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Autore: ika90    10/02/2011    4 recensioni
Questa storia si sviluppa partendo da tre ipotesi: cosa sarebbe successo se Lily avesse fatto un'ultima magia prima di morire e se Voldemort quella sera si fosse portato anche Minus a casa dei Potter?
Tutto questo aiuterebbe Harry a compiere il suo destino?
Se queste premesse vi sembrano interessanti vi consiglio di cominciare a leggere!
Spero che la storia vi piaccia e che, essendo la mia prima fan-fiction,possiate consigliarmi e darmi il vostro parere.
Grazie per il tempo dedicatomi leggendo questa presentazione e per quello che mi dedicherete se leggerete la mia storia.
Spero tanto che vi piccia!
ika90
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'ultima Magia di Lily Evan Potter'
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L'ultima magia di Lily Evans Potter cap. 19

Ciao a tutti! Innanzitutto mi scuso per il ritardo ma, ho avuto un periodo pieno di esami e non sono riuscita a pubblicare all’inizio di febbraio come avevo previsto.

V’ingrazio per il vostro incoraggiamento e per aver letto anche l’altra mia storia e aver lasciato tutti quei commenti.*.*

Ora passiamo a commentare questo capitolo:

Inizialmente avevo pensato di pubblicarlo come One Shot nella raccolta riguardante i missing moment di questa storia ma, rileggendola, ho visto che c’erano troppe informazioni importanti.

Mi auguro apprezzerete la comparsa dei vecchi e “nuovi” personaggi protagonisti in questo capitolo e che mi perdoniate che il capitolo sia più corto del solito.

Sperando di leggere molte altre recensioni e vostri pareri vi auguro…

Buona Lettura!

Ika90:-*

 

Cap. 19 – Il primo Falò

fenice rossa in volo

 

Avvolta nell’insolito silenzio che quella notte regnava nella vecchia dimora dei Black, una bellissima fenice volava silenziosa verso la camera di un bambino dai capelli neri e gli occhi verde smeraldo ora dormiente.

La magica creatura si posò con eleganza innata sul petto di quest’ultimo e vi si accoccolò, cominciando a premere il becco contro la sua guancia fino a farlo destare.

“Ehi Flame, che c’è?” disse il bimbo con voce impastata dal sonno.

La fenice trillo felice dandogli il “buon giorno” e dopo averlo guardato fisso negli occhi prese fuoco, avvolgendolo tra le fiamme.

Il bambino, impaurito, pensò di chiamare aiuto ma, accorgendosi che le fiamme non bruciavano, non lo fece e, ricordando cosa gli aveva detto suo padre la notte di Natale, cominciò a calmarsi.

Appena le fiamme si spensero, dove prima vi era la bellissima fenice ora, c‘era un piccolo pulcino dalle piume rosse e dorate arruffate, che malfermo cominciò zampettare verso la parte del petto di Harry scoperta dal pigiama.

La piccola creatura arrivata alla meta graffiò leggermente la morbida pelle del bambino e gli versò sopra la sua prima lacrima, cicatrizzando subito la piccola ferita che gli aveva inferto.

Nell’esatto momento in cui la lacrima toccò la pelle di Harry, il dolore provocato dal graffio cessò e percepì un forte calore espandersi nel suo petto per tutto il corpo.

Una risata cristallina rimbombo nella sua testa e capì che quella era la voce della sua Flame.

“Harry d’ora in poi le nostre menti e le nostre anime saranno legate in modo inscindibile, la parte oscura che era dentro di te è stata purificata e ora non ti darà più fastidio, anzi sarà tua alleata.”

“Aspetta, che significa che avevo una parte oscura dentro di me?” domandò lui impaurito.

“Seguimi”gli rispose Flame mentre tutto intorno a loro scompariva.

In quel momento se qualcuno fosse entrato nella stanza, avrebbe visto solamente un bellissimo bimbo addormentato, con un pulcino di Fenice felicemente appollaiato sul petto.

Nessuno di si sarebbe immaginato che straordinaria esperienza stava vivendo Harry in quel momento, l’unico segno che faceva capire che qualcosa stava succedendo a Harry era la luminosa Fenica rosso-dorata incisa sulla sua pelle, ora coperta alla vista dal corpo di Flame.

