Impossibile
Impossibile – era stato quello il primo pensiero quando
Percy gli aveva detto di Fred. Non ci
aveva creduto, all’inizio. Era convinto che se fosse successo qualcosa a Fred
l’avrebbe saputo, l’avrebbe sentito – in fondo erano fratelli. Anzi, molto più
che fratelli, erano gemelli. Identici. Nemmeno i loro genitori riuscivano a
distinguerli, il più delle volte. Solo Silente sembrava sapere sempre chi dei
due era chi. Certo, il fatto che da qualche mese a questa parte Piton gli avesse
mozzato un orecchio aveva facilitato di molto le cose. Sorrise, a quel
pensiero.
Se fosse successo qualcosa a Fred lui l’avrebbe saputo subito, ne era
convinto.
Solo quando aveva visto il suo
corpo nella Sala Grande, disteso tra le altre decine di corpi appartenuti a chi
aveva lottato quella notte, si era convinto che non era stato un malinteso, o
un improbabile scherzo di Percy.
La cosa che lo aveva colpito di
più di quel corpo era che, oltre all’aspetto, non vi riconosceva niente di
Fred. Fred non era mai stato fermo nemmeno quando dormiva. Quel corpo immobile
non poteva essere il suo.
Fu solo dopo essere ritornato
alla Tana, quando entrando in quella che ormai era solo la sua stanza vide gli
oggetti del fratello e il letto in cui mai più avrebbe dormito, che la realtà
della morte di Fred lo travolse.