Ciao a tutti! Innanzitutto mi scuso
per il ritardo ma, ho avuto un periodo pieno di esami e non sono riuscita a
pubblicare all’inizio di febbraio come avevo previsto.
V’ingrazio per il vostro
incoraggiamento e per aver letto anche l’altra mia storia e aver lasciato tutti
quei commenti.*.*
Ora passiamo a commentare
questo capitolo:
Inizialmente avevo pensato di
pubblicarlo come One Shot nella raccolta riguardante i missing moment di questa
storia ma, rileggendola, ho visto che c’erano troppe informazioni importanti.
Mi auguro apprezzerete la
comparsa dei vecchi e “nuovi” personaggi protagonisti in questo capitolo e che
mi perdoniate che il capitolo sia più corto del solito.
Sperando di leggere molte altre
recensioni e vostri pareri vi auguro…
Buona Lettura!
Ika90:-*
Cap. 19 – Il primo Falò
Avvolta nell’insolito silenzio che quella notte
regnava nella vecchia dimora dei Black, una bellissima fenice volava silenziosa
verso la camera di un bambino dai capelli neri e gli occhi verde smeraldo ora
dormiente.
La magica creatura si posò con eleganza innata
sul petto di quest’ultimo e vi si accoccolò, cominciando a premere il becco
contro la sua guancia fino a farlo destare.
“Ehi Flame, che c’è?” disse il bimbo con voce
impastata dal sonno.
La fenice trillo felice dandogli il “buon
giorno” e dopo averlo guardato fisso negli occhi prese fuoco, avvolgendolo tra
le fiamme.
Il bambino, impaurito, pensò di chiamare aiuto
ma, accorgendosi che le fiamme non bruciavano, non lo fece e, ricordando cosa
gli aveva detto suo padre la notte di Natale, cominciò a calmarsi.
Appena le fiamme si spensero, dove prima vi era
la bellissima fenice ora, c‘era un piccolo pulcino dalle piume rosse e dorate
arruffate, che malfermo cominciò zampettare verso la parte del petto di Harry
scoperta dal pigiama.
La piccola creatura arrivata alla meta graffiò
leggermente la morbida pelle del bambino e gli versò sopra la sua prima
lacrima, cicatrizzando subito la piccola ferita che gli aveva inferto.
Nell’esatto momento in cui la lacrima toccò la
pelle di Harry, il dolore provocato dal graffio cessò e percepì un forte calore
espandersi nel suo petto per tutto il corpo.
Una risata cristallina rimbombo nella sua testa
e capì che quella era la voce della sua Flame.
“Harry d’ora in poi le nostre menti e le nostre
anime saranno legate in modo inscindibile, la parte oscura che era dentro di te
è stata purificata e ora non ti darà più fastidio, anzi sarà tua alleata.”
“Aspetta, che significa che avevo una parte
oscura dentro di me?” domandò lui impaurito.
“Seguimi”gli rispose Flame mentre tutto intorno
a loro scompariva.
In quel momento se qualcuno fosse entrato nella stanza,
avrebbe visto solamente un bellissimo bimbo addormentato, con un pulcino di
Fenice felicemente appollaiato sul petto.
Nessuno di si sarebbe immaginato che straordinaria
esperienza stava vivendo Harry in quel momento, l’unico segno che faceva capire
che qualcosa stava succedendo a Harry era la luminosa Fenica rosso-dorata
incisa sulla sua pelle, ora coperta alla vista dal corpo di Flame.
Quando Harry mise a fuoco, vide che intorno a
lui tutto era bianco.
“Flame dove siamo?”
“Siamo all’interno della tua anima, ti ho
portato qui per farti conoscere due persone” disse la fenice, volando, seguita
da Harry, verso un punto di quel luogo dove la luce era più forte.
“Due persone? Perché ci sono due persone se
siamo nella mia anima?”.
“Lei ti spiegherà tutto, ora guarda a destra!”
Quando Harry fece ciò che gli aveva detto Flame
restò senza fiato, davanti a lui, in tutta la sua bellezza, la sua mamma.
