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Autore: syssy5    13/01/2006    0 recensioni
Se Voldemort è l'erede di Serpeverde chi sono gli eredi delle altre case?? Forse sono già vissuti in tempi lontani?? E che significato ha il numero 7 per i maghi?? Un grande nemico sta per risvegliarsi, colui che può gestire il tempo a suo piacimento e richiamare i morti... e dopo secoli e secoli, l'ultimo dei cinque eredi governerà indisturbato sul mondo della magia in un regno di odio e terrore
NB: un grazie speciale a Sunny che mi ha prestato i suoi personaggi di BAWM (di cui sono fan) per questa mia fic; ritroveremo Dan, Jack, Julie e Simon alle prese con grandi pericoli e piccoli amori
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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nota alla lettura: le parti spostate a destra e a sinistra di una tabulazione sono citazioni prese dalla one-shot di Sunny "A WIZARD’S LIFE" che costituisce anche il mio prologo

The Heirs



Capitolo 2: Le prime novità

Julie sembrava molto interessata al libro che stava leggendo (“Rune antiche e moderne: le differenze più sostanziali”) e s'incuriosiva sempre di più ad ogni piccola notizia che non conosceva; Dan, Jack e Amelia invece, insieme ai loro compagni di squadra, si stavano preparando per affrontare un nuovo, duro allenamento di quidditch. Annabelle Brent, il nuovo capitano della squadra, aveva indetto una riunione proprio la sera prima per illustrare ai giocatori il suo nuovo schema di allenamento.

Simon, Matt e Sam, stavano parlottando vicino al fuoco, raccontandosi le loro esperienze ed emozioni per il primo mese scolastico appena trascorso.

“Mi sono piaciute un sacco le lezioni di Difesa contro le arti oscure del prof. Monty; più va avanti, più si fanno interessanti...” stava dicendo Matt.

“A me invece sta molto simpatico il prof. Harmon, sapete quello di cura delle creature magiche; un giorno dovevo portare delle pergamene a mio fratello che aveva dimenticato in sala comune e lui è stato molto gentile con me!” aggiunse Sam.

“A te che prof. piace?” chiese Matt a Simon.

“Adoro Russ e come insegna Storia della magia.”

“Ti piace quel vecchio noioso?!?” rispose un po' perplesso Matt.

“Mi piace molto la sua materia... in secondo posto adoro anche incantesimi e trasfigurazione... diciamo, alla pari.”

“Posso capire Povrek e la McCork, ma Russ non riesco a reggerlo... alle sue lezioni mi addormento sempre” rispose Sam “invece mi stimolano molto le lezioni di erbologia; la prof. Spring è molto brava.”

Nell'avanzare lentamente della sera, la sala comune di Grifondoro stava lentamente svuotandosi, finchè non rimasero solo un paio di ragazzine del secondo anno che continuavano a fissare isteriche Dan e Jack; anche Amelia aveva abbandonato gli amici, con un sonoro sbadiglio si era congedata augurando la buonanotte e salendo la scaletta a chiocciola diretta verso la sua camera da letto.

Simon, non potendo sopportare oltre quell'atmosfera, convinse gli amici ad andare a dormire.


Finiti gli allenamenti e dopo la doccia, Amelia se ne tornò alla sala comune, accompagnata dalla sua compagna Hellen Anderson, che voleva chiederle di aiutarla a conquistare Dan; il ragazzo invece fu trascinato da suo cugino Jack, che dopo le docce volle fare una capatina alle cucine per sgraffignare qualcosina.

Fu proprio nei sotterranei che scoprirono per caso un passaggio segreto vicino l'ingresso delle cucine. Erano quasi giunti alla loro golosa destinazione quando sentirono arrivare Gaylord, il custode. In fretta e furia si lanciarono contro la prima porta che trovarono, e lì dentro, in ascolto per capire quando fosse il momento propizio per uscire, urtarono una parete mobile e Dan finì dall'altra parte del muro.

