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Autore: Birby    26/02/2011    4 recensioni
«Se zio Harry la teneva nascosta... allora forse anche questa pergamena nasconde qualcosa, no? Proviamo con qualche Incantesimo mostrante...»
«Ecco! Così mi piaci, Fredduccio!» esclamò James battendogli una mano sulla testa. «Svelto nei ragionamenti ma allo stesso tempo malvagio. Combinazione perfetta!»
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Un ragazzo di dodici anni dagli scuri capelli rossi e la pelle leggermente più scura del normale correva verso la Sala Grande, più precisamente verso il gruppetto di Grifondoro del secondo anno, della scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts.
«James! Eih James, sono qui!»
Un ragazzo della stessa età si voltò verso di lui, con i capelli neri ribelli come al solito.
«Fred! Era ora che arrivassi!» esclamò. «Si può sapere dove ti eri cacciato?»
Fred lo raggiunse e si fermò ansimando per la corsa. «Scusami, mio padre si è svegliato in ritardo e quindi siamo arrivati sul filo del rasoio... Eheh, dovevi proprio vedere come sbraitava la mamma, sembrava una iena!»
James sogghignò.
«Zio George e zia Angelina sono sempre i migliori!» dichiarò. «Ma adesso andiamo dentro, Al farà lo Smistamento e non voglio perdermelo... e poi devo mostrarti una cosuccia molto interessante» aggiunse avvicinandosi con un sorrisetto maligno.
Anche il rosso sorrise complice.
«Quando fai quella faccia non posso che aspettarmi qualcosa di entusiasmante!»

«Ho detto entusiasmante, non preoccupante» disse Fred, fissando la pergamena bianca e vecchiotta piegata sul letto del loro dormitorio.
James si sedette più rigido e si finse offeso, con le mani sui fianchi.
«Insomma, Fred! Ti ho mai deluso, io? No aspetta, non rispondere» aggiunse, vedendo il cugino aprire la bocca per ribattere. «Questa vecchia pergamena, come la chiami tu, era sulla scrivania di mio padre, e se non voleva che nessuno la vedesse ci sarà pure un motivo, no? E non fare quella faccia scettica, voglio vederti saltellare come ha fatto Al quando è stato smistato tra i Serpeverde!»
Fred ridacchiò, ma poi rivolse nuovamente la sua attenzione alla pergamena, pensieroso.
«Se zio Harry la teneva nascosta... allora forse anche questa pergamena nasconde qualcosa, no? Proviamo con qualche Incantesimo mostrante...»
«Ecco! Così mi piaci, Fredduccio!» esclamò James battendogli una mano sulla testa. «Svelto nei ragionamenti ma allo stesso tempo malvagio. Combinazione perfetta!»
«Datti una calmata, Jamie» rispose Fred con un ghigno alla vista della smorfia sul volto del cugino. «Allora cominciamo... c'è qualcuno in giro?»
James si guardò intorno.
«No. Sono tutti giù in Sala Comune. Vai, comincia tu!»
Fred prese la sua bacchetta dalla tasca della divisa e si schiarì la voce.
«Mostrati!» esclamò battendo la punta sul foglio, che rimase tuttavia immacolato.
James osservò perplesso la pergamena, per poi estrarre a sua volta la bacchetta e recitare un diverso Incantesimo.
«Io, James Sirius Potter, ti ordino di mostrarti a noi!»
Anche questa volta la pergamena rimase bianca.
«Che strano» commentò Fred, accigliato. «Sembra che... ma woah!»
James spostò il suo sguardo dal cugino alla pergamena, dove era appena apparsa una scritta scritta con inchiostro nero, ben leggibile e con una calligrafia abbastanza schietta.

Messer Prongs è molto onorato di conoscere un ragazzo con un così bel nome come James Sirius Potter, ma gli ricorda che certi incantesimi da principianti non hanno effetto su un'opera di questo calibro.

James e Fred restarono letteralmente a bocca aperta, intanto che la scritta si dileguava esattamente com'era apparsa, e si guardarono stupefatti.
«Questa pergamena parla?!» esclamò entusiasta James, ma la loro attenzione fu attirata di nuovo da un'altra scritta, questa volta di una calligrafia più raffinata ed elegante.

