Erano 732 parole. Ora sono 500. Ho bisogno di una vacanza. ù.ù
Festa di fine anno
“Siamo sicure
che sia la casa giusta?”
“Ho visto Naruto sdraiato a
stella sul prato.”
“Allora sì... Sicurissime!”
dice Sakura. “Aspetta, ma perché usiamo la finestra?”
bisbiglia poi, cadendo all'interno con un'ultima spinta mentre Ino
mette un piede sul davanzale.
“All'inizio era per correggere
di nascosto le bevande analcoliche di Yoshino, ma ormai...”
ridacchia Ino, cadendole addosso nel tentativo di guardare la
bottiglia di gin, quasi vuota, che ha in mano.
Sakura ride
sguaiatamente e lei si vede costretta a tapparle la bocca con la
mano.
“Sveglierai tutti!” argomenta, insensatamente,
ridendo a sua volta.
“...solletico!” miagola
l'altra.
Ino, imprecando, riesce a tirarsi in piedi e cerca di
issare anche l'amica, ma una voce adulta la spaventa, facendole
lasciare la presa. Sakura mugola, dolorante, quando la sua testa
cozza sul commento del muro.
“Ragazze, potevate passare dal
camino,” celia il professor Asuma, seduto sul
divano.
“Magari non sareste inciampate in tre dei vostri
professori, per esempio,” dice il professor Kakashi, poco distante.
“Ma no, sono giovani ed è giusto che abbiano
certe esperienze!” esplode, alzandosi, il professor
Gai.
“Perfetto,” dice invece Kiba, guardandole e
barcollando all'entrata, “ci mancava giusto un po' di
topa!”
Gai sbianca, Asuma beve il suo drink d'un fiato, per
poi ricordarsi che è analcolico, e Kakashi scuote la testa,
abbassandola.
Sakura si scusa con profondi e instabili inchini,
mentre Ino, arrivata in cucina facendosi strada tra rifiuti, urli,
sostanze appiccicose, musica alta e mani di Kiba, ignora le caraffe
contenenti i succhi di frutta e si versa invece l'alcolico per conto
proprio.
Shikamaru sbadiglia, reggendosi al tavolo con assonnata e
alticcia tenacia.
“Non preoccuparti, Kiba e Naruto... Succo
alcolico...” biascica, alzando il bicchiere.
Ino lascia la
bottiglia lì e si mette a sedere accanto all'amico,
sorseggiando il suo gin più gin per gin allungato con
gin.
“Potrebbe migliorare solo aggiungendo altro succo, in
effetti,” continua Shikamaru, con la testa tra le braccia, un
momento prima che Lee vomiti in una caraffa, “o anche così,”
borbotta.
“Ci sono i prof, di là,” lo informa
Ino, vagamente schifata, accasciandoglisi addosso.
“Oh,
pace... Prima Neji e Tenten sono entrati in camera dei miei genitori
per fare gli affari loro,” dice lui, voltando la testa di lato,
“però i miei erano già a letto!”
Sakura
ride e barcollando arriva a versarsi del gin per poi apprestarsi a
tornare nell'altra stanza.
“Arrivo eh,” dice, “il
prof Hatake ha detto che se gli porto qualcosa di alcolico farà
finta di non aver visto niente, quando mi sono inchinata!”
sorride, fuori come un balcone.
“Allora portane uno anche al
prof Sarutobi,” l'avverte Shikamaru, prendendo la forma che Ino
gli sta dando per stare più comoda.
“Che donna
meravigliosa!” sospira Kiba, guardando fuori in giardino dove
Hinata cosparge di fiori Naruto che russa.
“Non so
decidere,” bofonchia Shikamaru, ormai irriconoscibile, “non
capisco se le feste vengono meglio con o senza alcol...”
Allora, no. Le feste
così le ho passate e doppiate e non le rifarei per niente al
mondo.
Ho ancora in testa la prof di Lettere che mi dice: “Alice,
ma quello non è il tuo bicchiere!”, e io che le
rispondo: “Ma c'è il vino!” come se fosse bastato
a giustificare il fatto che mi ero appropriata del beveraggio altrui.
E no, il fatto che i professori ti chiamino per nome non è
necessariamente un buon segno.
I personaggi non mi appartengono e non c'è lucro.