Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: aresian    27/01/2011    1 recensioni
Dopo l’interpretazione di Ardis ne “Le Due Regine” Maya riceve l’invito a trascorrere le vacanze natalizie sulle nevi di Nagano niente meno che dal Donatore di Rose. La giovane è convinta che sarà un Natale speciale, avrà ragione?…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seulement a Noel - Parte Sesta

N.d.A.: In primis ringrazio Tetide, NicotrisAmaltea e garakame per avere recensito il quinto capitolo di questa storia. 
x Tetide: Concordo, inoltre entrambi hanno delle motivazioni, o almeno credono tali, per vedere sempre il comportamento dell'altro con sospetto il che li porta sempre e solo a ferirsi a vicenza. Zucconi!
x NocotrisAmaltea: Ti ringrazio molto per aver recensito la storia. Spero che il seguito non ti deluda...hehe!!!

x garakame: Beh, in effetti Masumi tutto miele e versione corteggiatore con Maya non ce lo vedo, sarebbe decisamente OOC. Il problema è che si tratta di una persona che nei rapporti interpersonali è fondamentalmente maldestro.

Il grande sogno di Maya (Garasu no kamen), Maya, Masumi  e tutti gli altri personaggi sono proprietà di Suzue Miuchi, Hakusensha Inc. Tokyo, Tohan Corporation, Orion e quanti aventi diritto alla divulgazione e pubblicazione del Manga medesimo.
Questa fanfiction è stata creata senza fini di lucro, per il puro piacere di farlo e per quanti vorranno leggerla.
Nessuna violazione del copyright si ritiene, pertanto, intesa….

