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Autore: _Lightning_    06/03/2011    4 recensioni
E se Jim, invece di imbarcarsi sull'RLS Legacy e vivere favolose avventure sul Pianeta del Tesoro, fosse un pirata?
E se, alla ricerca di un imbarco, incontrasse proprio il vecchio Silver e si unisse a lui e alla sua ciurma?
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jim Hawkins, John Silver, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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V

One Step Closer



Jim passeggiava lentamente lungo le banchine dello spazioporto con lo sguardo perso malinconicamente nel vuoto, verso il tramonto verdastro che sfumava dolcemente nel blu profondo dello spazio. Arrivato davanti alla taverna "Occhio di Gatto" sospirò sconsolato, rendendosi conto che mancavano ormai poche ore all'ora del fatidico incontro. Scrollò le spalle, ripetendosi che l'informazione ottenuta la sera prima sarebbe stato il suo asso nella manica e che se la sarebbe cavata.

Continuò a camminare e, giunto quasi alla fine del molo, svoltò in Shrouds Alley [1], una stradina secondaria che conduceva dall'altra parte dello spazioporto, ai cantieri navali. Non avendo altro da fare per quasi tre ore, aveva già deciso di andare a dare un'occhiata alle navi in costruzione; sapeva che nei giorni scorsi aveva attraccato una StarHammer della Marina Imperiale, bisognosa di riparazioni urgenti, ma non aveva ancora avuto modo di ammirarla. Un'occasione del genere capitava raramente, visto il ridotto numero di navi di quel tipo. Il pensiero dell'imponente vascello gli risollevò un po' il morale, distogliendolo dalle sue cupe preoccupazioni.

Affrettò il passo, ansioso di riuscire a vedere il mortaio Nova di cui era provvista la nave, l'arma più potente attualmente esistente nell'Eterium, ma dopo pochi passi udì un rumore metallico e improvviso dietro di sé che attirò la sua attenzione, facendolo voltare di scatto. La strada era tranquilla e deserta, ma Jim non si rilassò: sebbene il cyborg gli avesse promesso di non fargli del male, non era prudente abbassare la guardia. Ricominciò a camminare, e stavolta udì chiaramente un rumore di passi dietro di sé, che lo convinse a passare all'azione, o perlomeno a svignarsela. Si bloccò improvvisamente, accostandosi al muro e rimanendo coperto da una bidone della spazzatura, fingendo di allacciarsi una scarpa.
 
Si ricordava che dietro il bidone c'era l'entrata di servizio del locale "Andromeda"[2], gestito da Hubble [4], un suo conoscente, perfettamente camuffata con il muro, dato che era utilizzata per scopi non proprio legali, come lo spaccio di Dumbell [5] – che a quanto pare stava facendo faville tra gli Arturiani.
Così si appoggiò con noncuranza alla porta-muro, che si aprì senza un rumore, lasciandolo scivolare dentro la piccola anticamera senza esser visto.  La porta si richiuse da sola altrettanto silenziosamente. Jim non perse tempo e, dopo essere entrato nelle cucine ed averle attraversate rapidamente e, dopo aver salutato di sfuggita Hubble, uscì dal locale, il cui ingresso si affacciava sul molo di Crescentia.

Rapidamente, svoltò di nuovo in Shrouds Alley e si avvicinò di soppiatto all'entrata nascosta, deciso a sorprendere il suo misterioso inseguitore e, se possibile, a dargli una lezione.

 
***

 
B.E.N. sbirciò dietro il bidone, sicuro di vedere il ragazzo che aveva appena trovato tanto faticosamente, e rimase a bocca aperta nel vedere che era sparito. Rimase immobile, sconcertato. La prospettiva della fonderia gli sembrò più vicina che mai. Fece un profondo sospiro metallico, rassegnato, e si girò... trovandosi faccia a faccia con l'oggetto del suo pedinamento, che sembrava in procinto di saltargli addosso.

