Sono
tornata!!!!! Dopo un lungo periodo di assenza eccomi di nuovo qui. Questa e' la
prima fic a capitoli che scrivo, spero vi piaccia.
Bene
iniziamo ^-^!
San Valentino Chronicles
Capitolo I: Visita
inaspettata
Il splendeva alto nel
cielo e il mare era tranquillo. Ma l'atmosfera sulla Thousand Sunny non era
delle migliori, almeno sotto il punto di vista di Rufy.
Proprio quella mattina
aveva assistito all'ennesima litigata tra Zoro e Sanji, non stupendosi affatto
dato che ormai era di routine, ma qualcosa non era andato come al solito.
Gia'. In quel lasso di
tempo che impiegavano prima di essere colpiti col mestolo da Nami, erano volate
piu' insulti del solito e anche cose del tipo “stronzo, non capisci niente
dell'amore” oppure “col cazzo che te la do la cioccolata” e simili.
Subito sulle prime non ci
aveva capito un granche' ma poi gli venne in soccorso Robin.
- Oggi e' San Valentino.
Non dirmi che te ne eri dimenticato, Rufy-
Allora di scatto si giro'
a fissare il calendario che arrecava bello in grande “14 FEBBRAIO”.
- Gia' mi e' passato
completamente di mente. Grazie per avermelo ricordato, Robin-.
Poi come se non bastasse
quel pomeriggio si erano fermati a fare rifornimento su un'isola e la scena che
gli si presento' davanti non gli miglioro' di certo l'umore. Tutte le vie del
paese era tappezzate da nastri, ghirlande e cartelloni che avevano tutte le
tonalita' possibili di rosso e rosa. Per le strade non si vedeva altro che la
scritta “Buon San Valentino!”, e dopo neanche mezz'ora gli venne un forte mal
di testa.
- Che cos'hai Rufy?- gli
chiese preoccupato Chopper.
- Ho solo un po' di mal di
testa. Tutto questo rosa-rosso mi sta incominciando a dar fastidio- rispose
gentilmente, tentando di reprimere con due dita la tempia che pulsava.
- Aspetta qui un attimo,
torno subito- correndo in un bar li vicino.
Erano passati si e no tre
minuti che un'ombra gli si piazzo' davanti, oscurandogli parzialmente la luce.
- Scusa non e' che
potresti toglierti da li', mi stavo scaldando- disse voltandosi a guardare in
volto lo sconosciuto.
- No scusami tu Rufy!-
rispose con una voce che il ragazzo conosceva bene, facendogli sollevare il
viso di scatto- E' da tanto che non ci si vede- sorridendogli con la sigaretta
accesa tra le labbra, sooservando la sua espressione stupita che svaniva
lasciando il posto ad un’enorme sorriso.
- Ben-san!- saltandogli
addosso, bloccando ogni suo movimento con un’abbraccio.
- Rufy così mi soffochi
però. Se muoio dopo Shank mi ammazza sul serio- gli disse sarcastico.
- Cosa non dirmi che Shank
é...-
- ...proprio dietro di te-
annunciò una voce alle sue spalle.
Il ragazzo si voltò di
scatto. Non pensava di rivederlo tanto presto, almeno non prima di aver
mantenuto la sua promessa, ma in quel momento non gliene importava niente.
L’uomo che gli aveva dato
il cappello in pegno era propio davanti a lui, in carne e ossa e gli sorrideva
gentilmente.
- Come te la passi Rufy?-
Qualcosa che neanche il
grande Roger poteva prevedere accadde nell’istante successivo nel quale il
Rosso tacque.
Rufy scoppiò in un pianto
a dirotto.
Era talmente forte che
tutte le persone presenti nella via si fermarono a fissare la scena stupiti.
In quel momento per
fortuna chopper era riuscito ad uscire dal bar e vedendo il suo capitano in
quello stato non potè fare a meno di corre da lui preoccupato.
- Dai Rufy, calmati. Non
piangere su’. Ormai sei un’uomo. Coraggio smettila di piangere- cercò di
calmarlo il Rosso.
- Non ti smentisci mai
capitano. In queste cose sei propio negato- rideva Ben guardando l’espessione
imbarazzata del suo capitano.
- Che state facendo a
Rufy, farabutti!-
Chopper si era frapposto
tra Rufy e i due uomini con fare protettivo.
- Un procione?!- dissero
all’unisono i due.
- NON SONO UN PROCIONE!
SONO UNA RENNA!!!- gli urlo contro Chopper.
Dopo circa cinque minuti
buoni nei quali i tre continuarono a fissarsi di sbieco Rufy smise finalmente
di piangere.
- Non ti preoccupare Chopper,
sono dei miei vecchi amici-.
- Davvero?- chiese
sospettoso, continuando a squadarli.
- Si. Adesso calmati-
accarezzando il grande cappello rosa.
Rufy finite le dovute
presentazioni e aver accettato di prendere l’aspirina che gli porgeva il suo
amico decise di passare l’ultima ora disponibile con il rosso, per rinvangare i
vecchi tempi.
Passarono di fronte a
parecchi negozi che vendevano gadjet e dolci al cioccolato parlando del più e
del meno mentre ne osservavano le vetrine.
L’orologio in quel momento
annunciò che il tempo a disposizione per entrambi era scaduto.