Quando Harry mise a fuoco, vide che intorno a lui tutto era bianco.

“Flame dove siamo?”

“Siamo all’interno della tua anima, ti ho portato qui per farti conoscere due persone” disse la fenice, volando, seguita da Harry, verso un punto di quel luogo dove la luce era più forte.

“Due persone? Perché ci sono due persone se siamo nella mia anima?”.

“Lei ti spiegherà tutto, ora guarda a destra!”

Quando Harry fece ciò che gli aveva detto Flame restò senza fiato, davanti a lui, in tutta la sua bellezza, la sua mamma.

I suoi occhi s’inumidirono e non riuscì a trattenere le lacrime, era proprio come l’aveva vista nei suoi sogni e nelle fotografie.

“Harry, piccolo mio, vieni qui!” disse Lily sorridendogli e allargando le braccia in un tacito invito.

Il bambino gli corse incontro e la abbracciò forte singhiozzando, incapace di trattenere tutte le emozioni che in quel momento stava provando.

“Shh…non piangere” gli disse anche lei emozionata “ perché non mi fai un sorriso invece?” disse accarezzandogli la testa “Non sei felice di vedermi?”

Harry tirò  su con naso e, dopo essersi asciugato gli occhi, gli fece uno dei suoi più bei sorrisi rafforzando di più il suo abraccio.

“Sono felicissimo di averti incontrato m-mamma, mi sei mancata tantissimo”.

“Bambino mio, io sono qui oggi per farti capire che una parte di me è rimasta in te e che io, anche se non ti posso abbracciare, sono con te e ti osservo crescere attraverso i tuoi stessi occhi”.

“Vorrei tanto che anche papà e gli zii fossero qui, anche loro sarebbero felici”.

“Harry” lo chiamò Flame, tenutasi in disparte fino a quel momento “ c’è un altro motivo per cui ti ho portato qui, ti ricordi che ti avevo detto di aver purificato la parte oscura che c’era in te?”

“Sì, ma non capisco” rispose lui restando ancora abbracciato a sua madre.

“Glielo spiego io Flame…“ disse Lily continuando ad accarezzare i capelli di suo figlio, così simili a quelli di James “Harry quando l’uomo che mi ha ucciso è stato sconfitto una parte della sua anima oscura si è si è staccata da lui e si è rifugiata in te perché era già troppo in stabile per sopportare quello che stava facendo. Il legame che hai creato con Flame però, essendo un qualcosa di molto puro, ha eliminato tutta la malvagità che vi era nel pezzo di anima che era dentro di te.”.

“Quindi questa parte cattiva che è in me non mi farà del male perché ora è diventata buona?”

“In poche parole si Harry” disse Flame “ lui è la seconda persona che incontrerai oggi.”

Accanto a Lily improvvisamente comparve un bel bambino, un po’ più piccolo di Harry.

“Ciao Harry, io sono Tom” disse il bambino porgendogli la mano.

Harry, anche se titubante, strinse la sua mano e, notando la tristezza negli occhi di quel bambino, azzardò un sorriso.

“Tom ti va di essere mio amico? Non c’è nessuna ragione per non esserlo dato che siamo una persona sola, no?”.

“T-tu v-vuoi essere m-mio amico? Nonostante ciò che ha fatto il resto di me stesso alla tua famiglia?” chiese il ragazzino con un tono di voce tra il sorpreso e lo speranzoso.

“Mamma e Flame mi hanno detto che ora sei buono, se loro si fidano di te anch’io mi fido, quindi sì, voglio essere tuo amico” concluse sorridendo sincero e cancellando ogni remora nei confronti dell’altra parte di sé.

“In cambio della tua amicizia allora io ti aiuterò come posso” rispose serio l’altro.

“Harry in questo momento mi sei sembrato proprio tuo padre” disse Lily ridacchiando e facendogli capire, attraverso il suo sguardo smeraldino, che lei era fiera i lui.

Flame contemporaneamente si posò sulla spalla di Tom, che sorpreso rimase immobile e teso come una corda di violino.

“Non avere paura non ti farà niente” gli disse Harry ridacchiando.

“Io non ho paura” disse lui punto nell’orgoglio.

“Tom il tempo concesso a Harry per stare qui sta per scadere, se devi dirgli qualcosa d’importante devi farlo adesso” gli disse Flame da sopra la sua spalla.