I suoi occhi s’inumidirono e non riuscì a
trattenere le lacrime, era proprio come l’aveva vista nei suoi sogni e nelle
fotografie.
“Harry, piccolo mio, vieni qui!” disse Lily
sorridendogli e allargando le braccia in un tacito invito.
Il bambino gli corse incontro e la abbracciò
forte singhiozzando, incapace di trattenere tutte le emozioni che in quel
momento stava provando.
“Shh…non piangere” gli disse anche lei
emozionata “ perché non mi fai un sorriso invece?” disse accarezzandogli la
testa “Non sei felice di vedermi?”
Harry tirò
su con naso e, dopo essersi asciugato gli occhi, gli fece uno dei suoi
più bei sorrisi rafforzando di più il suo abraccio.
“Sono felicissimo di averti incontrato m-mamma,
mi sei mancata tantissimo”.
“Bambino mio, io sono qui oggi per farti capire
che una parte di me è rimasta in te e che io, anche se non ti posso
abbracciare, sono con te e ti osservo crescere attraverso i tuoi stessi occhi”.
“Vorrei tanto che anche papà e gli zii fossero
qui, anche loro sarebbero felici”.
“Harry” lo chiamò Flame, tenutasi in disparte
fino a quel momento “ c’è un altro motivo per cui ti ho portato qui, ti ricordi
che ti avevo detto di aver purificato la parte oscura che c’era in te?”
“Sì, ma non capisco” rispose lui restando ancora
abbracciato a sua madre.
“Glielo spiego io Flame…“ disse Lily continuando
ad accarezzare i capelli di suo figlio, così simili a quelli di James “Harry
quando l’uomo che mi ha ucciso è stato sconfitto una parte della sua anima
oscura si è si è staccata da lui e si è rifugiata in te perché era già troppo
in stabile per sopportare quello che stava facendo. Il legame che hai creato
con Flame però, essendo un qualcosa di molto puro, ha eliminato tutta la
malvagità che vi era nel pezzo di anima che era dentro di te.”.
“Quindi questa parte cattiva che è in me non mi
farà del male perché ora è diventata buona?”
“In poche parole si Harry” disse Flame “ lui è
la seconda persona che incontrerai oggi.”
Accanto a Lily improvvisamente comparve un bel
bambino, un po’ più piccolo di Harry.
“Ciao Harry, io sono Tom” disse il bambino
porgendogli la mano.
Harry, anche se titubante, strinse la sua mano
e, notando la tristezza negli occhi di quel bambino, azzardò un sorriso.
“Tom ti va di essere mio amico? Non c’è nessuna
ragione per non esserlo dato che siamo una persona sola, no?”.
“T-tu v-vuoi essere m-mio amico? Nonostante ciò
che ha fatto il resto di me stesso alla tua famiglia?” chiese il ragazzino con
un tono di voce tra il sorpreso e lo speranzoso.
“Mamma e Flame mi hanno detto che ora sei buono,
se loro si fidano di te anch’io mi fido, quindi sì, voglio essere tuo amico”
concluse sorridendo sincero e cancellando ogni remora nei confronti dell’altra
parte di sé.
“In cambio della tua amicizia allora io ti
aiuterò come posso” rispose serio l’altro.
“Harry in questo momento mi sei sembrato proprio
tuo padre” disse Lily ridacchiando e facendogli capire, attraverso il suo
sguardo smeraldino, che lei era fiera i lui.
Flame contemporaneamente si posò sulla spalla di
Tom, che sorpreso rimase immobile e teso come una corda di violino.
“Non avere paura non ti farà niente” gli disse
Harry ridacchiando.
“Io non ho paura” disse lui punto nell’orgoglio.
“Tom il tempo concesso a Harry per stare qui sta
per scadere, se devi dirgli qualcosa d’importante devi farlo adesso” gli disse
Flame da sopra la sua spalla.
“Io voglio restare ancora!” disse con tono lamentoso
Harry, aggrappandosi al braccio di sua madre.
“Dici sempre che non sei un bambino piccolo ma
in questo momento ti stai comportando come tale” disse con finto tono critico
Tom per vendicarsi dell’insinuazione di prima.