“Ma che cos...” stava dicendo, quando sentì la voce del cugino al di là del muro.

“Dan, ci sei? Sei ancora lì?”

“Sì!” rispose l'altro.

“Dobbiamo tirarti fuori di lì, o Gaylord potrebbe scoprirci ugualmente, dobbiamo tornare in sala comune.”

“E bravo il nostro genio, mi dici tu come fare?”

“Prova a spingere il muro e io proverò a tirare, vediamo se così riusciamo a sbloccare il passaggio.”

Provarono insieme, mentre Dan spingeva, e Jack, dopo aver trovato degli appigli sul muro, aveva iniziato a tirare.

“Non funziona.” la voce di Dan al di là del muro era molto chiara.“Allora facciamo il contrario, io spingo e tu tiri.”

Provarono di nuovo, ma anche se stavolta era Jack a spingere, Dan non trovò nessun appiglio per poter tirare.

“Oh... come facciamo... come facciamo?” Jack stava iniziando a perdere la pazienza, a metà tra l'arrabbiato e il disperato.

Tra i lamenti di Jack, la voce di Dan si fece sentire più chiara che mai: “Vuoi ascoltare me ora, brutto idiota?” Jack tacque di botto. “Secondo me funziona come una di quelle... come le chiamano i babbani... ah sì, porte girevoli. Tu prova a spingere solo il tuo lato destro ed io farò lo stesso; vediamo se riusciamo a farla girare. Se non dovessimo farcela, facciamo cambio e spingiamo dalla parte sinistra, d'accordo?”

“Ok!” rispose Jack calmatosi un po' alla volta.

Stavolta funzionò; l'idea di Dan si era rivelata fattibile e la porta stava lentamente girando, mentre il ragazzo al di là del muro, già iniziava a scorgere una sottile lama di luce della stanza adiacente senza dubbio più illuminata dello stretto passaggio per via delle candele. Quando ci fu abbastanza spazio per riuscire a far passare il ragazzo, Jack si catapultò dentro, ancor prima di permettere a Dan di uscire.

“Ma questo cos'è?” disse ammirato e incuriosito.

“Credo sia un passaggio segreto, una volta ho sentito mio padre parlare di una mappa che raffigurava l'intera Hogwarts, comprensiva di passaggi segreti e persone all'interno.” rispose Dan con meno euforia rispetto al cugino “Ma ora è meglio se ci sbrighiamo a uscire e tornare di sopra.”

Tornati in sala comune, stracarichi di dolciumi e roba varia, Dan si era fatto molto più curioso riguardo a quel passaggio che avevano scoperto lui e suo cugino, così prese in disparte sua sorella e le chiese:

“Senti Julie, sai se per caso Hogwarts ha ancora i vecchi passaggi segreti di quando studiavano i nostri genitori?”

La risposta della sorella non tardò ad arrivare:

“Potrebbero esistere ancora, certo... per quel che ne so, la Nuova Hogwarts è stata ricostruita sulle vecchie e ancora solide fondamenta, quindi alcuni passaggi, seppur sepolti, potrebbero esistere ancora e perchè no? Essere ancora praticabili; ma perchè tutte queste domande?”

“Niente... e che io e Jack abbiamo fatto una scommessa: lui diceva che i passaggi non ci sono più, mentre io insistevo sul fatto che fossero ancora esistenti. Comunque grazie per l'informazione; ho vinto la scommessa.” E fingendosi allegro Dan si allontanò da lei.


Il tempo continuava scorrere per gli studenti nella tanto amata Hogwarts; seppur stracarichi di compiti, i divertimenti non tardavano ad arrivare ed era un sollievo poter staccare un po' dalla solita routine. Quando potevano, Simon, Matt e Sam scendevano giù fino al lago a respirare la fresca aria autunnale, prima che l'inverno imminente rendesse troppo fredda l'atmosfera per poter star fuori nel parco.

