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Autore: DreamGirl91    15/03/2011    9 recensioni
Rachel è stata definitivamente lasciata da Finn e sembra proprio che non riesca a farsene una ragione... ma è davvero Finn il ragazzo adatto a lei? [Puck/Rachel]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LOST WITHOUT YOU

6. Moving Too Fast

"Ripetimi perché siamo qui," sbuffò Puck mentre lui e Rachel scendevano dall'auto.
"Perché Avenue Q è un musical geniale e il fatto che tu non l'abbia mai nemmeno sentito nominare è poco meno di un crimine, ergo dobbiamo immediatamente colmare questa tua lacuna," spiegò lei senza battere ciglio dirigendosi velocemente verso il teatro.
Puck la seguì lievemente scocciato. Odiava l'idea di essere costretto a passare il sabato sera chiuso in un teatro a vedere uno stupido musical da sfigati, ma Rachel l'avrebbe letteralmente ucciso se lui l'avesse lasciata da sola a fare da reggimoccolo a quei due, come gli aveva detto lei stessa appena tre ore prima.
Quei due, ovvero Kurt e Blaine, li stavano già aspettando davanti al teatro. Puck li vide flirtare davanti ad una locandina di Avenue Q dall'altro lato della strada. Alzò gli occhi al cielo mentre lui e Rachel si avvicinavano a loro.
Perché non potevano semplicemente baciarsi e farla finita?
"Ciao ragazzi!" li salutò Blaine con un sorriso.
"Ehi," rispose Puck squadrando il teatro con aria diffidente.
"Rachel!" esclamò Kurt, visibilmente emozionato. "E' meraviglioso... lo sai chi interpreterà Kate Monster stasera?"
"Kelli Sawyer, no?" domandò Rachel, chiaramente confusa. "Avevo letto su internet che..."
"Sì, sì," rispose Kurt impaziente. "Di solito è lei infatti... ma stasera sai chi farà un'apparizione speciale come Kate?"
"Chi?" chiese lei mentre i suoi occhi si facevano sempre più grandi. Puck non riuscì a trattenere un sorriso divertito. Quella ragazza era incredibilmente buffa.
"Lea Salonga!"
Ora, il nome non disse assolutamente nulla a Puck, ma chiaramente disse qualcosa di molto preciso a Rachel, i cui occhi diventarono definitivamente della dimensione della luna mentre lei iniziava a strillare e saltare in compagnia di Kurt, creando una scena molto simile a quella di poche ore prima al parco.
"Beh, che cosa stiamo aspettando ancora? Entriamo subito!" disse Kurt prendendo la mano di Blaine.
"Hai assolutamente ragione, sbrighiamoci!" esclamò a sua volta Rachel.
Dopodiché, fece qualcosa alla quale Puck non era minimamente preparato. Prese la sua mano e si precipitò verso l'entrata dell'edificio affiancando Kurt e Blaine con un sorriso più luminoso che mai.
Puck la guardò sorpreso. Non ricordava che lei l'avesse mai preso per mano, nemmeno quando erano stati insieme... eppure l'aveva fatto con una tale naturalezza...
Voltò la testa e incontrò lo sguardo di Blaine, che stranamente non era fisso su Kurt, ma su di lui.
Lo stava guardando con un sorrisetto saccente e soddisfatto. Sembrava che qualcosa nell'espressione di Puck o nel fatto che Rachel stringesse ancora la sua mano lo rendesse particolarmente felice.
Puck riconobbe quello sguardo e non gli piacque per nulla vederlo negli occhi di Blaine. Soprattutto mentre Blaine stava guardando lui.
Era lo sguardo che di solito Rachel riservava a Kurt e Blaine quando flirtavano o si prendevano per mano.
Il tutto non durò più di una frazione di secondo, e prima che Puck potesse accorgersene non solo Blaine aveva distolto lo sguardo, non solo erano già entrati nel teatro, ma Rachel gli stava già intimando di sedersi nell'ultimo posto a destra così che lei potesse stare tra lui e Kurt - cosa che Puck fece con molto piacere, dato che, per quanto gli piacesse quel Blaine, non aveva la minima intezione di stare tutta la serata a guardare lui e Kurt lanciarsi occhiatine dolci e tenersi per mano come due fidanzatini.
Nonostante tutto, però, quello sguardo lanciatagli da Blaine gli lasciò una strana sensazione all'altezza dello stomaco.
Perché l'aveva guardato così?
Sembrava quasi che Blaine pensasse che... che lui provasse qualcosa per Rachel.
Che sciocchezze.
Rachel gli piaceva, naturalmente... ma era un'amica, nient'altro. Era una bella ragazza, certo... ma era così irritante! E Puck non trovava assolutamente attraente quel suo atteggiamento sicuro di sé, non la considerava in alcuno modo sexy - specialmente non quando cantava con quell'irresistibile fuoco negli occhi, santo cielo, no! - e soprattutto non la trovava incredibilmente, insopportabilmente carina mentre saltellava entusiasta per uno di quei musical che le piacevano tanto.
No.
Proprio no, che idee...
"Silenzio!" sussurrò Rachel emozionata, stringendo lievemente il braccio di Puck. "Inizia!"
E i suoi occhi non lasciarono più il palco.

