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Autore: Kiki May    19/02/2011    10 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Questa storia è stata cominciata, cancellata e riscritta integralmente.


Ho deciso di rivedere questa fanfic ambientata, come altre ma più di altre, nell’Ottava Stagione. Voglio riscriverla più correttamente possibile, cercando di sottolineare gli aspetti eroici della serie oltre a quelli sentimentali. Voglio anche integrare nuovi personaggi, che mi permetteranno di approfondire il senso d’umanità della cacciatrice. Voglio darle dei figli.
Anche nella versione perduta Buffy aveva un figlio. Adesso vedremo le novità sostanziali, se vorrete seguirmi in questa avventura.
Ma facciamo le cose con ordine.

 

DISCLAIMER

I personaggi appartengono a Master Joss Whedon e a coloro che possiedono i diritti, li uso senza scopo di lucro per puro cazzeggio fangirlistico. Gli OC (Original Character) appartengono decisamente alla sottoscritta: Klaus, il Mercuriale, Roxane, Kostas e Annie sono miei. è_é L'intreccio descritto è copyright dell'autrice.

PAIRING: Buffy/Spike; sì, perché dovevo mettere insieme la mia coppia etero preferita ed immaginare la loro relazione ad un nuovo livello, dopo la passione distruttiva della sesta stagione e l’intima comprensione della settima. Verranno introdotti altri pairing più o meno noti, più o meno esplorati. Le questioni di cuore in senso romantico saranno soltanto uno degli aspetti su cui si concentrerà la storia. Ci sarà un bel mix di azione, mistero, angst, così come richiede l’universo Whedoniano.

TIMELINE: Post NOT FADE AWAY, collocabile in un’Ottava Stagione alternativa che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers, aiutata da Willow potentissima strega. In pratica non si terrà conto, almeno all’inizio, delle vicende di Last Gleaming.

SUMMARY: Essenzialmente si tratterà di seguire la vita complicata della Chosen One, fatta di eroismi, egocentrismi, apocalissi imminenti del cuore e del pianeta.

RATING: Per la maggior parte dei capitoli il rating sarà basso, diciamo giallo; faranno eccezione alcune scene di sesso, mai troppo esplicite, e le scene di violenza necessarie in una fanfic su BtVS. No, non ci saranno scopate mirabolanti né ripassatine del kamasutra ogni tre righe. La madre del porno è sempre incinta e dona tanto e amorevolmente al fandom, non è necessario che mi eroticizzi anch’io. :3

FEEDBACK: Awwh, sì! Vi donerò caramelle! *occhioni*

NOTE: Questa storia non è betata ed è frutto del mio impegno. Se individuate strafalcioni epici siate gentili: ditemelo e chiudete un occhietto, che sono una donnina affaccendata e priva di beta. Wish me good luck!

 

 

 

 

 

 


The Queen

 

 

 


Queen: female ruler of State
(gyné, greek for “woman”)

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel silenzio della camera vuota, lo scatto di un interruttore: un mare di luce bianca.
Buffy serrò gli occhi, infastidita. La luminosità del neon si rifletteva sulle piastrelle del pavimento, nella vasca e sul lavello di ceramica tanto violentemente da accecare.
Massaggiandosi le tempie, la cacciatrice pulì il viso, lo profumò con crema idratante. Le palpebre gonfie e arrossate rivelavano il pomeriggio di pigrizia; l’espressione decisa, i segni interiori degli anni trascorsi e delle lotte affrontate. Ammazzare demoni non giovava al colorito della pelle.
Poco propensa alla riflessione, Buffy estrasse matite ed ombretti.
Decise di sperimentare una tonalità di grigio chiaro che corresse immediatamente con una nuance più calda e morbida. Aveva i capelli castani adesso, i colori pastello non le donavano più.
Armata di matitone perlato, la cacciatrice segnò la curva dello sguardo, corresse il tocco con le dita. Esperta, applicò l’eye-liner.
Sciolse i capelli e animò le labbra col rosa vivo di un rossetto.
La maglia che indossava, di seta nera e verde, esaltava le sue forme in modo armonioso.
Soddisfatta, elegante e bella, Buffy afferrò la Falce.
Si diresse alla porta.

