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Autore: Fleur Isabelle Delacour    02/02/2011    0 recensioni
Tutto è perfetto nella vita di Victoire Weasley.
Tutto sarebbe perfetto nella vita di Victoire Weasley se, il giorno prima, non avesse ricevuto una lettera dal padre, che la informava che quello sarebbe stato il suo ultimo anno alla scuola francese.
Come può farle questo? Sradicarla dalla Francia, la sua casa? In Francia Victoire ha tutto: gli amici, la scuola, lo scettro. Sì, lo scettro. Come avrebbe fatto ad Hogwarts? Lei, abituata ad avere sempre tutto. Lei, nata per comandare. Lei, che sin dal suo primo giorno a Beauxbatons aveva dettato legge senza farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Victoire non riesce ancora a crederci e ora, pochi minuti prima di partire per il suo quarto e ultimo anno a Beauxbatons, è pervasa da una profonda tristezza.
Come può andare a vivere in Inghilterra? Lei odia il clima inglese, con tutto quel grigio e quella pioggia incessante.
Si stà così bene in Francia: è la cosiddetta "It Girl" della scuola provenzale, è circondata da un gran numero di amici, ha i nonni e le cugine che ama.
Lasciare quell'invidiabile ruolo è da pazzi!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Victorie Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ricca e snob, ma di natura buona, Victoire Weasley è la figlia dei Bill e Fleur Weasley, eroi della Seconda Guerra Magica.

Victoire è un'adoratrice dell'età d'oro di Hollywood, veste in un modo molto femminile ispirato agli anni '60, e nella prestigiosa scuola che frequenta, l'Accademia di Beauxbatons, è la Regina indiscussa, l'elite dell'elite, la prima donna per eccellenza: detta legge, decide cosa e chi è "in" oppure "out", è la regina dei party al braccio del perfetto charming prince del momento.

Tutto è perfetto nella vita di Victoire Weasley.

Tutto sarebbe perfetto nella vita di Victoire Weasley se, il giorno prima, non avesse ricevuto una lettera dal padre, che la informava che quello sarebbe stato il suo ultimo anno alla scuola francese.

Come può farle questo? Sradicarla dalla Francia, la sua casa? In Francia Victoire ha tutto: gli amici, la scuola, lo scettro. Sì, lo scettro. Come avrebbe fatto ad Hogwarts? Lei, abituata ad avere sempre tutto. Lei, nata per comandare. Lei, che sin dal suo primo giorno a Beauxbatons aveva dettato legge senza farsi mettere i piedi in testa da nessuno.

Victoire non riesce ancora a crederci e ora, pochi minuti prima di partire per il suo quarto e ultimo anno a Beauxbatons, è pervasa da una profonda tristezza.

Come può andare a vivere in Inghilterra? Lei odia il clima inglese, con tutto quel grigio e quella pioggia incessante.

Si stà così bene in Francia: è la cosiddetta "It Girl" della scuola provenzale, è circondata da un gran numero di amici, ha i nonni e le cugine che ama.

Lasciare quell'invidiabile ruolo è da pazzi!

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-Mademoiselle Victoire, la padrona dice che è ora di partire- una piccola elfa domestica, Lalie, con addosso un pezzo di lino azzurro drappeggiato a mò di veste, chiamò la ragazza, ferma davanti allo specchio.

-J'arrive- rispose lei, con tono freddo. Aveva bisogno di una maschera per nascondere la sua infelicità.

Si alzò dallo sgabello e scese le scale, con atteggiamento principesco.

Giunta in cucina, salutò il nonno con un sorriso -Bonjour papie-

-Bonjour, cherie. Hai tutto pronto? Partiremo tra venti minuti, Joëlle si è appena svegliata-

Ecco un altro motivo per cui non voleva andare in Inghilterra. L'Inglese. Certo, lo sapeva parlare decentemente, ma lei amava la sua lingua. Il Francese così musicale, così sciolto.

-Victoire, tesoro sei pronta? Almeno tu! Joëlle non voleva alzarsi dal letto e Marianne è da ore davanti all'armadio- zia Gabrielle entrò in sala da pranzo, elegantemente furiosa come solo lei sapeva essere.

Tre cambi d'abiti, due acconciature e una tazza di thè freddo dopo, i Delacour presero una Passaporta per Sainte Nadège, un paesino abitato da soli maghi da dove partivano le carrozze per la scuola.

Victoire era silenziosa. Cosa avrebbero detto le sue amiche del trasferimento? Come avrebbe potuto sopravvivere senza Julie e Odile? Era impensabile.

-Victoire!- una ragazza dai lunghi capelli neri la abbracciò.

-Victoire!- se ne aggiuse un'altra, dai bei ricci rosso scuro.

Odile e Julie.

Salutò velocemente il nonno, la nonna e zia Gabrielle, e seguì le migliori amiche all'interno di una delle tante carrozze azzurre a cui erano attaccati degli stupendi cavalli volanti.

Victoire li guardò con un sorriso triste: era tutto così bello e magico. Sapeva dai racconti della madre che Hogwarts era molto diversa da Beauxbatons. Sapeva che il cibo era pesante e cattivo, sapeva che c'erano delle orrende armature poste in giro per il castello, che uno degli insegnanti era un fantasma, un altro un mezzogigante e un altro un discendente di un goblin. Una scuola di pazzi insomma.

Beauxbatons era così raffinata, elegante, fatata.

Un paradiso.




NdA:

Salve gente, innanzi tutto, vi ringrazio per aver letto questo prologo, poi, volevo chiedervi che ne pensate, se vale la pena o no continuare...
Daai, se siete arrivati fin qui cosa vi costa una piccola recensioncina?
Grazie ancora,

 

Alice
 

P.S.: per chi non lo sapesse 'papie' signifca nonno.
 

  
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