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Autore: Lara Rye    13/02/2011    8 recensioni
To Chris.
Chris aveva dodici anni ed ancora piangeva.
Se i suoi compagni l’avessero saputo probabilmente avrebbero iniziato a prenderlo in giro, a dargli della femminuccia ma per lui era inevitabile.
Aveva deciso di fregarsene, di piangere, di non annullare il suo dolore, ma di tenerlo custodito nel suo cuore, celato da quelle lacrime.
"Peter?"
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Christopher Miles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ToChrisToHiSDeathToHisLoveToHisBrotherToHisFuckin'ChildToHisUnbornedChild

Il fumo riempirà il tuo ricordo?

{Chris Miles – Peter Miles}


To Chris.
To his death.
To his love. To his brother.
To his son never born.
To his fuckin' life.
To his smoke. To his pills.
To his fishes. To his smiles.
To his yes. To his FUCK IT.

“Peter?”

Chris aveva dodici anni ed ancora piangeva.
Se i suoi compagni l’avessero saputo probabilmente avrebbero iniziato a prenderlo in giro, a dargli della femminuccia ma per lui era inevitabile. Aveva deciso di fregarsene, di piangere, di non annullare il suo dolore, ma di tenerlo custodito nel suo cuore, celato da quelle lacrime.
Ogni notte, nascosto tra le coperte calde, non riusciva a smettere di tremare e piangere; il suo fratellino gli mancava troppo.
In fondo erano sempre stati loro due, pronti a combattere contro il mondo. Chris, ormai, era solo, contro tutte le avversità, contro la solitudine, contro ogni singola cosa.
Tutti se n’erano andati e l’unico momento in cui Chris poteva sentirsi sicuro era sotto le coperte, in compagnie delle sue lacrime.

 
A quattordici anni Chris aveva fumato la sua prima sigaretta, a quindici la prima canna.
Ogni volta in cui il fumo attraversava la sua gola e giungeva fino ai polmoni –bruciandoli- si sentiva sempre più rilassato, sempre più sballato, anche se sempre un po’ più vuoto perché la prima canna avrebbero dovuto fumarla insieme, ma lui non c’era più.
Peter non sarebbe più tornato né per la prima fumata, né per quelle seguenti.

Appoggiò la canna sulla tomba.
Era per lui, solamente per il suo fratellino.
Sapeva che prima o poi sarebbero stati insieme, pronti a fumarla e così, aspettando quel momento, la lasciava lì, insieme a ciò che era rimasto del suo corpo.



“Peter?”

Chiudeva gli occhi la notte, non piangendo più, ma tenendo stretto tra le labbra quel nome che era inciso sulle pareti del suo cuore devastato dalle persone che aveva giurato di amarlo sin dai primi gemiti, dai primi sorrisi, dalle prime volte in cui quei furbi occhioni si erano trasformati nel loro tipico splendore verde.
Ogni volta, ogni notte, prima di chiudere gli occhi, riusciva a vedere quel ricordo – quello del giorno più bello della sua vita – di lui con i pantaloni di Peter e di suo fratello in mutande.
Lo faceva sorridere, ogni volta. Gli lasciava un sorriso che era di uno splendore spaventoso, tanto che sembrava incredibilmente sballato anche prima di andare a letto e, trattandosi di Chris era probabile che lo fosse veramente.
Chiudeva gli occhi - Chris - con la sicurezza che presto si sarebbero incontrati.

 

 

   
 
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