Though I don't know what tomorrow's bringing
I've got a singular impression
Things are moving too fast

Nel frattempo gli occhi di Puck avevano le loro belle difficoltà ad abbandonare Rachel. Non che non gli piacesse lo show... in effetti questo musical non era poi tanto male... anzi, era molto divertente. Il fatto, però, era che Puck non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero di lui e Rachel - loro due, insieme... una coppia. Questa volta per davvero, non solo come patetico piano per ricevere un misero secondo di attenzioni da Finn e Quinn.
Sapeva che la colpa era tutta di Blaine e di quel suo irritante sguardo soddisfatto... ma il problema era che quel pensiero in qualche modo si era impossessato di lui... e non gli dispiaceva. Cavoli, non gli dispiaceva affatto.
Mentre il musical andava avanti, battuta dopo battuta, canzone dopo canzone, Puck non poteva fare a meno di rendersi conto di quando effettivamente bella fosse Rachel mentre rideva dopo una battuta particolarmente divertente, con gli occhi che le brillavano più del solito. E non poté trattenersi dal desiderare di poterla abbracciare, di poter stringere la sua mano quando si asciugò una lacrima mentre Kate Monster cantava There's A Fine Fine Line, così come non poté reprimere l'istinto di correre a casa di Finn e prenderlo a pugni quando pensò che forse quella lacrima non era solo per Kate, abbandonata da Princeton per Lucy the Slut, ma anche un po' per l'idiota che aveva abbandonato lei.
Quando lo spettacolo finì e Kurt e Rachel si alzarono per fare una standing ovation a quella Lea-Qualcosa che aveva interpretato Kate, costringendo lui e Blaine a fare altrettanto, Puck era arrivato alla conclusione che, se all'inizio della serata era certo che Rachel fosse solo un'amica, ora non ne era più tanto certo. Non sapeva esattamente quello che provava, non sapeva quello che sarebbe successo tra loro, ma guardandosi indietro, ricordando che solo un mese prima era raro che si vedessero al di fuori della scuola mentre adesso passavano ogni secondo libero assieme, rendendosi davvero conto per la prima volta di quanto realmente si fossero avvicinati negli ultimi tempi, capì qualcosa: forse era amicizia, forse era qualcosa di più, ma ormai gli sarebbe sembrato impossibile concepire la sua vita senza Rachel.
Era tutto strano e assurdo, stava accadendo troppo in fretta e la cosa lo spaventava a morte, ma era così; non era solo più Rachel ad aver bisogno di lui.
"Allora, è stato così terribile?" gli chiese scherzosamente Rachel mentre uscivano dal teatro.
"No, non poi così male..." rispose Puck facendo il sostenuto. "Ma non portarmi mai più a vedere un musical!"
"Ma se ti sei divertito!" protestò lei.
"Non ci provare, questo non l'ho mai detto!" replicò lui. "Non puoi dimostrarlo!"
Rachel emise un buffo verso scandalizzato e lo guardò incredula. Poi sospirò, decidendo evidentemente di lasciar cadere la questione e riprendere a tormentarlo in un secondo momento. Guardò il suo orologio.
"Cavoli, si è fatto tardi," commentò. "Che ne dite di fermarvi da me, ragazzi? Casa mia è la più vicina al teatro e questo weekend i miei papà sono in viaggio d'affari."
"Hai la casa libera e non hai organizzato una festa?" domandò Puck scioccato. "Tu sei tutta matta Berry...  poi ti lamenti di non avere amici..."
"I miei papà si fidano di me, non voglio distruggere la casa," tagliò corto lei. "Allora, che ne dite? Venite da me?"
"La trovo una splendida idea, Rachel," disse Kurt mentre Blaine annuiva e Puck alzava le spalle con fare noncurante. "Chiamo subito mio papà."
Nessuno dei genitori ebbe qualcosa in contrario al fatto che i ragazzi si fermassero a dormire da Rachel - il fatto che i suoi papà fossero assenti era stato convenientemente omesso dalla conversazione - e in men che non si dica, i quattro stavano entrando in casa Berry.

