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Autore: Gisssss    23/02/2011    2 recensioni
Questa è la storia di una ragazza la cui vita è stata sconvolta da un evento eccezionale. Cosa fareste se improvvisamente la vostra vita subisse un cambiamento tanto improvviso quanto inaspettato?
"Sembrava essere una giornata come tante. Normale. Grigia. Monotona."
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sembrava essere una giornata come tante. Normale. Grigia. Monotona.
Arrivata davanti alla porta del mio appartamento, tirai fuori dalla cartella le chiavi, aprii la porta e, una volta richiusala dietro le mie spalle, feci rovinare al suolo cappotto e libri di scuola maldisposti dentro al vecchio Eastpak logorato e consumato  dal mio tipico modo di curare gli oggetti con poca gentilezza; mi diressi verso la cucina trascinando i piedi per la stanchezza, nonostante la spossatezza che pervadeva il mio corpo fosse più che altro un effetto della mia solita, immensa autocommiserazione, tipica dello studente medio di ritorno da una giornata di scuola neanche troppo faticosa. Rivolsi uno sguardo speranzoso verso l’ingresso della cucina, fantasticando su ciò che avrei potuto farmi di buono da mangiare, ignorando completamente di non aver fatto la spesa nella scorsa settimana e che, purtroppo, di commestibile mi era rimasto solo qualche vasetto di sugo.
Mi svestii nel tragitto verso la mia camera e, dopo aver appoggiato sul letto jeans e maglione, mi infilai in pigiama e pantofole e misi finalmente piede in cucina, facendo la misera scoperta non appena aprii la porta del frigorifero. Un po’ delusa, accesi la TV della cucina, quasi inutilizzata a causa della mia dipendenza cronica dal computer, la sintonizzai sul primo canale di musica che capitava e misi a scaldare l’acqua salata sul fuoco. Sapevo di poter fare le cose con calma, dato che sarei stata per conto mio tutto il giorno e non avrei avuto alcun impegno per il giorno dopo, quindi uscii per poco in terrazzo a godermi gli ultimi sprazzi di sole che preannunciavano un temporale molto violento. Quando tornai in cucina, l’acqua era già parzialmente evaporata, e con i suoi borbottii mi invitava a immergere l’etto e mezzo di spaghetti misurati con la bilancia pochi minuti prima. Aspettai pazientemente che la pasta bollisse, mescolandola di tanto in tanto, e, quando fu pronta, appoggiai la pentola sulle ginocchia e mi gustai in santa pace la mia amatriciana.
Proprio mentre mi sedevo a tavola, notai con piacere che avevano nuovamente mandato in onda, dopo diversi mesi, l’anime di Death Note. Quel giorno trasmettevano la puntata diciotto, una delle mie preferite, quindi alzai il volume e ascoltai in silenzio, tra un boccone e l’altro, con le guance gonfie di pasta e tese come quelle del dio Eolo. Era triste pensare che nel giro di qualche puntata il povero L ci avrebbe lasciato le penne, comunque avevo già deciso da un pezzo che fino alla sua morte avrei parteggiato per Kira, quindi mi misi il cuore in pace e osservai eccitata l’inizio della scena dello scontro nella stanza di Misa-Misa. Da buona fanatica, mi ricordavo a memoria ogni battuta della puntata, e talvolta ridacchiavo al pensiero di essere in grado di recitare dentro l’anime come uno dei personaggi.
Proprio quando stava per concludersi la scena, nel momento in cui il killer e il detective cadevano sul divano, la mia televisione fece uno scatto in avanti e lo schermo si spense senza preavviso. Che fosse caduto qualcosa nella stanza adiacente? Sicuramente, non si era staccata la spina, né si era verificato un black out, dato che avevo appena controllato le prese di corrente. Seccata, uscii dalla cucina, abbandonando la pentola e deglutendo un boccone così grande da farmi quasi provare dolore all’esofago, per controllare se effettivamente fosse successo qualcosa. Verificata la situazione, tornai in cucina perplessa, senza capire cosa fosse esattamente successo, ma ben presto la mia mente fu attratta da qualcosa di molto più interessante.
Lo schermo della TV si era riacceso, ma la scena che stavo guardando attraverso lo schermo mi sembrava nuova rispetto a quello che ricordavo. La ‘telecamera’ era inquadrata su una spaventatissima Misa Amane che, rannicchiata in un angolo della stanza, squittiva con voce tremante e due lacrimoni che le rigavano il viso i nomi dei protagonisti di Death Note. ‘Che strano, non ricordo una scena simile, forse è una nuova aggiunta di cui non ero informata’, pensai; ma ero sempre meno convinta di quello che stava succedendo. Incuriosita, continuai a osservare  la ragazza, interessata a quello che sarebbe successo dopo ma anche critica nei confronti di una scena così poco aderente a quella che era la trama del manga…

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Ok, so che non è ancora successo niente (LOL), ma è la prima volta che mi metto a scrivere qualcosa di serio, quindi vi prego di perdonarmi se sono logorroica o vado fuori tema, come spesso mi succede, e soprattutto, se sono inesperta! Non so ancora quanto lunga sarà la mia storia, dove andrà a finire, né se mai la finirò sul serio. Sto già lavorando al capitolo successivo, che dovrebbe arrivare a breve. Aiutatemi con i vostri consigli, sono sicura che mi saranno utili a migliorarmi e a rendervi più gradita la lettura!! Gisssss:)
  
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