“Io voglio restare ancora!” disse con tono lamentoso Harry, aggrappandosi al braccio di sua madre.

“Dici sempre che non sei un bambino piccolo ma in questo momento ti stai comportando come tale” disse con finto tono critico Tom per vendicarsi dell’insinuazione di prima.

Lui aveva capito da subito che il loro non sarebbe stato un normale rapporto d’amicizia perché lui in fondo era sempre stato una serpe al cento percento.

La loro amicizia si sarebbe basata sulla fiducia e nonostante avrebbero continuato a stuzzicarsi a vicenda al momento del bisogno, lui non avrebbe permesso alle altre parti di se stesso di far del male a Harry e quest’ultimo non avrebbe permesso che lui ritornasse a essere quell’essere oscuro che era stato.

“Tom, quindi, cosa mi devi dire?” chiese Harry curioso.

“Forse quello che ti dirò, non lo capirai ma se dirai tutto ciò alla tua famiglia, in particolar modo a Silente, loro sapranno cosa fare delle informazioni che ti sto per dare. Il me stesso originario ha trovato un modo per sopravvivere alla morte. L’incanto che ho usato è uno tra i più oscuri che esita si chiama Horcrux e consiste nel dividere la propria anima per poi metterla in un contenitore.”.

“Stai dicendo che oltre a te esiste un altro pezzo di anima appartenente a Voldemort nascosto da qualche posto?” chiese Lily con voce inclinata.

“In verità ce ne sono sette se conti anche me” le disse Tom.

“Sette?” gracchiò Flame.

“Scusa ma dove sono questi cosi? Tu lo sai, vero?” chiese Harry, che non aveva capito bene che cosa erano questi sette Horcru-qualcosa.

“I miei ricordi sono frammentati, visto che la mia creazione è stata involontaria, quindi non so di preciso dove si trovano, ma vi posso dire per certo che cosa sono: Il medaglione di Salazar Serpeverde, il diadema di Priscilla Corvonero, la coppa di Tosca Tassorosso e il suo serpente Nagiri.”

“Grazie mille Tom ma, per me e per Harry è ora di ritornare perché si sta facendo giorno.” disse Flame.

“ Anch’io ti voglio ringraziare e prometto che non ti pentirai di avermi aiutato” disse Harry abbracciandolo di slancio e facendolo imbarazzare “ fatti sentire nella mia testa quando vuoi, ok?”

“ Sono sicuro che diventerai un Grifondoro” rispose lui fingendo un tono schifato prima di scomparire con un sorriso sulle labbra.

“Lo spero!” disse Harry assumendo un’espressione tronfia che ricordo a Lily il James immaturo che l’aveva tartassata per sei anni con i suoi invidi a Hogsmeade.

“Harry è ora che tu ritorni nel tuo letto, tra un po’ papà verrà a svegliarti” gli disse Lily.

“Mamma ti rivedrò di nuovo? Potrò venire a trovare te e Tom qui di nuovo?”.

“Quello che è successo oggi è un evento unico ma io sarò sempre dentro di te” gli disse lei baciandogli la fronte.

“Mi raccomando prenditi cura dei tuoi zii e soprattutto di tuo padre, ascolta ciò che ti dicono e non farti coinvolgere troppo negli scherzi di quel bambinone di Sirius, ok?”

“Mamma vuoi che dica qualcosa a papà da parte tua?”

Lily sorrise e una piccola lacrima scese dai suoi occhi.

“Questo basta” gli disse lei abbracciandolo e baciandogli la guancia.

“Harry attaccati alla mia coda, dobbiamo andare, Remus si è già alzato mentre tuo padre e Sirius si stanno per svegliare”.

“Ok” le disse Harry facendo ciò.

L’ultima cosa che vide prima di svegliarsi fu sua madre sorridente che lo salutava con la mano.

Che né di dite? Vi è piaciuto il capitolo? Vi è sembrato troppo strano? Vi prego lasciatemi un commentino ç_ç

Siccome siamo arrivati a quota diciannove capitoli e ne sono successe di cotte e di crude, volete che scriva un capitolo che riassuma la storia fino al capitolo precedente?

Bye!

Ika90:-*

   
 
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