I'm feeling panicked and rushed and hurried
I'm feeling outmaneuvered and outclassed
But I'm so happy I can't get worried
About this singular impression
I've got a singular impression things are moving too fast

"Potete usare i pigiami dei miei papà," disse Rachel prendendo le giacche e sistemandole sull'attaccapanni dell'ingresso.
"Venite, sono di sopra."
Blaine e Kurt iniziarono a salire le scale, ma Rachel fu trattenuta da Puck.
Il ragazzo cercò di reprimere un leggero brivido quando sfiorò la mano di lei, ma non ci riuscì.
Sto davvero dando di matto, pensò scuotendo lievemente la testa. Da quando prendere per mano una ragazza lo faceva sentire in quel modo?
Da quando Rachel aveva il potere di farlo sentire così?
Forse - e soltanto forse - gli occhi nocciola di Blaine non avevano poi tutti i torti quando lo accusavano silenziosamente di provare per lei molto di più di quanto non fosse concesso ad un amico.
E la cosa lo spaventava da morire.
"Che c'è Noah?" domandò Rachel guardandolo interrogativa.
Puck si riscosse, cercando di concentrarsi sul piano malvagio che si stava formando nella sua mente.
"I pigiami dei tuoi papà... sono nella loro camera da letto?"
"Certo, è ovvio, perché me lo... oh!" negli occhi della ragazza apparve improvvisamente una scintilla che Puck conosceva benissimo - la stessa che compariva negli occhi della sua sorellina ogni volta che ne combinava una delle sue... la stessa che probabilmente c'era nei suoi stessi occhi in quel preciso momento.
"Pensi anche tu quello che penso io?" chiese Puck con un ghigno poco raccomandabile.
"Certo," replicò Rachel lanciando uno sguardo malefico alle sue spalle, dove Blaine e Kurt erano spariti pochi istanti prima. "Non è strettamente necessario uno stanzino per attuare il piano dello stanzino, non credi?"
"Non potrei essere più d'accordo."
I due si guardarono mentre i rispettivi ghigni si allargavano sempre più.
"Rachel, non abbiamo idea di dove andare," la chiamò la voce Blaine da sopra.
"Arrivo!" rispose prontamente lei, e iniziò a salire le scale.
Puck la seguì, la mano ancora intrecciata a quella di lei e un lieve, inspiegabile batticuore.
Forse, pensò, non era così assurda l'idea di lui e Rachel insieme... o meglio, forse era talmente assurda da poter funzionare.
Quella vaga sensazione di paura rimaneva... Puckzilla non era certo il tipo che si impegnava con una sola ragazza! Eppure era accompagnata da una sensazione di leggerezza e di calore nel petto... una sensazione che era troppo dannatamente piacevole per poter essere ignorata.
Puck non poté impedirsi di pensare che Rachel l'avrebbe reso felice. E anche lui sarebbe riuscito a rendere felice lei. Molto più felice di quanto avrebbe mai potuto renderla Finn, questo era poco ma sicuro.
Ma forse stava correndo troppo.
Forse tutta questa storia era solo una sua fantasia e avrebbe semplicemente rischiato di rovinare il bel rapporto di amicizia che lui e Rachel stavano pian piano instaurando. C'era complicità tra loro... c'era sintonia. E parlavano. Parlavano un sacco.
