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Autore: Reghina    17/03/2011    7 recensioni
Poco prima della saga di Marineford, un incontro tra Shanks e Mihawk.
"[...]“Ci rivedremo sul campo”.
“Verrai?”.
“Se il Destino vorrà”.[...]
".
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Drakul Mihawk, Shanks il rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Saved By Destiny.

 

Come ogni volta Taka No Me1 riuscisse a trovarlo, Shanks non lo sapeva.
A dir la verità non si era mai posto realmente il problema – non era pericoloso, Mihawk, non per lui almeno.
In ogni caso, quella era ben la seconda volta in meno di sei mesi che lo spadaccino più forte del mondo veniva avvistato dai suoi uomini.
La prima volta era venuto a portargli un avviso di taglia di Rufy – che valeva qualcosa come 30 milioni, o giù di lì – e avevano ampiamente festeggiato.
Shanks gli aveva anche chiesto di fargli avere notizie, visto che Mihawk sapeva informarsi molto meglio di lui, ma non poteva credere ci fossero già novità.
Rufy aveva ricevuto la taglia sopracitata neanche sei mesi prima.
Come al solito Taka No Me si avvicinò a lui senza fiatare e gli sbatté sotto il naso un blocco di avvisi.
“E questi sarebbero?” chiese curioso il Rosso, senza neanche guardarli.
“Taglie” risposta laconica che avrebbe lasciato interdetto chiunque.
Ovviamente Shanks non era 'chiunque', quindi senza farci troppo caso spostò la sua attenzione sugli avvisi.
Sul primo spiccava l'immagine di un ragazzino sorridente, con un cappello di paglia a Shanks fin troppo famigliare.
“Rufy?” domandò, più a se stesso che a Mihawk.
Scese con lo sguardo sul classico 'Vivo o Morto' e poi più giù, alla cifra.
E per poco non ci rimase secco.
“Trecento milioni?!”urlò, strabuzzando gli occhi.
Di taglie alte ne aveva viste, però non aveva mai sentito di qualcuno che se la fosse guadagnata così velocemente.
“Ma non dovrebbe essere ancora neanche a metà percorso” borbottò, prendendo tra le mani i fogli, quasi non ci credesse.
“Ha dichiarato guerra al Governo Mondiale insieme ai suoi compagni” spiegò lo spadaccino, senza tradire alcuna emozione.
“Nani2?!” domandò, mentre anche il resto della sua ciurma fissava il membro della Flotta dei Sette.
Ovviamente Mihawk non ripeté, si limitò a fissare Shanks.
Il suddetto batté un paio di volte gli occhi, poi tornò agli avvisi.
“E quindi questi sarebbero i suoi compagni” mormorò, riprendendo la calma tutto d'un botto.
Un cacciatore di pirati, una gatta ladra, un tipo senza foto, una bambina demoniaca, un cyborg, un'imitazione di un supereroe e un animaletto dall'aria dolce.
Erano una strana banda, anche senza conoscerli Shanks lo sentiva a pelle.
“Neh” fece, passando le taglie ai suoi, in modo che potessero vederle “La scorsa volta non te l'ho chiesto, ma per quale motivo me le hai portate?”.
Mihawk non rispose, assottigliando gli occhi giallo-dorati in maniera quasi minacciosa.
“Oi, oi, cos'è quell'espressione?” sogghigno il Rosso.
“Il tuo protetto ha radunato persone interessanti” si limitò a commentare l'altro, freddamente.
“Oho, trovato qualcuno che suscita il tuo interesse?”.
“Forse” fu la risposta vaga, ma un po' meno disinteressata.
“Quel Roronoa, vero?” e certi dettagli a Shanks non sfuggivano mai.
“Stai tirando a indovinare?”.
“Stai dicendo che sbaglio?”.
“No”.
“Che buffo. E pensare che l'ho detto a caso”.
“Mi chiedo se tu sia troppo sveglio o troppo ingenuo, a volte”.
“Se trovi la risposta fammela sapere!”.
Mihawk rimase fermo ancora un attimo, ostentando il suo sguardo duro, per poi fare dietro front.
“Dovresti prestare più attenzione agli eventi che succedono attorno al tuo protetto”.
“E perché dovrei sforzarmi tanto, se ci sei tu che me li servi su un piatto d'argento?”.
“Siamo stati richiamati per la battaglia prevista contro Barbabianca. Se per caso il tuo moccioso si metterà in mezzo, di lui non resterà nulla”.
“Fa come meglio credi”.
Esitò solo un secondo, poi rovesciò improvvisamente il capo all'indietro e rise, come si fosse appena ricordato di una divertente barzelletta.
Mihawk si girò verso di lui, rivolgendogli un'occhiata difficilmente traducibile.
Sembrava sorpreso, schifato e preoccupato.
Tutto insieme.
“No, ci ho ripensato!” esclamò l'Imperatore.
Improvvisamente Taka No Me si trovò inchiodato da due occhi quasi bianchi, terrificanti, avvolto dal potere di Shanks.
Vi aveva avuto a che fare molte volte – infinite, innumerevoli – ma il Rosso non era solito manifestare il suo spirito fino a quel punto.
I suoi stessi uomini sembravano soffrirne e Taka No Me, per quanto abituato, si sentiva quasi soffocare.
E sì che anche lui faceva utilizzo dell'Haki.
“Se Rufy avrà un solo capello fuori posto per causa tua, dimenticherò all'istante che siamo amici, Mihawk” scandì, letale.
Farò soltanto ciò che devo”.
Shanks parve quasi addolcirsi “Provaci pure, se ti diverte”.
“Stai dicendo che non posso battere quel moccioso?”.
“E chi può saperlo, è tutto nelle mani del Destino”.
Mihawk assottigliò lo sguardo, non riuscendo a seguire i ragionamenti contorti di Shanks.
Destino?Oh, non era così sciocco da non crederci, ma non era quello il punto.
Cosa c'era che lui non sapeva, sul Destino di quel moccioso?
Lanciò uno sguardo ai volantini che passavano di mano in mano e si chiese se il Destino del 'marmocchio' riguardasse anche il suo futuro avversario.
“Vedremo se il Destino lo salverà dalla mia spada” rispose, mantenendosi neutrale.
“Ci rivedremo sul campo”.
“Verrai?”.
“Se il Destino vorrà”.
Taka No Me rimase ancora un attimo fermo, prima di fare qualche passo verso la sua imbarcazione.
“Tu ci credi davvero, mh?” domandò.
“Non ho prove se è questo che intendi. Ma io credo in lui”.
“Hai già scelto il tuo erede, allora?”.
“E tu no?”.
Nessuna – prevedibilmente – risposta.
Solo passi che si allontanano.
Il Rosso sorrise “Festeggiamo!” propose, alzando un boccale preso e riempito chissà quando “Il nostro Rufy è diventato famoso!”.
I festeggiamenti entrarono nel vivo in men che non si dica, mentre Shanks osservava la direzione in cui sapeva esserci il mare.
Il Destino non gli avrebbe portato via Rufy.
Lui l'avrebbe impedito.



1. Taka No Me: Occhi di falco
2.
Nani: Cosa.

   
 
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