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Autore: mattamaty    31/01/2011    8 recensioni
Questa è la mia prima storia originale ed è una slash. partecipa alla Challenge "dal nome alla storia".
é la storia di Louis, un ragazzo del Montana che si è appena trasferito nel Tennessee alle prese con la vita di tutti i giorni: la vita, l'amore , l'amicizia; ma anche con le difficoltà e le sofferenze di ogni giorno.
Vidi mio fratello Eric, e proprio quando mi stavo avvicinando per salutarlo lo vidi, il ragazzo più bello che avessi mai visto in vita mia.
Fu solo un lampo, un attimo fugace, capelli neri, occhi azzurro cielo. Un angelo, un angelo caduto dal cielo dei suoi occhi.
Ah non ve l'avevo detto? Io Louis Hutton sono gay.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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True men don't kill coyotes

 

Questa storia partecipa alla Challenge "dal nome alla storia (only slash)"

 

Prologo

Mi svegliai di soprassalto quando qualcosa di pesante atterrò sul mio letto, sbalzandomi di lato e facendomi quasi cadere.

-Lou! Alzatiiiiiii!-

Mio fratello. Minore. Daniel. Il suo primo giorno. Di liceo.

Aprii gli occhi e rimasi stupito nel vedere quelle pareti bianche, prive di qualsiasi decorazione; non un poster, non una foto o un disegno, niente.

Non mi ero ancora abituato del tutto a quel bianco, ci eravamo trasferiti da appena una settimana e non ero ancora riuscito a trovare un posto a tutte le mie cose, figuriamoci a decorare la stanza.

Sono nato e vissuto nel Montana, in una cittadina di nome Helena, vicino al Canada e al parco di Yellowstone, un luogo freddo ma molto ospitale.

Ma mio padre ha trovato un lavoro migliore, lui è un medico e ha trovato un posto come primario di chirurgia qui a Nashville, Tennessee, grazie ad un suo amico dei tempi del college.

E così ci siamo trasferiti qui, dall'altra parte dello stato.

-Lou sbrigati! Non vorrai arrivare tardi il primo giorno!-

Mia madre Mary.

Mi alzai a malincuore e mi diressi verso il bagno che ovviamente era occupato da uno dei miei fratelli, probabilmente Eric, mio fratello maggiore, che ci avrebbe messo ore intere a prepararsi.

Vivere con due fratelli è una lotta continua per qualsiasi cosa dovessimo condividere: il cibo, il bagno, la tv. Però in questa nuova casa avevamo molto più spazio, e soprattutto camere singole, quindi almeno per quello non dovevamo litigare…

Finalmente Eric uscì e potei entrare io. Mi guardai allo specchio mentre con le mani mi inondavo la faccia con acqua fredda, l'ideale per svegliarsi.

Lo specchio mi restituì l'immagine di un ragazzo di 16 anni, capelli castano chiaro, occhi verdi e un sorriso smagliante, ero rimasto uguale.

Fin da piccolo avevo avuto paura di svegliarmi una mattina e vedermi diverso, con un'altra faccia, ma fin ora non era ancora successo.

Tornato in camera rimasi a fissare l'interno del mio armadio sperando che mi venisse l'ispirazione su cosa mettermi.

Il fatto di non dover indossare una uniforme mi sollevava, le ho sempre odiate le uniformi, ma così ora avrei dovuto perdere un sacco di tempo per decidere cosa mettermi.

Alla fine optai per un paio di Jeans chiari, maglietta bianca con sopra una camicia grigia a quadrettoni, in questo sto fa troppo caldo per mettere una felpa a settembre!

Scesi a fare colazione con i miei adorati "cap'n crunch" e tanto latte.

Alzai gli occhi per guardare l'orologio, le 7.50. La scuola sarebbe iniziata alle 8.30.

Avevo ancora tempo così mi sedetti in salotto a guardare la tv sorseggiando un caffè bollente.

