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Autore: HikariMoon    18/02/2011    1 recensioni
Marian è morta, Robin è disperato... ma se non fosse andato così? Dopo che Robin ha risposto al messaggio di re Riccardo, il re manda un misterioso cavaliere ad aiutarlo... chi è? "sono certo che sarà molto più utile a loro che a noi, soprattutto adesso che noi siamo in una situazione di stallo... " Se volete scoprirlo leggete!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Rieccomi qua! Scusate tanto il ritardo. Purtroppo la scuola non lascia mai tanto tempo e forse molti di voi lo sapranno... ^-^ In questi giorni in particolare sono impegnata con lo studio per la simulazione della terza prova di maturità... lasciamo stare... In ogni caso finalmente ho aggiornato. Il capitolo è abbastanza lungo e spero vi piaccia. Che altro dirvi? Fatemi sapere cosa ne pensate! Buona lettura!   HikariMoon
 
STRADA MAESTRA-FORESTA DI SHERWOOD

La foresta di Sherwood era tranquilla. Tra le fronde degli alberi, mosse da un leggero venticello, filtrava la luce del sole. Much, Djaq, John e Will erano nascosti tra gli alberi ai lati della strada ormai da alcune ore.
“Visto? Siamo venuti qui inutilmente. Probabilmente non verrà nessuno da queste parti oggi. Avremmo fatto meglio ad andare a Nottingham.”
“Robin ci ha detto di appostarci e noi questo facciamo.”
John aveva fatto capire che non aveva alcuna intenzione di ritornare sul discorso di prima. “E comunque non è detto che non arrivi nessuno. E’ ancora presto.” disse Djaq, che sperava di convincere Much a non tornare più sul discorso così da evitare litigi.
Much stava per ribattere ma la vista di una figura che si avvicinava sulla strada maestra lo costrinse a tacere.
“Guardate! Sta arrivando qualcuno dalla parte di Nottingham.”
Will si era alzato e si era nascosto dietro un albero. Subito gli altri lo avevano imitato.
Dalla strada si avvicinava un uomo zoppicante e vestito di stracci che si guardava attorno terrorizzato.
“È soltanto un poveretto. Nessun nobile, come avevo detto io.”
Much per l’ennesima volta aveva cercato di convincere gli altri della sua idea, ma John continuava di essere di parere contrario.
“Allora dovremmo aiutarlo. Anche se ha un non so che di sospetto.”
Djaq aveva annuito continuando guardare l’uomo.
“In effetti non sembra il solito contadino di passaggio.”
“Sembra cercare qualcuno... guardate come si guarda intorno.”
Will si era voltato verso gli altri in attesa di sapere che cosa avessero intenzione di fare. “Se cerca veramente qualcuno, qualcuno ha trovato. Andiamo.”
John non aveva aspettato che gli altri rispondessero e aveva cominciato a scendere il piccolo pendio su cui si trovavano. Quando aveva raggiunto il centro della strada si era fermato come il viandante che ora lo guardava spaventato. La stazza di John lo aveva fatto indietreggiare e l’arrivo degli altri armati lo spaventarono ancora di più.
“Vi prego non fatemi del male! Non ho un soldo con me. Vi prego lasciatemi andare.”
“Se sei povero non hai nulla da temere con noi. A meno che tu non stia cercando di ingannarci.”
Le parole di John più che rassicurare l’uomo lo avevano spaventato ancora di più.
“Io... Io sto cercando Robin Hood per... consegnarli un messaggio del re.”
“Un messaggero del re? Beh, allora visto che Robin non c’è il messaggio lo puoi consegnare a noi.”
Much non vedeva l’ora di sentire che cosa l’uomo avesse da dire, ma la risposta che il mendicante gli diede lo contrariò.
“Io... non posso. Il messaggio è solo per Robert di Locksley”
“Se è Robin Hood che stai cercando, eccomi.”
Tutti sorpresi si erano voltati verso il lato sinistro della strada.
Sopra una collinetta c’era Robin Hood.
Mentre tutti lo guardavano Robin era sceso e si era fermato davanti al messaggero.
“Devo consegnarti un messaggio del re. Sarei venuto prima ma sono stato bloccato da dei contrattempi. Sarei arrivato già l’altro ieri. ”
“Non importa. Allora dammi questo messaggio.”
“Il re ti invia un cavaliere perché ti aiuti qui in Inghilterra.”
“E chi sarebbe?”
Will si era intromesso nel discorso e prima di rispondergli il messaggero lo aveva guardato per qualche istante.
“Non lo so, non mi è stato detto. So solo che è partito tre giorni dopo di me e che ti avrebbe aspettato nella grande radura ai margini della foresta, dalla parte opposta di Nottingham.”
