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Autore: Sophie_moore    08/02/2011    3 recensioni
I due si guardarono e cominciarono a scorrere la rubrica dei loro cellulari, alla ricerca di qualche nome che li riportasse indietro nel tempo, per ricordare qualcuno che fosse all’altezza. Alla sua altezza.
E se Syn fosse in contatto con un ragazzo che potrebbe sostituire temporaneamente il batterista? E se insieme a questo ragazzo arrivasse l'uragano della sorella minore?
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Duncan cominciò a guardarsi intorno nervosamente. Com’era possibile che Jade ci mettesse sempre ore a prepararsi? Non era una donna normale, a volte faceva impressione per quante parolacce dicesse o quanto maschile fosse. Eppure quando conosceva qualcuno per la prima volta, doveva essere femmina. Era snervante soprattutto quando lui doveva aspettarla.

Alzò lo sguardo all’orologio a parete e si batté la mano sulla fronte, esasperato. Decise che era ora che salisse in camera di Jade e le desse una svegliata per farla muovere, gli altri sarebbero stati  lì a minuti e voleva fare bella impressione.

Salì le scale a due a due e, appena arrivato alla stanza della sorella, bussò forte, per farsi sentire al di sopra della musica a tutto volume.

 

I don’t want to want you,but I hate to say I do

I can’t help the way I feel for you

 

Duncan fermò il suo bussare e si appoggiò allo stipite della porta azzurra, aspettando che la ragazza finisse di cantare.

 

No, I don’t want to want you, but I hate to say I do

I can’t help the way I feel for you

I don’t need to need you, but what am I supposed to do?

I can’t help the way I feel, for you!

 

Il ragazzo aprì la porta e vide sua sorella in piedi sul lettone matrimoniale con una spazzola in mano e il cd di Lesley Roy a palla. Aveva addosso il vestito rosso delle feste, quello che metteva solo quando c’era qualcosa di importante da festeggiare.

<< Ma porca puttana! >> esclamò la ragazza, scendendo dal letto con un salto e arrossendo spaventosamente. << Devi bussare!! >> lo rimproverò, puntandogli la spazzola addosso.

<< Sei spaventosa, attenta con quell’arma che potresti farti male. >> la prese in giro lui, alzando le mani.

<< Ti odio. >> Jade ripose la spazzola sul comodino di fianco al letto e si infilò le decolletè nere lucide, passandosi poi sulle labbra il rossetto rosso. << Sono arrivati? >> chiese, ansiosa. Forse aveva ancora qualche minuto per prepararsi.

<< No ma staranno per arrivare, quindi no, non hai più tempo per prepararti. >> le lesse nella mente Duncan, prendendola per mano e trascinandola giù di peso. Esattamente, perché la prese a spalle e la trasportò fino al salotto, dove la lasciò bruscamente cadere.

<< Sei un animale! >> commentò lei, ridendo a gran voce.

Suonarono alla porta e cadde il silenzio. Duncan si mise a posto il colletto della camicia nera che portava, mentre Jade si metteva a posto le pieghe del vestito. Lui andò davanti alla porta e aprì, trovando i quattro ragazzi vestiti eleganti.

<< Ehilà! Entrate, entrate! >> sorrise il padrone di casa, spalancando la porta per farli entrare tutti quanti. << J alzati dal divano e vieni a salutare! >> la chiamò, chiudendo poi la porta.

<< Non importa Duncan! >> provò a dire Matt, ma appena vide arrivare la ragazza rimase muto, come del resto gli altri tre ragazzi.

Per un momento tutto tacque. Duncan sapeva che sarebbe andata così, lo sapeva benissimo dannazione. Tutti quelli che vedevano Jade vestita da femmina rimanevano ammutoliti. Tutti, nessuno escluso, compresi parenti e amici d’infanzia. Perché lei era così piccola e bella da sembrare una stella irraggiungibile. A lui ormai la sua vista non faceva più alcun effetto, se non quello di volerla proteggere ad ogni costo.