Alle 8 in punto anche i miei fratelli erano pronti, così infilate le mie Vans grigie presi il mio zaino e uscii con loro. Salimmo sulla corvette rosso ciliegia di Eric e in pochi minuti fummo a scuola. Li Eric dopo aver parcheggiato si diresse verso un gruppo di ragazzi, tra cui c'era Will, figlio dell'amico di mio padre che aveva subito fatto amicizia con Eric, ma che io non sopportavo.

Era il classico giocatore di football forte e muscoloso, con i capelli biondi tenuti quasi rasati e la faccia da idiota.

Ero talmente concentrato su quel gruppo di ragazzi che non mi accorsi di una buca e rovinai a terra.

Alzando gli occhi vidi che nel mio campo visivo erano entrate due "Doc Martens" di pelle rossa

-ehi tutto ok?- mi chiese una voce femminile

Alzai ancora di più gli occhi e vidi la proprietaria della voce.

Occhi verdi, capelli rosso fuoco e una mano tesa verso di me.

-c c certo...- riuscii a balbettare

Che bella figura che ci stavo facendo.

-piacere io sono Tess. Tu sei nuovo vero?-

Presi la sua mano e riuscii ad alzarmi.

-si mi chiamo Louis e vengo dal Montana-

-wow è lontano! Ora scusami ma devo andare-

Si voltò e si avviò verso il gruppo dove c'era anche mio fratello.

La guardai bene per la prima volta, non avevo dubbi, quella ragazza aveva stile! Jeans grigio scuro tagliati poco sotto il sedere, maglietta bianca e grigia, cuffia grigia e collant leggeri, oltre alle Doc Marten rosse ovviamente. La cosa più incredibile erano però i capelli, di un rosso troppo vermiglio per essere naturale, che però riuscivano a non sembrare una parrucca.

Mi diressi verso il cancello seguendo una scia di profumo, anice, mi voltai verso la fonte e la vidi in tutto il suo splendore: stava litigando con due ragazze bionde.

-come hai potuto fare questo ai tuoi capelli Theresa? E i tuoi vestiti?- stava urlando una delle due barbie

-ho solo trovato il mio stile tutto qui, non vedo dove sia il problema-

-il problema è che sei strana! Cosa diranno di te ora?-

Senza neanche rispondere Tess se ne andò verso una ragazza dai capelli scuri e insieme entrarono a scuola.

Entrai anch'io e mi trovai davanti mio fratello Daniel che sventolava dei fogli verso di me. Quando lo raggiunsi mi diede il mio orario e una cartina e mi salutò partendo alla ricerca disperata della sua aula.

La Hillsboro High Scool era veramente enorme e per di più io non sapevo neanche da che parte cominciare per leggere una mappa. Decisi che la cosa migliore da fare era chiedere informazioni a qualcuno.

Ma a chi?

Individuai due ragazzi che dovevano avere la mia età che mi sembravano simpatici e mi avvicinai.

-scusate ragazzi... Mi sapreste dire dov'é l'aula di storia 3?-

- corridoio a destra ultima aula sulla sinistra- rispose uno di loro scuotendo i capelli neri come per spettinarli

-grazie-

-aspetta! Devo andare lì anch'io se vuoi possiamo andarci insieme- disse l'altro

- ma sei nuovo di qui vero? Non ti ho mai visto...-

-si mi sono appena trasferito... Mi chiamo Louis-

-Alex- disse il ragazzo dai capelli neri che mi aveva dato indicazioni

-Matt- disse l'altro

-Allora Louis da dove vieni?- mi chiese Alex

-Helena, in Montana-

-Accipicchia! Hai attraversato mezza America!-

-Già...-

Le nostre presentazioni vennero interrotte dal suono della campanella.

-sarà meglio andare... Ciao Alex!- disse Matt prendendomi per un gomito.

L'aula di storia era semivuota, così io e Matt prendemmo posto tra gli ultimi banchi, aspettando l'arrivo dei compagni e dell'insegnante.