Un po’ triste Rufy salutò
Shank con un ultimo abbraccio e versando qualche altra lacrimuccia mentre si
dirigeva al luogo di ritrovo.
Durante la cena mangiò in
modo lento e silenzioso, suscitando preoccupazione da parte di tutti che erano
stati informati preventivamente dal medico.
Al momento del dessert
però Rufy cambiò completamente espressione. Appena aveva assaggiato quello
strano dolce gli era balenata in testa una folle idea.
Si alzò subito e si diresse
al bancone del locale.
- Mi scusi signora-
rivolgendosi alla proprietaria- il dolce che ho appena assaggiato e’ possibile
farne un pacchetto da portare via?-
- Ma certo tesoro. Te ne
preparo subito uno-.
- Grazie mille! Lo metta
pure sul conto- disse felice come non mai, non preoccupandosi minimamente della
reazione della navigatrice quando avrebbe visto il conto.
Scusandosi con i suoi
amici, uscì correndo verso il porto a per di fiato, stringendo il pacchetto tra
le mani tutto contento. Appena arrivato cercò la nave con la bandiera di Shank
e ci salì a bordo.
Sul ponte trovò Ben che
era intento a pulire il fucile. Gli si avvicinò e chiese dove fosse il
capitano.
- E’ nella sua cabina, ma
adesso è impegnato. Vuoi che gli lasci un messaggio?- addocchiando il
pacchettino nascosto dietro la schiena.
- No...ma dagli questo-
disse con tono deluso porgendoglielo.
Appena lo ebbe in mano gli
disse lapidario – Aspetta qui- svanendo sotto coperta.
Ben impiegò tre tentativi
prima che Shank gli aprisse con un – Che cazzo vuoi?-
- Niente. Solo dirti che
Rufy é di sopra e che ti manda questo- porgendogli il suddetto pacchetto,
concentrato sull’espressione stupita dell’altro- Almeno vallo a ringraziare.
Aveva il fiatone e appena gli ho detto che eri impegnato sul suo bel faccino é
comparsa un’espressione così delusa che a stento tratteneva le lacrime- disse
percorrendo il corridoio e sparendo sul ponte.
Richiusa la porta andò
alla scrivania e aprì il pacchetto. Rimase stupito dal contenuto. Era una
mousse al cioccolato, decorata co cuoricini di cioccolato bianco e fondente, il
tutto rifinito con scagliette, anche quelle, di cioccolato al latte.
Roba da diabete!
Ne prese un po’
sull’indice e se lo portò alle labbra.
- Niente male- disse
sorridendo- Adesso non mi resta che ringraziare a dovere- lasciando il suo lavoro
di aggiornamento delle carte nautiche.
Arrivato sul ponte vide
Rufy in imbarazzo mentre parlava col suo vice. Si avvicinò lentamente
chiedendogl di lasciarli soli per un pò. Senza obbiettare Ben se ne andò a
dormire non prima di aver affermato- Vacci piano oppure te la dovrai vedre con
me-.
Calò un silenzio
imbarazzato tra i due soli occupanti del ponte. Nessuno dei due aveva il
coraggio di guardare in faccia l’altro.
- Grazie per il regalo. Non
me l’aspettavo proprio- disse il più grande rompendo il silenzio.
- Di niente. Adesso però
devo andare via se no chi la sente Nami- grattandosi la testa nervoso.
- E’ la tua ragazza?-
chiese non celando una vena di rabbia nel tono.
- No, è la mia
navigatrice. Sarà già arrabbiata per il conto del ristorante e non vorrei si
arrabbiasse ancora di più. Allora a pre...-
- Ti accompagno!- disse d’un
tratto l’altro- Voglio proprio conoscere questa Nami e spiegargli un paio di
cosette- disse avviandosi alla passerella, seguito a ruota da Rufy.
Appena misero piede sulla
Sunny, Nami inveì contro il moro.
- Rufy! Ti rendi conto di
che ore sono? Sei completamente impazzito?! E poi ti avevo specificato che non
potevi mangiare altro. Hai idea di quanto ci sia costato?-
- Se vuoi posso
rimborsarti io il conto del ristorante- disse Shank con tono piatto ma che mal
celava la collera.
Nami non osò ribattere ma
urlò facendo così accorrere tutta la ciurma sul ponte.
A parte Zoro, Chopper e
Robin tutti gli altri erano in allerta, pronti ad attaccare.
- Salve a tutti. Molti di
voi mi conoscono già ma farò lo stesso le presentazioni. Sono Shank il Rosso e
sono uno dei Quattro Imperatori e sono un’amico di Rufy, molto piacere- chinando
lievemente la testa di lato sorridendo- Ho riaccompagnato Rufy perché volevo
dirvi che lui é, da adesso in poi una mia propreità esclusiva- stringendoselo
addosso, accarezzandogli un fianco- Per cui se in futuro questo non fosse messo
in chiaro io me ne occuperò personalmente. Sono stato abbastanza chiaro,
sisnorina Nami?- disse con sgaurdo omicida rivolto all’interessata.
Nami aveva paura a parlare
così acconsentì con la testa.
- Allora ci vediamo il
mese prossimo, Rufy~..- marcando
il suo nome sensualmente, chiudendogli le labbra dolcemente con le sue, facendo
ammutolire tutti i presenti e facendo arrossire il moretto per l’imbarazzo.