Rachel si stava lentamente trasformando nell'amica più cara che potesse sperare di trovare... valeva davvero la pena di rischiare di buttare tutto nel cesso?
Puck non aveva una risposta.
"Era ora!" commentò Kurt alzando un sopracciglio quando Rachel e Puck arrivarono in cima alle scale. "Che stavate facendo là sotto?"
Puck non poté trattenere un ghigno.
Oh, non preoccuparti, Hummel... lo saprai anche troppo presto.
"Niente," rispose tranquilla Rachel. "Venite, questa è la camera dei miei papà."
La ragazza aprì una porta, rivelando un'ampia stanza con un enorme letto matrimoniale.
"Dunque, Kurt, tu vedi che cosa riesci a trovare in quel mobile laggiù... sì, bravo quello là... e tu Blaine..." aggiunse, fingendo di studiare per un secondo la corporatura del ragazzo. "Sì, cerca anche tu lì."
Blaine mosse ingenuamente un passo verso Kurt e, prima che uno dei due si potesse accorgere di qualsiasi cosa, Puck e Rachel avevano chiuso entrambi a chiave dentro la stanza.
"Semplice come bere un bicchier d'acqua," ghignò soddisfatta Rachel.
"Ehi!" strillò un indignatissimo Kurt. "Che razza di scherzo è questo?"
"Nessuno scherzo," disse seriamente Puck. "E' solo che siamo stufi marci di voi e del vostro continuo flirtare senza arrivare mai al sodo."
"Già," confermò Rachel. "E' ora che vi diate una svegliata, tra tutti e due. Uscirete da quella stanza quando avrete ammesso di essere innamorati, o non ne uscirete affatto."
"Ma io e Kurt non siamo..." tentò Blaine, ma fu bruscamente interrotto da Puck.
"Vallo a raccontare a qualcun altro," tagliò corto. "Basta, non ho più voglia di starli ad ascoltare. Rachel, andiamo a dormire."
"Buona idea, Noah, in effetti sono un po' stanca... buonanotte ragazzi. Volete un consiglio? Baciatevi e fatela finita, sarebbe tutto molto più semplice."
"Non avete nessunissimo diritto di..." iniziò Kurt, ma né Puck né Rachel lo stavano più ascoltando.
Ormai si erano entrambi fiondati nella camera di lei ridendo a crepapelle.
"Credi che il piano funzionerà?" chiese Rachel quando gli attacchi di risatine si furono finalmente calmati.
"Se non funziona fargli passare un'intera notte insieme senza alcuna possibilità di scampo, nulla funzionerà mai."
"Già," convenne lei annuendo. "Siamo una bella squadra noi due," aggiunse poi con un sorriso.
"La migliore, mia cara Berry," replicò lui rispondendo al sorriso.
"Sì, la migliore..." concordò Rachel. Poi aggiunse, arrossendo lievemente: "Sono contenta che tu sia nella mia squadra, Noah."
Di nuovo quella strana sensazione di calore si fece strada nel petto di Puck.
"E' bello esserci," rispose sinceramente.
Rachel accennò un sorriso imbarazzato e nessuno dei due parve vole aggiungere altro.
"Beh, dormiamo adesso," disse lei dopo un po', stendendosi sul copriletto rosa. "Sono ansiosa di scoprire come andrà a finire tra i due piccioncini di là."
"Scommetto che ormai staranno pomiciando furiosamente da almeno dieci minuti," replicò Puck con una scrollata di spalle, coricandosi accanto a lei. "Buonanotte Rachel."
"'Notte Noah."