Il signor Padfoot crede che i qui presenti James Sirius e Fred siano un bel pò ottusi se pensano che una pergamena possa parlare.

«E questo come fa a sapere il mio nome, adesso?» disse Fred, con gli occhi che brillavano di entusiasmo.
«Direi che questa pergamena sia stata stregata da qualcuno» commentò James, mentre appariva ancora un'altro commento da parte della "pergamena parlante", con una calligrafia ordinata e leggermente obliqua.

Acuta osservazione.
Messer Moony consiglia ai due ragazzi qui presenti di darsi una mossa, altrimenti chiuderemo per ferie prima del previsto.


Subito dopo seguì un'altra scritta con un'altra calligrafia, chiara e dall'aria sbrigativa quasi come la prima.

E il signor Wormtail è d'accordo con gli altri compari nel dire che dovrebbero cambiare approccio, o perlomeno unire i loro cervelli per formarne uno e tentare con qualcosa di più sensato.

Fred e James aggrottarono la fronte.
«James, questa pergamena ci sta sfottendo»
«Non mi farò mettere sotto da uno stupido foglio! Riproviamo!»
Ma dopo quasi due ore di incantesimi, controincantesimi, e corse impazzite per la troppa esasperazione, i due dovettero convincersi del fatto che chiunque avesse stregato quella pergamena sapeva perfettamente il fatto suo. Quindi cambiarono approccio, e dalla disperazione passarono all'indifferenza.
«Io proprio non capisco come Al possa essere felice di essere stato smistato a Serpeverde» disse James, ignorando totalmente la pergamena maligna poggiata lì vicino. «Diventa più strano ogni giorno che passa»
«Bè, in fondo le serpi non sono tutte così antipatiche» commentò Fred. «C'è gente simpatica, e...»
«Ogni riferimento a una certa Emma Brown è puramente casuale, vero?» esclamò James ghignando.
Fred parve agitato. «Cosa stai insinuando? L'anno scorso non ha fatto altro che urlarmi contro! "Non si copiano i compiti di Trasfigurazione, Weasley!", "Non si riempiono le ciabatte di vermi!", "Vuoi smetterla di lanciarmi addosso quei residui di Pozione Polisucco?" eccetera eccetera»
«Devi ammettere che c'è del feeling» ribattè James, convinto.
«Come no! E' una sbruffona e basta» anche se, nel dire questo, era un bel pò arrossito. James scosse la testa, divertito, e cambiò argomento.
«A proposito, Fred! Non te l'ho ancora detto... è successa una cosa UltraWow quando sono andato a King's Cross!»
Fred sorrise raggiante. «Che cosa? Riguarda qualcuno di famiglia?»
«Oh sì!» rispose il moro, strofinandosi le mani e avvicinandosi con più enfasi. «Ted Lupin! Il nostro Teddy che baciava Victorie!»
«Stai scherzando»
«E invece no! Non vedo l'ora di incontrare quella bella Corvoncina per prenderla in giro fino al midollo! Ma ci credi?»
«E' incredibile!» commentò Fred. «Teddy e Victorie! Proprio da non credere. E magari li vedremo anche a sbaciucchiarsi ad Hogsmeade durante una gita scolastica del settimo anno!»
James scoppiò a ridere, seguito a ruota da Fred.

Il signor Moony ha forse sentito il nome Teddy?

«Zitta, pergamaccia!» sbottò James, girandosi a fronteggiare l'oggetto che intanto scriveva ancora con la calligrafia obliqua, se possibile in modo più emozionato.

Tenete a bada gli insulti, ragazzacci! Piuttosto, questa Victorie chi...

Moony! Ma insomma, un pò di contegno! Il signor Padfoot consiglia a questo sensibilone di non dare soddisfazione a James Sirius e Fred, e di contenere i suoi spiriti selvaggi.

Messer Moony chiede gentilmente a mister Padfoot di non impicciarsi in affari altrui, e di appendersi un cartello con scritto "Attenzione, Morde" sulla fronte.