Seulement à Noël
By Aresian

Parte Sesta


Rei, Mina e Sayaka fissarono confuse, quanto Maya, l'uomo e la donna che li attendevano al tavolo. Masumi Hayami, elegantissimo nel suo smoking nero, si era alzato in piedi e con un gesto di cortesia aveva atteso che il cameriere le facesse accomodare prima di tornare a sedersi, il tutto nel più totale ed imbarazzato silenzio. La tensione era palpabile tanto che Rei cercò disperatamete una frase di circostanza per spezzare quel silenzio innaturale, fu comunque Masumi a fare la prima mossa."Ho l'impressione" disse in tono discorsivo "che il Maitre di Sala abbia pensato che quattro attrici e il Presidente della Daito Art Production, con segretaria al seguito, potessero avere molti spunti in comune e pertanto svariati argomenti di conversazione idonei ad intrattenersi durante la serata".
Maya sobbalzò sulla sedia mentre la sorpresa e il disagio lasciavano lo spazio ad una sorda rabbia.
"Vuol dire che non è stato lei ad organizzare tutto?" sbottò alla fine, gli occhi neri che lampeggiavano irritati.
Sayaka e Mina si scambiarono uno sguardo d'intesa evitando, prudentemente, di proferire parola. A differenza di Maya non erano così usuete avere contatti con il potente Presidente della Daito e non amavano particolarmente l'idea di prenderlo, come dire, di petto. Rei, per contro, attendeva placidamente la risposta dell'uomo, con una vena di genuina curiosità.
Masumi sorrise lievemente, uno di quei suoi sorrisi cortesi di circostanza.
"Anche se la cosa può stupirla, no. Sono rimasto sorpreso quante lei". Notando l'espressione poco convinta della giovane concluse con un lampo ironico nelle iridi azzurre "Tuttavia, se preferite posso chiedere al Maitre di cambiare le assegnazioni".
Maya rimase a fissare il volto dell'uomo provando il profondo impulso di mandarlo al diavolo. Non gli credeva affatto. Rimase tuttavia sorpresa quando lo vide alzarsi in piedi, imitato da Misuki, pronto ad allontanarsi dal tavolo. Fu a quel punto che Rei decise di intervenire.
"La prego, Sig. Hayami. Non è assolutamente necessario" disse, consapevole di attirarsi l'ennesima occhiata allibitia da parte di Maya e compagne. "Perdoni la nostra reazione è che siamo rimaste spiazzate, non immaginavamo di dover dividere il tavolo con qualcun'altro. L'imbarazzo palesato varrebbe con chiunque sedesse al vostro posto" concluse poi in tono cortese. Hayami innarcò lievemente un sopracciglio, unica reazione al discorso accorato della ragazza, per poi fissare il volto contratto di Maya e cercare nei suoi occhi la conferma. Non l'avrebbe forzata a condividere il tavolo con lui quella sera se lei non lo avesse voluto. Proprio in quel momento un cameriere si avvicinò al tavolo per servire l'aperitivo fermandosi in perplessa attesa. Maya comprese che Masumi stava aspettando la sua risposta e suo malgrado decise che fare una scenata e chiedere all'uomo di cambiare tavolo sarebbe stato decisamente assurdo e fuori luogo.
"Niente frecciate ironiche, Sig. Hayami?" chiese in tono basso e stringato, almeno quelle voleva evitarsele, già la sua presenza le avrebbe fatto andare la cena per traverso, accidenti.
Masumi si rilasso impercettibilmente concedendole un breve sorriso accondiscendente mentre rispondeva deciso.
"Aggiudicato. Niente frecciate ironiche ambo le parti. Consideriamo questa serata come una tregua" concesse tranquillo riaccomodandosi, sempre imitato da una silenziosa e attenta Misuki, per poi fare cenno al cameriere che poteva servire.
Masumi non sapeva se essere lieto o meno della piega presa dagli eventi ma decise, con la solita pragmatica praticità, di tentare di sfruttare l'inattesa occasione al meglio. Per prima cosa occorreva sfoggiare tutto il suo repertorio da "pubbliche relazioni" per sciogliere l'atmosfera da naufragio del Titanic. Non appena il cameriere si allontanò prese decisamente in mano la situazione. Con naturalezza si rivolse a Mina e Sayaka in tono cordiale e cortese.
"La Sig.na Rei la conosco già, ho avuto modo di scambiare in passato qualche parola con lei, non credo però di avere il piacere di conoscere voi. Rammento tuttavia alcune vostre interpretazioni come in "Piccole Donne" e in "Sogno di una notte di mezza estate".
Incredibilmente Sayaka arrossì sotto lo sguardo attento ma cortese dell'uomo prima di presentarsi, seguita a ruota da Mina, mentre anche Misuki si inseriva nella conversazione rammentando di avere già incontrato le ragazze qualche volta, quando si occupava come manager di Maya per conto della Daito. Rei si rilassò, concedendosi un breve sospiro di sollievo, ringraziando la prontezza di spirito di Hayami che, con abilità, stava tessendo una buona trama di conversazione senza coinvolgere, per ora, Maya dandole così il tempo di sbollire la rabbia. Maya rimase per un po' in silenzio. A dire il vero uscì dal suo ostinato riserbo solo quando vennero serviti gli antipasti. Hayami aveva intavolato una vivace conversazione sui vari tipi di teatro esistenti in Giappone e poi aveva spostato la dissertazione sul singolare "Teatro delle Ombre" tradizione cinese. Maya non seppe resistere alla sua innata curiosità di sapere, specie quando si trattava di teatro, e alla fine si ritrovò a chiedere, quasi suo malgrado.
"Ha mai assistito ad una rappresentazione, Sig. Hayami?".
Misuki, che sino a quel momento aveva seguito a ruota la "guida" di Masumi, rilevò l'abilità con la quale aveva, al fine, stuzzicato la curiosità della giovane facendole scordare il risentimento che pareva convinta di dover palesare per tutta la serata.
Masumi, con naturalezza rispose alla giovane.
"Due anni fa, in occasione di un viaggio di lavoro a Shangai. Uno spettacolo molto interessante, dove anche l'accompagnamento musicale vuole la sua parte".
"Sarebbe possibile assistere a spettacoli di questo genere anche qui a Tokyo?" chiese invece Rei, interessata a sua volta.
"Temo di no. Se trovate comunque interessante l'argomento ci sarà, a maggio, una mostra delle arti teatrali dell'Oriente presso la Biblioteca Nazionale. Anche il teatro delle "ombre" sarà presente, anche se in forma temo piuttosto ridotta".
Maya annuì brevemente. Doveva ammettere che l'idea di quella Mostra non le spiaceva affatto. Doveva andarci, si disse.
Il resto della cena trascorse incredibilmente senza intoppi. Per altro Maya si trovò a considerare che Hayami era un uomo raffinato e colto, al di là del cinismo dell'uomo d'affari, c'era anche questo nuovo aspetto, insieme a quello che le aveva mostrato durante la giornata trascorsa sulle piste, del suo carattere che doveva ammetterlo in fondo non le dispiaceva. Quando, tuttavia, l'orchestra diede l'apertuta alle danze, poco prima che venisse servito il dessert, un attimo di imbarazzo calò sul loro tavolo. La stra grande maggioranza degli ospiti si era infatti riversata sulla pista mentre Maya e le amiche avevano improvvisamente concepito l'idea di essere diventate un decoro della tapezzeria. Masumi risolse, da par suo, la situazione cogliendo di sorpresa persino Misuki.
"Poichè sono l'unico uomo a questo tavolo temo che dovrete accontentarvi di me come cavaliere questa sera. Misuki, mi concede questo ballo?" disse infatti alzandosi in piedi, tendendo la mano alla segretaria che lo fissò con un'espressione sinceramente sorpresa.
"Non temete, tengo in serbo un ballo per ciascua di voi, Sig.rine" disse poi strizzando lievemente l'occhio in direzione di Maya che si ritrovò ad arrossire sino alla radice dei capelli mentre Rei scoppiava a ridere prima di ribattere, per nulla imbarazzata "Io passo, Sig. Hayami. Non ho l'abito adatto".
Masumi accolse con un sorriso sinceramente divertito l'osservazione della giovane prima di allontanrsi verso la pista da ballo con Misuki.
"Scherzava, vero?" chiese a quel punto Mina mentre considerava rapidamente che tutto sommato l'idea di ballare con il Presidente della Daito non era poi così da buttare via.
Rei sorrise guardando il visetto imporporato di Maya.
"Temo di no, Mina ma come ho già detto, io passo" disse in tono serafico facendo sorridere Sayaka.
Dopo un attimo di silenzio quest'ultima considerò, osservando Hayami e Misuki che ballavano a centro sala.
"Certo che stanno molto bene insieme. Sarebbero una gran bella coppia".
Maya, a quell'affermazione, rischiò di soffocarsi con il sorso d'acqua che stava bevendo per darsi un contegno. Il Sig. Hayami e la Sig,na Misuki? No, impossibile. Beh! Sì, insomma. Hayami non era interessato alle donne, solo agli affati e poi Misuki era solo la sua segretaria... allora perchè quella considerazione di Sayaka le dava fastidio? Era assurdo. Ma poi a lei cosa gliene importava di Hayami e della sua vita privata? Niente, eppure non riuscì a staccare gli occhi dalla coppia che volteggiava, sicura, in mezzo alla pista. E se Sayaka avesse avuto ragione?

