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Autore: Flaine    21/03/2011    4 recensioni
Una Genesis più forte che mai. La Alius non perde colpi. Una minaccia si presenta ad Axel Blaze, una tranquilla sera mentre è all'ospedale per vedere come sta la sorellina. Tre uomini lo ricatteranno, chiedendogli di far parte della misteriosa accademia.
Una ragazza della Alius, nel frattempo, sta attraversando un brutto periodo, proprio per colpa della partita contro la Raimon...
Genere: Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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Capitolo 10.
Pro e Contro.

“Tutti a guardare le stelle cadenti!” urlò Thor invitando tutti fuori sul prato.

 “Stasera ci sono le stelle cadenti? Ho sempre deisderato vederle!” Celya si strinse le mani al petto, con un’allegrissima nota nella voce.

 “Sì, qui si vedono quasi tutti i mesi!” Thor le fece un sorrisone, rendendola ancora più felice. “Metto a dormire i miei fratellini, voi iniziate a uscire.”

 “Certo!” Tutti iniziarono disordinatamente ad uscire dalla porta scorrevole laterale.
Alcuni si sistemarono sui ceppi di albero, mentre altri si misero sull’erba.

 Axel e Gazelle dovettero mettere sull’erba, anche se volevano entrambi i ceppi, ma ben due erano stati occupati da Jack.
L’attaccante vide Gazelle sedersi a gambe incrociate.
“Mettiti in ginocchio.”

 “Perché?” chiese la ragazza, come se fosse una cosa inutile.

 “Tu fallo.”

 Gazelle, con un ‘mah’ detto fra le labbra, si sistemò in giocchio.
Axel si sedette davanti a lei. Iniziò a strisciare un po’ in avanti, poi le appoggiò la testa sulle ginocchia. “Ora sì che sono comodo.”

 “Io non lo sono.”

 Axel alzò la testa, vedendo con la coda dell’occhio Thor.
“Ma cosa fate lì distesi sull’erba umida? Prendete!” Porse a tutti delle coperte, alcune più spesse e larghe per sdraiarsi, altre più sottili e morbide per chi avesse freddo, insieme a dei cuscini per appoggiare la testa.

 “Evviva!” Eric andò a prendere una coperta a caso, ma non si accorse che lui e Silvia avevano avuto lo stesso obiettivo, tirando la stessa coperta.
Lei gli fece il finto broncio, ma lui sorrise. La prese per mano, facendola diventare paonazza, portandola con sé a sdraiarsi, tutti soli…

 Finchè non arrivò Harley con la ‘fratella’ Victoria, che allegramente sorseggiavano un po’ di limonata, ridendo e scherzando, andando a sedersi entrambi su Eric.

 Jude si sistemò comodo comodo sulla coperta. Si tirò addosso facendo volteggiare quella più morbida, ma poi si accorse di non essere da solo. Di fanco a lui stava la sorellina, Celya. “Fratellone, vedi bene il cielo con quegli occhialini?”

 “A dire il vero proprio no.” Si portò una mano davanti alle lenti, rimuovendoli. Aveva gli occhi rosso-viola, un colore penetrante, profondo.

 “È da tanto che non vedo i tuoi occhi, fratellone.”

 Axel e Gazelle si accucciarono assieme a Kevin e Nathan.
Gazelle tolse un momento il cuscino da sotto la propria testa e quella di Axel.
Un momento di pausa e gli mollò un’altra sonora cuscinata in faccia.
“Questo per prima.”

Axel si massaggiava il naso, sussurrando ‘oioioioioioioioioi…
Agitato per le stelle cadenti, si risistemò bene sul cuscino, attendendo.

 In quel momento una scia luminosa tagliò il cielo notturno, acclamata da vari ‘ooooh’, urletti eccitati e battiti di mani.

 Gazelle strinse i denti.
‘Stasera vorrei combinare qualcosa che mi faccia sentire bene.’

 Axel sorrise, stringendo gli occhi, incrociando le dita.
‘Vorrei capire che cosa provo per Gazelle.’

