Il canto dell'immortale
Prologo
In un attimo possono succedere cose che non avresti sperato neanche in un anno
Seduta
sulla sponda del lago Conrad vi era Vergine che guardava assorta dei
narcisi ondeggiare alla brezza di quella notte di primavera.
Un
rumore la distolse dai suoi pensieri, guardò in quella direzione,
era un ragazzo che passeggiava sulla sponda e che si stava
avvicinando, cauta si nascose dietro un albero per vedere chi fosse.
Quando
fu abbastanza vicino lei cominciò ad osservarlo e rimase colpita dai
suoi capelli corti, che erano di colore argento dai riflessi bianchi
creati dalla luce della luna, lui si avvicinò ancora, ora sentiva
anche il profumo che portava, sapeva di mare e di fiori, e sembrava
avvolgerla.
Quel
ragazzo cominciò a raccogliere i fiori con movimenti, che a Vergine
parevano, di innaturale eleganza e gentilezza.
Sentendosi
ancora più attratta da lui si sporse per guardarlo meglio ma un
ramoscello si ruppe facendo rumore, facendo sobbalzare il giovane che
si girò e la guardò sorpreso ma prima che potesse dire qualcosa lei
scappò nella foresta alle sue spalle.
Corse
addentrandosi sempre di più, anche se in realtà non voleva, perché
gli era stato imposto di non poter incontrare i mortali con il suo
vero aspetto, ed era grazie all'anello d'oro che le permetteva di
trasformarsi, si appoggiò ad un albero affannata.
Il
suo sguardo passò sulla mano dove portava l'anello e si spavento
constatando che lo aveva perso durante la corsa.
Torno
indietro ,era troppo importante, con cautela lo cercava poi arrivata
a metà strada risenti il profumo di lui , si nascose di nuovo
aspettando che si allontanasse ma quando vide che si chinò a
raccogliere qualcosa capì subito che era il suo anello.
Si
guardò attorno perplesso come per chiedersi chi lo avesse perso e
continuo verso Vergine.
Lei
non sapeva che fare, doveva recuperarlo assolutamente, quindi usci
allo scoperto.
“Lei ha trovato il mio anello” disse
Voleva essere sbrigativa ma quando il suo sguardo si appoggiò su di lei cominciò a provare una sensazione che aveva provato solo una volta
“Si , credo”
quelle
parole uscirono come una melodia dalle sue labbra nascoste dall'ombra
degli alberi.
Ormai
Vergine era completamente rapita dal suo profumo, dalla sua voce e
dai suoi gesti ma non doveva lasciarsi andare a quelle sensazioni
Allungò
la mano per farsi ridare l'anello, voleva allontanarsi
lui
le prese la mano e girandola gliela baciò
Sussultò
stupita poi arrossì
“Il mio nome è Raphael, vorrei conoscere il vostro, prima di congedarmi, nel caso dovessimo rincontrarci”disse gentilmente
“Arthemis” ormai completamente rapita dalla sua voce
Cominciò
a non importargli più di sbrigarsi voleva solo vederlo in volto,
vedere i suoi occhi , il suo sorriso, ora parzialmente coperti
dall'ombra della notte.
Mentre
era incantata a fissarlo lui gli rinfilò l'anello con un gesto
rapido ed elegante, lei di nuovo arrossì, poi si allontanò e con un
inchino si congedò.
Lei
rimase a guardarlo finché non sparì dalla vista poi cominciò a
camminare a vuoto.
Le
sensazioni che provava erano confuse visto che era solo la seconda
volta che le provava.
La
prima volta era stata con un ragazzo ormai più di mille anni prima
di cui però, da quando e diventata immortale, ricorda soltanto il
nome.
Camminando
tornò al lago e si risedette accanto ai narcisi senza nemmeno
accorgesi di un ombra che si allontanava dai cespugli vicini.
Note dell'autore
Grazie a tutti quelli che rileggano o che leggano per la prima volta questa storia
essendo la prima (in realtà la seconda essendo una revisione XD)
sperò che non diventi un mattone da leggere e sperò vi
attragga abbastanza da seguirla
lasciate pure commenti per dirmi se c'è qualcosa che vi sembra
sbagliato i consigli sono sempre ben accetti (se scritti in modo non
volgare)
ora vi saluto * si inchina* ci si risente la prossima settimana o nelle risposte ai commenti
ciauuuuuuuuuuuuuuuuu :D