13/01/2011
2 recensioni
HeartBeat
Caroline.
"Devo andare da lei." continuavo a ripetermi da qualche giorno a questa parte.
"Chissà come sta!" pensavo.
Caroline Forbes che razza di domanda egoista e schifosamente inutile ti sei posta? Sta male,ecco come sta.
La mia coscienza aveva preso il sopravvento.
Era passata una settimana da quando Elena aveva scoperto me e Stefan alla residenza Salvatore.
Come avevo potuto? Io ero sua amica e l'avevo tradita così spudoratamente,dannato ormone!
Ero innamorata di Stefan all'incirca da sempre, come non lo si poteva amare?
Aveva quei suoi modi così antichi, oserei dire ottocenteschi, per corteggiarti;quel suo sguardo così profondo e intenso che avrebbe fatto scioglierei chiunque; i suoi muscoli definiti che guizzavano visibilmente fuori dalla maglietta e il suo sorriso tremendamente splendente che mi aveva abbagliato ormai da tempo.
Ecco perchè amavo Stefan, lo amavo perchè lui era il ragazzo perfetto; non mi interessava nessun altro: io volevo lui.
Non mi aspettavo mi chiamasse quel giorno, a dire il vero, ma ad un tratto il telefono squillò ed una voce suadente disse:
"Pronto Caroline sono Stefan,devo parlarti vieni alla residenza Salvatore."
Avevo ascoltato queste parole sgranando gli occhi a poco a poco,le mani tremanti fecero fatica a spingere il tasto rosso proprio sopra la tastiera del mio cellulare,per chiudere la conversazione.
"Stefan vuole vederti Caroline" al solo pensiero tutto in me sì era eccitato.
Non avevo pensato ad Elena, l'idea che tutto ciò potesse ferirla non mi era passata neanche per l'anticamera del cervello ; sono nata egoista e morirò egoista. Io volevo solo "un tocco" di Stefan nient'altro, d'altronde lei poteva passare del tempo con lui quando voleva,giusto? Perchè allora dovevo rinunciare all'occasione di stare un pò da sola con l'uomo che amavo ?
Ero pronta già da un pezzo,dovevo uscire con Bonnie per il nostro solito shopping ma avrebbe capito la mia "non presenza" all'appuntamento,ne ero certa.
Arrivai a casa Salvatore dopo 10 minuti circa e bussai con foga,forse un pò troppa,alla porta di legno massiccio.
Un Damon non del tutto sorridente,mi accolse:
-Benvenuta Caroline,credo che mio fratello debba parlarti.Beh,qualsiasi cosa abbiate in mente,io me ne tiro fuori.- e con un gesto così spontaneo,sì spostò dall'ingresso per farmi passare.
Trovai Stefan in salone, stava leggendo un giornale di non sò quanti secoli prima, tanto per ricordare qualche pensiero di un'epoca così lontana.
Esordii con un timido -Ehi!- per paura di disturbare.
-Caroline- pronunciò il mio nome con tale sensualità.
" Ehi,Caroline calma,non prendere deduzioni avventate" dissi a quella parte di me stessa che ancora riusciva a ragionare.
-Dimmi Stef,perchè mi cercavi?-
Stef? e da quando in qua lo chiamavo Stef?
D'accordo era un chiaro segno di instabilità mentale.
-Vieni accomodati,devo parlarti di Elena-
-E-E-Elena?-riuscii a balbettare io. "Certo,brutta idiota che credevi?" risposi a me stessa.
- Beh sì,c'è una cosa importante di cui dobbiamo discutere - replicò lui, con un sorriso luminoso.
Mi sedetti sul bordo del divano quasi intimidita e presi il cuscino più vicino a me ponendolo sul mio ventre.
- Allora dimmi! - cercai di incoraggiarlo il più possibile, evitando di mettere in evidenza il fatto che ero altamente infastidita.
- Lei sai, per me, è molto importante. Tra poco arriva il suo compleanno, giusto? e dato che non vuole fereggiarlo avrei pensato di organizzarle un party a sorpresa e chi meglio di Caroline Forbes per questo?- Sfoderò un nuovo sorriso smagliante.
-Va bene,credo- risposi asciutta io,guardando le venature irregolari che erano disegnate sul pavimento di legno.
-Credevo che ne saresti stata entusiasta! Dove è andata a finire la mia amica sempre pronta alla mondanità?- Rise di gusto,questa volta.
"amica,aveva detto amica" pensai.
- è sempre qui da qualche parte dentro di me- risposi io, accennando un sorriso.
- Bene e allora, ti ringrazio Caroline!- strizzò l'occhio in mia direzione.
- Devo fare una cosa- esordii io all'improviso. - posso?-
-Sì certo che puoi. Fai come se fossi a casa tua se ti ser....-
Non riuscì a terminare la frase, lo baciai d'impulso.
Sentii le sue labbra calde sfiorarsi con le mie, il calore di quel bacio iniziò a diffondersi in me.
Volevo che fosse mio,soltanto mio.
Mordicchiai delicatamente il suo labbro prima di baciarlo con foga sapendo che quello sarebbe stato l'ultimo momento a nostra completa disposizione senza che nessuno ci venisse a disturbare.
"Un momento, lui non sì era rifiutato di baciarmi" rimurginò la mia mente.
Così continuai a baciarlo insinuando le mie fredde mani sotto la sua maglietta e tastando dolcemente i suoi addominali perfetti.
Damon era uscito da un pezzo,avremmo avuto la stanza tutta per noi.
-Un secondo solo- gli dissi,distaccandomi da lui -prendo il telefono e...
Mi voltai d'un tratto e intravidi Elena,lì in piedi,bianca come il gesso,incapace di muovere anche un solo muscolo.