 Willy parlò. “Sapete, mi hanno detto che non si deve aspettare che il desiderio si avveri da solo, ma bisogna in qualche modo aiutarlo a compiersi. Insomma, creare una situazione adatta perché si avveri.”

 La serata andò avanti fra indici puntati al cielo, abbracci, sorrisi, mani giunte e gente che sussurrava.

 Una goccia di pioggia toccò il naso di Susette.
“Ragazzi, ritirata, piove!”

 La banda sollevò le coperte a mo’ di ombrelli, tenendo con la mano libera i loro cuscini, mentre rientravano disordinatamente e la pioggia si faceva più intensa.
Si sentì un grasso sbadiglio,  facendo notare a tutti l’ora.

 Tutti si divisero nelle stanze, fra risate e sospiri, sorrisi e pacche. Gente che sbadigliava come trichechi e gente che si addormentava in piedi, o che iniziava a russare improvvisamente. Erano tutti rilassati e spensierati. Il brutto era passato. E il passato contava poco, in quel momento. Ma non tutto era competato. Mancava ancora qualcosa…

 Mezzanotte.

“Che belle che erano…” Axel si lasciò cadere pesantemente sul letto.
‘Chissà che desiderio ha espresso Gazelle.’

 Immediatamente Axel si diede una botta in fronte per averlo pensato.
Gazelle, sulla soglia della porta, lo vide fare quel gesto, e inarcò un sopracciglio.
“Masochista?”

 Axel arrossì. “No.”
Tutto quello che riuscì a dire. Che figura…

 La fredda ragazza si avvicinò al bordo del letto, buttando da una parte il borsone.
Si sedette, mentre Axel, di fianco a lei, prendeva una bottiglia di acqua dal comodino.
Ma poi la riappoggiò.

 Si fece scivolare le mani alle ginocchia.
Attorno c’era silenzio. Forse entrambi aspettavano reazioni dell’altro.

 “Hai fatto parecchi errori nella partita.” Finalmente Gazelle parlò.

 “Avresti dovuto correggermeli, allora, capitano.” Un sorrisetto giocoso.

 “Ero troppo pensierosa.”

 “E se fossi stato pensieroso anche io?”

 “Fa niente.”

 “Ma guarda.” Axel pensò ‘Niente da fare, è fatta così.’
“Quinid la colpa è mia.”

“No, è mia.”

 Axel si girò di scatto. Che cambio immediato.
“Ma tu non hai fatto errori…”

 “Invece ne ho fatti un sacco.” Si alzò, stringendo i pugni.
Aveva lasciato Axel in balia del pensiero dei suoi amici. L’aveva abbandonato durante la partita, non lasciato fare per sapere quale fosse la sua strada. Quell’ ‘idiota’ si era pure distratto un sacco di volte. Ma quella ne era solo una conseguenza.

 “E quali?”
‘Ti prego, non dirmi che ricominciamo a discutere…’

 La ragazza si girò, andando dalla parte di letto del ragazzo.
“Se hai fatto un sacco di errori è solo colpa mia.”

 “Ma che accidenti stai dicendo?” Axel si irritò un po’.

 “La verità.”
‘Che idiota che sei, Axel. Che idiota.’

 Che nervi che sapeva far venire quella ragazza.
“Come se io sapessi tutto.”

 “Non ti hanno insegnato ad arrangiarti?” qui c’era un timbro divertito nella voce di Gazelle.
Divertito, ma provocante.

 “Così non fai altro che mandarmi ancora di più in confusione!”

Gazelle gli puntò lo sguardo addosso, glaciale.
“Certo che tu non capisci proprio niente!”

 Axel rimase un po’ ferito.
Non erano finite le loro ere di litigi? Cosa c’era ancora che non andava?
Gazelle era andata a sedersi dall’altro lato del letto, guardava in basso, scura in volto.

‘Credo che il mio desiderio non si avvererà.’

 Axel distolse lo sguardo da lei.
Prese finalmente il cartone di acqua, portandoselo alla bocca.

