Titolo: Daughters and dead fish are no keeping wares.
Prompt 056:
Colazione
Un
qualunque pesce, persino quello pagliaccio,
farebbe certamente meno storie e sarebbe indiscutibilmente più composto e
garbato
nell’accettare la sua
fine.
Ma
proprio quel pesce, insolente,
di
morire non ne aveva voluto sapere fino all’ultimo,
Continuando ad agitarsi
e dimenarsi in modo davvero sconcio.
“Non era stato affatto un buon affare”.
Sul posto in cui si
trovava si potevano comporre svariati pensieri.
Il primo, tra i tanti
che le affollavano la mente, era stato “non c’era un odore piacevole”, che si
era poi pesantemente arricchito di sfumature: “Né appetitoso, né stuzzicante. Nemmeno
gradevole, o vagamente passabile”; per poi concludersi , tempo dopo, in una
battutina ironica che l’aveva fatta ridacchiare fra sé e sé, e quindi affatto
opportuna.
Decisamente quel posto
puzzava di pesce, di putrido, di marcio. Ma lei, di pesce, in giro non ne
vedeva.
Il secondo pensiero, era
stato diverso, se lo era sentito impellente arrivarle giù fin nei polmoni: “mancava d’aria! Quel posto mancava d’aria!”, cosa
fastidiosissima, poiché si sentiva la gola secca, impastata; e lei stessa
gonfia, febbricitante, con la pelle raggrinzita e appicicaticcia, “per l’amor del cielo! Lei li dentro
sudava!!!”. Assolutamente quel posto aveva un non so ché di
asfissiante.
Il terzo pensiero lo
aveva percepito, schifandosene subito dopo.
Viscido, il posto era
bagnato e viscido. Aveva provato a muoversi un tantino, quel poco che bastava
per sgranchirsi un po’ le gambe ecco, e – le venivano i brividi solo a pensarci
– era scivolata su una di quelle cose così vischiose disseminate in ogni dove.
Le aveva sentite fin sotto la pelle, così appiccicose, unte, scivolose.
Indiscutibilmente quel posto era grasso.
*
Vedendo quello strano,
ingenuo, pesce arenato sulla spiaggia
Il
tricheco non aveva fatto altro che lasciarsi condurre dal suo
stomaco.
Immediatamente.
La
parola “COLAZIONE” era apparsa come
un neon lampeggiante,
ed era
bastata un’unica, rapida occhiata al carpentiere
per
capire che erano sulla stessa lunghezza d’onda.
E
ghiotti come pochi si erano leccati i baffi,
pregustandosi il
momento.
Forse
sarebbe stato meglio cercare altre ostrichette.
“Non
era stato affatto un buon affare”.
*
Ci era voluto un po’ per
capire che era lei stessa ad emanare quell’odore così speziato, ad essere così asciutta, e che
quelle cose così..così grasse su cui era scivolata erano le sue stesse
interiora.
Poi non le era rimasto
che boccheggiare.
Come un
pesce.