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Autore: nick nibbio    27/02/2011    3 recensioni
Salve a tutti, chiunque siate: mi chiamo Sauron Folgore Sandtimes e mi chiamano il Lupo, ma chiamatemi semplicemente Sauron.
Questa è la storia di uno dei più importanti tra i Sun's Knights.
Un ragazzo con tanti segreti che cercherà di realizzare un sogno impossibile e porre fine alla maledizione che grava su entrambi clan dai quali discende.
Dal capitolo 8 in poi, la storia è inserta nel genere Crossover: visto che in essa si mescolano elementi di varie storie. Buona lettura a tutti voi.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9. Il maestro di spada e delle grandi energie

Eccomi di nuovo. Il capitolo di oggi è pieno di azione e di colpi di scena: spero che vi piaccia.
Potete dirmelo o con un commento o continuando a leggerlo, anche se vorrei entrambe le cose.
Per favore non mi linciate, non so se riuscirei a resistere.
E, fatto questo preambolo, ecco a voi il capitolo.

 

 

 

 

Attivai lo Sharingan senza fare troppi complimenti: Gray era famoso in tutto il Fantasy per la sua abilità come spadaccino, pochi potevano tenergli testa.
“Sbaglio, o quello è lo Sharingan?” chiese confuso “Malefica te l’ha tolto insieme alle Sabbie del Tempo e ai tuoi poteri. Come hai fatto a conservarlo?”
“Non sono cose che vi riguardano” dissi secco.
“Ci sono abbonato allora!” esclamò.
Non capii cosa volesse dire.

“Dalla tua faccia direi di averti incuriosito” commentò Gray “Vedi: diversi giovani si rifiutano di confidarsi con me; quasi mi considerano un mostro o un poco di buono.
È vero: sono un tipo particolare, sono immortale, ma sono sempre disponibile per scambiare quattro chiacchiere.
Forse è questo uno dei motivi per cui lavoro con gli Shad: almeno chiacchieriamo, senza dire frasi come “Non sono cose che vi riguardano” oppure “Non credo lei possa aiutarmi”.
Accidenti, è davvero triste”.
“In pratica” dissi “Lei ci ha tradito perché tutti la allontanavano?”
“E’ uno dei motivi, come ho detto”.
Per un secondo abbassai gli occhi: sapevo che era un errore, ma conoscevo fin troppo bene quella sensazione di totale estraneità.

 

“Mi sembri distratto ragazzo!” commentò Gray “Cose come queste, non si fanno di fronte all’avversario” e, rapidamente, si avvicinò a me e calò la lama.
Riuscii a evitare il colpo e a spostarmi verso il muro; vidi che il colpo aveva lasciato il segno sul pavimento, con un solco e sul mio viso, ferendomi alla guancia.
“Lo usi bene quell’occhio ragazzo, complimenti!” sorrise Gray.
“Detto da lei è più di un semplice complimento” ricambiando il sorriso.
“Sono riuscito a farti sorridere: lo considero eccezionale”.
“Deve scusarmi signor Gray” dissi “Prima vi ho offeso, ma adesso vedrò di rimediare”.
“Che vuoi dire?” chiese confuso.
“Lo Sharingan che vede: è il primo ed unico regalo che mi ha fatto mio padre. Io sono nato con lo Sharingan completo ed è il mio personale; questo, invece, apparteneva a mio padre: è la sua eredità”.
“Incredibile!” sorrise Gray “E così quello sarebbe o Sharingan che tuo padre ti ha lasciato.
Avevo sentito dire che tu ne avessi due, ma pensavo fosse una diceria”.
“Come scusi?” chiesi.
“Vedi: dopo la tua nascita, la tua madrina ti ha fatto una serie di controlli, per vedere il tuo stato di salute più che altro.
In una delle visite, fece una scoperta molto curiosa: rilevò la presenza di un altro Sharingan che, stranamente era rimasto sopito dentro di te. Alla fine non ci fece molto caso: pensò fosse una possibile evoluzione di quello che avevi e pensò di restare a vedere.
Chi si sarebbe mai immaginato che quello in realtà fosse l’ultima sorpresa di Itachi Uchiha?
Non fraintendermi: non ho niente contro di lui, anzi mi è simpatico; vorrei potermi battere contro di lui e vedere con i miei occhi la sua forza”.
“Capisco” dissi “Fatto sta che adesso vado di fretta: devo riprendere ciò che mi è stato tolto. Resterei volentieri a scambiare qualche altra parola con lei, signor Gray, ma ho da fare”.
“Molto bene” disse alzando la spada “Allora battimi, se ci riesci”.
“Con piacere” dissi e alzai la mia spada.

