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Autore: Lumik Lovefood    26/03/2011    3 recensioni
[SOSPESA, GUARDA PROFILO]
Quattro ragazze dal passato oscuro, intrecciano le loro avventure ed i
loro sentimenti con i nostri eroi.
Nasceranno simpatie, amicizie, amori e...odi.
Riusciranno a superare le varie diffocoltà che si
presenteranno e ad afferrare la mano del destino?
Nella vita
nulla avviene
né come si
teme
né come si
spera.
Buona lettura!^^
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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36-

3... 2... 1... Pronti? Lancio!”
Dopo l'inizio di Layla, i beyblade di Yuri e Cleo furono lanciati nel campo di gioco con molta violenza. Syren, il bey della francese, fece un buco con la sua punta in titanio ed aveva una buona stabilità mentre, Wolborg, girava velocemente ed aumentava di potenza. Cleo mosse il primo attacco e fece cozzare violentemente la sua trottola su quella grigia del suo ragazzo, cercando di spingerlo verso il bordo del beystadium.
“Sta facendo sul serio, la francesina...” commentò Kai osservando i due ragazzi.
“Credevi che Cleo fosse una schiappa?”

Non ho detto questo...” si affrettò a dire il russo, colpito dallo sguardo suscettibile che gli lanciava Layla.
Ah, bene!”
“Che c'è amore? Non riesci a liberarti dalla morsa di Syren?” lo schernì Cleo con un ghigno.
“Guarda questo!”. Wolborg si liberò con un colpo di reni dal bey azzurro e fece la sua contro mossa “Tempesta di neve!”. La folata di vento emessa dal beyblade di Yuri congelò tutta l'aria in un istante. Layla fissò esterrefatta la stanza dove si trovavano: le sembrava di essere tornata a tanto, troppo, tempo fa.
Layla.
Una voce. Un ricordo...



Layla!” gridò una vocina alle sue spalle ”Layla, ho trovato del prosciutto!”
“Hed! Solo del prosciutto?”
“Tranquilla castana, vado io a vedere qualcos'altro.” esclamò entusiasta una bionda riccioluta dando un buffetto alla bambinetta dai capelli rossi.
“Eva intanto passami quel prosciutto...”
“Ecco capo!” scherzò la corvina accovacciandosi vicino alla bambina castana.
“Anche se è poco...” Layla gettò un'occhiata a Hedwige, che gonfiò le guance con aria scocciata “Dovrebbe calmarsi finché Cleo non troverà qualcosa di più sostanzioso...”
“La prossima volta vai tu al frigo...” si lagnò la rossina “... Quando c'è uno come Adolf che ti mena...”
“Stavo scherzando, Hed.” si affrettò a dire la castana.
“Tu dici che scherzi, ma alla fine la verità la dici sempre...” puntualizzò Eva porgendole una fetta di salume.
“Eh eh eh!”
“Ridi ridi...” convenne la corvina, alzò gli occhi verso l'entrata del Conservatorio e vide Cleo correre di tutto affanno verso di loro con le braccia congiunte al petto.
“La solita esagerata...” sospirò Lay “Hed, aiutala...”
La ragazzina corse verso l'amica e raccolse alcune cose della sue braccia, e raggiunse insieme a lei le altre.
“Salame, fettine di manzo... Latte?!” elencò Layla.
“E' un cucciolo! E i cuccioli bevono latte!” si giustificò la bionda.
“Ma non è un gatto, genio!”
“Ma è un cucciolo e ha bisogno di latte, scema!”
“Non ti rispondo solo perché JD ha fame!”
“JD? Da quando si chiama così?” chiese scettica Eva avvicinandosi al cucciolo.
“Da ora!” ribatté decisa Layla affondando le dita nel lungo pelo argenteo di piccolo di husky dagli occhi di un dolce giallo grano.
“Se ci scopre François ci ammazza...” squittì preoccupata Hedwige.
“Occhio non vede, cuore non duole.” esordì risoluta Lay dandogli della carne.
“Forse non dovremo tenerlo...” continuò Cleo.
“Basterà nasconderlo!”
“Insomma Layla! Ti rendi conto che è un pericolo quel cane per noi?” urlò Eva stufa del menefreghismo della castana.
“Se ognuna di voi starà zitta, non ci sarà bisogno di cagarsi sotto dalla paura!”
“Tanto non ci sarà bisogno di parlare...” continuò la corvina “François lo scoprirà da solo... E la colpa sarà solo tua e della tua testardaggine...”

