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Autore: Lines    03/03/2011    2 recensioni
Ecco,questa è la mia prima storia.
I protagonisti sono Kurt e Blaine di Glee,semplicemente perchè li amo entrambi.
La storia è raccontata dai diversi punti di vista,non solo dei due protagonisti.
Spero che vi piaccia come scrivo, questo è un primo tentativo, ed è anche abbastanza breve.
Buona lettura
Manu.
-Una fredda mattina d'inverno; Kurt Hummel in un completo Marc Jacobs esce dal cancello di una lussuosa villa nell'Ohio. Sul suo viso un sorriso a dir poco abbagliante precede la luce dell'alba.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Ciao, Blaine.
Io non sono molto bravo a scrivere, ma spero che mi capisci comunque.
Ti ho scritto questa lettera perché volevo dirti grazzie.
Io sono stato scorretto con Hummel, me ne rendo conto.
Vedervi insieme da Breadstix o in caffetteria o per strada con le vostre divise mi fa male tanto.
Voi avete la vita che io non ho.
Sai a che mi riferisco, la gente lo sa che siete gay.
Di me lo sapete solo tu e lui.
Un giocatore di football, finocchio. Ma te lo immagini che vita avrei avuto?
Io però non lo sapevo sempre, lo ho saputo da poco tempo.
Lo ho saputo quando ho pianto vedendo “Cats” in tv. Lo ho saputo quando vedevo Hummel così fiero di essere un frocio, così forte. Io potrei ammazzarlo e anche te con un pugno, ma non sono forte.
Mio papà è alcoholizzato e mia madre non lo so chi è.
Nessuno lo sa,dell’alcoholizzato.
Quindi se te lo chiedono tu non lo sai, brucia questa lettera subito quando la leggi.
Ma tornando a quello che ho scritto all’inizzio volevo dirti grazzie perché guardandovi ho smesso di  essere invidioso e ho preso una decisione: che oggi quando arrivo a casa lo dico a mio papà.
Quando lui lo avrà saputo non sarà piu’ un probblema se si sa in giro a scuola. Infatti poi cambio città.
Digli a Hummel che mi dispiace un casino se gli ho combinato un casino in questi mesi.
Spero che vincerete voi la gara dei Glee club.

David Karofsky. “
 
 
Mentre leggevo la lettera, il mio cuore era pervaso da un cocktail di emozioni.
Mi sentivo lusingato, ma c’era un retrogusto amaro, amarissimo.
Non sono altro che un ipocrita: ecco, come mi sono sentito, un ipocrita.
David ha deciso di fare outing perché io gli ricordavo tutti i giorni che si puo’ essere se stessi anche se la società ti è contro. Io,che ho sfruttato Kurt con un menefreghismo degno di una puttana di prim’ordine.
Io, che mi preoccupo di quello che pensa la gente piu’ di chiunque altro e lo nascondo dietro a una falsa sicurezza. Io,Blaine, l’Usignolo con le ali tarpate.
Ora sono qua, davanti a casa di Kurt Hummel.
Ho una chitarra in mano e uno spartito appoggiato sulle ginocchia.
Vedo la sua ombra dalla tendina trasparente…
Non che con due note speri di aggiustare tutto quanto, ma è sempre un inizio.
Prima di tutto devo riconquistarmi la fiducia di Kurt, al resto ci penserò.

 
Baby, it's cold outside 
Ooh baby, it's cold outside 
I'm lucky that you dropped in

Look out the window at that storm

 
 
 
-Emma, accidenti, respira!-
-David Karofsky. Lui è… in ospedale.-
-Con chi ha fatto a botte, ancora? Non gli bastava aver rovinato la mia di vita? Chi ha preso di mira stavolta?!-
Non Blaine,ti prego. Ti prego.
-No, nessuno… E’ stato… Suo… Suo padre.-
-Suo padre?!-
-Sì, almeno così dice il vicino di casa che ha chiamato la polizia…-
-Prendo la macchina. Voi non rovinatevi la serata, ho un brutto presentimento.-
-Kurt, c’è qualcosa che dovremmo sapere?-
-Vi spiegherò a tempo debito.-

