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Autore: claudineclaudette_    27/02/2011    4 recensioni
Il mio nome è Yuri diventerò una guerriera! Il mio maestro…. Ma cominciamo dall’inizio!
La storia di una giovane che cerca di andare contro i pregiudizi della società in cui vive per riuscire a realizzare il suo sogno.
Dico solo un nome: Sephiroth! ...e una parola: Commenti! Perchè più commenti rendono gli autori più felici!
p.s. Lei non è una Mary Sue :p promesso!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sephiroth
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Altro contesto
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15. UN BACIO
 

Il mio primo bacio fu come il battito d’ali di una farfalla. Delicato, timido, esitante.
Le sue labbra si posarono sulle mie come una carezza.
Potevo sentire il mio cuore battere così forte che avrei temuto che si potesse fermare, se solo avessi potuto pensare chiaramente.
Aprimmo gli occhi e lui mi fissò, vidi qualcosa di completamente diverso nei suoi occhi. Non avevo mai visto in nessun uomo quel tipo di sguardo ma da qualche parte dentro di me lo conoscevo.
Di nuovo, le nostre labbra si incontrarono. Safer schiuse le sue, la sua lingua si protese a sfiorare la mia. Dopo di che divenne tutto più veloce, la timidezza iniziale svanì. Safer si fece più irruente, esuberante.
Quello fu un bacio diverso. Era il bacio di un uomo.
Si staccò da me, ansimante. Mi protesi di nuovo verso di lui, la mia bocca in cerca della sua. Ne volevo ancora.
Bocca, labbra, lingua erano di nuovo un vorticante tutt’uno. Le sue mani si mossero, si spostarono dal mio collo e scesero a toccarmi la schiena, la vita. Le mie, timide in un primo momento, si erano appoggiate sulle sue braccia tornite tanto che potevo sentire i suoi muscoli tendersi sotto la pelle ad ogni movimento. Mi strinse, facendomi avvicinare a sé ancora di più. Un ultimo guizzo della sua lingua contro la mia, mi appoggiò le mani sulle spalle e ci separammo definitivamente.
Ci guardammo, il respiro veloce. Quel bagliore nel suo sguardo, ora, si era fatto più intenso.
Tentò di schiarirsi la gola. - Vai ora - mi disse, aveva la voce roca.
Mi voltai e, stordita, mi allontanai dirigendomi verso casa.
 

Il cuore non smetteva di martellarmi nel petto. Avrei voluto avere con me Lei Lan: forse così non mi sarei dovuta preoccupare del fatto che avevo ancora le gambe molli, che dovevo fare attenzione ad ogni passo per non finire per terra e avrei potuto semplicemente pensare.
Fu un sollievo scorgere finalmente Nacom ai piedi della montagna. L’ultimo tratto, tutto in discesa, fu il più faticoso tanto che una volta giunta a valle non ebbi la forza di fare la strada più lunga, girando intorno al villaggio, per raggiungere casa così decisi di attraversarlo.
Non c’era molta gente per strada, per fortuna. Conoscevo a malapena le persone che incontravo; loro mi ignoravo e io potevo fare altrettanto.
Sebbene quella per il villaggio fosse la strada più breve, non sempre capitava che fosse anche la più piacevole. Poteva capitare di fare incontri davvero poco gradevoli.
Quella volta, per fortuna, andò tutto liscio.
Raggiunsi casa come un automa, la mia mente era completamente vuota, incapace di formulare alcun pensiero coerente.
Entrai dalla porta della cucina. Dentro vi trovai mia madre che preparava la cena.
- Ciao tesoro - mi salutò allegramente. - Cosa hai fatto di bello oggi?
- Sono rimasta a studiare nei boschi dietro casa - risposi automaticamente. Quella era diventata la scusa ufficiale per giustificare il mio tempo trascorso con Safer.

Safer al solo pensiero di lui tutto il mio corpo fu attraversato come da una scarica che mi lasciò senza fiato, ancora una volta.
- Seimei è venuto a cercarti oggi ma non ti ha trovato - spiegò mia madre mantenendo il suo tono colloquiale. Questo mi costrinse a ridestarmi e a pensare.
- Ah, oggi non ero nel mio solito posto. Mi sono spinta un po’ più all’interno quando ha cominciato a piovere, dove gli alberi sono più fitti.
Sai, per non bagnarmi.
- Sì, certo, certo - disse lei annuendo, ma senza voltarsi - anche io gli avevo detto la stessa cosa ma non mi aveva voluto credere! - rise.
- Vado in camera mia - mi limitai a dire, salendo le scale.
Attraversai il corridoio e raggiunsi la mia stanza.
Mi chiusi la porta alle spalle e rimasi lì, immobile, nella semioscurità. Feci tre passi e mi fermai ancora.
Chiusi gli occhi e lasciai andare il fiato che mi sembrava di aver trattenuto fino a quel momento.
Improvvisamente la mia mente tornò più attiva che mai, fu attraversata da mille pensieri, dal ricordo di ciò che era appena successo.

Oh Ashling, oh Ashling, oh Ashling!
Mi sedetti sul baule sotto la finestra. Mi rialzai, feci il giro della stanza e spalancai la finestra. Lasciai che la fresca brezza della sera mi investisse, insinuandosi nella camera.
Sentii di essermi calmata. Mi voltai, mi sdraiai sul letto supina e incrociai gli avambracci sugli occhi.

O - cavolo.
Mi aveva baciata. Safer - mi aveva - baciata.
Mi aveva abbracciata, mi aveva toccata, mi aveva baciata!
E con frustrazione realizzai che con i preparativi per la partenza non sarei riuscita a rivederlo prima di una settimana.
Bussarono alla porta.
- Yuri? - disse Seimei attraverso la porta. - E’ pronta la cena.
- Non ho fame - sbraitai coprendomi la testa col cuscino, desiderando in realtà prendere a pugni qualcuno.

Una settimana dannazione!

O santo cielo….quello è…quello è…è un miraggio?!
Eh no è proprio un capitolo u.u
Un capitolo che se ne è uscito molto più…più di quello che avevo calcolato. Insomma…Sephy che mi combini? Si stava lasciando trasportare un po’ troppo eh…e pensare che doveva essere un casto bacetto con Yuri che se ne scappava via sconvolta come l’eroina di un manga. Eh…invece no se ne è uscito un po’ più verosimile! Beh…bene dai! Ihih. Sono super presa…oggi ho scritto questo, ieri ho continuato con un’altra storia… o.o cerco di godermela il più possibile finché mi dura l’estro!
Prossimo capitolo penso che si intitolerà o “Junon” oppure “Solo una settimana”.
Poi diciamo le cose come stanno, in teoria Sephiroth la nostra Yuri non doveva baciarla affatto questo capitolo, doveva aspettare il ritorno da Junon e invece si è lasciato prendere dai feromoni. Personaggi che prendono l’iniziativa… :’) *me commossa*
Comunque contiamo sulle dita di una mano i giorni felici perché ancora due o massimo tre capitoli e saranno uccelli senza zucchero, tanto per fare una citazione!
Bacioni dalla vostra Ayame!!

   
 
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