 

Per lunghi minuti, restammo immobili a osservarci, poi Gray avanzò e, con un rapido ed elegante movimento, fece un affondo.
Riuscii a schivarlo e contrattaccai con un fendente orizzontale, ma lui lo parò e si allontanò; poi cominciò ad attaccarmi con rapidi colpi in ogni direzione, senza lasciarmi il tempo di contrattaccare.
Cercai di schivare, ma non fu per niente facile: nonostante avessi lo Sharingan, era così veloce che molte volte fui sfiorato dalla lama.
Per evitare i più pericolosi, indietreggiai verso la parete e, alla fine, ci appoggiai le spalle: mi ero messo in trappola da solo.
“Direi che è finita” fece lui e diresse la spada verso il mio cuore.
Istintivamente, attivai lo scudo di Incanto e riuscii a parare il colpo, ma esso s’incrinò.
Approfittai della sorpresa di Gray per fare un affondo e riuscii a farlo allontanare.

 
“Il tuo spirito ti ha salvato” disse calmo “Mi meraviglia vedere la tua maestria, ragazzo mio. Spero che non resterai sempre sulla difensiva, potrei annoiarmi”.
Quelle parole mi provocarono parecchio, ma trattenni l’impulso ad attaccarlo frontalmente, avrei commesso un gravissimo errore a stare al suo gioco.
“Beh! Non vieni?”

“Sa che le dico?” feci “venga lei” e lo incitai con la mano.
“Errore madornale” disse e corse verso di me, lanciando un rapido fendente.
Con un salto lo evitai e mi spinsi in avanti, usando il muro come leva, menando un fendente aereo.
Il colpo fu fermato a mezz’aria e poi Dorian mi afferrò e mi lanciò all’indietro, facendomi rovinare a terra.
“Bella pensata!” commentò “Hai provato ad approfittare del mio slancio per colpirmi, ma quel trucco è vecchio quanto l’universo; non può fregarmi così”.
“A dire la verità” feci alzandomi e abbassando la spada verso il pavimento “Sapevo che mi avrebbe schivato”.
“Che vuoi dire” fece Gray, poi osservando la mia posizione capì.
“Ci è arrivato?” dissi “Vediamo se le piace questa mossa: attacco Aereo del Falco” e mi lanciai verso di lui.
Servendomi dell’o Sharingan, avevo copiato la tecnica di Shan Yu e l’avevo fatta mia per battere Gray.
Con rapidi movimenti, riuscii a eseguire l’intera combo, ma Gray scansò tutti i colpi e vibrò un fendente che ruppe il busto della mia armatura, causando un forte dolore a Incanto e mi spazzò verso il pavimento.
“Il tuo Sharingan non è male” commentò Gray “Hai copiato l’attacco di Shan Yu e hai provato a lanciarmelo contro: peccato che lo conosco già, altrimenti mi avresti colpito”.
Mi alzai e respirai profondamente: “Non ditemi che gliel’avete insegnata voi”.
“Oh no! Non sono il tipo da insegnare simili cose. Le me tecniche sono più eleganti”.

 

“Capisco!” dissi.
“Incanto, stai bene” gli chiesi mentalmente.
“Non ti preoccupare, non è niente” mi rassicurò “L’importante è che tu stia bene”.
“Sono stato meglio” risposi “Hai qualche idea per batterlo?”
“No, mi dispiace” disse, poi, però cambiò espressione “Aspetta, forse mi è venuta un’idea”.
“Sarebbe?” chiesi.
“Il potere del tracciamento, permette di copiare anche tutte le armi che vedi: ti basta un’occhiata per farne una copia quasi perfetta” disse “Sauron prova a riprodurre tutte le armi che hai visto finora e a lanciargliele contro. Quando sarà il momento giusto colpiscilo”.
“Hai dimenticato una cosa, amico mio” dissi “Non ho energie sufficienti per ricreare tutte le armi che ho visto nella mia vita”.
“Non preoccuparti di questo” mi rassicurò “Lasciati guidare da me: usa la mia energia e la mia esperienza e battilo”.
“Sei sicuro di poterlo fare? Dopo di lui ci sono altri Shad da battere”.
“Sbaglio o non è da te farti così tanti problemi”.
“Hai ragione!” dissi “Allora tentiamo”.
“Così mi piaci” fece.

