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Autore: Spuffy93    15/02/2011    4 recensioni
L'avevo chiamato. Ho finalmente trovato il coraggio di confrontarmi con lui dopo quel maledetto caso. Erano appena passati tre giorni dalla sua chiusura ma mi erano parsi un’eternità. Avrei voluto essermi sbagliata per una volta, avrei preferito essere smentita...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Josh Davidson, Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Choises'
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Allora, ho scritto più veloce di quanto credessi :) Questo capitolo è l'ultimo ed è un po' più lungo degli altri...
Via, fatemi sapere cosa ne pensate...
Mi raccomando sincere :)

Grazie ancora a tutte!!!!!!! :<3:

Buona lettura



Capitolo 5 - “Fear”



Da dietro lo specchio Ryan, Lanie ed Esposito ascoltano i due parlare trattenendo il fiato.
“Meglio di Beautiful...” sussurra Ryan beccandosi un occhiataccia dagli altri due. La porta si apre all'improvviso.
“Cosa diavolo fate qui?” domanda il capitano Montgomery vedendo il gruppo riunito.
“Shh...” lo rimprovera Lanie non accorgendosi di aver appena zittito il capitano. Esposito tossicchia richiamando l'attenzione della donna che finalmente si accorge del suo errore, ma prima che si possa scusare lui la interrompe.
“Cosa fanno Castle e Beckett di là?” domanda.
“Parlano.” l'occhiata confusa del capitano la incoraggia a continuare. “Lei a lasciato Josh e lui ci ha appena detto che per lui il loro bacio è contato molto.”
“Che bacio?”
“Bella domanda.” risponde Esposito.
“Io credo sia successo quando noi....”
“Silenzio Ryan. Ne parleremo dopo.” lo blocca Montgomery sentendo Kate parlare.
Tutti tornano a guardare oltre il vetro a specchio.

“Castle...” inizia Beckett ma lui la interrompe.
“Sai, ho un nome Kate...” le dice sorridendo.
“Rick , io... non... è stato tutto così veloce... non voglio rovinare... la nostra amicizia.” appena finito di pronunciare questa frase Beckett si accorge di star indietreggiando verbalmente. Dentro di se quella vocina insistente le sta dando della codarda e lei non può darle torto ma dopo anni passati a costruire quella corazza, quella maschera da dura che la proteggeva dal mondo sentirsene privare in pochi secondi le aveva fatto mancare il respiro.
Lei è il Detective Kate Beckett, non aveva paura di nessuno, aveva combattuto contro assassini dieci volte più grossi di lei senza battere ciglio e lui, un semplice scrittore da strapazzo, la spaventava a morte. Lui è l'unico che avrebbe potuto farle male davvero, non a livello fisico ma a quello psicologico. Già mesi prima aveva visto il suo cuore incrinarsi dopo che lui era partito con Gina e Kate sapeva bene che non avrebbe potuto sopportare nuovamente un simile rifiuto. Aveva deciso nemmeno quindici minuti prima di dirgli tutto e ora le mancava il coraggio. “Ho paura Castle...”
Castle la guarda serio sospirando. “Credo di capire di cosa hai paura. Hai paura di soffrire di nuovo, di avvicinarti a qualcuno e poi di perderlo. Come con tua madre, ma io non me ne andrò...” le dice dolcemente lui. Quelle parole fanno traboccare il vaso e Kate lascia andare mesi di rabbia repressa.
“Ma tu l'hai già fatto Castle!” gli urla in faccia. Castle sembra sorpreso, confuso e triste. “Scusa non volevo urlare a quel modo.” aggiunge lei capendo di aver esagerato.