Il signor Prongs dice A CUCCIA!

Messer Wormtail non ne può davvero più di questi tre pazzoidi, e chiede scusa ai due poveri ragazzi coinvolti in questa vicenda.


James e Fred cominciarono a ridere, se possibile, ancora più forte di prima, tenendosi la pancia come soffocati.
«Certo che questi qui sono forti» esclamò Fred. «Peccato che non si trovi un modo per scoprire il segreto di questa pergamena»
«Allora riproviamoci! In fondo siamo Grifondoro! I Grifondoro non si arrendono mai, e noi non lasceremo certo che una brutta pergamaccia ci prenda in giro così!»

Ben detto, ragazzaccio!

I signori Prongs, Moony, Padfoot e Wormtail sono curiosi di sapere le intenzioni dei due Grifondoro qui presenti.


«Intenzioni? Noi vogliamo scoprire il vostro segreto, mi sembrava abbastanza ovvio! » esclamò Fred.

Quindi sono buone o cattive?

«Buonissime!» esclamarono in coro i due Grifondoro, avvicinandosi di più alla pergamena.

Ma guardate, abbiamo dei piccoli Moony! Non sei felice di aver trovato dei bravi ragazzi, mister Prongs?

Assolutamente, messer Wormtail. E' bello sapere che esistono ancora dei ragazzi studiosi, seri, diligenti e per niente imparentati col rischio a questo mondo!


«Eih, non offendere!» si finse indigniato Fred. «Se la mettete così allora le nostre intenzioni sono sono per niente buone!» esclamò James.
Adesso che ricevevano un pò di collaborazione, i due cugini erano tornati alla carica.

Dovete giurarlo!

«Lo giuriamo, lo giuriamo!» disse il moro sempre più eccitato. «Forza, abbiate un pò di spirito di collaborazione!»

Va bene, va bene. Il signor Padfoot consiglia di giurare in modo solenne.

Per una volta nella vita, messer Moony è d'accordo con mister Padfoot e consiglia ai ragazzacci di non scoraggiarsi e di continuare a provare.


«E allora Giuriamo solennemente di non avere buone intenzioni!» gridarono in coro, quasi fossero gemelli e non cugini.
Si guardarono eccitati e poi tornarono a fissare la pergamena, speranzosi.

Insomma, siete maghi o no? Sono i Babbani che non hanno le bacchette, da quello che ne sa il qui presente Prongs. E usate il singolare.

«E come siete pignoli!» sospirò Fred, ma era divertito.

Già.

«Allora sei pronto, James?»
«Come al solito, Fred»
I due puntarono la bacchetta sulla pergamena, e si prepararono a recitare la formula in coro.
«Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!»
Dalle bacchette dei due Grifondoro cominciarono a diramarsi disegni sempre più dettagliati, scritte e figure... e tutte insieme formavano una piccola Hogwarts, con tanto di Platano Picchiatore e Foresta Proibita, con una scritta al centro.

I signori Moony, Wormtail, Padfoot e Prongs,
consiglieri e alleati dei magici malfattori,
sono fieri di presentarvi
LA MAPPA DEL MALANDRINO


James e Fred si scambiarono uno sguardo di pura ammirazione, e aprirono lentamente il grande foglio, dove, quando prima non c'era niente, adesso era presente una mappa di tutta Hogwarts completa dei più piccoli particolari, di puntini segnanti le persone all'interno del castello con rispettivi nomi e passaggi segreti.
«E' assolutamente fantastico!» esclamò James, con la voce rotta dall'emozione.
«Guarda, qui ci siamo noi! E qui... qui in Sala Comune ci sono tutti i nostri compagni, alcuni sono nei dormitori...»
«E in quella dei Serpeverde c'è Emma Brown!»
«James!»

Messer Moony interrompe questa scenetta e si congratula con i ragazzacci per le loro doti malandrine, sicuro che saranno dei degni successori.

I signori Wormtail, Prongs e Padfoot ricordano a Moony che i ragazzacci devono ancora scoprire come chiuderla, la Mappa.

  
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