Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Salvio    20/03/2011    0 recensioni
Breve storia che racconta lo strano episodio di un uomo che si é ritrovato in un altro mondo, in compagnia di una figura a lui familiare...
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Vedevo  tutto  sfocato  lì ,supino su quel “letto”, in quella sala operatoria. L’effetto dell’anestetico stava per  finire. Mi sentivo sempre più stanco, stanco di quella tormentata  esistenza .

“Presto, massaggio cardiaco! Biiiiip- Biiiiip! Niente! Tu, vai col defibrillatore! Zap! Biiiiiiiiip- Biiiiiiiiip! NIENTE!

Un secondo dopo l’altro sentivo la mia anima evadere da  quel  corpo, come un astuto  prigioniero da una roccaforte.

Biiiiiiiiiiiiiiiiiip!”.

 Era finita. I miei occhi si chiusero…tutto buio…ancora  più buio…ero avvolto nelle tenebre…poi un puntino  luminoso...una luce …una luce forte…sempre più forte…ero  diventato  cieco o cosa? (Se avevo ancora gli occhi…)

 Dopo quell’alluvione luminosa  mi ritrovai in un mondo  ovattato , bianco come il latte, dove  una dolce nebbiolina  strisciava ai miei piedi. Non sapevo neanche cosa  potesse mai  esserci  sotto quello strato di nebbia, simile a zucchero filato...all’improvviso non feci  più caso alla nebbiolina: davanti a me vidi una figura scura, che si notava bene in quella distesa  di biancore, illuminato da una luce superiore. In quel momento echeggiò una voce: “Caro? Mi vedi? Ti ricordi di me?”. Non poteva essere vero : sembrava proprio la voce di mia madre. Corsi  verso di lei , ignorando completamente  gli ipotetici abissi sotto la nebbia.  Continuava a chiamarmi:” Figliolo, vieni  dalla tua mamma!”. Io continuavo a correre verso quella figura scura che, poco a poco , acquistava colore. “Oh, figlio mio…come stai? Continui a mangiare?”. “Oh,mamma” pensai  tra me e me, ripensando ad un vecchio ricordo; ma basta con questi  pensieri  nefasti:  ero lì, con lei, per l’eternità.

Improvvisamente, però, quel mondo  candido si  sfocava  sempre di  più, diventava  grigio, sempre più grigio, in cui l’unica luce arrivava da un puntino bianco, simile a quello che avevo  visto  poco prima…”Ciao, a presto, caro!” mi diceva  la voce di mia madre, sempre più  riverberante  in  quella nera atmosfera, che a poco a poco sembrava  un  tunnel  che mi trasportava  verso  qualche altro mondo…in quel momento  però  cominciavo a sentire altre voci, anzi  spezzoni di altre voci, che a mano a mano si schiarivano: erano i medici che mi avevano operato. Aprii gli occhi. Non era possibile, non ci credevo : ero vivo. Ero stato ad un passo dalla vita eterna, dalla felicità eterna, ma i medici mi avevano salvato la vita.

Era finita un’ esperienza , quella più strana, meravigliosamente strana.

 

 

 

Ehilà! Questa è la mia prima flashfic che pubblico ( molti di voi mi conoscono per le mie poesie)…spero che vi piaccia…e concludo il mio spazio con la  firma da Silfo Salvio. Ciao! §

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Salvio