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Autore: virscy    05/02/2011    5 recensioni
Bella si trova a Forks nel 2010, stesso liceo, stesse amicizie ma non ci sono i Cullen. Scopre un passaggio segreto che la porta nell’Inghilterra del 1400 dove sovrano è il re Carlisle Cullen, i principi sono Edward, Alice ed Emmett.
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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rivelazioni

Salve lettrici !!!

Scusateci per il terribile ritardo con cui postiamo! 

Spero di riuscire con questo capitolo a farci perdonare =)

BUONA LETTURA!!!

Pov Bella

Non potevo credere ai miei occhi… tutto questo mi sembrava un’assurdità.

 Sono stata trasportata in un altro castello, sono circondata da donne di gran classe, da dame bellissime, e sono tutte inchinate al mio cospetto chiamandomi maestà.

Non riesco a credere che tutto questo sia davvero realtà! Sembra che stia vivendo un sogno, un incubo!

È troppo tempo ormai che la mia vita è stata stravolta. Sono stata catapultata in questo mondo, mi sono ritrovata in un'altra realtà ricca di misteri… Sembra che stia vivendo in una favola, in una leggenda.

No, non ce la faccio, non riesco a crederci!

“Maestà, qualcosa la turba?”

I miei pensieri sono interrotti da una giovane fanciulla. Avrà all’incirca quindici anni.

“Chi sei?”

“Maestà, io sono Micaela, sono qui per seguirla in ogni suo passo, e servire ogni suo desiderio. Ma sono anche la sua più grande amica”

Guardo questa ragazza con un’espressione smarrita. Non so cosa stia dicendo, non sono ciò che loro dicono io sia!

“Micaela perdonami, ma io non so tu chi sia!”

“Bella, mia cara Isabella, sappiamo bene che tu non ricordi nulla. Ma presto riusciremo a far ritornare vivi i tuoi ricordi. Io ti aiuterò, sono la gran sacerdotessa, e posso aiutarti. Così come sarà di grande aiuto Micaela, e tutte le altre.”.

“Si Isabella, io continuerò a starti vicino come ho sempre fatto, ti ricorderai di nuovo di noi, e di ciò che sei!”

“io… io…” non fui in grado di continuare la frase, scoppiando in singhiozzi.

Micaela si avvicino a me abbracciandomi, e sentii in quelle braccia qualcosa di familiare.

Forse è vero ciò che dicono, forse sto iniziando a ricordare. Ma non so se è ciò che voglio.

“Micaela conduci Isabella nella sua stanza, per ora ha sopportato molte emozioni, ne riparleremo più tardi.”

“Si, sacerdotessa, come lei desidera”.

Micaela mi sta accompagnando in stanza, non riesco a parlare, o meglio non voglio parlare. La sacerdotessa ha ragione, ho vissuto troppe emozioni.

Sono stanca, voglio solo riposare.

Sono in questa stanza da molto tempo, saranno trascorse quattro, cinque ore, o forse più.

Non sono riuscita a riposare, la mia mente è troppo occupata a pensare a ciò che sto vivendo, e a cosa stia facendo Edward. Chissà come sta andando la battaglia, chissà se lui sta bene.

Come vorrei averlo al mio fianco in questo momento.

Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta.

Aprendola mi ritrovo nel lungo corridoio che mi ha condotto in stanza. Ci sono molte porte, come sono curiosa di conoscere cosa c’è dietro.

Inizio a camminare per il corridoio soffermandomi ad ammirare i quadri che ci sono. Sono raffigurate delle donne, delle dame, luoghi stupendi a me sconosciuti, immagini fantastiche.

Apro qualche porta, ma non trovo nulla d’interessante.

Fin ora sono porte che nascondono al loro interno grandi librerie, altre stanze da letto, sale da ballo o da riunione.

“Maestà, maestà!”

Mi volto per capire chi mi sta chiamando. È Micaela.

