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Autore: HikariMoon    15/01/2011    0 recensioni
Marian è morta, Robin è disperato... ma se non fosse andato così? Dopo che Robin ha risposto al messaggio di re Riccardo, il re manda un misterioso cavaliere ad aiutarlo... chi è? "sono certo che sarà molto più utile a loro che a noi, soprattutto adesso che noi siamo in una situazione di stallo... " Se volete scoprirlo leggete!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Ed ecco la terza parte. (non mi va di ripetermi per chi no sapesse il motivo per cui la chiamo terza parte si vada a vedere quello che ho scritto nei precedenti capitoli. ^-^ ) Continuo a sperare che vi piaccia e a sperare in qualche recensione. Apprezzo le critiche che possono aiutare a migliorarmi e se mi aiuterete mi farete un favore. HikariMoon
 
CASTELLO DI NOTTINGHAM 
 
<< Nove e dieci. >> Sul suo volto si dipinse un sorriso da squalo. << Tempo scaduto. Carceriere preparatelo per la forca. >> Il cancelliere aveva annuito compiaciuto e aveva inserito le chiavi nella serratura della cella. A quel punto il messaggero, con gli occhi bassi e con un filo di voce, vergognandosi della propria debolezza, aveva deciso di parlare. << No, aspettate... parlerò. >> Lo sceriffo aveva subito fatto cenno al secondino di fermarsi. << Ma davvero? Ottimo, parla pure. Siamo tutto orecchi. >> << Il re ha inviato a Robert di Locksley un guerriero... in modo che lo aiuti qui in Inghilterra contro i nemici della corona. >> La sua voce era diventata quasi un sussurro, tanto che sembrava parlare con sé stesso. << Il suo nome è... >> A quel punto però si era fermato. << Non ho capito l’ultima cosa cha hai detto. >> Negli occhi del messaggero era riapparso un barlume di orgoglio. << Niente, il messaggio è questo. >> << Soltanto questo? E non ti ha forse detto quando e dove arriverà questo cavaliere? O magari come si chiama. >> << Il nome non lo conosco, so solo che sarebbe dovuto partire tre giorni dopo di me e che sarebbe arrivato nella foresta per la strada maestra. >> << Tre giorni? Ma allora dovrebbe arrivare domani... Grazie mille amico, avrà l’accoglienza che merita. >> A quel punto l’uomo si era allontanato di qualche metro e a quel punto Gisborne, a braccia incrociate, gli si era avvicinato. << Che ne facciamo? >> << Per il momento lasciamolo ancora in vita, potrebbe esserci ancora utile. >> Mentre lo sceriffo si stava allontanando salendo le scale, Gisborne si era voltato verso il carceriere facendogli un cenno che l’uomo aveva subito capito. Dopo aver annuito il carceriere si era seduto su una sedia mentre Gisborne raggiungeva lo sceriffo su per le scale. Il messaggero lo aveva fissato fino a quando era scomparso, accasciato a terra. Ora a opprimerlo non c’era solo la stanchezza ma anche la vergogna di aver parlato.
Quando i passi dei due uomini si erano sentiti oltre la porta socchiusa accanto cui Lady Marian era stata per tutto quel tempo cercando di sentire che cosa stava succedendo lì sotto e contemporaneamente guardandosi attorno, la donna si era ritratta il più velocemente possibile. Sentendo le voci sempre più vicine Marian si era voltata e si era messa a camminare il più velocemente possibile, sperando di allontanarsi in tempo. Anche questa volta però non era riuscita a fare più di qualche metro prima di essere fermata da una voce. << Marian. >> A quel punto, cercando di mantenere la calma, Marian si era voltato fingendosi stupita di vedere lì i due uomini. << Guy, sceriffo... >> << Cosa ci fate qui Marian? >> La donna era in leggera difficoltà: doveva trovare una bugia credibile nel minor tempo possibile. << Ecco... io... vi stavo cercando. >> Lo sceriffo era visibilmente infastidito, a differenza di Gisborne,  ma si finse stupito. << Ma davvero? Ora ci hai trovato. Qual è il motivo? >> << Bhe, vedete... ho bisogno di andare la mercato per comprare della stoffa. E volevo chiedervi il permesso. >> Lo sceriffo, nascondendo sempre meno il suo fastidio, si chiese mentalmente perché quella donna arrivasse sempre nei momenti più inopportuni e come fosse possibile che riuscisse a consumare così tanta stoffa in così poco tempo. Non volendo però perdere tempo con lei, annuì annoiato. << Sì, va bene... ovviamente sarete accompagnata da una guardia. >> << Ovviamente. >> Senza aspettare altro Marian aveva accennato un inchino e si era allontanata, scomparendo in breve tempo dalla vista dei due. << Vado ad avvertire la guardia di scortare Marian. >> << Ah, Gisborne. Fai preparare un soldato fidato. >> << Per quale motivo, mio signore? >> << Dopotutto il messaggio era per Robin Hood... non sarebbe carino da parte nostra non farglielo avere. >> << Capisco, mi occuperò immediatamente anche di questo. Darò subito disposizioni ad Allan. >> << Meglio di no, Gisborne. Preferisco che questa missione resti segreta. >> << Come vuole. >> Dopo che anche Gisborne se ne era andato, lo sceriffo aveva iniziato a percorrere lentamente lo stesso corridoio percorso poco prima da Marian, immerso nei propri pensieri.
 
Con questa parte siamo alla penultima della precedente versione dell’unico capitolo. Dopo il prossimo capitolo finalmente ci sarà un capitolo completamente ex-novo. Grazie ancora a Leowynn95, x_LucyLilSlytherin e sun95. HikariMoon
  
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