“…Pertanto le
affidiamo Ted Remus Lupin, rampollo appartenente a sua figlia Ninfadora
Tonks e
Remus Lupin, deceduti poche ore fa”
La raffica di
vento che spazzò via le foglie dal marciapiede
annientò ogni dubbio, era ora di
tornare a scuola.
Andromeda Black
Tonks , a differenza degli altri bambini , non era eccitata al pensiero
di
dover affrontare impavida il primo giorno di tanti alla scuola di Magia
e
Stregoneria di Hogwarts.
Sul treno non aveva
rivolto la parola a nessuno, ma in compenso era riuscita a scorgere con
la coda
dell’ occhio sua sorella Bellatrix . La odiava con tutto il
cuore, lei e i suoi
modi di fare burberi, i capelli arruffati, il suo desiderio di visitare
Azkaban
combinato con le sue aspirazioni perverse, le minacce e
l’incessante esigenza
di percepire dolore negli occhi degli altri.
Nel momento in
cui il cappello Parlante chiamò il suo nome, Andromeda non
aveva dubbi, sarebbe
diventata una Serpeverde.
In tutta
sincerità, a lei della magia non importava proprio un bel
niente, ma non aveva
neanche osato provare a ribellarsi; sarebbe stato un disonore finire in
Grifondoro, figuriamoci non recarsi ad Hogwarts!
Quest’ultima
esordì affannata, deglutendo rumorosamente tra una parola e
l’altra:
- Sporcare il
tuo sangue con quello di una babbano?Ho sempre pensato che non fossi
all’altezza della nostra famiglia Andromeda! Noi serviamo il
Signore Oscuro!
Vedi questo? – ansimante le mostrò il marchio nero
tatuato sul suo polso – è un
onore! E qual è la tua ricompensa? Sposarti con un lurido,
inutile, babbano!- Bella,
quasi in preda agli spasmi, con la bacchetta cancellò il
volto di Andromeda
dall’albero genealogico dei Black.
Solo il suo e
quello di Sirius mancavano all’appello.