Ho un volto.
Di numeri, di parole – so dove sono, li sento su di me.
Dolore, perdita, disperazione quando mi cancellano. Occhi, naso, bocca, orecchie – è come se li sentissi scomparire.
Ed al loro posto il vuoto, il nero, il nulla.
Un tratto di gesso è una sottigliezza, direte voi. Ma immaginate quel tanto di pelle sparire gradualmente da voi. Forza, fifoni.
...
...
... Cosa avete immaginato?
Fiotti di sangue.
Rosso.
Lacrime.
...
... E se non tu avessi nemmeno sangue, né lacrime da versare?
La spugna passa, un attimo di solletico. Ora arriva!
Un senso di vuoto totale.