***Angolino del cambia colore***
In questa particolare occasione, metto le note sia all’inizio
sia alla fine, onde evitare fraintendimenti.
Vi segnalo uno SPOILER sulle avventure canoniche di
Sherlock Holmes che non sono ancora state rappresentate cinematograficamente,
quindi chiunque non voglia rovinarsi la sorpresa su una possibile trama del
secondo, terzo o quarto film eviti di leggere.
Ancora qui? Perfetto ^^.
La storia è un POV Holmes in seconda persona e
praticamente parte immediatamente dopo la soluzione de “La casa vuota” nel ’94,
l’avventura che segna la “rinascita” di Holmes, perché Holmes lottando con
Moriarty era morto, o almeno è quello che credevano tutti, anche Watson, ma in verità Holmes si
era solo nascosto e (secondo me) aveva sentito le grida disperate dell’amico e
settimane dopo (sempre secondo mia opinione) aveva assistito al suo funerale in
cui anche Watson aveva presenziato facendo un discorso in suo onore, per poi
sparire sotto falso nome per tre anni. A questa storia, però bisogna applicare
un gigantesco what if. Praticamente nell’avventura canonica “La casa vuota”,
dopo essersi ritrovati e arrestato il colpevole, Holmes e Watson tornano a
Baker Street e si mettono a parlare della del caso appena risolto. Bhe, la mia
storia non fa conto di questa chiacchierata, loro tornano a casa e…
Enjoy the silence
Ed è solo dopo una giornata piena di emozioni che vi
viene concesso il buio.
Un soffocante e familiare buio.
Quello della vostra camera in Baker Street.
-Sono tre anni che…-
«Sono
tre anni che vivo nel rimorso di averla lasciata sola.»
Le parole irrompono nel tuo piccolo mondo, nel vostro
buio, e rischiano di spezzarti, di ucciderti.
Lo zittisci con un bacio e lo trascini verso di te, su di
te.
Gli fai correre le mani sulla schiena e con il viso sul
suo collo inspiri fortemente.
È lui.
E siete voi.
-Holmes…-
Sussurra al tuo orecchio e rabbrividisci.
«HOLMES!
Holmes, per l’amor di Dio mi risponda! Holmes, se… se è vivo mi risponda! HOLMES!»
Gli mordi la spalla e lo stringi ancora più a te.
Le parole ti stanno scavando dentro.
Per tre anni, tre anni, ti hanno tormentato.
Ora basta.
Basta.
Passi le labbra su quella vecchia ferita di guerra e lui
sospira abbandonandosi a te.
Ed ecco.
Tutto ciò che hai mai voluto, tutto ciò di cui hai
bisogno.
Tutto tra le tue braccia.
-Holmes, io…-
Balbetta.
E balbetta anche il tuo cuore.
«Holmes,
io… io l’ho conosciuto nel ’81 e la mia opinione su di lui non è mai cambiata.
L’ho sempre stimato, sia come uomo di legge, sia come amico. È—era stravagante,
un tantino eccentrico e talvolta irritante, ma è… era, scusate, era anche
generoso, disponibile e con un grande senso dell’onore e della giustizia. E
spero, spero vivamente, che verrà ricordato per tutto l’aiuto dato alla
comunità e… e per la persona straordinaria che è—era, volevo dire era.»
Senti le parole graffiarti, l’anima sanguinare.
E Watson vorrebbe parlarti, vorrebbe dirti tutto quello
che si è tenuto dentro per tre anni, ma…
-Ti prego...-
Lo stringi.
-Ti prego, non parlare.-
E vorresti vomitare.
Vomitare anni di solitudine, di lettere scritte e
bruciate, ma no.
Non ora.
Non
in quel buio.
Goditi
il silenzio
***Angolino del cambia colore***
Ed eccomi di nuovo qui. Diamine, ormai non faccio che
postare in questa sezione >.< mi sto drogando ff dopo ff, ma cosa ci
posso fare se loro sono tanto **meglio non dire certe cose su EFP** che
IMPLORANO di essere slashati? Signori miei, non posso mica rifiutare!
XD Isterie a parte, ciò che ha ispirato questa ff è la
celeberrima (e bellissima) “Enjoy the silence” dei Depeche Mode (che però io
ascolto nella versione dei Lacuna Coil).
Infatti, chi conosce la canzone, avrà riconosciuto in
questa flash alcuni versi.
1) “Come crashing in / Into my little world” che io ho
modificato in “Le parole che irrompono nel tuo piccolo mondo”.
2) “All I ever wanted / All I ever needed / Is here in my
arms” che io ho modificato in “Tutto ciò che hai mai voluto, tutto ciò di cui
hai bisogno. Tutto tra tue braccia.”
3) Mi sembra ovvio, ma come ricorda un nostro amico
comune “niente è più innaturale dell’ovvio”, quindi lo metto lo stesso. “Enjoy
the silece” che io ho tradotto liberamente in “Goditi il silenzio”.
Un’altra cosa che vorrei farvi notare è l’uso non più del
lei, ma del tu, nell’ultima frase di Holmes, ma non penso di dovervi spiegare
il motivo.
Ultimissima cosa che ci tengo a specificare. Le parti in
grassetto sono “parole” di Watson ricordate da Holmes e la prima è circa
ambientata a quando si rincontrano dopo tanto tempo, la seconda riporta le urla
di Watson mentre cerca disperato Holmes, non arrendendosi all’idea della sua
morte e la terza è quando Holmes, sotto travestimento, assiste al suo funerale
in cui Watson fa un omelia in suo nome.
Basta, mi zittisco. (come no!)
Ringrazio infinitamente tutti quelli che hanno letto,
seguito, ricordato, preferito e commentato la mia precedente H/W Mangiami
il cuore