“E come può uno straniero conoscere quel luogo?”
John lo aveva squadrato, non fidandosi minimamente di lui.
“Io... io non lo so. Forse lo hanno istruito o magari viveva da queste parti.”
“Se quello che dici è vero dovrebbe arrivare domani.”
Robin lo fissava come per cercare di leggergli dentro.
“Esattamente.”
A quel punto Robin aveva fatto un paio di passi e poi si era voltato a fissarlo di nuovo.
“Mi è stato detto da fonti attendibili che sei stato catturato dallo sceriffo e che sei stato torturato per farti parlare. Sono questi i contrattempi di cui parlavi?”
Prima che il messaggero potesse rispondere John lo aveva afferrato con forza, pronto a colpirlo con il suo bastone.
“Ma allora è una trappola!”
Il messaggero terrorizzato li aveva guardati.
“No! Ve lo giuro! Lo sceriffo sa solo che questo cavaliere arriverà. Il luogo che gli ho detto è un altro, per depistarlo. Non avrei mai potuto tradire il re.”
“E tu pensi veramente che crederemo a questa storiella? Robin, deve essere un uomo dello sceriffo!”
“John, lascialo.”
Il tono di Robin era tranquillo e John lo guardò senza capire.
“Ma... Robin...”
“Lascialo andare. Come mai lo sceriffo ti ha lasciato andare?”
Il messaggero prima di rispondergli si era girato a guardare John.
“Non lo so... forse per tenderti un inganno. Ma credimi, lui non sa il vero posto e domani, quando ti aspetterà, non troverà né te né il cavaliere. Credetemi, è la verità.”
“E adesso che cosa farai?”
Djaq non si fidava di quell’uomo, ma aveva fiducia in Robin.
“Cercherò di lasciare l’Inghilterra e di tornare in Terra Santa.”
Robin aveva annuito.
“Hai bisogno che qualcuno ti accompagni?”
“Non serve. Rifarò a ritroso la strada che mi ha condotto qui.”
“Allora stai attento. Lunga vita al re.”
“Certo. Lunga vita al re.”
Il messaggero si avviò verso la città, mentre Robin e gli altri erano rimasti immobili a guardarli finché non scomparve.
“Non credo ad una parola di quello che ha detto!”
John non aveva aspettato un attimo per mettere in chiaro il suo punto di vista, imitato poco dopo da Much, finalmente d’accordo con lui.
“Lo sceriffo che cattura un messaggero del re e poi lo lascia libero... assolutamente ridicolo!”
“Tu che dici Robin?”
Djaq era dello stesso parare degli altri ma voleva sapere che cosa ne pensava il loro capo. “Quello che ha detto è vero... perlomeno in parte. Marian mi ha detto che lo sceriffo ha catturato un messaggero del re, che lo ha fatto torturare e che alla fine è riuscito a farlo parlare minacciando di ucciderlo.”
“Quindi tu gli credi?”
Will era come tutti gli altri poco convinto.
“Non lo so. Marian non ha sentito tutto e sa solo che domani dovrebbe arrivare questo famoso cavaliere ma niente altro. Mi ha anche detto che lo sceriffo sembrava aver deciso di liberarlo, ma non era sicura che l’uomo che aveva visto fosse lo stesso che aveva visto nella cella.”
“Potrebbe comunque essere una trappola quindi...”
“O anche no, Djaq. Il problema è capire quale delle due cose è vera.”
A quel punto Robin era stato interrotto da Much.
“Ah, ma perché non c’è niente di semplice? Se Robin non va e poi non era una trappola, il cavaliere se ne va. Se invece Robin va, invece, è una trappola e così viene catturato dagli uomini dello sceriffo che magari aveva già catturato il cavaliere.”
“Il tuo pessimismo ci serviva proprio Much.” disse sarcastico John.
“Non importa John, tanto ho già deciso.”
“Cosa farai?”
Will aveva posto la domanda che tutti avrebbero voluto fare.
“Andrò. Non mi resta altro da fare. Voi invece rimarrete qui.”
“Vuoi andarci da solo?!? Ho sentito bene?”
Much lo guardava sbalordito e senza credere alle proprie orecchie.
“Hai capito bene Much. Non voglio mettere a rischio tutta la banda. Se è una trappola e io verrò catturato, voi continuerete a combattere.”
“Ma Robin!” John aveva cercato di farlo desistere da quella che era a tutti gli effetti una pazzia.
“Niente ma, John.”
Robin si era voltato a guardarli, un’espressione decisa sul volto.
“Domani andrò alla radura.”

 Eh già, Robin ha deciso. Cosa succederà? Sarà una trappola oppure no? E il cavaliere? Se volete scoprirlo continuate a seguirmi. Un ringraziamento speciale a x_LucyLilSlytherin che dallo scorso capitolo ha cominciato a correggermi gli errori. Ovviamente grazie anche a tutti quelli che mi seguono. A presto. ^-^ HikariMoon
  
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