Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Aaron    09/02/2011    2 recensioni
Le vie di Camden Town riportano alla mente il ricordo di un amante lontano.
(Sul testo della canzone dei Modena City Ramblers)
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Credits: "Notturno, Camden Lock" è una canzone dei Modena City Ramblers.
Il testo non mi appartiene e non guadagno nulla dal suo utilizzo.
Cliccando sul titolo qui sotto, potete trovare il link alla canzone.

NOTTURNO, CAMDEN LOCK


A volte il vento mi porta
le note di un flauto o il profumo di pioggia
e sogno di averti al mio fianco,
ma so che l'oceano mi separa da te.

Mio dolce amore,

tutto in questa enorme città mi ricorda te.

Una leggera brezza spazza le strade di Londra e, dall’interno della stazione della metropolitana, giunge alle mie orecchie la musica di un flauto suonato da un povero artista che spera, con la sua bravura, di riuscire a commuovere un’anima pia a lasciargli qualche spicciolo, in modo da poter mangiare questa sera. Con un sorriso malinconico penso che tu, sicuramente, avresti lasciato cadere nella custodia del suo strumento almeno un paio di sterline. Perché tu sei così, amore mio. Sei generoso per natura e non riesci a sopportare la miseria e la sofferenza. Per questo fai tutto quello che puoi per combatterle.

Anche se non te l’ho mai detto, sono geloso dell’amore e dell’attenzione che sei pronto a donare a chiunque ne abbia bisogno. Io non sono come te, sono egoista. Vorrei che i tuoi sentimenti fossero rivolti solo a me, ma questo non te lo dirò mai, perché so che tu faresti di tutto per accontentarmi e io non voglio tarparti le ali... non potrei mai perdonarmi se lo facessi. Ti amo per quello che sei e, nonostante tutto, so che in fondo il tuo cuore appartiene solo a me. Esattamente come il mio appartiene esclusivamente a te.

Ha appena smesso di piovere e le strade sono ancora bagnate. Il profumo del temporale mi ricorda quel giorno, quasi un anno fa, in cui mi hai costretto ad uscire senza ombrello. È una cosa da folli uscire a Londra senza ombrello, lo sa tutto il mondo, ma tu sei uno spirito libero e ogni tanto ti piace rischiare. Così, mentre camminavamo mano nella mano per i Kensington Gardens, siamo stati sorpresi dalla pioggia. Prima che riuscissimo a raggiungere di corsa la stazione più vicina, eravamo entrambi bagnati fradici, però io ero felice perché tu ridevi e il tuo viso bagnato ma raggiante era la cosa più bella che io avessi mai visto.

Vorrei tanto che tu fossi con me, per sentire questa musica e questo profumo. Immagino di tenere la tua mano mentre cammino pigramente per la Camden High Street, trafficata e sempre piena di gente. Ma tu in realtà non ci sei. Sei dall’altra parte dell’oceano. Non c’è solo il Tamigi a dividerci ora, come quando io abitavo ancora a Camberwell. Ora ci separa l’intero oceano Atlantico e l’America non mi è mai sembrata così lontana. So che questo viaggio è importante per te, ma poiché sono una persona egoista, non vedo l’ora che tu torni a casa.


Voglio stare un po' seduto qui

a finire il mio bicchiere
e a guardare le barche addormentate
sulle acque del Regent's Canal.
Da qui non si sente il traffico
che percorre la Camden High street,
solo il vento mi porta le voci degli uomini
di ritorno dall'ultimo pub.

Io amo Camden Town, tanto quanto la ami tu. Non credo che ci sia un luogo più adatto a te, non potevi che essere cresciuto qui. È il tuo quartiere. Anzi, ormai è il nostro quartiere. Qui possiamo essere noi stessi, senza avere paura, senza dover fingere. Qui si possono incontrare persone di tutti i tipi e nessuno si permette di giudicare gli altri. Se abbiamo la pelle bianca, la pelle nera o di qualsiasi altro colore, se ascoltiamo musica metal, punk oppure classica, se ci vestiamo in un certo modo, se sfoggiamo piercing e tatuaggi, se veniamo dai bassi fondi oppure siamo ricchi turisti in cerca di una nuova esperienza, se siamo donne a cui piace baciare un’altra donna oppure uomini che amano un altro uomo, qui siamo tutti uguali, siamo solo persone tra le altre persone.

Mentre scende la sera, mi inoltro nei vicoli lungo Regent’s Canal. Qui, il chiasso della trafficata High Street si trasforma in un lieve e rassicurante sottofondo ovattato.