 

Mi alzai e chiusi gli occhi per concentrarmi: “Analisi dei ricordi. Processo completato. Tracciamento in corso”.
Dietro di me apparvero un’infinità di armi sospese nel vuoto.
“Il potere del tracciamento” disse stupito Gray “Non mi sarei mai aspettato una cosa simile da te. Interessante! Vediamo di che sei capace” e circondò la spada di una strana luce bianca, facendola diventare più lunga e spessa.
“Blocchi rimossi!” dissi e poi gridai “FUOCO CONTINUO DI’ TUTTE LE PROIEZIONI”.
Le armi si lanciarono in avanti e si avventarono su Gray. Lui roteò la spada e creò un vortice che distrusse tutte le armi che si avvicinarono a lui.   
“Tutto qui?” disse Gray “Ammetto che il tuo potere è eccezionale, ma ti manca l’esperienza, ragazzo!”

 

“Accidenti!” pensai.
“Scusa, ma adesso tocca a me!” disse Gray e, con un movimento che lasciò la scia, mi si parò davanti e vibrò un colpo devastante.
Grazie allo Sharingan, riuscii a evitarlo, ma ciò che si trovava dietro di me fu tagliato in due per duecento metri.
“Incredibile!” riuscii a dire.
“Vero!” commentò Gray “Hai appena assistito a una dimostrazione dell’energia nota come: Spirito”.
“Lo Spirito” feci incredulo .
“Esatto!” confermò Gray “Lo Spirito è una delle quattro energie che compongono l’uomo: con esso è lo stesso spirito a combattere, rendendo gli attacchi e i movimenti così veloci che ne vedi solo la proiezione. Non dirmi che non sapevi che sono un maestro delle energie”.
“Lo avevo solo sentito dire” risposi “ma non mi sarei mai aspettato che sapesse manipolare una delle quattro energie base”.
“Chi ha detto che ne posso controllare solo una” rispose e circondò la sua spada di altri due strati di energia: uno giallo e l’altro rosso cremisi.

“Quelli sono..”
“Proprio così: le altre tre energie.” rispose Gray “Procedo con la spiegazione, prendi appunti.
Le quattro energie sono l’essenza del tutto e solo un grande guerriero può manipolarle alla perfezione: Corpo, Mente, Spirito e Cuore.
Il Corpo è la piattaforma che ognuno manipola come vuole per ciò che fa nella vita.
La Mente è la forza del pensiero, che solo un’adeguata preparazione psichica permette di rendere concreto.
Lo Spirito è la manifestazione stessa della propria forza combattiva che combatte al tuo fianco.
Il Cuore, il più difficile da apprendere, prende forza dai singoli battiti del tuo cuore, simbolo dell’ardore e del coraggio: e, con esso, non esistono ostacoli che si possano rimuovere.
Scusa l’impeto, ma adoro fare questa lezione”.

 

“Sono spacciato” pensai “Forse potrei tenere testa a una sola, ma tutte e quattro è un impresa”.
“Sauron” mi richiamò Incanto “Non ti lasciare prendere dal panico. Calmati e rifletti: anche se Dorian le può usare tutte e quattro insieme non è impossibile batterlo”.
“Che stai dicendo, Incanto?” ribattei agitato “Non posso battere un maestro delle quattro energie: è impossibile!”
“C’è un credo che hai sempre seguito, te lo sei forse dimenticato? Non esiste la parola “impossibile”: solo i limitati la usano e tu non fai parte di loro.
Per un eroe niente è impossibile!”

Mi sentii attraversare da un fulmine.
“Che stupido!” pensai “Mi lascio spaventare da così poco? Incanto hai dannatamente ragione: io non conosco la parola “impossibile”. Anzi, so già come controbattere”.
Chiusi gli occhi e mi ritrovai di fronte alla volpe a nove code.
“Ehi volpe! Ho bisogno che tu mi fornisca ogni minuto il 10% del tuo potere”.
EH? CHE HAI IN MENTE RAGAZZINO?” disse la volpe.
“Lo vedrai” dissi con un sorrisetto.
AH AH! MI’ PIACE QUEL SORRISO. D’ACCORDO: VEDIAMO CHE IDEA TIRI FUORI”.

