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Autore: Kiki May    17/03/2011    2 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Eccomi, nel giorno di festa, con un nuovo aggiornamento.

Riprendo il commento di _Buffy, che ringrazio: nel descrivere il rapporto che lega Buffy ed Angel ho cercato di essere quanto più IC possibile. È innegabile, infatti, che il vampiro e la cacciatrice non abbiano mai dimenticato i sentimenti che provano l'uno per l'altra, però io credo che Spike sia il compagno adatto a Buffy e che la cacciatrice può sperare di vivere una relazione completa e adulta proprio con lui.
In questo senso sto cercando di descrivere le dinamiche del trio, legando Spike ad Angel, in qualità di amici, perché credo nel loro riavvicinamento progressivo, descritto nella Quinta Stagione di ATS.
Dunque, spero di aver centrato il segno e spero che questa storia continui a piacervi. ^^


Buona lettura! ♥

 

 

 

10. Safe

 

 

 

Buffy si risvegliò con la bocca impastata dal sonno ed un leggero senso di nausea. Il sole era tramontato e gli aerei illuminavano l’oscurità del cielo come stelle lampeggianti.
La cacciatrice stropicciò gli occhi, trattenne uno sbadiglio.
Il pizzo della canottiera che indossava, umido di saliva, le provocava una sensazione sgradevole. Avrebbe voluto fare la doccia e cambiarsi, Annie, però, stava per ritornare e Spike e Angel erano ancora in casa.
Quest’ultimo era scomparso, lasciando Spike solo, accanto a lei.
Il vampiro ne aveva approfittato per stringerla in un abbraccio.
Buffy lo scostò gentilmente. Si diresse in cucina.
Angel era in piedi, dinnanzi a lei; indossava solo i pantaloni, il foro d’entrata del dardo avvelenato si era ridotto alle dimensioni di una puntura d’insetto.
“Ti ringrazio.” esordì il vampiro, con un tenero sorriso. “Come ti senti?”
La cacciatrice nascose la cicatrice sul braccio, inconsciamente, e scosse il capo, vaga.
“Un po’ stordita, ma bene.”
“Dovresti mettere qualcosa sotto i denti, sei molto pallida.”
“Mangerò qualcosa. A proposito …”
Buffy prese il telefono e compose un numero.
Nel giro di cinque minuti il campanello di casa suonò, una giovane passò a consegnare una cassa di sangue sigillata.
“Non avresti dovuto …”
“Non mi è costato nulla.”
“Grazie ancora.”
Buffy chinò il capo e prese a giocherellare col tessuto della vestaglia chiara.
Angel la avvicinò con premura.
“Hai fame?”
“Un po’.”
“Ti preparo qualcosa.”
“Sai cucinare?!”
“Beh, sì. Non sarò un maestro, ma … posso?”
“Fai pure.”
Il vampiro si diresse al frigo. Lo esaminò per qualche secondo, concentrato.
“Non hai fatto la spesa!” osservò, infine.
Buffy chiuse gli occhi, mortificata.
“Sì, ecco … avrei dovuto andare oggi, ma … insomma, non c’è proprio niente?”
“Proprio niente no, posso farti le crepes col formaggio e il pomodoro. Ti piacciono?”
La cacciatrice sorrise come una bambina.
“Sì.”
Angel iniziò a cucinare, contento.
“Spike dorme profondamente, quando avrò finito passerò a svegliarlo e andremo via.”
“Non dovete proprio –“
“Vorresti che restassimo sino all’arrivo di Anne?”
Buffy non rispose.
“Non devi preoccuparti, sai? Non è mio compito giudicare e lei è tua figlia. Hai fatto l’amore con lui, vero?”
“Con Annie?!”
“Con Spike.”
“Oh.”
“Mi dispiace, sono un vampiro e lo sento.”
“Dispiace a me. Non quello che è successo, intendo … non so come spiegare.”
“Non devi. È passato tanto tempo da quando noi due stavamo insieme, siamo cambiati. Capisco che tu abbia bisogno di avere un uomo accanto a te, un uomo che non posso essere più io.”
“Davvero?” sospirò Buffy, tremante.
Una parte di lei temeva la risposta di Angel.
“Sì.”
“Mi sei mancato.”
“Cosa?”
“Mi sei mancato.” blaterò frettolosa, la cacciatrice. Strinse le labbra, colpevole. “Non dovrei dirtelo adesso!”
Angel sorrise.
“Mi sei mancata anche tu. Li vuoi affettare i pomodorini?”
“Spiegami come devo fare.”
Il vampiro armeggiò col coltello, e Buffy rise.
“Sei bravo!” constatò, arrossita di imbarazzo ed emozione. “Li fai proprio come il televisione.”
“Grazie.” rispose Angel, riprendendo a cucinare. “Ti ama, lo sai?” domandò, retorico.
“Ama molto anche te.”
“Come amico, lui vuole te. Avrebbe voluto venire a parlarti l’altra notte, e anche la notte prima. Sono stato io che l’ho trattenuto, temendo la tua reazione.”
“Io non –“
“Mi ha raccontato della vostra lite, della tua sfuriata. Di cosa hai paura, Buffy? Non capisco.”
“Proprio tu dovresti capire, invece. Ogni volta che comincio una relazione lo faccio coi migliori propositi, solo che dopo va tutto in fumo! Adesso non ho tempo per queste cose, non posso abbattermi perché un uomo decide di lasciarmi …”
“Pensi che Spike ti lascerà? Parli come se non lo conoscessi!”
“Non è questo … insomma, anche. Forse. È più complicato di così.”
“Hai sofferto molto e non vuoi più rischiare, credimi quando dico che lo capisco. Del resto hai una figlia ora, devi stare attenta. Però non puoi voltare le spalle alla vita, soprattutto tu che ne hai così tanta davanti. Hai intenzione di nasconderti sempre?”
“Non voglio nascondermi!”
“Stai fuggendo dalla persona che ami.” mormorò Angel. “Non hai idea di quanto io mi senta in colpa. Se sei diventata così diffidente è anche a causa mia, della volta disastrosa in cui fummo amanti.”
“Non dire così!”
“Non è la verità?”
Buffy scosse il capo, combattuta.
“Forse lo è, evidentemente non controllo le mie reazioni, ma tu … io ti amavo così tanto. Quanto poteva contare tutto il resto?”
Angel annuì e, gentilmente, passò un tovagliolino sul volto della cacciatrice.
Lei si tese, stupita.
Solo dopo qualche secondo realizzò d’essere in lacrime.
“Sono patetica!” disse.
Il vampiro la baciò sulla fronte.
“No. No.”
Suonarono alla porta.
Buffy si diresse all’ingresso, veloce.
“Annie!” esclamò, contenta.
Sollevata la figlia in un abbraccio, salutò Xander e Renee che si allontanavano. Tornò in cucina.
Spike si era svegliato.
Stupito, fissava il volto di una bambina piccola e graziosa, dai grandi occhi azzurri e i capelli castani.
“Briciola.”
  
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