[...]

Ai primi di Novembre dal terzo anno in poi ebbero il permesso di ricominciare le gite a Hogsmeade, e questo lasciava la sala comune di Grifondoro decisamente svuotata il sabato; quella sera, ad esempio, non c’era quasi nessuno in giro: un paio di ragazzi del secondo anno stavano giocando a Sparaschiocco vicino al fuoco, tre ragazzine del primo anno parlottavano a bassa voce sul divanetto, mentre Simon e Matt giocavano a scacchi vicino alla finestra. Sam, che era seduto a terra vicino alle loro sedie, ogni tanto sbadigliava e alzava gli occhi per vedere a che punto era la partita.

Simon ordinò alla sua regina di muoversi. “Scacco.” Dichiarò con un sorrisetto.

“Tu sei un demonio.” Matt osservò con attenzione la scacchiera, arricciando il naso quando vide che era decisamente in difficoltà.

“Chi sta vincendo?” chiese pigramente Samuel, sbadigliando.

“Lui si sta illudendo.” Fece Matt, cercando una possibile soluzione.

Simon fece un sorrisetto e si stiracchiò. “Alla prossima mossa chiudo la partita.”

Samuel si mise dritto sulle ginocchia. “Ehi ragazzi, è un po’ che vorrei dirvi una cosa.”

“Che c’è, Sam?” chiese Simon.

“Ecco, pensavo…noi non ci siamo iscritti a nessun club.”

Matt si accigliò ma non tolse gli occhi dalla scacchiera. “Cioè?”

Samuel scrollò le spalle. “Cioè tutti fanno qualcosa e noi no.”

“Cavallo in D6.” Matt si liberò dallo scacco. “Io avevo proposto Quidditch, ma voi rompete.”

“E’ una palla, Matt. Lo vuoi fare solo perché lo fanno tutti. Torre in A8.” Simon si grattò una tempia.

Samuel annuì. “E poi io non voglio fare uno sport dove c’è anche mio fratello. E’ già abbastanza penoso viverci insieme.”

“Potremmo iscriverci a qualcosa di stupido che ci lascia un sacco di tempo libero.” Disse piatto Matt, facendo la sua mossa.

“Perché deve essere per forza qualcosa di stupido?”

Matt alzò gli occhi al cielo. “Perché così non dobbiamo per forza dipendere da te, Simon.”

“Che scemenza.” Simon con noncuranza ordinò al suo alfiere di avanzare.

“E se facessimo quella specie di corso di Erbologia del venerdì pomeriggio?” propose Samuel.

“Scordatelo, Sam.” Fece deciso Simon. “Non mi piacciono le piante.”

“Però prendi sempre il massimo a Erbologia.” Osservò Matt.

“Si, perché è una materia facile.” Simon scrollò le spalle. “Scacco matto.”

“Cos…no! Ma dai!” Matt guardò inorridito la scacchiera. “Non è matto, non…”

“E’ matto, piantala.”

“Ma come diavolo…hai barato!”

Samuel rise. “Sei il migliore, Simon.”

“Ma quale migliore!” Matt non voleva rinunciarci. “Ci deve essere un errore…non è matto…”

Simon ridacchiò. “Sei un caso disperato.”

“Proprio te cercavo!”

Simon riconobbe la voce della cugina e si voltò quando la vide che si avvicinava. “Ehi Julie.”

[...]

“Che gruppo ci consigli di frequentare, Julie? Sai, di quelli pomeridiani.” fece sbrigativamente Simon.

“Avete provato il club di Incantesimi?” chiese Julie. “Io faccio Trasfigurazione Speciale, ma Mary mi ha detto che anche Incantesimi è buono. E poi c’è un sacco di gente.”

“Non è male come idea.” Simon guardò Matt. “Che dici?”

“Da provare. Quando si riuniscono?”