Poco dopo arrivarono tutti e presero posto mentre io e Matt ci conoscevamo meglio

-così tu suoni la chitarra? Sei venuto nel posto giusto!- mi disse

-perché?- chiesi un po’ titubante

- ma come perché? Cazzo siamo a Nashville! Qui c’è la sede della Gibson!-

-stai scherzando?-

-non ci credo! Non lo sapevi? Ti ci devo portare assolutamente!-

-ragazzi volete fare silenzio! Devo fare l’appello!-

Ci riprese una voce gracchiante proveniente dalla cattedra.

-certo professoressa- disse Matt

-ci scusi- aggiunsi io

- tu devi essere uno degli Hutton-

-si signora, sono Louis-

-bene Hutton io sono la professoressa Cattermole-

E continuammo per almeno mezz’ora a discutere su dove fossi arrivato nel programma e su come mi trovassi nel Tennessee, poi ci comunicò a grandi linee quali sarebbe stato il programma dell’anno nella sua materia e la campanella suonò di nuovo.

Ora io avevo inglese mentre Matt aveva ginnastica, quindi dopo avermi spiegato come raggiungere l’aula e avermi promesso che sarebbe venuto a prendermi all’intervallo se ne andò verso le palestre.

Entrato nell’aula di inglese vidi Tess, la ragazza rossa, seduta da sola ad un banco e mi avvicinai.

-ciao Tess-

Lei alzò gli occhi e mi fissò per qualche istante dubbiosa, poi le si illuminarono gli occhi e mi sorrise

-Louis vero? Il ragazzo che ho raccolto per terra nel parcheggio-

-si sono io-

-stai aspettando qualcuno?-

-veramente no… non conosco quasi nessuno…-

Stringevo nervosamente lo spallino del mio zaino, come per darmi coraggio.

Non potevo farci nulla, quella ragazza mi metteva soggezione.

-allora siediti qui con me!- E si spostò nella sedia accanto, lasciandomi il posto.

Mi sedetti e presi a fissarla, ero rigido, seduto sulla punta della sedia, come se occupare più spazio potesse farmi male.

-ehi rilassati! Non ti mangio mica!-

-scusa è che mi metti in soggezione-

Che cavolo avevo detto? Sono un completo idiota!

Scoppiò a ridere come se fosse la cosa più naturale del mondo, mentre io cominciavo a irrigidirmi sempre di più.

Mi abbraccio e mi diede un bacio sulla guancia.

-sei troppo simpatico!-

Io mi sciolsi e iniziammo a parlare tranquillamente del più e del meno. Anche durante l’ora di Inglese, scambiandoci un foglietto ripiegato in quattro.

Al suono della campana lei schizzò fuori in un lampo rosso.

-ci vediamo bellezza-

Fu l’ultima cosa che le sentii dire.

Matt era fuori dalla porta, come promesso, insieme ad Alex.

Cominciammo a girovagare senza una meta e ci ritrovammo in giardino. Vidi mio fratello Eric, e proprio quando mi stavo avvicinando per salutarlo lo vidi, il ragazzo più bello che avessi mai visto in vita mia.

Fu solo un lampo, un attimo fugace, capelli neri, occhi azzurro cielo.

Un angelo, un angelo caduto dal cielo dei suoi occhi.

Ah non ve l’avevo detto? Io Louis Hutton sono gay.

 

 

Salve!

Questa è la mia prima fan fiction originale ma ci voglio provare! Quindi fatemi pure commenti negativi che voglio imparare e migliorare!!!

Allora che ne dite di Louis? vi piace? ci sarebbe dovuta essere anche una foto ma il mio HTML fa i capricci quindi appena riesco la metto... promesso!

Il titolo è quello di una canzone non troppo famosa dei Red Hot Chilli Peppers, e a dir la verità non c'entra molto con la trama ma più avanti si capirà il significato...

Ci tengo davvero tanto a sapere cosa ne pensate quindi commentate numerosi!

un bacio

Maty

   
 
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