Ignaro delle considerazioni che avvenivano alle sua spalle al tavolo Masumi approfittò di quel ballo per levarsi il dubbio che lo assillava dall'inizio della serata.
"Misuki, le riconosco notevole intraprendenza e spirito d'iniziativa ma non accetterò un'altra intromissione come quella di stasera nella mia sfera privata" disse in tono freddo, cercando lo sguardo della donna celato dietro gli occhiali.
La donna abbassò lievemente lo sguardo per una frazione di secondo prima di rispondere con sincerità.
"Non era mia intenzione, Sig. Hayami. Quando il Maitre mi ha contattato per sapere quale disposizione per la cena avrebbe potuto esserle gradita ho solo fatto presente che se ci fosse stato qualcuno, tra gli ospiti, dell'ambiente dello spettacolo sarebbe stato più conveniente. Niente di più".
Masumi ponderò in silenzio la risposta della segretaria.
"Diciamo che le credo, ma l'avvertimento è sempre valido" sentenziò alla fine in tono deciso.
La donna si limitò ad annuire brevemente per poi restare in silenzio. Innanzi al contegno riservato, ma forse ferito, della donna Masumi per una frazione di secondo si sentì in colpa. Misuki era sempre efficiente, discreta e pragmatica. Lo sfiorò il dubbio di avere esagerato.
"Forse la responsabilità è mia. Non essendo abile a ritagliarmi spazi privati le ho dato l'idea di non averne. Consideriamo chiuso qui l'argomento" si decise a concedere sorprendendo la donna, questo fu palese, mentre la musica finiva e la riaccompagnava al loro tavolo.

