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Autore: Ciara    02/03/2011    1 recensioni
Cosa succederebbe se dopo l’ultima litigata arrivasse a casa un fascicolo azzurro…se una figlia ormai stufa di una situazione insopportabile decidesse di provvedere a modo suo… se le uniche persone responsabili all’interno di una famiglia fossero rinchiuse in cantina e se… Versione riveduta e corretta di “Mamma e Papà in trappola”. Mi è venuto in mente di scriverla dopo aver rivisto per l’ennesima volta un film carinissimo di cui però non ricordo il titolo. Premetto che la trama generale segue quella del film ma non è uguale in tutto e per tutto, ho voluto metterci del mio quindi… commentate per favore!! Ciara ^0^!!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur, Weasley, Bill, Weasley, Charlie, Weasley, Fleur, Delacour, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Molly, Weasley, Nuovo, personaggio, Percy, Weasley, Ron, Weasley, Viktor, Krum | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi di questa storia appartengono quasi tutti a J. K. Rowling. I fatti narrati di seguito non sono mai accaduti nella saga di Harry Potter. Questa storia è stata scritta senza nessun’intenzione di lucro, si ritiene, quindi, che nessun diritto di copyright sia stato violato.

 

Mamma e Papà in trappola

CAPITOLO 16

 

 È sera tardi.

Finalmente Harry e Ron sono riusciti ad aprire un varco sufficientemente grande per far passare entrambi. Sono stati tutto il girono a lavorare mentre i gemelli controllavano che i ragazzi non si accorgessero di nulla.

 Viktor da quando abbiamo parlato è stato in disparte tutto il tempo. Mi si stringe il cuore ma la questione andava chiarita ed ora non voglio dargli troppo importanza.

Semplicemente non posso.

- Bene! Io sono pronto, Harry? – Ron sta facendo segno ad Harry di aiutarlo ad arrampicarsi.

Io mi avvicino rapidamente e gli sfioro una gamba per attirare la sua attenzione, lo guardo preoccupata, questa cosa non mi convince affatto.

- State attenti!

Lui mi sorride e io mi rilasso un po’.

Finalmente riesce ad arrampicarsi e aiuta mio cognato a salire. Dopo poco spariscono alla nostra visuale.

 Sono così nervosa che senza accorgermene comincio a camminare avanti e indietro per tutta la stanza senza fermarmi un minuto, di tanto in tanto si sentono dei tonfi provenire dal vano del montacarichi. Fred e George aspettano pazientemente sotto l’apertura pronti a recuperare Harry e Ron se mai ne avessero bisogno.

 Viktor sta passando in rassegna tutte le pareti della cantina, non capisco per quale motivo.

Continuo a camminare finche sento Viktor esclamare – Finalmente!

La luce va via all’improvviso, le voci che provenivano dal salotto, probabilmente della televisione, cessano. Mi guardo intorno allarmata, strizzo gli occhi per mettere a fuoco quello che mi circonda.

- Cosa diavolo…? – intravedo Viktor vicino al quadro elettrico.

Non l’avrà fatto veramente?

Mi dirigo a passo deciso verso di lui rischiando di finire a terra un paio di volte per non so quale cosa dispersa a terra.

- Vuoi spiegarmi perché hai staccato la luce? – il mio tono risulta più duro e indignato di quanto volessi, scanso la sua mano dal quadro e riattacco la luce. Il mio amico mi guarda stralunato e poi mi risponde esasperato.

- Se noi dobbiamo restare rinchiusi qui, allora loro – punta un indice verso l’alto volendo farmi capire che sta parlando dei miei figli – rimangono senza elettricità!

Ditemi che non l’ha detto veramente!

Detto questo toglie nuovamente la luce. Non ci posso credere!

- Tu non lascerai i miei figli senza luce! – riattacco la luce e lo guardo con aria di sfida.

 Riesco vagamente a notare le teste di Peter e Jason fare capolino in cima alle scale, credo che tentino di capire con chi stia discutendo.

- Mamma cosa…?

- Intendi quei mostri che hanno il tuo stesso corredo genetico? – spalanco gli occhi, non ci posso credere, ma come fa a essere così cattivo? Cosa gli ho fatto?

- Oh Viktor! Smettila di fare il bambino, ma ti pare il caso?