“Quelli del primo e secondo anno il lunedì alle sette.”

“Allora domani ci andiamo.” Fece Simon.

“Beh…ci vediamo.” Julie li salutò e si allontanò in direzione del dormitorio femminile.

[...]

(tratto da “A WIZARD’S LIFE” di Sunny)


Dan, Jack e Amelia tornarono molto tardi stracarichi di pacchetti, tra cui si notavano qualche dolciume e vari scherzi; Amelia aveva anche preso un bel regalo di compleanno per la sorellina di Simon, ma non volle rivelare a nessuno cosa contenesse, mentre gli altri due, com'era prevedibile, se n'erano dimenticati.

Simon e Matt, com'era da aspettarselo, erano immersi nella ulteriore partita a scacchi, con un conteggio finale di 13 partite vinte a 5 per Simon.

“Abbiamo fatto anche due pareggi.” continuava a ripetere Matt a chiunque si avvicinasse e chiedesse il risultato.

Sam era quello meno interessato; continuava a cercare con lo sguardo la bellissima cugina di Simon, e appena riusciva a scorgerla davanti al camino o circondata dalle sue amiche, continuava a fissarlo con una espressione da ebete dipinta sul volto.

Appena giunta l'ora della cena scesero tutti nella Sala Grande; quelli più eccitati erano quelli tornati da Hogsmeade, soprattutto quelli del terzo, dato che era prima volta che la visitavano, e la cena fu consumata più vivacemente del solito.

Ma Simon riusciva solo a pensare alle parole di Julie e al club di Incantesimi concludendo ogni volta che era una scelta perfetta.


* * *

stavolta un po' più di movimento per i nostri giovani eroi; niente di abbastanza rilevante fin'ora, tranne forse qualche piccola cosina, giusto per rimettere un po le cose come erano una volta... e con l'anno nuovo e il mio compleanno, mi sono fatta e vi ho fatto un bel regalo: primo cap dell'anno e primo cap scritto col mio nuovo portatile, preso proprio il giorno del mio 21° compleanno... :D quanto sono contenta... ricordo sempre che il prologo e alcuni pezzi della fic, altro non sono che spezzoni della one-shot di Sunny, ma ora: via ai ringraziamenti...

marikotter: mille grazie per avermi recensito... vedi, sono molto contenta di aver esaudito questo tuo desiderio... in effetti era anche il mio, ma quando ho capito che più di qualche one-shot non potevo leggere, ho deciso di cimentarmi io stessa in questa impresa... continua a seguirmi, ne ho preparate veramente di belle per i nostri amici...

Sunny: sono molto lusingata per le tue belle parole, comunque non credere che io sia più brava di te con questo genere di cap di transizione: non mi vengono mai della lunghezza giusta e alcune parti sono più frettolose di altre... piaciuto il puzzle?? dovevo usare altri pezzi della tua one-shot e per un po' li vedremo lì in mezzo...

sirius4ever: grazie anche a te per il tuo sostegno... più avanti ne vedremo delle belle, ma per questi primi capitoli ci saranno poche novità... spero comunque che ti piacciano lo stesso...

Maky91: mi fa molto piacere leggere le tue parole e anche se dici che non sei una grande esperta, a me tira molto su di morale... nel primo cap ho solo ampliato con mie idee ciò che aveva già scritto Sunny; come ho già detto è stato come fare un puzzle... anch'io ho letto il sesto libro e devo dire che mi è sembrato ... anche tu aggiorna presto la tua fic che sono molto curiosa...

PS: ho letto il sesto libro di HP (in un giorno e mezzo; record) e siccome già sapevo cosa accadeva, devo dire che mi sono fatto due risate tra un'avventura e l'altra; quello che mi è dispiaciuto è che i capitoli non gli hanno reso giustizia (doveva essere più lungo) e si alternano momenti ricchi di particolari a veri e propri buchi... mah, chi la capisce la Rowling??

   
 
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