Come promesso Masumi fece da cavaliere, a turno, alle ragazze riservando volutamente l'ultimo ballo per Maya. La ragazza, da par suo, viveva la situazione con l'impressione assurda di essere seduta su una graticola, invece che su di una comoda sedia con fondo imbottito e rivestito di velluto damascato. La giovane era consapevole che il Presidente della Daito non si sarebbe lasciato scappare l'occasione di trascinarla in pista a sua volta, dopo aver fatto volteggiare per un paio di volte Mina e Sayaka. Disperatamente la sua testolina cercò di escogitare una scusa valida, ed indolore, per rifiutare l'invito ma prima che potesse aprire bocca si ritrovò sulla pista da ballo con l'aria di un pesciolino fuor d'acqua e Masumi che le diceva semplicemente.
"Abbiamo già ballato una volta, in passato. Non sia a disagio, Maya" posandole una mano, calda e forte, delicatamente sulla schiena mentre con l'altra tratteneva la destra della ragazza prendendo il tempo del valzer che l'orchestra aveva appena iniziato a suonare.
Maya, imbarazzatissima, fissava insistentemente lo sparato della camicia da smoking dell'uomo, il fatto che fosse parecchio più alto di lei le forniva un valido alibi per evitare di guardarlo in faccia.
"Il valzer dovrebbe conoscerlo piuttosto bene. Ne "Le Due Regine" l'ho vista piroettare sul proscenio con una certa grazia" le disse stuzzicandola brevemente Masumi, voleva che la smettesse di atteggiarsi a piccola martire per uno stupido ballo. La frecciatina giunse subito a segno perchè Maya alzò immediatamente il viso con un cipiglio altero.
"Mi pareva avesse promesso che non ci sarebbero state frecciatine, Sig. Hayami" disse poi in tono stringato, appena percettibile.
Masumi le concesse un sorriso spontaneo e divertito.
"Ha ragione, le chiedo scusa. Ormai è quasi mezzanotte, l'anno vecchio sta per finire mentre uno nuovo, ricco di sorprese, sta per iniziare" disse in tono discorsivo, depistando la conversazione su argomenti decisamente meno spinosi.
Maya annuì brevemente, anche se in quel momento provava uno strano disagio che poco aveva a che fare con la battuta di Masumi riguardo il ballo. La mano di Masumi che posava indolente sulla sua schiena era così ... calda!!! Rammentò di avere già provato una sensazione simile in passato e per questo arrossì lievemente. Masumi prudentemente non rilevò a voce questa sua reazione e si limitò a guidarla, sempre danzando, verso la parte meno affollata della pista, accanto all'ampia porta-finestra dove l'aria era più fresca e respirabile. Lì Maya si sentì un po' meglio, anche se il profumo maschio dell'uomo continuava a solleticarle le nari e a darle un vago senso di vertigine. Per distrarsi tentò di conversare.
"Emh! Credo di doverla ringraziare per la lezione di sci, sono riuscita a prendere lo ski-lift in questi giorni e a non ruzzolare troppo" disse a bassa voce, evitando cautamente di sollevare il viso a cercare il suo sguardo. Lo sentì irrigidirsi impercettibilmente prima di scoppiare a ridere. Infastidita sollevò il viso a lanciargli un'occhiata di aperto disappunto.
Masumi tornò serio anche se gli occhi continuavano a brillare divertiti quando parlò.
"Mi perdoni, Maya. Il fatto è che lei ha un modo tutto suo, alquanto singolare, di fare le proprie scuse o di porre ringraziamenti. Comunque sono lieto di apprendere che la lezione di sci è servita. Suppongo sia stato decisamente più divertente il suo soggiorno qui a Nagano in questi ultimi giorni" disse in tono cortese e privo di ironia.
Maya riabbassò lo sguardo confusa. Rendendosi conto che la giovane provava una sorta di imbarazzo atavico a conversare pacificamente con lui, Masumi riprese l'iniziativa, come già aveva fatto a tavola per tutta la sera.
"Ha mai assistito ad una fiaccolata sugli sci?" chiese in tono neutro osservando il viso della giovane illuminarsi di sorpresa.
"Come? Ecco... esattamente cosa sarebbe?" rispose infatti titubante, temendo di procurare nuova ilarità nell'uomo, cosa che tuttavia non avvenne anzi ottenne una dettagliata spiegazione.
"E' tradizione, la notte di Capodanno, che sulle piste di sci venga fatta una fiaccolata. In sostanza i maestri di sci percorrono la pista con fiaccole tra le mani creando figure, spirali o scritte di auguri, scendendo verso valle. Sicuramente la faranno prima dei fuochi artificiali per salutare il nuovo anno. Se vuole avere modo di vederla, tuttavia, non è possibile dalle vetrate della Sala del Veglione, è necessario uscire sulla terrazza panoramica. In quel caso le consiglio di andare ad indossare qualcosa di decisamente più caldo" concluse dando una rapida occhiata all'elegante orologio da polso. Maya ora era veramente curiosa.
"Mi piacerebbe vederla. Non credo che avrò un'altra occasione per farlo" disse con genuino interesse dimentica dell'imbarazzo. Masumi, con un lieve sorriso, annuì.
"Torniamo al tavolo allora, così lei e le sue amiche potrete andare a procurarvi qualcosa con cui ripararvi dal freddo. Se la cosa non le spiace, io e Misuki vi attenderemo nella hall" propose in tono gentile e saudente.
Maya sbatte rapidamente le palpebre un po' sorpresa ma non vedeva motivo di rifiutare, in fondo c'era una tregua in corso, così accetto con un lieve cenno del capo.
Nè Rei nè Misuki manifestarono sorpresa, avevano già sentito parlare della fiaccolata, e comunque anche Mina e Sayaka erano propense ad assistervi così in breve si allontanarono dal tavolo dirigendosi alle rispettive stanze, ormai mancava poco all'inizio del nuovo anno.

- continua -


  
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