Brian si guardò intorno e decise di smorzare quel momento, anche perché vedeva che Jade era decisamente in imbarazzo. Si voltò verso Duncan e gli picchiettò la spalla. << Tua sorella è una donna.. c’è qualcosa che non funziona. >> gli disse all’orecchio, facendolo ridere. La sua risata ruppe quel silenzio magico che si era creato e anche Jade si riscosse, tornando focosa come suggerivano i suoi capelli.

<< Che hai detto?? >> chiese infatti, puntandogli addosso l’indice laccato di smalto nero lucido.

<< Che sei una donna oggi. >> rispose tranquillo Brian, facendogli la linguaccia.

<< Sei un mostro, sono offesa e non ti parlerò mai più. Infatti, ora saluto loro e te niente! >> decise la ragazza, ricambiando la linguaccia. Si avvicinò tranquilla a Johnny e gli diede due baci sulle guance, poi fece la stessa cosa con Zacky, che fece l’occhiolino a Brian, e poi si avvicinò a Matt. << A lui anche un abbraccio perché prima mi ha aperto la porta alla salvezza. >> ribadì, abbracciando Matt che rise tranquillo. Come cavolo era possibile che quella ragazza, che prima li aveva fatti rimanere tutti di sasso con la sua luminosità, ora faceva i capricci come una bambina di tre anni?

<< J, adesso piantala.. >> la rimproverò dolcemente Duncan, andando a prenderla per mano e portandola in cucina, facendo sì che gli altri lo seguissero. Però Jade appena passò davanti a Brian gli fece una smorfia, per poi voltarsi sorridente verso suo fratello che la stava osservando.

In cucina, si sedettero tutti attorno al tavolo e la ragazza si mise davanti al frigorifero, schiarendosi la voce per illustrare i piatti. << Dunque, non siamo ricchi come voialtri, quindi abbiamo, ho, deciso di preparare cose semplici ma di gran gusto. Quindi abbiamo: patate al forno, pollo arrosto, insalata fredda da condire e… la mia specialità! >> sorrise malefica e fece per dirlo, ma Duncan la precedette.

<< Pan cakes e torta di mele. Non pensate chissà cosa. >> li tranquillizzò, facendo imbronciare la sorella.

<< Molto bene. Zacky, Johnny, Matt, sarete i miei unici interlocutori per tutta la sera. Spero che almeno voi apprezziate quello che ho cucinati. >> disse, facendo un sorriso falsissimo a suo fratello e Brian, che si guardarono e sospirarono.

<< Davvero non ci parlerà? >> chiese Brian al biondo, confuso. Faceva sul serio?

<< Certo. Lei di solito fa quello che dice. >> ridacchiò lui, appoggiandosi allo schienale della sedia.

<< Quindi, cari tutti tranne Duncan e Brian, cosa volete per primo? >> domandò lei, facendo un largo sorriso ai tre ragazzi.

<< Io direi di cominciare con qualcosa di caldo... quindi va bene il pollo arrosto, poi le patate e dopo l’insalata, no? >> propose tranquillamente Matt, facendole un largo sorriso.

L’idea venne approvata e si cominciò. Jade iniziò a servire la cena, pensando che era una situazione strana. Se solo gliel’avessero detto, lei avrebbe negato fino alla morte. Però vedere tutta quella gente al tavolo, che rideva, che parlava e faceva rumore, le riempiva il cuore di gioia, facendola sentire viva e con una vera famiglia. Non capitava ormai da anni.. le venne quasi da piangere, ma rimase impassibile e si versò del vino nel bicchiere, decidendo di ridere con loro.

 

La cena passò tranquillamente, dopo il terzo bicchiere di vino Jade ricominciò a parlare anche con Duncan e Brian, e a fine pasto mangiarono tutti i pancake e la torta di mele, facendo tanti complimenti alla cuoca.

<< Ohi ohi, vado a sdraiarmi sul divano.. >> brontolò la ragazza, mezza ubriaca, alzandosi dal tavolo e andando a sedersi sul divano in soggiorno, ciondolando nella camminata.

<< Aspetta, aspetta, vengo anche io! >> Zacky si alzò a sua volta e la raggiunse, lasciandosi cadere di fianco a lei. Si guardarono e scoppiarono a ridere, rendendosi conto di essere completamente partiti.