Trovo un piccolo pub con alcuni tavolini all’aperto, sopra ad un pontile che sovrasta le calme acque del canale. Mi siedo e ordino un bicchiere di birra mentre osservo le barche dondolare. La brezza continua a soffiare e, improvvisamente, sento lo scampanellio di una porta che si apre e le voci di alcuni uomini che escono da un locale vicino. Probabilmente sono diretti a casa, dove le loro mogli li aspettano per la cena.


Il silenzio addormenta la grande città

che si culla sotto la Luna,
chiude gli occhi ai barboni nei sacchi a pelo
al riparo di Waterloo Bridge,
calma il sonno degli immigrati
con le loro valigie disfatte,
li riporta nel sogno
là dov'è il loro cuore
per le strade di Delhi o Tralee.

Quando le voci si allontanano, cala il silenzio e anche il ronzio di sottofondo si fa sempre più debole. Il buio si infittisce e la città tra poco si addormenterà. Si intravede la Luna attraverso uno squarcio tra le nuvole fitte che ricoprono perennemente il cielo di Londra. Spero che questo evento, così raro, porti un po’ di conforto a quella gente di cui tu ami prenderti cura.

Forse questa notte, i barboni che solitamente si riparano sotto Waterloo Bridge dormiranno più tranquilli... perché se si vede la Luna, probabilmente non pioverà più fino al mattino. E gli immigrati, stremati dalla dura giornata di lavoro, trasportando le loro valige tenute assieme con lo spago, si addormenteranno per una volta sereni, sognando il cielo limpido delle città in cui hanno lasciato le loro famiglie.


E anch'io ti mando un pensiero,

e un augurio di sonni tranquilli,
ma vorrei che potessi sederti al mio fianco
sul pontile del Regent's Canal.

Io intanto penso a te, amore mio. Spero che tu dorma serenamente questa notte, anche se non potrò stringerti tra le mie braccia. So che mi penserai prima di addormentarti, ma vorrei comunque che tu fossi qui, seduto accanto a me sul pontile, a guardare la Luna. Riesco ad immaginare i tuoi occhi spalancati per la bellezza di questo spettacolo. Sono sempre così luminosi, grandi come quelli di un bambino e quando ci guardo dentro, mi sembra quasi di poter afferrare la tua anima.


Bevo l'ultimo sorso e ritorno

alla stanza che da un po' chiamo casa

Pensando a te, finisco il mio bicchiere e mi incammino verso quella che da un po’ di tempo, ormai, ho imparato a chiamare casa. Perché quando ci sei tu io sono sempre a casa, non importa se siamo in una villa o sotto un ponte. Anche per questo vorrei che tu tornassi presto.

Non siamo ricchi, è vero, ma io mi sono affezionato al nostro piccolo monolocale. Non ci servono saloni, una grande cucina o innumerevoli bagni per vivere felici. Ora, però, la casa mi sembra enorme e fredda, perché non sento più la tua risata allegra che di solito riempie mie le giornate e la mattina non mi sveglio più con i tuoi capelli soffici che mi riscaldano il petto.


e cammino leggero, per non disturbare

la città che continua a dormire.

La città ora è talmente silenziosa che ho paura di svegliarla mentre mi muovo. Cerco di camminare il più leggermente possibile, proprio come fai tu quando mi vuoi fare una sorpresa e mi abbracci improvvisamente alle spalle, senza che io mi accorga che ti sei avvicinato. Solitamente, dopo, mi giro nel tuo abbraccio e ti bacio dolcemente.

I negozi e le banche chiuse,

Quando arrivo di nuovo sulla Camden High Street, ormai tutti i negozi sono chiusi, i marciapiedi non sono più affollati e la strada non è più intasata dalle auto. Solamente un autobus notturno mi passa accanto, trasportando verso il centro della città qualche ragazzo in cerca di divertimento.

la Nothern Line silenziosa e deserta,

Passo ancora accanto alla stazione della metropolitana. I cancelli sono chiusi e non si sente più alcuna musica, ma, anche nel silenzio, Londra sa essere una città magica.

le puttane a King's Cross
finalmente struccate
a godersi la tranquillità.

Davanti alla grande stazione, anche le prostitute hanno ormai concluso la loro giornata e ora stanno assaporando il piacere di una sigaretta, mentre si raccontano le esperienze vissute. Se tu fossi qui, ti fermeresti per un po’ con loro a fumare e ad ascoltare le loro storie. Io invece continuo per la mia strada.

E anch'io mi addormento più calmo
e spero che ti ritroverò in sogno

Arrivo a casa e mi accorgo di essere più tranquillo mentre mi infilo nel nostro letto. Infatti, questa notte, so che sognerò di noi due, che faremo l’amore...

e che cammineremo per mano nel Sole,
sulle rive del Regent's Canal.



Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Aaron