 

Riaprii gli occhi e attivai lo Sharingan Ipnotico di mio padre: a forma di shuriken.
“Tu guarda!” disse Gray “Da quanto puoi usare quel trucchetto?”.
“Da anni, signor Gray!” dissi con un sorriso “Anche se ho perso quello con cui sono nato, non vuol dire che ne ho dimenticato la sensazione”.
“Interessante!” disse Gray puntando la spada in avanti “Finalmente sto per battermi contro il vero potere dello Sharingan. Non deludermi”.

“Stia tranquillo: i preparativi sono quasi ultimati” dissi “Armor Down!” ordinai e Incanto si staccò da me.
“Sauron che ti è saltato in mente?” mi disse incanto.
“Preparati a diventare una spada imbattibile” gli dissi.
Incanto spalancò gli occhi, poi, dopo avermi guardato, annuì.
Nella mia mente disegnai una spada: ne definii la forma e i materiali, senza tralasciare il minimo dettaglio, poi vi collocai Incanto e la completai.

Fu eccezionale: la lama occidentale era blu, tinta di saette dorate, la guardia nera e dorata era a forma di luna crescente, l’impugnatura era una saetta dorata che finiva con un piccolo velo color cielo notturno, tinto di punti dorati.
Questa nuova spada si appoggiò delicatamente nella mano sinistra e brillò di luce propria.
“Splendida!” disse Gray applaudendo “Hai fatto un vero capolavoro Sauron, si vede che hai gusto”.
“Grazie per il complimento” dissi “La informo, che non è solo bella, ma è anche molto forte” e incrociai le due spade, facendole crepitare.
“Non ne dubito, ma sarà capace di tenere testa alle quattro energie?”
Gray calò la spada in avanti, ma la evitai e, dopo pochi secondi, vidi aprirsi una voragine che tagliò una montagna e persino le nuvole che coprivano la luna, permettendole di illuminarci il viso.

“Wow!” feci, per nulla spaventato “Non avevo mai visto una simile dimostrazione di forza. Tuttavia non mi tiro indietro” e mi lanciai all’attacco.
“Mente: difesa” disse Gray.
Lo strato giallo si ampliò e formò uno scudo impenetrabile, che colpii con la spada della volpe senza incrinarlo.
“Mente: attacco” disse di nuovo.
Lo strato giallo s’illuminò e divenne appuntito e mi puntò.
“Non così in fretta” dissi e misi in avanti la spada di Incanto: il velo s’ingrandì e mi avvolse, proteggendomi come uno scudo.
“Niente male!” commentò Gray.
“Non ho ancora finito” dissi e, ritirato il velo, vibrai un fendente con la spada, facendo esplodere una luce azzurra che fendette l’aria.
“Difesa” disse Gray.
Lo strato giallo tornò simile a uno scudo e lo difese, tuttavia cominciò a incrinarsi.
“Ritiro quello che ho detto” disse Gray “Eccezionale. Adesso, però ti attacco simultaneamente” e concentrando i tre strati sulla lama, la calò verso di me.
Rimasi fermo, sentendo qualcosa scendermi dall’occhio destro: “Amaterasu!”
Le fiamme nere mi avvolsero, proteggendomi, impedendo all’attacco di sortire i suoi effetti. Stranamente, non mi faceva male, anzi: non sentivo gli effetti collaterali di quell’occhio, era strano, ma in quel momento non ci feci caso.

 

“Wow!” disse Gray elettrizzato “Non ho parole per descrivere una simile meraviglia: Amaterasu, la fiamma nera dell’inferno che consuma qualsiasi cosa con cui viene a contatto. Da quanto desideravo vederla”.
“Le conviene frenare l’euforia del momento, signor Gray” dissi “La sua spada sta bruciando”.
Era vero: la punta della spada di Gray stava bruciando a causa delle fiamme nere e presto si sarebbe consumata.
“Non me ne preoccupo!” disse annullando le energie e poi riattivandole pochi secondi dopo: in quel modo la fiamma, perdendo la presa su quello che stava bruciando, si estinse.
“Bella trovata!” commentai “Pensa di riuscirci di nuovo?” e diressi la fiamma verso di lui.
Servendosi dello Spirito, Gray si scansò e si avvicinò a me, pronto a decapitarmi.