Lui aveva capito da subito che il loro non
sarebbe stato un normale rapporto d’amicizia perché lui in fondo era sempre
stato una serpe al cento percento.
La loro amicizia si sarebbe basata sulla fiducia
e nonostante avrebbero continuato a stuzzicarsi a vicenda al momento del
bisogno, lui non avrebbe permesso alle altre parti di se stesso di far del male
a Harry e quest’ultimo non avrebbe permesso che lui ritornasse a essere quell’essere
oscuro che era stato.
“Tom, quindi, cosa mi devi dire?” chiese Harry
curioso.
“Forse quello che ti dirò, non lo capirai ma se
dirai tutto ciò alla tua famiglia, in particolar modo a Silente, loro sapranno
cosa fare delle informazioni che ti sto per dare. Il me stesso originario ha
trovato un modo per sopravvivere alla morte. L’incanto che ho usato è uno tra i
più oscuri che esita si chiama Horcrux e consiste nel dividere la propria anima
per poi metterla in un contenitore.”.
“Stai dicendo che oltre a te esiste un altro
pezzo di anima appartenente a Voldemort nascosto da qualche posto?” chiese Lily
con voce inclinata.
“In verità ce ne sono sette se conti anche me”
le disse Tom.
“Sette?” gracchiò Flame.
“Scusa ma dove sono questi cosi? Tu lo sai,
vero?” chiese Harry, che non aveva capito bene che cosa erano questi sette
Horcru-qualcosa.
“I miei ricordi sono frammentati, visto che la
mia creazione è stata involontaria, quindi non so di preciso dove si trovano,
ma vi posso dire per certo che cosa sono: Il medaglione di Salazar Serpeverde,
il diadema di Priscilla Corvonero, la coppa di Tosca Tassorosso e il suo
serpente Nagiri.”
“Grazie mille Tom ma, per me e per Harry è ora
di ritornare perché si sta facendo giorno.” disse Flame.
“ Anch’io ti voglio ringraziare e prometto che
non ti pentirai di avermi aiutato” disse Harry abbracciandolo di slancio e
facendolo imbarazzare “ fatti sentire nella mia testa quando vuoi, ok?”
“ Sono sicuro che diventerai un Grifondoro” rispose
lui fingendo un tono schifato prima di scomparire con un sorriso sulle labbra.
“Lo spero!” disse Harry assumendo un’espressione
tronfia che ricordo a Lily il James immaturo che l’aveva tartassata per sei
anni con i suoi invidi a Hogsmeade.
“Harry è ora che tu ritorni nel tuo letto, tra
un po’ papà verrà a svegliarti” gli disse Lily.
“Mamma ti rivedrò di nuovo? Potrò venire a
trovare te e Tom qui di nuovo?”.
“Quello che è successo oggi è un evento unico ma
io sarò sempre dentro di te” gli disse lei baciandogli la fronte.
“Mi raccomando prenditi cura dei tuoi zii e
soprattutto di tuo padre, ascolta ciò che ti dicono e non farti coinvolgere
troppo negli scherzi di quel bambinone di Sirius, ok?”
“Mamma vuoi che dica qualcosa a papà da parte
tua?”
Lily sorrise e una piccola lacrima scese dai
suoi occhi.
“Questo basta” gli disse lei abbracciandolo e
baciandogli la guancia.
“Harry attaccati alla mia coda, dobbiamo andare,
Remus si è già alzato mentre tuo padre e Sirius si stanno per svegliare”.
“Ok” le disse Harry facendo ciò.
L’ultima cosa che vide prima di svegliarsi fu
sua madre sorridente che lo salutava con la mano.
Che
né di dite? Vi è piaciuto il capitolo? Vi è sembrato troppo strano? Vi prego lasciatemi
un commentino ç_ç
Siccome
siamo arrivati a quota diciannove capitoli e ne sono successe di cotte e di
crude, volete che scriva un capitolo che riassuma la storia fino al capitolo
precedente?
Bye!
Ika90:-*