Lui in tutta risposta stacca di nuovo la corrente e io la riattacco.

- Mamma volete farla finita per favore? – pure ad ascoltare Jason devo stare ora? Cioè oltre che discutere con questo troglodita (concedetemi la licenza poetica, comincio a pensare che Ronald in fondo in fondo abbia ragione) devo pure dare retta a mio figlio…incredibile!

- Tesoro è quello che sto cercando di fare! – nel frattempo i gemelli si sono avvicinati per darmi  man forte, senza accorgersi che così rischiano solo di peggiorare le cose.

 Viktor ed io continuiamo così per un paio di minuti finché la luce non si riaccende più.

Bene!

- Scusa mamma, ma papà e lo zio Harry dove sono? – lo sapevo io che andava a finire così, ma perché non uso il cervello fino in fondo quando devo, perché devo sempre lasciarmi trasportare da quei due cretini che mi ritrovo per marito e per cognato?

 Si sentono svariati tonfi e rumori provenire dall’appartamento dei Potter.

Fantastico!

- Mamma, dicci immediatamente dove sono papà e lo zio! – la voce di mio figlio non ammette repliche, ma se crede che gli renderò la vita facile si sbaglia di grosso.

Per lo meno dobbiamo tentare di far uscire Harry e Ron così forse riusciranno a riportare un po’ di ordine.

Però ho questo presentimento che mi attanaglia da quando quei due sono spariti…

 Sentiamo un altro tonfo sordo e la voce di mio marito tuonare.

- Ragazzo ti avverto, togli le mani di dosso da mia figlia!

Ma perché non pensa mai prima di aprire bocca. Mi porto una mano sulla fronte per la disperazione.

 I ragazzi si sono precipitati su per le scale, sento solo i loro passi di corsa che si allontanano.

È tutto così idilliaco!

***

 

  Mio padre praticamente sbuca dal muro.

Forse è necessario un fermo immagine. Non ci sto capendo niente nemmeno io. Vedo solo il busto di mio padre che si divincola dal muro. Penserei che qualcuno ce l’abbia murato in quella posizione se non fosse che c’è tantissima polvere ovunque e sento la voce di mio zio da dietro il muro.

- Ron! Non è il momento di fare lo stupido! Vedi di uscire di lì e fai uscire anche me!

Panico.

Cervello pensa.

Panico.

Forza cervello non puoi abbandonarmi proprio ora.

Ancora panico.

Pensa Jane, pensa.

Al momento riesco solo a percepire le mani di Daniel stratte attorno al mio braccio, e mio padre continua a dimenarsi e zio Harry continua ad imprecare contro mio padre.

 Io invece vorrei prendere a calci il mio cervello.

Ma come diavolo hanno fatto ad arrivare qui? Lì? Cioè dal muro?

- Ron muoviti! Qui sotto c’è un topo!

Sento dei passi per le scale. Ti prego no!

Adesso mi ammazzano. Lo so che mi ammazzano e è tutta colpa mia. Me la posso prendere solo con me stessa.

In salotto fanno il loro trionfale ingresso i miei fratelli maggiori.

Fantastico!

Ora ci vorranno più o meno tre secondi prima che concino a sbraitarmi contro e a tentare di uccidere Dan.

Tre, due…

- Tu cosa ci fai qui? – appunto.

Disperata sposto lo sguardo da mio padre ai miei fratelli, per ora il cervello, che ha ripreso a funzionare mezzo secondo fa, dice che il male minore sono i fratelli quindi…

- Ragazzi aiuto! – dicendo questo indico mio padre, che sta ancora tentando di aprirsi un varco nel muro. I miei fratelli mi fissano spaesati e poi si guardano, quindi spostano la loro attenzione alternativamente da Dan a papà.

Buon sangue non mente. E io che speravo fossero più tempestivi di me. Alla fine tocca sempre tutto a me, così quando i miei riusciranno ad uscire, perché a questo punto non ci sono dubbi, quella che passerà le pene dell’inferno sarò io. Solo io.

 Papà si è aggrappato al tavolino che si trova vicino al muro, sta cercando in tutti i modi di uscire.

Peccato che su quel tavolino c’è il fascicolo che io avevo provveduto a far sparire da casa mia.

