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Autore: _Coco    20/03/2011    2 recensioni
E gira gira il mondo e gira il mondo e giro te
mi guardi e non rispondo perché risposta non c'è
nelle parole
bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane, ombra sotto un pino
[Storia partecipante a "Musica e Parole" indetto da MedusaNoir sul Forum di Efp]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bill/Fleur
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Bella



E gira gira il mondo e gira il mondo e giro te
mi guardi e non rispondo perché risposta non c'è
nelle parole

bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane ombra sotto un pino



La cucina di casa mia è veramente accogliente. Ti lascia un tepore dentro che nessun'altra stanza riesce a darti. E poi è lì che incontro ogni mattina la mia adorata moglie. Perché ogni giorno, addirittura ogni momento, Fleur assume sfumature diverse. Diventa più bella e elegante. Come ora. Mentre io, con una tazza di caffè bollente in mano, osservo le notizie del giorno, lei canticchia una filastrocca francese, cucinando in modo disastroso le mie adorate frittelle. Une fleur m'a dit, c'est Noël aujourd'hui. Un fiore mi ha detto oggi è Natale. Immergo la faccia nel caffè per evitare di ridere ma mia moglie, che ne sa una più del diavolo,  riesce comunque a vedermi.
" Cos'hai da ridere?!" esclama riducendo gli occhi a fessura. Continua a guardarmi ma non riesco a rispondere. E' così bella. I capelli, le mani gracili, la bocca carnosa, gli occhi. Ed è mia. Solo mia. Sorrido lieve.
" Niente, tesoro" borbotto
" Ecco, bravo" risponde alzando l'indice per spaventarmi. Scuoto la testa prima di rimettermi a leggere le notizie del giorno.
La cucina è un luogo meraviglioso.
Bella.


 
Lavoro tutto il giorno e tutto il giorno penso a te
e quando il pane sforno lo tengo caldo per te
chiara come un ABC
come un lunedì
di vacanza dopo un anno di lavoro
bella forte come un fiore
dolce di dolore
bella come il vento che t'ha fatto bella amore
gioia primitiva di saperti viva vita piena giorni e ore batticuore
pura dolce mariposa
nuda come sposa

 


Lavoro tutto il giorno senza sosta, ma riesco sempre a pensare a Fleur. Anche se provo con tutte le mie forze a levarmela dalla testa, lei ritorna più forte di prima a scacciare tutti gli altri pensieri. E mi fa pure un sorriso sadico. Verrò licenziato, lo so. Non può andare avanti così.
" Ehi, Weasley " chiama il mio robusto capo con un occhiata di intesa.
" Si, capo?" rispondo imitando il saluto militare
" Come sta andando la pratica 44?" chiede con un tono scorbutico ma vivace.
" Emm...Bene"
" Va bene, Bill. Vai a lavorare, forza"
" Certo" sussurro dirigendomi a passo veloce verso la mia postazione preferita. Mi scrollo di dosso tutti pensieri non riguardanti il lavoro e, con un tonfo non tanto sordo, mi siedo sulla poltrona e scrocchio le dita. Sono pronto, via con il lavoro...
" Che bella foto" mi urla Charlie, la mia collega preferita. La maledico, prima di posare il mio sguardo sulla cornice in legno. Sorrido dolcemente guardando Fleur salutarmi allegra con la mano. E, molto lentamente, ne cominciò a definire i contorni con il pollice.
" Weasley, a lavoro!" grida il mio capo dal salone.
Cavolicchi di Bruxelles. Mi farà licenziare.
Bella.


Bella come una mattina
d'acqua cristallina
come una finestra che mi illumina il cuscino
calda come il pane ombra sotto un pino
come un passaporto con la foto di un bambino
bella come un tondo
grande come il mondo
calda di scirocco e fresca come tramontana
tu come la fortuna tu così opportuna



Cucinare è la cosa più difficile in questo mondo. Padelle, pentole, bottiglie, pepe, zucchero, sale, pasta, riso, tè, caffè. Non so dove cavolo sono. E, per me, cucinare anche una semplice frittella equivale a scalare l'Everest con i sandali. Anche se le frittelle sono il nettare degli dei.
L'unica soluzione è Fleur Delacour in Weasley!
" Tesoro!" urlo dalla cucina combattendo con foga contro la padella mangia-uomini
"Fleur! Pronto? Tuo marito ha bisogno di un aiutino!!" grido ancora. Niente risposta. Nessun grugnito. Nessun "si" lapidario. Niente.
Ora, sono veramente preoccupato. Come è possibile che una donna così bella lasci il suo adorato amorino-budino nelle grinfie delle padelle?! Non è una cosa normale. Quindi: o è stata rapita dagli alieni o è stata risucchiata da un buco nero. Le ipotesi sono molto realistiche, vero? Con un grande moto di coraggio mi avvicino con passo felpato al salotto. Nessun rumore. Deglutisco aria e respirando profondamente apro con la mia solita delicatezza la porta della cucina. E sorrido. Niente alieni, niente buchi, niente Voldy di nuovo in piedi. Tutto questo manicomio solo per trovare le mie due ragioni di vita ronfare come ghiri. Testa bionda contro testa bionda. Victoria ha un leggero sorriso stampato in faccia mentre Fleur un broncio da bambina capricciosa. E io a combattere con le padelle per loro due.  Non c'è più giustizia in questo mondo. Peccato, sono così dolci. E va bene, questa volta hanno vinto loro. Prendo una coperta rossa stile Molly Weasley e le copro con dolcezza.
" Mfp" borbotta nel sonno Fleur
" Dormi" le sussuro baciandola in fronte.
La prossima volta le frittelle se le preparano da sole, però.
Bella.


 
bella come un'armonia
come l'allegria
come la mia nonna in una foto da ragazza
come una poesia
o madonna mia
come la realtà che incontra la mia fantasia.
Bella !

 

Ormai le persone anziane dimenticano tutto. Dimenticano il mutuo. Dimenticano i pesci. Dimenticano le frittelle sul fuoco. E alcuni riescono pure a dimenticare l'anniversario di matrimonio. Ma io non sono come gli altri anziani. Io, dentro, sono ancora giovane. Entro in salotto con un lieve sorriso stampato in faccia, guardando Fleur dormire comodamente sulla poltroncina a dondolo. I capelli, ormai bianchi, le incorniciano il viso rugoso e stanco ma, nonostante l'età, è comunque la stella più bella. Bella come una mattina, come la rugiada, come i fiocchi di neve aspettati tutto l'anno, come un fiore che buca, ignaro, la soffice neve. Il mio sorriso si allarga mentre, silenzioso, mi siedo accanto a lei. Ma qualcosa non va. I sensi si ovattano. Prima i contorni delle cose, poi i suoni e infine l'udito. Comincio ad avere paura. Sto per morire? Sto per lasciarla? Ma io non voglio! Io voglio stare con lei. Io voglio stare con Fleur. Prendo la mano di mia moglie e la stringo forte, così forte da sentire il suo calore per tutto il corpo. Forse devo smetterla di fare il bambino capriccioso. Diamo al mondo quel che è del mondo. Io non servo più qua. E non posso combattere contro questa decisione. Sorrido.
Riuscì a baciarla un'ultima volta prima di entrare nella luce.
E credo che lei lo sentì.

Bella.
  
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