Remus scostò pian piano le tende del baldacchino.
Per aria galleggiava un vassoio con su diverse pozioni dai colori orrendi che Madama Chips gli aveva mandato, il letto era sfatto, tanto che il coprimaterasso era mezzo divelto e un bozzolo di coperte rosso-oro era rannicchiato in un angolo del letto, circondato da fazzoletti di carta usati.
Si fermò ad ammirarlo un attimo: anche sconvolto dalla febbre era bellissimo.
Allungò un po’ la coperta per coprire il piede che era sfuggito al calore del piumino, scostò i lunghi capelli neri appiccicati sulla fronte e con una pezza bagnata gli rinfrescò la pelle bollente. Preso del burro di karité glie ne spalmò un poco sulle narici arrossate e brucianti, provocano un mugolio da parte dell’altro.
Finito anche questo compito si accinse all’ultima parte del corpo di Sirius che aveva bisogno di cure: le labbra screpolate e aperte per respirare.
Come poteva farcela?
Quelle labbra lo ossessionavano da mesi nei suoi sogni e adesso l’unico momento in cui poteva toccarle lui era incosciente? Come era ingiusta la vita!
Ma era un grifondoro, no? Coraggio e onestà, giusto?
Quindi adesso gli metti il burrocacao e te ne vai, senza baciarlo.
Forte di questo proposito stappò il barattolino azzurro che gli aveva spedito appositamente la mamma per quello scapestrato di Paddy, intinse il dito nella sostanza vischiosa e grassa, la scaldò un po’ sulle dita e, delicatamente, passò l’indice su quelle labbra così invitanti.
Improvvisamente il moro spalancò gli occhi lucidi di febbre e, tra i deliri della malattia, avvicinò le sue labbra a quelle di Remus e lo baciò dolcemente per qualche secondo, prima di ricadere in un sonno agitato.
Stordito, il licantropo gli si accoccolò addosso, cercando di godersi il più possibile la sensazione provocata da quello che pensava essere il loro primo e probabilmente ultimo bacio.







Abbiate pietà per Sirius, perchè sono io.
Cioè insomma, con qualche lievissima differenza a uin paio di livelli, ma sono conciata male tanto quanto Paddy.
E non c'è nessun Remus ad accudirmi! Neanche quello vero! è.é
Vi lascio che sono decisamente in preda ai deliri della febbre.
pace&amore