri sparsi.

 

“Mi ami? No, no, no … non puoi … Ed io posso? Posso amarti Sam?  

 

“Lo detesto, odio chiunque ti stia accanto … e odio me stesso perché l’ho permesso …”

 

“Sei così bella.. i tuoi occhi, quei dannatissimi occhi … non innamorarti di Finnigan, non farlo Sam …”

 

“Le tue labbra, come calamite … attraggono le mie … non voglio farti del male Sam … ma sono debole, troppo debole …”

 

“Frank no, lui no … è il mio migliore amico e lui sa … ho sentito il mio cuore spezzarsi in tante piccole parti … si risanerà mai? “

 

“Cazzo, la amo …”

 

Merlino, credo di non aver mai letto parole più dolci !  Sono ironica, precisiamo! Sospiro, passando una mano sul viso. Cosa dovrei pensare, cosa dovrei fare?

 

Immersa nelle mie seghe mentali, non mi accorgo subito che qualcuno è entrato nella stanza. E’ Fred, seguito dagli altri. Mi fissa, lasciando poi ricadere lo sguardo sul diario che tengo ancora tra le mani.

 

“Sam!”

 

Mi rialzo, posando il quaderno e andandogli incontro, iniziando a pestarlo. Già, gli rifilo qualche pugno nello stomaco e calci sugli stinchi prima che James mi afferri e mi allontani da lui.

 

“Lasciami Jamie, lasciami ! Devo picchiarlo !”

 

“E perché mai, sentiamo? Sei tu quella che leggeva il mio diario!”

 

“Tu hai un diario?”

Lisa sgrana gli occhi, trattenendo una risatina mentre Fred cerca di ridarsi un contegno, lanciandole un’occhiataccia. Lei distoglie prontamente lo sguardo, voltandosi e lo so, ridendo.

 

“Sei un coglione!”

Catturo ancora la sua attenzione.

 

“E tu un’impicciona!”

 

“Oh, basta! Perché non vi sedete entrambi e cerchiamo di risolvere una volta per tutte questa dannata storia?”

Alle parole di Frank, anche gli altri annuiscono. Così io e Fred siamo costretti a sederci su due letti, a guardarci in cagnesco e abbaiarci contro di tanto in tanto. Nessuno dei due si decide a parlare così è Lisa che apre bocca.

 

“Dunque …”

Ma non le permettiamo di continuare che cerchiamo di prenderci a calci pur essendoci un letto a dividerci. Lisa mi trattiene e James dà un buffetto alla nuca di Fred. Incrocio le braccia, accavallo le gambe e mi volto dall’altra parte. Lui fa lo stesso e sono certa che i primini di quest’anno sono più maturi di noi.

 

“Pensavo avesse imparato la lezione e invece rimane la solita ragazzina che non riesce a farsi gli affaracci suoi …”

 

“Lisa posso dargli un calcio in bocca?”

 

“Non ora … hai letto il diario di Fred?”

 

“Non ho avuto altra scelta!”

 

“Ma sentitela …”

 

“E’ così dannatissimo Fred Weasley! Se non lo avessi fatto, non avrei saputo la verità …”

 

“Quale verità?”

Solo Lisa sembra confusa e spaesata, ero certa che i suoi compari sapessero già dei suoi sentimenti, guardandosi bene dal dirmelo però. Mi ricorderò di pestarli dopo che questa storia sarà finita!

 

“Lui mi ama!”

 

Mi rialzo e punto il dito contro Fred che impallidisce improvvisamente. Lisa rotea gli occhi, James si nasconde dietro Frank per evitare di ridermi in faccia. Va bene, forse non sarò stata molto delicata, ma questo qui mi ha portato all’esasperazione!  Rimango in piedi per diversi secondi, il braccio ancora teso verso di lui.

 

Fred diviene improvvisamente serio, si rialza, avvicinandosi a me. Mi prende la mano, ancora ferma a mezz’aria e riabbassa il mio braccio. Mi fissa, con quello sguardo capace di scrutarmi l’anima e afferrarne il senso. Vedo gli altri rialzarsi piano e sgattaiolare fuori. Ehi, cosa vi dice che io non continui a pestarlo?

 

Forse sono i suoi occhi a dirlo, i suoi gesti e questa cocente verità che ha colpito entrambi.  Sospiro, scuotendo il capo, sono stanca, sono davvero stanca di tutto questo. Do fiato ai miei pensieri, alla conclusione a cui sono giunta dopo tutti questi mesi.

 

 

“Mi hai fatto impazzire Fred … ma l’amore dovrebbe rendere felici, non portare alla follia …”

 

“Tu mi stai facendo impazzire adesso, Sam … ed è proprio quello che l’amore dovrebbe fare …”

 

Sgrano gli occhi, boccheggio incapace di replicare a parole che sembrano tanto giuste. E frasi, pensieri rimbombano nella mia testa. Qualcuno una volta non disse che tutti siamo folli in amore? E qualcun altro non aggiunse che l’amore è quanto c’è di più prossimo alla psicosi?

 

Avevano ragione? Fred ha ragione? Essere innamorati vuol dire questo? Sentirsi continuamente sull’orlo di un precipizio, guardare in basso e sentire tuttavia una mano che ti tiene ben salda a sé. Fred è questo per me, è colui che sa sostenermi, il ragazzo che stringe la mia mano e lo fa da tutta una vita.

 

Senza conoscerne la ragione inizio a piangere, come liberata da un peso enorme. Mi sento leggera, mi sento stranamente libera. Sento le sue braccia avvolgermi e quel calore che tanto ho amato e che mi è così mancato in questi mesi, si impossessa delle mie membra.

 

“Ti Amo …”

 

Un sussurro, due parole che racchiudono tutto. Una promessa, una speranza, la consapevolezza che c’è nel nostro cuore più di quello che abbiamo sulle nostre labbra. Siamo imperfetti io e lui, siamo orgogliosi, testardi, dannatamente Sam e Fred. Litigheremo ancora lo so, lo pesterò ancora a sangue ne sono certa e lui mi ferirà nuovamente. Ma siamo e io e Fred, e non potrebbe essere diversamente.

 

L’amore non è perfetto, l’amore è solo amore.

 

 

 

 

 

 

Salve ragazzuole! Un capitolo un po’ atipico, non è vero?

L’idea del diario è stata necessaria per considerare anche i sentimenti di Fred, quasi dimenticati in tutta questa storia!

Ehh.. ma quanto è dolce?! Un ragazzone che si innamora pian piano della sua migliore amica.

Ho cercato di incorporare nei suoi pensieri tutto ciò che è accaduto nei precedenti capitoli, spero l’abbiate apprezzato!

Io mi sono divertita a scriverlo … soprattutto mi sono divertita a descrivere le reazioni di Sam!  xD

E dell’immagine, dell’immagine?! Che ne dite?! Naturalmente lo sguardo basso di Sam vuole essere il momento in cui legge il diario …  ù.ù

Con sconforto annuncio che il prossimo sarà l’ultimo capitolo!!

Sarà una tristezza dire addio ad ognuno di loro!!    Ç_ç

Ah, forse qualcuna l’avrà capito … l’ultima frase è presa da un film, non è mia! xD

Bene, la smetto! Spero via sia piaciuto anche questo capitolo!!

Alla prossima!!  ;D

 

   
 
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