“Tu avevi Demming...” gli risponde in un sussurro continuando a guardarla nei suoi occhi. “Perchè tu avevi Demming vero?” Beckett abbassa lo sguardo e lui capisce la verità. “Perchè non me lo hai detto Kate?”
“Lo stavo facendo...”
“Gina... Volevi dirmi quello?” domanda lui stupito.
“Ormai non importa...”
“Sì invece!” ribatte lui. Fino ad adesso non aveva mai capito quanto quel suo allontanarsi fosse stato dannoso. Se si fosse comportato da adulto invece di volerla far ingelosire forse adesso starebbero insieme. Dentro di se Richard si dava dello stupido mille volte spalleggiato dalle voci di Esposito e Ryan. “Io... se lo avessi saputo... mi dispiace Kate...”
“Ho sbagliato. Non dovevo dirti niente Castle...” sussurra Kate abbassando lo sguardo per nascondere gli occhi lucidi. Non voleva incolparlo di quello che era successo, infondo era anche colpa sua.
“No!” esclama lui. Kate è confusa.
“No?” domanda rialzando lo sguardo.
“No...” sussurra lui sorridendo. Kate fa il grande sbaglio di guardarlo negli occhi, e loro iniziano a parlarle. Gli occhi di Castle sono gli occhi di un uomo innamorato, pronto a tutto per la sua donna. Lei è talmente concentrata su di loro che non si accorge che Rick si sta avvicinando sempre di più. Il tocco leggero delle labbra di lui la risveglia. E un semplice bacio a stampo, leggero e dolce ma Kate sente i brividi lungo la schiena.
E' lui ad allontanarsi dopo alcuni istanti che per entrambi sono sembrati ore e proprio come durante quel loro primo pseudo-bacio lui la guarda felice ma preoccupato, insicuro della sua reazione.
“Ti amo detective...” dice in un sussurro. “Come mai ho amato Gina o Meredith. Con loro avevo iniziato una relazione conoscendo i loro lati positivi e ignorando quelli negativi, ma con te è diverso. Amo sia il meglio che il peggio di te. Accidenti, adoro anche quando sei arrabbiata con me e mi rimproveri...” aggiunge per alleggerire l'atmosfera. Kate ha di nuovo gli occhi lucida ma stavolta per la felicità. “Non me ne andrò mai più Kate, non ti lascerò e ti prometto che sarà difficilissimo liberarti di me. Se me lo permetterai lavorerò con te, ucciderò ogni giorno la tua pazienza ma soprattutto ti farò sorridere, perché la cosa che adoro di più fare, sì, anche più di farti arrabbiare, è farti sorridere.” la donna sorride. “Vedi, sembra funzionare.” aggiunge carezzandole dolcemente la guancia.
Beckett rimane in silenzio a lungo guardandolo semplicemente, un sorriso sempre presente sulle labbra.
“Sai, a questo punto dovresti dire qualcosa... che mi ami oppure potresti insultarmi o insomma, una qualsiasi cosa.”
“Sei un idiota...” inizia lei.
“Questo l'avevamo capito un paio di minuti fa, ma grazie per averlo ripetuto.” la interrompe imbronciandosi lui.
“Castle, potresti farmi finire di parlare accidenti!” ribatte lei un po irritata e un po' divertita. Lui richiude di nuovo la bocca e stavolta mette pure il lucchetto.
'Okay, sono decisamente divertita.' pensa dentro di se la detective scuotendo la testa.
“Stavo dicendo, sei uno stupido e non riesco proprio a capire come possa essermi innamorata di te...” conclude avvicinandosi a lui e prendendo lei l'iniziativa per la prima volta. Quello che inizia come un semplice e casto bacio si trasforma presto in qualcosa di più profondo, la passione trattenuta per tutto quel tempo divampa tra i due. Dalla stanza adiacenti si sentono arrivare delle voci ma Kate e Rick sono troppo presi dal loro momento per notarle, ed infondo finalmente loro sono insieme, cos'altro importa?