Ma cosa sto facendo? Odio gli ospedali. Odio Karofsky.
Eppure sono qui a far visita al ragazzo che ha reso la mia vita un inferno.
Non so dove sia ricoverato, ci sono un milione di stanze.
Andrò a prendermi un caffe’… Ma quella non è la giacca da football della McKinley?
E quello… Quella bestia attaccata a tutti quei tubicini, quell’animale addormentato e tumefatto, non è mica…?
L’ho trovato. Adesso che faccio? Strano, non ci sono segni di precedenti  visite. Sua madre, almeno, poteva degnarsi si…
-Ehi,Kurt.-
No, non sono pronto per questo, non adesso.
-Io, me ne vado, non so perché sono qua dovrei essere da Breadstix con…-
-Mi manchi. Scusami.-
 
Due braccia mi circondarono caldamente da dietro, con dolcezza,  e mi ritrovai a pochi centimetri dal volto di Blaine.
Sentivo il suo profumo, quel profumo, l’odore di quella sera. L’odore della sua pelle, del suo respiro. L’odore dell’amore non corrisposto. Mi lasciai abbracciare per un po’, come un drogato consapevole.
-Sai, sono appena stato a casa tua. Ho cantato due o tre strofe intere di una penosa versione-assolo di “Baby, it’s too cold outside” a tuo padre. Sembrava abbastanza divertito, me ne sono accorto solo quando era troppo tardi, che non eri in casa, e tanto valeva finire la mia performance. La figura di merda piu’ colossale della storia.-
-Blaine…- Quanto mi mancava quel sorriso.
-Il nostro amico si sta riprendendo…-
-David…? Come stai?- Devo sforzarmi di essere gentile,è un brutto momento.
-Ti odio, Hummel. E’ per colpa tua se sto così. Ho detto a mio padre che sono un frocio, e mi ha gonfiato di botte.
Quel bacio faceva cagare. Tu fai cagare. Vattene.-
-Me ne vado subito, anzi, ce ne andiamo entrambi. Sai cosa ti dico? Mi fai pena. Mi fai schifo.
Sei un ingrato e un presuntuoso. Però sono venuto, sai perché?
Perché quando ho fatto outing io, mio padre mi ha abbracciato, dicendomi che mi amava lo stesso.
Volevo che anche tu avessi accanto delle persone in questo momento traumatico, volevo
dirti che hai fatto la cosa giusta. Invece l’unica cosa che ti dirò è VAI AL DIAVOLO, Karofsky.
Blaine, andiamocene.-
-David, io… Volevo solo dirti che mi dispiace per tutto quello che hai passato, ma non è giusto che
tu riversi la tua collera sugli altri, su Kurt.
Io voglio bene a questo ragazzo, tutti gliene vogliamo.
Lui è venuto qua per starti accanto, nonostante il modo in cui l’hai sempre trattato.
E lui non ha ricevuto alcuna lettera strappalacrime, ricorderei.
Quindi, ti sarei grato se ora ti scusassi con il mio amico, per favore.-
-Lascia stare, Blaine, non penso che…-
-Scusa,Hummel. Da oggi uscirò dalla tua vita. Ora lasciatemi solo, devo… riflettere.
E non sono nelle condizioni migliori per parlare. Ciao, ci si becca.-
 
Ti guardo camminare nel corridoio,
avvolto nel tuo trench grigio di lana cotta.
Le pareti risplendono di te
e della tua rinnovata luce.
Il cuore mi dice amalo, la mente mi dice non farlo.
Il corpo mi dice che voglio averti,
il ricordo mi dice che devo respingerti.
L’unica cosa di cui
sono certo è che nulla
ispira la mia voce
come il blu dei tuoi occhi.
B.
-Dannazione, perché poi tengo un diario?
Ah già,100% gay, dimenticavo.-

 
 

‘Couse we belong together now
Forever united here somehow
You got a piece of me
And honestly
My life would suck without you.

 
  
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