«Waaah!»- fece un balzo indietro, andando a sbattere contro il bidone e rovesciandoselo addosso, e cadde poi rovinosamente a terra, coperto di rifiuti meccanici; strisciò velocemente all'indietro e si rialzò deciso a darsela a gambe, ma il ragazzo riuscì a bloccarlo afferrandolo per un piede. 

B.E.N. tentò di divincolarsi, invano, e scivolò su un bullone, trascinando anche il ragazzo nella caduta.  Entrambi frastornati, rimasero immobili per qualche secondo. Il ragazzo fu il primo a riprendersi e immobilizzarlo il robot.

«Perchè mi stavi seguendo?!» sibilò, infuriato.

«Non sono stato programmato per rispondere a questa domanda,» gracchiò il robot, gli occhi roteanti in cerca di una via di fuga.

«Se non me lo dici ti smonto pezzo per pezzo e ti lascio qui!» lo minacciò spazientito, afferrando una chiave inglese uscita dal bidone e sventolandogliela davanti.

B.E.N. la fissò con orrore. Possibile che tutti fossero decisi a ridurlo a un mucchietto di rottami?! 

«Diciamo che non lo sto facendo di mia volontà. Posso andare adesso?» chiese speranzoso, indicando debolmente l'imbocco della stradina.

«No che non puoi andare! Ti ha mandato quel cyborg? Ti ha detto di uccidermi, vero?» lo interrogò a raffica.

«Ucciderti? Certo che no! Non ho nemmeno il circuito dell'omicidio installato, e poi, perchè dovrebbe volerti morto?!»

Jim si rese conto dell'assurdità della sua domanda: quel robot non era in grado di pedinare qualcuno senza farsi scoprire, figuriamoci di uccidere.

«Insomma, sono solo un robot! Il vecchio Silver mi ha...» si bloccò di scatto, a bocca aperta, rendendosi conto di quello che aveva appena detto.

«Si chiama Silver?» chiese sbigottito Jim, sapendo di aver già sentito quel nome. «Quel Silver?»

B.E.N. gettò la maschera: ormai era inutile continuare a mentire.

«Già, proprio uno dei pirati più ricercati dell'Eterium; e ora sta cercando di mettere insieme una nuova ciurma dopo il fallimento dell'ultima scorreria,» disse laconico.

Jim annuì: ricordava di aver letto un articolo di giornale al proposit. A quanto pareva, Silver aveva attaccato a testa bassa una flotta mercantile, ignaro del fatto che fosse scortata da una buona dozzina di navi della Marina, così aveva perso più di metà delle navi ed era scampato per un pelo alla cattura. Rabbrividì nel rendersi conto di aver parlato con uno dei più temibili pirati che avesse mai solcato l'Eterium.

«Ma se è come dici, che cosa vuole? Che se ne fa uno come lui di uno come me?»

«Chiedi all'androide sbagliato: io sono nella sua ciurma ed obbedisco agli ordini, tutto qui. Mi ha detto solo di seguirti, non di farti del male.» 

Jim sospirò di sollievo: l'idea di inimicarsi un tipo come Silver non gli sorrideva affatto.


«Comunque sono B.E.N., Bio Intelligenza Elettro Numerica. Piacere, ehm... ragazzo di Montressor?» allungò esitante la mano tesa.

Jim lo lasciò andare, concludendo che non era una minaccia, e strinse guardingo la mano metallica.

«Jim. Jim Hawkins,» disse semplicemente.

«Ecco... adesso dovrei fare rapporto al capitano dicendo che ti ho trovato, perchè non mi risparmi un po' di fatica e non vieni di persona?»