<< Sai Zacky? Non pensavo voi foste così normali! >> gli disse lei, tra una risata e l’altra.

<< Davvero?? E voi ispirate fiducia! >> confessò lui, finendo di ridere e cominciando a pensare. Aveva detto la verità, certo, ma era già pronto a superare quella situazione? Lui credeva di no, aveva attraversato il vialetto di casa sapendo già che avrebbe mantenuto le distanze da entrambi, ma non ci riusciva… si sentiva finalmente a casa, come se fosse stato in un viaggio e fosse tornato solo in quel momento nel posto in cui era nato e cresciuto.

<< È la nostra specialità! Ispiriamo fiducia a tutti.. >> sorrise Jade, dandogli un pugno affettuoso sul braccio. << Sai una cosa? Io non ricordo granché casa mia prima di questa… avevo sedici anni quando mi sono trasferita qui con Duncan, ma della casa vecchia ricordo solo il soggiorno giallo. E la mia stanza piena di poster. Basta. Non ricordo neanche i miei genitori, il tempo che passavo a casa era poco e di solito era notte… >> raccontò, per poi cominciare a ridere.

<< È triste… >> commentò Zacky, spalancando gli occhi chiari.

<< Lo so, ma ridere è più divertente di piangere!! >> rispose lei, asciugandosi le lacrime provocate dalle risate.

 

°°°°

 

<< Scusatela… di solito non ha bisogno di bere per far ridere. >> si scusò Duncan, rimasto in cucina con Brian, Matt e Johnny.

<< Sì, l’avevamo immaginato. >> ridacchiò tranquillamente quest’ultimo, finendo di bere il suo bicchiere di vino.

Duncan sorrise. << Beh, vi avevo promesso delle spiegazioni mi sembra, no? >> prese un profondo respiro e chiuse gli occhi. << I nostri genitori si sono separati quando lei aveva cinque anni, non facevano altro che litigare per qualsiasi cosa. Ci hanno affidati alla mamma e papà era scomparso nel nulla per due anni, quando poi è morta la mamma. Ci siamo dovuti trasferire da lui, anche se non era molto d’accordo. Si era risposato con un’altra donna, e lei ci odiava. Soprattutto ce l’aveva con J, la picchiava, la trattava male… ma J le ha sempre voluto bene. Non so perché. Io ho cominciato a lavorare a dodici anni, perché volevo guadagnare abbastanza denaro da poter fare il più bel regalo che qualcuno potesse fare alla mia sorellina.. >>

<< Non ho ben capito.. tu hai regalato questa casa a Jade? >> chiese Brian confuso.

<< Sì.. quando aveva sedici anni, per il passaggio all’età adulta, le ho regalato questa casa. Prima di quel momento, lei non ricorda quasi nulla. Ricorda solo le cose fatte fuori casa… non ricorda la mamma, la matrigna e papà, non ricorda neanche in che casa abitavamo. >>

<< È una cosa orribile.. >> sussurrò Matt, lanciando uno sguardo al soggiorno dove Jade stava ridendo a crepapelle con Zacky.

<< Lo so, ma lei non lo ricorda.. quindi è meglio così. Non sono mai stato granché a dimostrare i miei sentimenti, ma con lei è diverso.. lei è la mia piccolina, e chiunque la tocchi dovrà vedersela con me. >> Duncan sorrise deciso e buttò giù il vino rimasto nel suo bicchiere.  

Brian, in quegli attimi di silenzio, si convinse sempre di più che lei andava protetta. Era una specie rara, una persona che era raro incontrare, e che portava fortuna. Decisamente.

Sophie says____
Bene, capitolo corto, ma mi serviva per spiegare un po' di cose. Sì, tutti i miei personaggi sono dei 'casi umani', non ce la faccio proprio a farli senza problemi xD
spero vi piaccia, un grazie speciale ai 4 angeli che hanno recensito *w*
Public Enemy, Amor vincit omnia, BBBlondie e Chelsea_Pin

Grazie grazie grazie =) spero vi piaccia anche questo!!
notte notte, kisses,
'phie. <3
  
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