 

“Non fateli scappare! Massacrateli tutti!”
Il cimitero era illuminato a giorno dal potente incantesimo di Willow, dea ex machina che fluttuando conduceva le giovani slayers alla vittoria.
Schierate e rabbiose, le ragazze avevano intrapreso l’offensiva contro il cartello di vampiri che da mesi seminava il panico nelle strade di Los Angeles, decimando gli abitanti dei quartieri a sud della città.
L’attacco notturno era stato orchestrato in modo da concentrare l’armata dei nemici in un unico cimitero, sigillato da un rituale mistico.
La Chosen One, in prima fila accanto alle collaboratrici fidate, troncava di netto le teste di giovani e ambiziosi succhiasangue.
“Non fateli scappare! L’incantesimo durerà ancora per poco!” urlò Buffy, energica più che mai, determinata a lasciare dietro di sé solo polvere.
Veloce, si lanciò all’inseguimento del Maestro losangelino. Saltando di lapide in lapide, lo raggiunse, lo inchiodò al suolo e, sorridente, gli squarciò il cuore col paletto, eliminandolo dalla circolazione.
Le giovani allieve la circondarono festanti. La missione si era conclusa nel migliore dei modi e le ferite stavano per essere trasportate al centro sanitario più vicino.
Buffy esultò composta, lasciando ad Amy e Maggie la Falce da innalzare al cielo.
Raggiunse Willow, in piedi dinnanzi ad un salice piangente.
“Sei stata grande.” Disse, orgogliosa.
La strega le fece l’occhiolino.
“Tu sembravi la regina delle amazzoni!”
Buffy rise, pulendo il volto sporco di terra.
Carezzò le braccia dell’amica e indossò la giacca, nuovamente.
“Vado a casa.” Annunciò.
“Non vuoi ubriacarti sino a perdere il senno?”
“Per stasera passo. Poi sapete quanto male io regga l’alcool: regredisco allo stato primitivo!”
“Ed è quello il bello!”
“Nah, fate voi. Non trattate troppo male il povero Xander e chiamatemi domani mattina.”
“Come desideri.”
La cacciatrice riprese in mano l’arma fidata e si congedò dalla pattuglia con un gesto muto.
Willow la seguì sino all’uscita del cimitero.
Silenziosamente le rivolse uno sguardo affettuoso.
“Buon compleanno, amica mia.”

 

19 January 2008

 

 



1. The Queen






La mattina seguente Buffy si svegliò prestissimo, col mal di testa, il ciclo in anticipo ed un umore tale da spaventare i diavoli dell’inferno. E lei li conosceva, personalmente.
Soffocando il volto nel cuscino, fece leva sulle braccia e si portò a carponi.
Un’ansia immotivata e profonda le stringeva lo stomaco.
Una doccia calda l’avrebbe calmata.
Scelse di farla bollente.