Jim si soffermò su quella proposta: l'idea era allettante. Da quel che aveva capito, nonostante il loro primo fallimentare incontro, Silver l'aveva preso in simpatia, o aveva almeno un certo interesse in lui, visto che si era preso la briga di farlo pedinare. Riflettè per un attimo e un'illuminazione folgorante gli brillò in testa. In effetti, conosceva Silver piuttosto bene, e non ne aveva letto il nome soltanto sul giornale... l'aveva sentito dire, con tono rabbioso, anche da una certa "persona"... che non aveva mai rivelato null'altro su di lui, lasciando la sua figura ammantata nell'ombra della leggenda, ma si chiese comunque come avesse fatto a non collegare prima i due fatti. Quanti pirati-cyborg potevano esistere a quel mondo?

«B.E.N.? Credi di potermi aiutare?» chiese, guardandolo speranzoso.

«Può darsi... è un sì?» rispose esitante lui.

«Puoi far venire Silver alla taverna "Occhio di Gatto" stasera verso le nove? Digli che ci sarà probabilmente un suo conoscente,» spiegò, mantenendosi sul vago.

Stava davvero tentando di raggirare il famigerato Long John Silver? Evidentemente sì, e la propsettiva gli sembrava molto meno allarmante delle possibili alternative.

 
«Certo, dovevamo andarci comunque: ci mancano ancora parecchi componenti della ciurma,» rispose sicuro il robot.

«Bene. Dovrete aspettare fuori dalla saletta privata numero 7... in teoria sarebbe vietato, ma vedrai che un paio di dobloni convinceranno il proprietario a chiudere tutti e quattro gli occhi.»

«Non sarà un problema,» lo rassicurò B.E.N.

«Ma chi sarebbe questo... conoscente?- aggiunse, curioso.

«Diciamo che è un...» in quel momento  passò sopra di loro una nave solare, e il rombo dei motori coprì quasi del tutto la voce di Jim. «...–voriano piuttosto iracondo.»

B.E.N. chiese di nuovo chi fosse, ma Jim si rifiutò di ripetere il nome e gli fece cenno di andare da Silver e riferirgli il tutto, ribadendo il numero della sala e l'orario. Il robot annuì rassegnato e partì di gran carriera verso il molo, girò l'angolo e scomparve.

Jim si incamminò nella direzione opposta, con l'animo più leggero. C'era ancora una StarHammer che attendeva la sua visita.


 

Note:
[1] Shrouds Alley: letteralmente: Via delle Sartie
[2] Andromeda: una galassia
[3] Hubble: un telescopio posizionato negli strati esterni dell'atmosfera.
[4] Dumbell: una galassia; il nome originale era Dumbbell con due "B". Mi è sembrato adatto perchè in inglese Dumb vuol dire intontito/stupido, e  bell= campana. Lett. CampanaIntontita dà l'idea della droga, dai.
Mi sono divertita a cercare nomi di galassie/pianeti/stelle e quant'altro per dare i nomi a cose/persone nel mondo di Jim :)  Ce ne saranno altri nel prosismo episodio!


Note dell'Autrice

Sì, sono una sadica u.u  Neanche in questo capitolo saprete chi è il misterioso personaggio che spaventa tanto Jim!  *i lettori si riducono a zero*
*passa una palla di fieno*
Va bene, a parte questo, visto che sarebbe troppo sadico farvi aspettare fino a domenica prossima per avere una risposta, credo che aggiornerò prima, se avrò il tempo, perchè il prossimo capitolo è già tutto nella mia testolina. B.E.N. è sempre il solito imbranato e lo rimarrà per tutta la FF u.u  Altro da dire?
Ah, sì, grazie a  JuliaSnape, Evey_f e Piccola Letty per aver commentato la storia, mi fate felicissima <3

Alla prossima puntata! *peppepereperepeppepereeee* -musichetta del circo-

-Light-



 
-Tutti i diritti appartengono a Stevenson, per la storia originale "L'Isola del Tesoro, e alla Disney per il film 'remake'  "Il Pianeta del Tesoro"; la storia è scritta senza alcun scopo di lucro-
-Alcune informazioni sono prese dal videogioco Disney "Il Pianeta del Tesoro - Battaglia su Procyon"-



 
   
 
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