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Autore: HikariMoon    15/01/2011    1 recensioni
Marian è morta, Robin è disperato... ma se non fosse andato così? Dopo che Robin ha risposto al messaggio di re Riccardo, il re manda un misterioso cavaliere ad aiutarlo... chi è? "sono certo che sarà molto più utile a loro che a noi, soprattutto adesso che noi siamo in una situazione di stallo... " Se volete scoprirlo leggete!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Questa è la continuazione del precedente capitolo e per chi non lo sapesse ancora è la seconda parte riscritta dell’unico capitolo che avevo già inserito. Buona lettura! HikariMoon
 
CASTELLO DI NOTTINGHAM
....un paio di mesi dopo....
 
Lo sceriffo sedeva comodamente sulla sua sedia con schienale, un bicchiere di vino tra le mani.
Improvvisamente la porta si era aperta. Dietro di essa era apparso un uomo alto vestito di nero e con i capelli neri che, dopo aver fatto qualche passo, aveva fatto un mezzo inchino verso l’uomo seduto. Poco dietro di lui c’era un altro uomo con i capelli marrone chiaro. << Che notizie Gisborne? Il prigioniero ha parlato? >> Dalla sua voce traspariva una punta di crudele felicità malcelata. L’uomo con i capelli neri rispose subito con voce ferma. << Ci siamo quasi. Ormai sta per cedere. >> L’uomo seduto, ovvero lo sceriffo di Nottingham, accolse le parole con un leggero fastidio. << Devo ammettere che Riccardo sa scegliere bene i suoi messaggeri... devo torturarli per ore prima che parlino. >> Senza aspettarsi risposta dagli altri due, lo sceriffo posò il bicchiere e si alzò dalla sedia battendo le mani sul poggiabraccia, un sorriso malvagio dipinto sul volto. << Ma altrimenti, dove sarebbe il divertimento? Forza, portatemi da lui. >> Gisborne aveva annuito. << Seguitemi. >> Poi si era voltato verso l’altro che non aveva ancora detto una parola. << Allan non serve che tu venga, ma resta pronto a venire se ti chiamo. >> Allan aveva annuito e si era spostato di lato per farli passare. << Come vuoi. >> I due uscirono dalla stanza e si avviarono nel corridoio destro, senza accorgersi che qualcuno per tutto quel tempo, da dietro la porta, li aveva spiati. Quando i due erano scomparsi dietro l’angolo, la spia, una donna, si era avviata di soppiatto dietro di loro, ma una voce l’aveva fermata quasi subito. << Non smetti mai di spiare, Marian? >> Marian si era voltata verso di lui e lo aveva guardato con uno sguardo inequivocabile. << Allan, prova solo a dirglielo... >> << Stai tranquilla, non ti tradirò... te lo promesso, no? >> A quel punto Marian lo aveva ignorato e si era rimessa a seguire lo sceriffo e Gisborne. Nel frattempo Allan, dopo averla vista sparire, si era allontanano dalla parte opposta.
Dopo aver disceso alcune rampe di scale lo sceriffo di Nottingham e Gisborne erano arrivati finalmente alla loro destinazione: le segrete. Senza perdere tempo i due si erano diretti verso una cella dove c’era un uomo riverso a terra, affaticato dalle torture subite. Non appena lo aveva visto, sul volto dello sceriffo era apparsa un’espressione divertita. << Bene, bene e così tu saresti il famoso messaggero... e un messaggero porta sempre un messaggio, qual è il tuo? >> L’uomo, seppur affaticato, aveva cercato di alzarsi riuscendoci solo in parte. << Il messaggio è di re Riccardo e deve essere ascoltato solo da Robert di Locksley. >> << Peccato che Robin Hood non sia qui e che tu non farai mai in tempo a dirgli niente perché io ti farò uccidere. >> Il messaggero era rimasto muto e lo sceriffo, leggermente seccato, aveva cominciato a camminare avanti indietro mentre Gisborne, vicino alla parte, rimaneva impassibile. Dopo qualche istante lo sceriffo si era voltato di nuovo verso il prigioniero. << Ma forse potremmo metterci d’accordo... facciamo così, tu mi dici il messaggio e io ti lascio in vita. Dopotutto chi ti potrebbe criticare? E poi il re non lo verrebbe mai a sapere. >> << Il messaggio deve... >> Lo sceriffo era visibilmente annoiato dai pochi risultati che stava ottenendo. << Sì, sì... deve essere consegnato soltanto a Robert di Locksley. >> A quel punto la voce dello sceriffo aveva cambiato tono, diventando più infuriata. << Ma lui non c’è e tu devi decidere se morire o salvarti la pelle! Hai ancora dieci secondi per rispondermi o fra dieci minuti la tua testa penderà sulla forca al centro della piazza! Uno, due, tre, quattro, cinque... >> Il messaggero era combattuto... salvarsi la vita avrebbe significato tradire il re. Lo sceriffo però continuava a contare.
 
Mi C’è un po’ di suspense, vero? Ovviamente parlo con chi non aveva ancora letto la precedente versione del capitolo che comprendeva anche questa parte. In ogni caso spero che vi sia piaciuto. I soliti ringraziamenti a Leowynn95, x_LucyLilSlytherin e sun95. HikariMoon
  
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