春子
Haruko, figlia della primavera
Si dice che in Giappone, la primavera arrivi a febbraio con un’esplosione di colori e fiori rosa.
Haruko è nata in primavera, per questo sua madre le ha donato questo nome: figlia della primavera; vede questa stagione come il risveglio della vita: i fiori aprono le loro corolle, gli alberi si colorano ed il vento gentile le accarezza i lunghi capelli neri.
Ama questa stagione profumata e tranquilla che le ha dato la vita.
Primavera è sinonimo di vita, allora perché lei sente che la sua stagione sta per concludersi?
Lo tsunami ha portato via tutto: Haruko sorride mentre chiude gli occhi, nascondendoli al cielo: è incredibile il destino, quella parola che ha avuto origine proprio in Giappone, ha distrutto la sua madre patria.
La grande onda ha dato onore al nome che porta, cancellando tutto.
Nonostante ora sia sommersa dal fango e dai detriti che le chiudono i polmoni, Haruko vede i ciliegi rosa dietro le palpebre, sente il loro profumo.
Nonostante stia per andarsene, Haruko continua ad amare la primavera Giapponese spazzata via dal mare.
Haruko ha dato onore al nome che porta, non se n’è andata di inverno o d’estate, è rimasta fedele alla sua haru.
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Ho scritto questa flashfic perché sono molto legata al Giappone e per questo ho deciso di partecipare alla campagna Autori per il Giappone; sappiamo tutti cos’è accaduto l’11 marzo e nonostante siano passati già 12 giorni, il Giappone ha ancora bisogno del nostro sostegno, non solo morale, per questo vi chiedo di fare una donazione per aiutare la popolazione a rimettersi in piedi.
Grazie.