Mi ricorderò per sempre gli occhi di lei sgranati;i pugni serrati, così stretti che le unghie avevano lacerato la pelle,l'espressione agonizzante sul suo volto.
Erano lacrime quelle? goccioloni d'acqua salata le rigavano il viso,scendendo lungo le guance; le labbra erano morse con ardore,aveva impiegato talmente tanta forza in quel gesto che iniziarono a sanguinare.
Raccolsi velocemente il cellulare dal tavolino e sistemandomi il più velocemente possibile, la raggiunsi prendendola per un braccio.
Ancora immobile, non mosse neanche un muscolo.
-Elena,Elena!- dissi io scuotendola violentemente.
-Io..Noi..non è come pensi!-
Ma a chi volevo darla a bere? era esattamente come pensava.
Avevo baciato il suo fidanzato, il suo adorato fidanzato; ero una stronza patentata. Come mi era passato per la mente di baciarlo? avrei dovuto reprimere il mio sentimento,avrei dovuto sotterrare il mio ormone malsano.
Masochismo,questo si chiamava puro masochismo; incredibile,avevo perso nell'arco di dieci minuti una delle mie migliori amiche e il ragazzo che amavo.
Continuai invano a giustificarmi,tentando di comporre frasi che pronunciate risultavano prive di significato.
Un ringhio era uscito dalla bocca di Elena -Va via,Caroline-
Vagai con lo sguardo per qualche istante prima di decidere di fuggire da quella residenza.
Corsi sino allo stremo, decidendo di andare da Bonnie, lei era l'unica che avrebbe capito; arrivata a casa sua, bussai con forza alla porta gridando :
-Bonnie,Bonnie,sono io. Apri! forza Bonnie,devo dirti una cosa!-
La faccia assonnata che comparve poco dopo sulla soglia della porta non era di molto conforto,a dire il vero.
Bonnie si era appisolata probabilmente,come sempre, sul suo divano di vimini mentre guardava uno di quei film indiani, che io trovavo tanto osceni ma che lei amava sopra ogni cosa.
-Che succede?- mugugnò lei.
-Io..fammi entrare, avanti! La situazione è complicata: sono una stronza,Bonnie!-
-E te ne sei accorta ora Caroline Forbes?- replicò lei sorridendo.
-Farò finta di non averti sentito- la guardai truce prima di accomodarmi automaticamente sul suo divano.
- Racconta!- mi incitò lei, offrendomi una tazza di cioccolato fumante.
-Sono stata da Stefan. Beh, lui mi ha invitato a casa sua per parlare di Elena,tra poco è il suo compleanno,pensava che una festa sarebbe stata il modo migliore per festeggiare i suoi 18 anni!- sospirai bevendo un sorso dalla tazza.
-E cosa c'è di tanto male in questo?- chiese Bonnie ingenua - Voglio dire, sò che ti piace ma dopotutto avete parlato di Elena, quindi non ci trovo nulla di sbagliato a meno che... No,non dirmelo.Ti prego non dirmi che l'hai fatto!- esclamò lei alterata.
-Io ero lì Bonnie e ti giuro che non volevo. Sì Okey,forse ero troppo eccitata per questo incontro ma non avevo intenzione di baciarlo.
Solo che la cosa è degenerata: ero delusa perchè non aveva rispettato le mie aspettative ma poi, vedi ,mi sono avvicinata;l'ormone ha preso il sopravvento sulla ragione e l'ho baciato. E' stato il bacio più bello della mia vita,te lo posso giurare.-
-Perderai Elena,ne sei consapevole? è una delle tue migliori amiche Caroline,come hai potuto farle questo?Ne avevamo parlato,avevamo deciso che avresti tenuto a freno ciò che provavi per Stefan,perchè non l'hai fatto?-
-Non lo so,Bonnie.Al momento non ho pensato alle conseguenze.- Abbassai lo sguardo facendo ruotare il cioccolato nella tazza come i sommelier fanno con il vino d'alta qualità.
- Avresti dovuto pensare alle conseguenze. Sò che le vuoi bene,sò che non volevi ferirla ma l'hai fatto Caroline e non te lo perdonerà così facilmente.-
-Ne sono consapevole Bonnie, è solo che mi sento in colpa.Perchè deve essere tutto così difficile? Perchè dovevo innamorarmi proprio di Stefan?-
-Sei sicura di esserne innamorata,Caroline? voglio dire, cambi ragazzo ogni settimana,non trovi che parlare d'innamoramento sia un pò esagerato?- Chiese lei indispettita.
- Con lui è diverso,Bonnie. Sono stata con molti ragazzi ultimamente, è vero, ma nessuno e ripeto nessuno può essere comparato a Stefan.Ora mi sono infilata in un casino Bonnie, perderò entrambi.-
Singhiozzi e lacrime,questa era la mia reazione finale.
Bonnie mi abbracciò dolcemente ,cullandomi
-Non ti preoccupare- disse - si sistemerà tutto,vedrai!-
Rimasi in silenzio,stretta a lei,lasciandomi coinvolgere dall'affetto che Bonnie stava dimostrando nei miei confronti.
Ecco il nuovo capitolo dal punto di vista di Caroline! Come potete capire, i capitoli saranno descritti sotto il punto di vista di ogni personaggio ( Elena,Caroline,Stefan,Damon e in seguito Bonnie e Tyler!). Non trovo questo capitolo un granchè ma d'altronde non c'è mai una volta che sono pienamente convinta di aver scritto qualcosa di bello XD Volevo ringraziare tutti voi per aver letto e commentato il primo capitolo. Vi ringrazio per aver messo questa storia tra le seguite,ricordate o preferite. Risponderò ad ogni recensione con il messaggio privato e se volete darmi consigli fate pure,sono ben accetti :D Un bacione a tutti voi :D
Nicla