I found a woman I love

Quella notte Puck venne svegliato da un peso sul petto non del tutto spiacevole e quando aprì gli occhi trovò Rachel accoccolata a lui che dormiva serenamente.
Con un piccolo ghigno, circondò la ragazza con le sue braccia e, in quel preciso momento, capì che sì, valeva la pena di correre il rischio e provare a stare con lei. Cavoli se ne valeva la pena.
Ne valeva la pena mille volte per poter stare con Rachel.
Qualcosa dentro di lui gli diceva che tutto sarebbe andato per il meglio tra di loro.
Con questa nuova consapevolezza nel cuore, Puck si addormentò sereno.
Il mattino seguente, quando Puck e Rachel aprirono la porta della camera di Hiram e Leroy Berry, Kurt e Blaine ne uscirono tenendosi per mano e guardandosi con una luce nuova negli occhi.
"Beh, che cosa c'è da guardare?" domandò Kurt squadrando i due amici con aria sostenuta. Poi aggiunse, con un tono d'avvertimento nella voce: "Non osate mai più chiudermi a chiave in una stanza, è chiaro?"
Rachel e Puck annuirono, la prima riuscendo a stento a trattenere le risatine, il secondo ghignando con l'aria di chi la sa lunga.
"Bene," disse Kurt alzando il sopracciglio con aria di superiorità. "E ora pretendo che prepariate a me e al mio ragazzo una bella colazione di scuse."
E senza aggiungere altro, iniziò a scendere le scale trascinando dietro di sé Blaine, il cui sorriso non era mai stato più luminoso.
Puck e Rachel si scambiarono una stretta di mano soddisfatta.
"Piano riuscito perfettamente," disse lei gongolante.
"Altro che colazione di scuse... dovrebbero baciare la terra su cui camminiamo."
"Sono assolutamente d'accordo."
"Noi stiamo aspettando!" tuonò Kurt dal piano di sotto.
I due sussultarono e si guardarono profondamente inquietati.
"Sai, ripensandoci..." disse Rachel lentamente. "Sarà meglio scendere e preparare quella colazione... Kurt sa essere spaventoso."
Puck annuì, rabbrividendo al pensiero di un Hummel arrabbiato. Quel ragazzo era piccolo, ma molto combattivo... e aveva Blaine dalla sua... e qualcosa nella testa di Puck gli suggeriva di non sottovalutarlo solo perché veniva da una scuola di damerini. Qualcosa diceva a Puck che quel ragazzo sapesse il fatto suo.
"D'accordo," cedette. "Però pretendo i muffin."
Rachel rise e prese la sua mano, precipitandosi giù dalle scale.
Puck non poté fare a meno di sorridere al suo gesto e si disse che sì, per quanto potesse sembrare impossibile, anche Puckzilla era caduto in trappola.
Aveva trovato una ragazza da amare.
E - strano ma vero - scoprirsi innamorato era la sensazione più bella del mondo.

AUTHOR'S NOTES

Ehilà!
Scusate per il ritardo. Sì, sono imperdonabile, me ne rendo conto. Tenterò di non farvi attendere più così tanto, ma nel caso in cui io lo faccia ricordate: la colpa è solo di tutta la roba che ho da studiare, utilizzate i vostri poteri telepatici per convincere l'immensa mole di lavoro a svolgersi da sola, senza bisogno del mio intervento u.u xD
Avenue Q è un musical stupendo e Lea Salonga è un'artista meravigliosa... e per quanto non sia servita a nulla nella storyline la volevo citare perché la adoro... e perché trovo gli excited!Rachel&Kurt estremamente teneri u.u le mie dive preferite *-* detto questo, no, lei non ha mai recitato in quel particolare musical, ma... whatever. La cosa non ci preoccuperà minimamente e fingeremo che l'abbia fatto, giusto? Perfetto :D
In conclusione... sweet Puck is sweet *-* e noi lo amiamo così com'è, specialmente con Rachel al suo fianco (non negherò che le continue scene Luck e Finchel mi stiano spezzando il cuore in minuscoli pezzettini settimana dopo settimana ç_ç ma accetterò la volontà di RM - pur continuando ad essere arrabbiata con lui perché non mi soddisfa - e scriverò tante ficcy per consolarmi u.u)
Un grazie enorme a tutti quelli che seguono la mia storia, siete unici :) e un grazie speciale alla mia schiavista personale, Tem_93, che con... ehm... amore e dolcezza mi ricorda di postare i nuovi capitoli al più presto lol fai bene, continua a schiavizzarmi!;)
Hugs&Butterfly Kisses
DreamGirl<3


  
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