  “Axel.” Gazelle dopo un po’ lo chiamò.
‘Perfetto. Proprio quello che non volevo fare. E ora che mi invento?’

 “Hm.” Mugugnò con l’acqua fra le labbra, aspettandosi altre critiche.
Fece due sorsi, ma lei non parlava. Prese un respiro e riiniziò a bere.

  “Tu mi piaci.”
‘Ecco fatto. Ora goditi la reazione, cretina.’ Si disse.

Axel rischiò grosso di rovesciare ciò che stava bevendo, mentre si spinse in avanti. Strinse in una forte morsa la bottiglia di plastica, deformandola.
Sgranò gli occhi, mentre rimetteva la bottiglia umida sul comò. Si asciugò il mento con il dorso della mano, reprimendo l’idea di aver sentito bene.

 “Di che cosa stai parlando?”

 “Ho detto che tu mi piaci.”
Si girò, sporgendosi verso di lui, che indietreggiò, mentre la guardava, un po’ preoccupato.
Lei rimaneva fredda, nonostante l’impressionante vicinanza che avevano.

 Vide lo sguardo del ragazza davanti a lei stringersi, mentre era rosso in viso. Ancora un po’ bagnato di acqua. Appoggiato ad un cuscino con il gomito, non riusciva più ad indietreggiare.

 Gazelle aprì di più le labbra, avvicinandosi.
Al limite, si inclinò verso destra e mise la lingua fra le labbra di Axel, abbassando le palpebre. Non si aspettava reazioni.

 Axel giurava che, nella posizione in cui erano, lei poteva benissimo sentire il suo cuore battere all’impazzata. Non riusciva a reagire. Voleva reagire. Socchiuse gli occhi.

 Gazelle stava iniziando ad abbandonare, quando sentì la propria lingua spinta da quella dell’attaccante. Da quel momento entrambi non agirono più con cautela, ma la cosa si fece molto più passionale.

 Gazelle mise le mani sulle spalle del ragazzo, stringendo il tessuto della maglia saldamente fra le dita. Axel mise le mani sulla schiena della ragazza, senza accorgersene, portandosela più appresso.

 Quando si staccarono, una goccia d’acqua cadde sulla maglia di Axel.

 Respiri affannati e battiti frettolosi riempivano quella camera silenziosa.
Entrambi erano rimasti sconvolti dalla naturalezza con cui tutto era avvenuto.
Gazelle alleggerì la sua presa sulle spalle di Axel.

 Si girò e fece per alzarsi dal letto, ma Axel la ributtò su di sé.
La abbracciò, sussurrandole in un orecchio, cercando di reprimere un tono follemente imbarazzato. “Dormiamo così.”

 Lei si rilassò, sorridendo, tirando su le coperte e mettendo il viso nel collo del ragazzo.

 ‘Il desiderio si è avverato.’
Un’altra volta si persero nelle stesse parole, con la differenza che ora erano vicini, riscaldati l’uno dall’altra.

 Quella sera Axel era riuscito a non reprimere le sue voglie, agendo proprio come avrebbe fatto se fosse stato impulsivo. Collaborando con se stesso, lui è Pro.
Gazelle aveva agito al contrario di quello che avrebbe fatto, guadagnandoci. Agendo in contrapposizione a se stessa, lei è Contro.

 Saranno state le stelle?

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  { Buonsalve =]
Per prima cosa… ringrazio tutti quelli che hanno avuto la santa pazienza di seguire questa pazzia, in più facendone anche recensioni, insieme a tutti gli altri che l’hanno letta o la leggeranno, si spera ç_____ç

 All’inizio avevo paura (seriamente) dei giudizi.
Me ne è arrivato uno neutro, come aspettato, ma uno solo contro gli altri positivi mi ha convinta ad andare avanti a postare anche grazie alle chiacchierate che facevo con altri autori o recensori. Arigatou, min’na!

 Per ultima cosa, avviso che il disegno in fondo è fatto dalla sottoscritta, con tanto impegno, spero che anche quello vi piaccia. Lasciate perdere le orecchie di Gazelle, la disegno sempre neko =w= }

 Cha;
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