Mi avvicino di corsa e tento di strapparglielo dalle mani, lui si aggrappa alla mia mano cercando un appiglio più stabile e io tento di divincolarmi in tutti i modi.

 La cosa ha del comico visto che Peter, Jason e Daniel stanno lì che mi guardano invece di aiutarmi.

- Ma volete darmi una mano? – chiedo disperata.

Finalmente si danno una svegliata e vengono ad aiutarmi. Peter e Jason mi afferrano per la vita e Dan si aggrappa a loro, sembra stiano facendo il tiro alla fune, peccano che la fune sono io.

Voglio dire potrei rompermi sul serio.

- Ron cosa stai facendo? Mi hai dato un calcio! – la voce indignata dello zio ci giunge attutita.

- Harry la vuoi smettere di rompere e tenermi? Qui i miei figli stanno tentando di uccidermi!

Papà ha gli occhi iniettati di sangue, la cosa mi spaventa e molto. Mi inquieta vederlo in queste condizioni.

- Ragazzi avanti non fate gli stupidi! Smettetela con questa storia…tiratemi su e vi prometto che impedirò a vostra madre di farvi del male! – mio padre è impazzito.

Se pensa che noi lo tireremo su con una promessa da quattro soldi.

- Non ci pensiamo nemmeno papà! – non capisco perché Jason parli al plurale…magari un pensierino…

Poi accade tutto troppo in fretta.

All’improvviso cado a terra trascinata dai miei fratelli e Dan.

Papà perde l’equilibrio e riesco solo a vederlo mentre ricade all’interno del buco insieme ai documenti del divorzio.

Sento le urla di papà e dello zio e diversi tonfi.

Rimango immobile a fissare il buco nel muro.  Comincio a piangere e non me ne rendo neanche conto. Sento vagamente i miei fratelli che tentano di tirarmi su da terra.

- Cosa ho fatto? – Jason mi prende una mano cercando di tranquillizzarmi.

- Jane, sta calma…papà non si sarà fatto niente…

Mi divincolo senza troppi problemi dalla presa di mio fratello e mi dirigo di corsa giù per le scale, devo riuscire ad avvertire mamma.

***

 

 Si sente un sacco di baccano. Non riesco a capire cosa accade e sono sempre più preoccupata.

Viktor sta imprecando contro i miei figli e i gemelli si sono messi a discutere con lui.

Ho mal di testa.

 All’improvviso sento delle urla e dei rumori sordi. Fred e George fanno in tempo a dirigersi sotto l’apertura che Harry e Ron gli cadono addosso seguiti da una marea di fogli.

Al buio distinguo vagamente Ron, mi avvicino rapidamente a lui per assicurarmi che stia bene.

- Ron togliti, non sei mica un peso piuma! – Harry si sta massaggiando una gamba dolorante.

- Stai bene? – mi accovaccio vicino a mio marito e comincio a tastargli le braccia per assicurarmi che non si sia rotto niente.

Lui mi sorride leggermente – Quando usciamo di qui ricordami di uccidere i nostri figli!

Tiro un sospiro di sollievo non si è fatto niente…

Aiuto Ron a rimettersi in piedi e finalmente la luce torna.

- Mamma! – questa è la voce di Jane. Faccio in tempo a voltarmi pronta a fronteggiarla e la vedo con le lacrime agli occhi e l’espressione preoccupatissima.

- Jane cosa..?

- I documenti…- spalanco gli occhi mentre mi tornano in mente i fogli che sono precipitati insieme a Ron.

Mi volto verso mio marito sperando che ancora non abbia visto nulla.

Sfortunatamente Ron tiene in mano dei fogli, ha il viso arrossato e gli tremano le mani.

- Hermione cosa significano questi?

 

Continua…

 

 

 

Eccomi di nuovo e a un’ora improponibile!! J

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato e aspetto altri commenti, magari mi fate venire anche un po’ di ispirazione che comincia a mancare 

Bè spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ovviamente non poteva mancare il colpo di scena, altrimenti a cosa servivano i documenti del divorzio, vi sarete chiesti…o almeno è quello che mi sono chiesta io quando ci ho pensato…uhm… comincio a delirare, va bene vi lascio!!

Alla prossima!!!

Ciara <3<3<3

  
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