Io, però, avevo altri programmi: le punte sull’elsa della spada della volpe si allungarono e puntarono al suo petto.
Accortosene, Gray si allontanò da me e praticò un affondo nel vuoto ed io risposi con un fendente della spada della volpe.
Sapevo che tra i due colpi, il mio avrebbe perso, ma volevo solo guadagnare tempo e spostarmi dalla direzione dell’affondo.
Riuscii a praticare la mia idea e poi, sfruttando le punte della spada della volpe, mi diressi velocemente verso Gray portando in avanti l’altra, pronta a colpire.
Gray, capendo di non potersi difendere contro di essa, contrattaccò con un fendente.
Le due spade s’incrociarono e il pavimento s’incrinò a seguito dell’onda d’urto.
“Bel tentativo, ma ti serve più forza per contrastare le quattro energie riunite insieme” disse Gray e cominciò a spingere.
“Non l’ha capito?” dissi di rimando e vibrando un fendente con l’altra spada “Ce l’ho già! Adesso!”

Le due spade brillarono e riuscirono a rompere il controllo sulle quattro energie.
Con un colpo netto, tagliai la mano destra di Gray e, girando su me stesso, affondai le lame nel suo petto.
Una forte onda d’urto invase il corridoio dietro di lui, facendo tremare l’intera struttura.

Con uno strattone, spinsi Gray verso il muro e liberai le spade.

 

“Complimenti” disse lui in un bagno di sangue “Sei riuscito a battermi. Peccato che non mi puoi uccidere”.
“Ne sono consapevole” risposi facendo lunghi respiri “Conosco la vostra storia”.
“Meno male. In qualunque caso, mi hai danneggiato a tal punto, che avrò bisogno di un po’ per riprendermi del tutto” disse con un sorriso “Prima di andare, puoi dirmi come hai fatto a vincere”.
“Semplice” risposi “Mi sono servito della forza della volpe a nove code!”
Gray mi fissò stupito.
“Non mi guardi in quel modo, non c’è nulla di cui stupirsi. Vede: prima di creare la spada di Incanto, ho chiesto alla volpe di darmi il 10% della sua forza a intervallo di un minuto.
Ogni volta che l’ho ricevuto, l’ho diviso in due parti uguali: una l’ho usata per potenziare le mie creazioni, l’altra l’ho accumulata, aspettando il momento giusto per rilasciarla tutta insieme.
Ora ha capito?”
“Sei un vero genio” disse sorridendo “Ti stavi battendo e, allo stesso tempo, hai fatto questo complicato processo. Hai davvero mantenuto alto i nomi delle famiglie da cui discendi”.
“Molte grazie” dissi “Comunque non avevo calcolato tutto: mi sono anche affidato al mio istinto per attaccare al momento giusto”.
“Ciò che ho detto prima, non cambia!”
“Grazie! Ora deve perdonarmi, ma ho una cosa da fare”.

 

“Non disturbarti!” disse una voce in lontananza.