“Qua la mano fratello!” esclama Esposito battendo il cinque con il suo partner e il capitano.
“Abbiamo scommesse da ritirare.” aggiunge felice quest'ultimo.
“Già, e noi potremmo iniziare subito...” conclude Javier indicando se stesso e Lanie. “Non vi sarete scordati di quell'ulteriore piccola scommessa vero?”
I due sbuffano.
“Ragazzi, volete far silenzio potrebbero sentirvi!” li rimprovera Lanie. A volte si dimentica che Castle non è l'unico bambinone.
I quattro si trattengono ancora alcuni minuti ma alla fine decidono – più che altro Lanie 'suggerisce' – di lasciar loro un po' di privacy.
Una volta fuori i quattro si posizionano pronti a riceverli quando sarebbero usciti.
“Stavolta non se la caveranno così facilmente.” sussurra Lanie e guardandola in quel momento Esposito pensa che infondo, molto infondo, gli dispiace per quello che la sua donna farà a Beckett e Castle.

Beckett non sapeva da dove fosse uscito tutto quel coraggio, ma quando lui le aveva detto quelle bellissime parole tutte le sue paure erano come volate via come foglie al vento. Gliel'aveva detto e ora si stavano baciando come desideravano fare ormai da mesi.
Kate iniziò a sospirare quando lui abbandonò la bocca per darle dei leggeri morsetti lungo il collo, la stava facendo impazzire.
“Castle...” cercò di richiamare la sua attenzione radunando l'ultimo briciolo di razionalità rimastagli ma lui sembrava volerle rendere ancora più difficile il compito.
L'uomo bloccò le sue parole riprendendo possesso delle sue labbra.
'Okay, a mali estremi, estremi rimedi.' Pensò Kate mentre afferrava Rick per un orecchio e iniziava a tirare forte. Lui finalmente si staccò.
“Ahi!” esclamò confuso. “Cosa fai Beckett?” lei sorrise, le piaceva che continuasse a chiamarla così.
“Siamo in centrale, potrebbe entrare chiunque da quella porta.” gli fa notare lei.
“E allora?” domanda lui alzando le spalle. Lei scuote la testa.
“Preferirei non dare spettacolo Castle.” gli spiega lentamente come se stesse parlando con un bambino. “Ed inoltre vorrei tenere per noi questa cosa... almeno fino alla fine del caso, non vorrei che gli altri si distraessero dal caso...” aggiunge la donna un po' timorosa della reazione dello scrittore.
“Ammettilo, hai solo paura che Esposito e Ryan ti prendano in giro...”
“Ricordami perchè sono qui a parlare con te?”
“Perchè mi ami?” Beckett sorride. Era da molto tempo che si sentiva così bene.
“Mmh... potresti aver ragione... Ora però è meglio se usciamo.”
“Uffa... non possiamo rimanere ancora un minutino?” domanda lui baciandola sul collo per cercare di farla capitolare.
“No, non possiamo...” risponde lei. “... e poi non sarebbe solo un minuto.” aggiunge maliziosa lasciando Castle a bocca aperta.
“Ti adoro quando fai così.”
Beckett si avvia verso la porta e lui la segue.
“Quanto credi ci vorrà prima che lo scoprano?” domanda lui.
“Beh sono dei bravi detective ma se facciamo attenzione dovremo riuscire a tenerlo nascoste per i giorni che servono a risolvere il caso.”
“Mmm.. potremo scappare in Italia dopo, che ne dici? Non ci troverebbero mai lì.” Kate sorride scuotendo la testa e poi apre la porta.
Davanti a lei ci sono Lanie, Esposito, Ryan e il capitano.
“Beckett...” dice con tono pacato Lanie.
“Castle...” aggiungono Esposito e Ryan.
“Wow, veramente fantastici. Nemmeno venti secondi. Credo che gli abbiamo sottovalutati...” dice Castle dopo aver dato una veloce occhiata al suo orologio.
“Ci stavate spiando?” domanda Kate sconvolta.
“Tecnicamente noi eravamo nella stanza di registrazione prima di voi.” le dice Lanie. “Mi stupisco tu non abbia controllato.”
“Accidenti..” Kate si prende mentalmente a calci per essersi scordata una cosa tanto elementare.
“Allora, volete dirci qualcosa?”
“Non avete sentito tutto?” domanda Castle avvicinandosi a Beckett e prendendola per mano. Con il pollice iniziò a farle delle leggere carezze per tranquillizzarla, ormai la detective era color porpora e non si capiva se era per la rabbia o l'imbarazzo.
“Beh, è più divertente sentirlo da voi.”
“Guardoni.” dice solo Castle.
“Ah, Kate, domani sera tu vieni a cena con me. Devi raccontarmi alcune cose a quanto pare...” ordina Lanie alla sua migliore amica. “E a proposito di cene, stasera Esposito mi porterà fuori quindi prego pagate.” aggiunge rivolta al capitano e a Kevin. I due sospirano ma mettono mano ai portafogli e tirano fuori cinquanta dollari per uno.
“Avevate scommesso?” Okay, era arrabbiata.
“Calmati Kate...” le dice lui sorridendo. Lei scuote la testa ma si placa momentaneamente. “Ryan, capitano, io pensavo che voi avreste scommesso su di noi...” continua Castle deluso.
“Sei impossibile Castle.” dice Beckett guardandolo male.
“Ma noi l'abbiamo fatto. Siamo stati solo in cinque a scommettere su di voi. Soltanto che poi avevamo fatto una seconda scommessa su quanto tempo ci avreste messo e beh, loro anno visto. Siamo stati troppo pessimisti.” spiega Ryan. Castle ridacchia.
“Non è divertente.”
“Oh si che lo è Beckett.” ribatte Castle.
“E ora riniziano... se non gli avessi visti con i miei occhi lì dentro penserei che tra loro non è cambiato nulla.” commenta Lanie andandosene con Esposito e Ryan.
“Che vuoi farci, la mamma e i papà adorano litigare.” aggiunge quest'ultimo.
In quel momento Marcus si avvicina con un uomo ammanettato al suo fianco.
“Castle, Beckett. Interrogate il sospettato e risolvete in fretta questo caso.” comanda Mongomery tornando serio.
“Sissignore.”
“Andiamo bello, la mia partner è molto arrabbiata, ci divertiremo molto io e te.” dice Castle rivolgendosi al ragazzo e guidandolo all'interno della stanzetta.
Kate scuote la testa sentendolo ma un sorriso spunta prepotente sulle sue labbra.
'E' sempre il solito. Il mio scrittore da strapazzo.' pensa prima si seguirlo.


The end??



Oddio, il finale non mi convince.. voi che ne pensate? Come vorreste che finisse?
   
 
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