“Ciao Micaela. Chiamami Bella, per favore.”

“Certo Bella. Siete riuscita a riposare?”

Mi dirigo verso la finestra, per osservare il panorama. C’è un giardino immenso, perfettamente sistemato.

“No, non ho chiuso occhio.”

“Mi dispiace, ma vedrai, presto tutto si sistemerà”.

“Lo spero Micaela, ho davvero bisogno di fare chiarezza.”

“Vedrai, sarà più facile di quanto pensi. Presto tornerai a ricordare la tua vera natura, e ti ricorderai di me. Non sai quanto forte sia il mio desiderio di riaverti accanto a me! Sai la nostra amicizia era molto forte. Ho sofferto tanto quando sei sparita, ma in fondo sapevo che saresti tornata.”.

“Micaela, io non capisco. Com’è possibile che noi ci conosciamo da così tanto tempo? Tu, tu sei solo una bambina!”

“ No Bella, io non sono una bambina! Il mio aspetto dimostra l’età di una ragazzina, ma le mie conoscenze, e la mia età sono diverse. Anche tu Isabella non hai l’età che credi di avere. Bella noi in questo somigliamo molto ai vampiri. Non invecchiamo facilmente, e anche morire per noi, non è facile. "

“Micaela, io sto impazzendo… credimi, vorrei saperne di più, ma allo stesso tempo non voglio ascoltare. Sento il mio cervello vicino a un’esplosione. Fino a pochi mesi fa, ero una semplice ragazza, una comune mortale, con la mia comune vita da mortale. E ora mi ritrovo a vivere tutto questo. Tutta la mia esistenza è stata ormai sconvolta, e non è facile accettarlo. Per questo ti chiedo anche scusa se a volte ti potrò sembrare scortese, ma ho bisogno di tempo.”.

“Certo Bella, ma mi dispiace dirtelo, ma devi sapere che non c’è molto tempo. Devi riuscire a ricordare il prima possibile. Ti diciamo che il tempo ti aiuterà per non metterti fretta, ma io sono tua amica, e voglio informarti della verità. Occorre che tu scopra al più presto la tua vera vita, ne abbiamo urgentemente bisogno, così come ne hai davvero bisogno tu. La battaglia sta ormai per iniziare, sarà uno scontro terribile, molte persone moriranno, e solo tu puoi far sì che questo non accada. Solo tu puoi metter fine a questo martirio prima che abbia inizio. E non dimentichiamo tua sorella. Lei è nelle mani dei nemici, di chi proverà a distruggere anche il tuo Edward. Se non ti ricongiungerai con lei, morirete entrambe… e moriranno anche tutti gli altri! Perdonami Bella, ma è giusto che tu sappia.”.

Si volta e va via senza lasciarmi il tempo di rispondere. Ma in fondo non saprei cosa rispondere. Riesco solo a scoppiare in singhiozzi, come sempre. Ma ora basta devo ricordare. È necessario che io ricordi. Guarderò in ogni angolo di questo palazzo, cercherò ogni minima cosa che possa farmi ricordare. Non mi darò pace fino a quando ci sarò riuscita!

Mi alzo in piedi e riprendo la mia esplorazione, continuo ad aprire e a chiudere porte, senza mai ricevere un segno, un cenno dal mio cervello. Non ricorda nulla, solo l’abbraccio di Micaela è riuscito a trasmettermi qualcosa di familiare.

Apro un’altra stanza e un’altra ancora, e finalmente riesco a trovare una stanza piena di foto. Guardo tutte le foto che ci sono, apro tutti i cassetti dei mobili, ma niente.

Sono ore che cerco, ma niente.

Ormai sconfitta e delusa, esco da questa stanza.

Mi affaccio nuovamente alla finestra osservando il giardino e lasciandomi trasportare dai miei pensieri, ma ecco che voltandomi vedo una porta e una forte luce…….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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