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Autore: JB4ever    19/03/2011    0 recensioni
Joe ha 30 anni ed è un avvocato alle prime armi, Demi ne ha qualcuno più di lui ed è una semplice impiegata che, dopo anni vissuti nell' ombra del marito che la picchiava, ha deciso di chiedere la separazione, la custodia del figlioletto Christopher e di sporgere denuncia. Purtroppo i soldi scarseggiano e gli avvocati di fama costano parecchio...
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Me ne devi trovare un  altro, Melanie, mi serve un altro avvocato. Al più presto, per giunta.- disse la giovane donna con una punta di disperazione nella voce.

Neanche quella notte, come previsto, era riuscita a dormire sonni tranquilli: era rimasta sveglia a fissare le lancette della sua sveglia, posta sul comodino, che parevano rincorrersi l’un l’ altra segnando, di tanto in tanto, lo scoccare delle ore.

Le due, le tre, le tre e mezza… questo gioco pareva interminabile.

Solamente un’ ora più tardi era riuscita ad assopirsi. Si era risvegliata verso le sette e quaranta e , guardandosi allo specchio, aveva a stento riconosciuto l’ immagine che gli si presentava rifletta.

Si, quella  donna  le somigliava ma quelle occhiaie, quegli occhi spenti, quei capelli disordinati e quell’ espressione malinconica, tutte  quelle cose, non avevano mai fatto parte di lei.

Era tutto ciò che stava succedendo che la stava distruggendo, la stava annientando, giorno dopo giorno. Forse qualcuno si sarebbe arreso a questo punto , ma non lei : sapeva di avere  ragione e che la giustizia, qualora coloro che avevano il compito di farla rispettare fossero  state persone che esercitavano il loro lavoro in modo onesto e giusto, era dalla sua parte. Ne era certa, avrebbe riavuto il suo bambino. Avrebbe combattuto fino allo stremo delle sue forze per stargli di nuovo accanto. Quell’ immagine riflessa la rappresentava: era la testimonianza di ciò che stava facendo per lui, ormai non badava più a se stessa. L’ importante era ottenere l’ affido e sottrarre la sua creatura dalle grinfie di quell’ uomo che, un tempo, aveva creduto di amare. Ottenerlo  voleva dire convincere il giudice dell’ attendibilità della propria testimonianza e questo significava avere una tesi inattaccabile e, quindi, un buon avvocato. Ma gli avvocati costavano e lei, con il suo lavoro, non poteva permettersene uno privato, che seguisse il suo caso con particolare dedizione. Niente avvocato significava  niente vittoria del dibattito e, di conseguenza, la perdita del suo piccolino.

A tutto questo si aggiungeva il fatto che suo marito, ricco e stimato impresario, pur stando dalla parte del torto, fin ora era riuscito a cavarsela giocando una carta che lei non possedeva. . Quest’ ultimo, infatti, era riuscito, un po’ per merito della sua posizione sociale e in parte per mezzo di bustarelle, a spingere tutti i giudici a votare contro di lei. Era stata impotente durante quella situazione e l’ unica cosa che le era stata concessa era un’ ultimo incontro in tribunale. Fino a due giorni fa era convinta che, se si fosse preparata una buona tesi, sarebbe riuscita a vincere il processo. Ma proprio il giorno precedente il suo avvocato aveva deciso di mollare la causa  poiché temeva che l’ autorità del marito della sua cliente potesse rovinargli la carriera. Così, ora si era trovata nella condizione di dover cercare  un nuovo avvocato, la cui collaborazione, però, non venisse a costare eccessivamente. Aveva deciso di rivolgersi a una sua vecchia amica, Melanie, la quale lavorava in uno studio legale. L’ aveva chiamata e le aveva raccontato la situazione in cui si trovava, sperando che, almeno lei, riuscisse a darle un briciolo di speranza in più procurandogli qualcuno che seguisse la sua causa.

- Quelli con cui sono in contatto sono tutti professionisti e il tuo bagette è troppo basso, non riuscirò a convincere nessuno a lavorare per te a questo prezzo! Lo farei io stessa ma mi sono già impegnata con altri clienti..- si sentì rispondere dall’ altro capo del telefono.

- M- ma è tutto ciò che posso permettermi in questo momento! Ci deve essere qualcuno! Qualcuno disposto ad accettare questo incarico nonostante la somma di denaro che ho da offrire !- ribatté con ostinatezza la giovane che non voleva sentire ragioni.

- Mi dispiace ma non saprei proprio a chi rivolgermi. Come ho detto quelli che conosco sono tutti…-.

- Sono tutti? Cosa volevi dire, Melanie?-

- Beh, dicevo che hanno tutti alle spalle un’ eccellente carriera ma, proprio un attimo fa, mi sono ricordata che…Ma no, non credo faccia al caso tuo-.

La voce della donna era straziata – Forse non ti è chiaro: sono disposta a tutto. Ormai non mi rimane nulla da perdere.-

Attraverso la cornetta si sentì un sospiro – Ci sarebbe qualcuno. Ma non fa al caso tuo : esercita questa professione solamente da un paio di anni e, anche se negli ultimi casi ha ottenuto buoni risultati , non significa che sia pronto per sostenere una causa complessa come la tua. Tuttavia non verrebbe a costare molto dato che è appena all’ inizio della sua strada per il successo.-

La giovane dai lunghi capelli neri annuì deglutendo rumorosamente , poi, con voce flebile,  mormorò  – Lo assumerò, non ho altre possibilità-

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Ringrazio coloro che mi hanno lasciato una recensione e quelli che hanno letto il primo capitolo della mia storia. Spero mi farete sapere il vostro parere per quanto riguarda quest' ultimo. Posso capire che non tutto risulti chiaro fin ora ma, man mano che la storia proseguirà, diverrà tutto più chiaro. =)=) 

Baci 

Marty <3
  
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