Una scarica di fulmini neri e raggi rossi si avventò conto di me, che schivai prontamente.
“Dovevo immaginarlo” dissi “Siete rimasti nell’ombra a godervi lo spettacolo, vero?”
“Non sono riuscita a non guardare” disse Malefica, seguita da Jafar.
“Hai davvero dei poteri incredibili, ragazzino” commentò Jafar “Sono tali che nemmeno Malefica è riuscita a toglierteli tutti”.
“I poteri che derivano dagli spiriti sono difficili da togliere” rispose la strega “E poi lui è il cosiddetto “Figlio del demone dagli occhi color sangue”, un appellativo davvero azzeccato”.
“Maledetta strega” dissi puntandole la spada di Incanto “Restituiscimi ciò che mi hai tolto e, forse, potrei anche decidere di risparmiarti”.
“Oh che piccolo cavaliere!” sorrise Malefica “La mamma non ti ha mai detto che le donne non si toccano neanche con un dito?”
“Certo!” risposi “Mi ha anche detto “Mai farti ingannare dalle apparenze” e tu sei tutto, fuorché una donna”.
“Capisco” fece lei “Allora basta chiacchiere, è il momento di dirci addio. Jafar, Dorian uccidetelo!”
“Con piacere” rispose Jafar.
Gray si rialzò: le sue ferite erano sparite e la mano ricresciuta aveva ripreso la spada.
“Cavolo” pensai “Sono messo male: mi ritrovo a dover combattere contro tre avversari. Cosa faccio?”
“Sai Sauron” fece Gray, ricoprendo la spada dei tre strati energetici “L’insegnamento di tua madre è davvero veritiero: mai farsi ingannare dalle apparenze” e calò la lama, ma non verso di me, bensì contro Jafar.
Il vecchietto, accortosi dell’attacco, indietreggiò e gli gridò contro: “Dorian, che diavolo stai facendo?”
“Pongo fine alla mia missione di spionaggio e passo alla seconda fase” rispose Gray.
Stupito e senza parole, osservai Gray.
“Hai capito ragazzo mio!” disse Gray “Sono una spia, è vero, ma del Fantasy”.

 

“COSA!” gridarono in coro Malefica e Jafar.
“Sì, avete capito” rispose “Per tutto questo tempo, vi ho semplicemente giocato: merito della mia indecifrabile natura”.
“Maledetto!” ringhiò Malefica “Non la passerai liscia. Jafar uccidilo, io penserò al moccioso”.
“Ti prendi sempre i tipi più facili tu” disse di rimando il vecchietto e si lanciò contro Gray e finirono fuori dalla struttura, verso un dirupo.

 

Vidi Gray sorridermi e, ripresomi dallo shock, ricambiai.
“Iniziamo le danze, strega. Sto arrivando” e mi lanciai verso di lei.               

 

 

Nel prossimo capitolo.
Sauron combatte contro Malefica, la quale scatenerà tutta la sua furia.
Riuscirà il ragazzo a sconfiggerla e a recuperare i suoi poteri?
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore: Enciclopedia del Fantasy

 

Anemone: “Oggi spiegheremo le quattro energie.
Ogni essere vivente è formato da varie fonti di energia, alcune si sviluppano naturalmente, altre richiedono ungo processo di allenamento.
Le quattro grandi energie, che riassumono in se le altre sono:

1)    Corpo;

2)    Mente;

3)    Spirito;

4)    Cuore.

Il Corpo è l’energia fisica che sviluppiamo quotidianamente e permette la nostra crescita.
Per le altre tre energie è necessario seguire un programma preciso: atto a svilupparle”.

 

Entra Sauron e si avvicina alla ragazza.
Anemone: “Ciao Sauron”.
Sauron: “Ciao Anemone. Visto che siamo in argomento, che programma bisogna seguire per apprenderle?”
Anemone: “Mi dispiace, ma non posso dirtelo”.
Sauron (tic): “E perché?”
Anemone: “Verrà spiegato più avanti, ragazzo mio. Abbi pazienza”.
Sauron (broncio): “Uffa! Perché il signor autore è così cattivo e non ci fa una piccola anticipazione?”
Anemone: “Troppi spoiler danneggiano una storia, quindi devi aspettare”.
Sauron: “Va bene.
Comunque avete visto? Ho battuto le quattro energie: sono troppo forte”.

 

Entra Dorian: “Veramente no!”
Sauron (sorrisetto): “Andiamo! Lo ammetta che l’ho stesa signor Gray”.
Dorian: “Se proprio lo vuoi sapere, l’ho fatto a posta”.
Sauron (bocca a triangolo): “…. COSA!”
Dorian: “Pensavi davvero di aver battuto un maestro come me?”
Sauron (depresso all’angolo): “Non è giusto!”

 

Anemone (a bassa voce): “Perché non ammetti che hai perso per davvero? in fondo lo hai ammesso tu di aver perso”.
Dorian (anche lui a bassa voce): “E’ vero, ma che figura ci faccio a dire che sono stato battuto da un bimbo? E poi non gli darei, manco morto, la soddisfazione di prendersi gioco di me.
Ma che dico? Io sono immortale!” e si vanta tutto.

 

 

Che tipo eh? Tanto ti sei fregato da solo, noi sappiamo la verità.
Appuntamento alla prossima, ciao!
 

  
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