In anticipo di un’ora dall’apertura ufficiale, Buffy camminava per i corridoi del Centro di Ricerca ed Addestramento Giles. I tacchi che portava battevano al suolo, ritmicamente, come la collana al petto. Non era obbligata ad essere puntuale, lo sapeva, nessuno poteva rimproverarla o farle un appunto: era lei al vertice.
Col tempo, però, aveva imparato a prefiggersi piccoli doveri, necessari a non perdere di vista quelli spaventosi nella loro enormità. Un’assistente personale la pressava a questo proposito e Buffy si ritrovava a borbottare indispettita contro la sua stessa buona volontà.
Come lei, anche Willow aveva preceduto l’ingresso delle cacciatrici.
Annoiata, aveva preso a giocherellare con due shuriken affilatissime, ferendosi.
“Ahia!”
“Così impari a prendere le armi!” esordì la cacciatrice, chiudendo la porta del suo ufficio.
In qualità di direttrice del Centro aveva chiesto e ottenuto un bell’ufficio spazioso con vista sullo skyline.
“Volevo osservarle meglio!” si lamentò l’amica imbronciata.
Paziente, Buffy cercò fazzolettini e alcool denaturato nei cassetti della scrivania.
“Come mai qui a quest’ora?”
“Potrei farti la stessa domanda!” ritorse Willow, gioviale. “Mi stavo allenando nella meditazione sospesa. Mi aiuta a calibrare le energie.”
“All’alba? Devi calibrare le energie all’alba?”
“Naturalmente.”
“Oh, certo! Che domande! Forza, dimmi.”
Willow aveva portato con sé il rapporto di servizio settimanale.
Lo illustrò, accomodandosi.
“Le cacciatrici hanno perlustrato la zona del molo, pare che l’apocalisse sia comunque in preparazione.”
“Non si sono lasciati intimorire dal nostro attacco?”
“Al contrario, proprio perché hanno timore di non riuscire a concludere la loro missione hanno deciso di accelerare i tempi.”
“Bene, proprio come avevamo previsto. Diventeranno più maldestri e frettolosi e potremo colpirli con facilità.”
“Ormai sei diventata invincibile,” osservò l'amica, orgogliosa. “Non c’è piano d’attacco che fallisca, la tua leadership è praticamente consolidata. Nessuno, nemmeno Faith, oserà mettere in discussione le tue scelte, neanche se comporteranno grossi sacrifici.”
“Non voglio rischiare la vita delle ragazze,” replicò Buffy. “Non m’importa del potere assoluto, me l’hanno offerto in tanti ed ho sempre rifiutato. Quello che esigo è che questo esercito segua determinate direttive. Mi sembra di vedere chiaramente qual è il nostro scopo e non voglio che gente con altre priorità distrugga tutto quello che abbiamo costruito.”
“Ti riferisci a Simone Doffler?”
“Non solo. Mi pare di essere l’unica a capire l’importanza di certe linee guida, forse perché ho più esperienza delle altre.”
“Non sei l’unica. Devi solo coinvolgere ogni membro dell’armata nella realizzazione del tuo progetto.”
“Fosse così semplice!” sospirò la cacciatrice, chiudendo gli occhi. “Dio quanto sembriamo vecchie quando facciamo questi discorsi!”
La strega ridacchiò divertita.
Si diresse all’uscita. Aerea.
“Non prenderai più le scale, vero?”
“Volare è più divertente! Ricorda, Buffy: ore diciassette e trenta, vecchia stazione abbandonata. Dovrai insegnare l’educazione ad un vampiro molto cattivo.”
“Lo farò.”



Nella sala partenze della vecchia stazione losangelina si respirava un insostenibile olezzo di muffa e polvere. Calcinacci, architravi piegate, pezzi di cemento armato giacevano al suolo senza cura. I binari, ormai inesistenti, si confondevano tra le lamiere dei treni.
Solo un grande orologio in bronzo era rimasto al suo posto. Alto e orgoglioso, dominava la distruzione sotto di lui.
“Facciamo così, adesso mi racconti ogni cosa ed io –“
“Cosa? Non mi ammazzi? Ti conosco, cacciatrice. Non dirò un fottuto cazzo!”
Buffy, circondata da un manipolo di assistenti, torchiava un vampiro malconcio, legato ad una sedia e minacciato con paletto e acquasanta.
Spazientita, stanca, la cacciatrice si massaggiava le tempie sudate, passeggiando in tondo per calmare i nervi.
“Quando sei stato vampirizzato Mike?”
“Mi chiamo Antares.”
“Eh?”
“Antares, come la stella!”
“Figurarsi! Quando sei stato vampirizzato, Antares?”
Il vampiro sfoggiò le zanne e aggrottò la fronte, dubbioso.
“Fine anni Novanta, mi pare.”
“Fine anni Novanta, bene.”
Decisa, Buffy si chinò a fronteggiarlo.
“Sai cosa facevo io in quegli anni?”
Antares deglutì inutilmente.
“Cosa?”
“Polverizzavo quelli come te. Sono diventata piuttosto brava, sai? Il punto è questo: quanto vuoi soffrire prima che io affondi il paletto nel tuo cuore? Per il tuo bene e per non stordirmi le orecchie con urla di dolore, ti consiglio di parlare. Adesso!”
“Io non –“
“Ontares!”
“Va bene, va bene … Io …”
Un boato fortissimo interruppe le rivelazioni.
Buffy ebbe il tempo di registrare il frastuono prima di piegarsi, proteggendosi col corpo del vampiro. Lo scudo di polvere svanì ben presto e la cacciatrice dovette tuffarsi dietro un cumulo di macerie. A capo chino, con gli occhi sbarrati, tentò di ricomporsi.
“Ragazze!” urlò, imperativa. “State tutte bene? Cosa è stato?”
“Una bomba, signora.” rispose qualcuno. “Stiamo bene.”
Buffy alzò lo sguardo e vide una sola cacciatrice in piedi.
Con una lama affondata nel torace.
La raggiunse in fretta e la tirò giù, dietro una colonna diroccata.
Esaminò lo squarcio all’altezza del diaframma e tamponò la ferita come meglio poteva.
La vittima tossiva sangue in abbondanza.
“Va tutto bene.” sussurrò, protettiva. “Va tutto bene, tesoro … ti tireremo fuori di qui, resisti.”
“Signora … io non …”
“Resisti, santo cielo! Resisti!”
La cacciatrice ammirò il volto chiaro, pieno di lentiggini della ragazzina ferita. Carezzò i capelli castani, strinse la mano spaventata che la cercava.
“Prometto che andrà tutto bene. Stai con me.” pregò, dolcemente. “Stai con me.”
Alle sue spalle un’assistente che singhiozzava forte.



“Li abbiamo trovati in centro, mentre sorseggiavano zero negativo in tutta tranquillità. Erano due, armati sino ai denti, idioti oltre ogni misura.”
Buffy annuì, stringendosi le braccia infreddolite.
Attorno a lei, ambulanze e cacciatrici di soccorso. Xander, gentile, la confortava illustrandole la cattura e l’uccisione degli attentatori.
“Giustizia è stata fatta.”
“Bene.”
“Chiamo Renee, okay? Ci occupiamo noi del resto, tu vai a casa.”
“Dovrei restare qui e –“
“Vai a casa, Buff.”
Sollevata, la cacciatrice annuì debolmente.
“Salutami Renee.”



Rientrò in casa intorno alle quattro del mattino. Di lì a poco il sole sarebbe sorto. Ad attenderla, un paio di guardie appostate in cucina.
Buffy le congedò con cortesia e corse a farsi la doccia.
Il sangue della giovane uccisa macchiava i vestiti nuovi che aveva scelto per andare a caccia. Avrebbe dovuto buttarli e comprarne degli altri.
Silenziosa, la cacciatrice massaggiò i muscoli del collo, indolenziti per la fatica.
Sotto il getto d’acqua bollente riuscì a rilassarsi brevemente.
Indossò l’accappatoio, asciugò i capelli.
In camera da letto, spaventata, si era rifugiata la sua bambina. Faceva spesso così, nelle notti di assenza e solitudine.
Buffy si sedette per ammirarla meglio.
I capelli castani e lisci erano diventati ancora più lucidi e belli, il volto rilassato era appena arrossato sulle guance.
“Amore mio.” sussurrò pianissimo.
Chiuse gli occhi.







Noticine sparse ~

[*] Simone Doffler e Renee sono due personaggi creati da Whedon ed inseriti nell'Ottava Stagione. Simone, in particolare, è una cacciatrice anarchica, nemica di Buffy
  
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