Tks! Non m'importa... Non lo potrei mai abbandonare...” mugugnò la castana osservando l'husky mangiare la sua carne “Voi ne avreste il coraggio?”
“Purtroppo, non è ne il primo e ne l'ultimo cucciolo che sarà abbandonato... Non puoi farci niente, e lo sai!” ragionò Cleo “Ti conviene non affezionarti troppo a quel cane... Rimarrai solo scottata! Andiamo Hed, torniamo dentro che qui si gela...” prese per mano la bambina, che diede un ultimo sguardo al cane, e rientrò nel Conservatorio.
Layla le guardò sparire dalla sua vista e rivolse un'occhiata pungente ad Eva “Hai qualcos'altro da dire, o hai finito?”
La ragazza fece spallucce “Sai già cosa penso... Se ti farà tenere quel cane, è solo perché tu sei sua figlia e le servi!”. Dopo aver finito, corse anche lei dalle altre, lasciando Layla sola con il cucciolo.
JD scodinzolava entusiasta in cerca di altro cibo, che gli venne subito offerto sotto forma di salame. Mentre si porse per prendersi la sua fetta, notò una piccola gocciolina di acqua cadere su di essa; alzò il muso ed incontrò gli occhi verdi della bambina inondati da lacrime. Senza volerlo, tra i denti gli uscì un guaito.
“Scusa...” si affrettò a dire Lay asciugandosi le lacrime con la manica del giaccone “Dovrei esserci abituata e invece...” si sforzò di sorridere “Ora ti devo trovare un posticino al calduccio e ben nascosto...”.
Lo prese in braccio e s'infilò nelle tasche il cibo restante per poi incamminarsi in un'ala del Conservatorio.


Ti rendi conto della sciocchezza che stavi per compiere?” Gridava, lo faceva di continuo quando si arrabbiava. Quando poi era furioso tendeva a mangiarsi le ultime lettere delle parole oppure le farfugliava cercando di intimidire solo con lo sguardo. Quando era nervoso, invece, si grattava freneticamente l'avambraccio... Lo aveva scoperto perché era anche una sua peculiarità.
Layla lo osservava senza proferire parola, aveva imparato a sue spese che rispondergli avrebbe solo peggiorato le cose e non voleva che succedesse.
“Non sono da te certe dimenticanze... Certe sbadataggini!” gridava ancora, François non poteva credere alle proprie parole “Non stare zitta, piccola stupida!”
L'uomo si era avvicinato minacciosamente al viso della bambina con le iridi verdognole dilatate dalla rabbia, pretendendo risposte dalla stessa.
“Io... Io non so come sia potuto accadere...” cercò di giustificarsi la bambina “Non credevo che ne rimanesse uno vivo...”
“Hai rischiato di essere scoperta...” continuò il biondo “Anche se, non credo che avrebbero creduto alle parole di un uomo delirante... Una bambina con la pistola...” sorrise soddisfatto “Comunque sia, non sperare di farla franca... Troverò qualcosa per fartela pagare...”
“Ricevuto!” rispose brevemente Lay. Stava per andarsene ma la voce del padre la fermò prima che potesse raggiungere la porta.
“Voltati!”
La bambina eseguì l'ordine dell'uomo e rimase immobile mentre i suoi occhi le visionavano i vestiti.
François alzò una mano verso il ventre della figlia “Che cos'è...” disse piano e scandendo le parole una ad una “... Questo?”.
Layla deglutì a fatica e osservò le dita affusolate del francese stringere dei peli argentati “Non ne ho idea...”
“Credi davvero che io sia stupido?”
“Non ho detto questo, io...” cominciò a giustificarsi ma le parole le morirono in bocca.
“Sta' bene attenta a quello che fai o cerchi di fare... Io so tutto!” François mollò i peli ed uscì dalla stanza.


Asami devi aiutarmi...”
“Lay, lo sai benissimo quali sono le regole del Conservatorio...” rammentò la donna “Un cane non è il benvenuto qui, e anche se lo fosse non se la passerebbe bene... Devi liberartene!”
“Dove posso metterlo...”

Non è quello il problema, ma è su come sfamarlo! Non è facile uscire di qui...”
“Troverò il modo di uscire per dargli del cibo!” propose Layla decisa.
“Vuoi proprio morire? Sai benissimo che questo posto è come un lager! Ragiona e smettila di comportarti come una bambinetta capricciosa!” la rimproverò Asami.
“Se non vorrai aiutarmi, me la sbrigherò da sola, come ho sempre fatto da anni e anni!”. Asami fissò per un istante gli occhi della bambina: era decisa nel suo intento e nulla l'avrebbe fermata.
“Dimmi una cosa..” proruppe la donna dopo un attimo di silenzio “Perché? Perché t'interessa tanto quel cucciolo?”
Layla non esitò a rispondere “Perché è solo, come me!”
“Tu non sei sola... E nemmeno quel cane lo è... Tu hai noi, e lui ha te! Ricorda che nessuno a questo mondo nasce veramente da solo...” sorrise “Ti aiuterò a nasconderlo ma a una condizione!”
“Quale?” sorrise la castana felice.
“Che non correrai pericoli inutili, che farai solo due tragitti: Conservatorio-cucciolo e cucciolo-Conservatorio.”
“Sì!”
“E ora che ci penso: niente guai con la gente!”
“D'accordo!”
“E cerca di non dare nell'occhio!”
“Ricevuto!” asserì Lay.
“Come devo fare con te?” sospirò sconsolata Asami.


Dove posso andare?” pensò Layla mentre cercava un'uscita per andare da JD. Trovò una finestra al primo piano e l'aprì lentamente per evitare rumori molesti in piena notte. Si affacciò di sotto e le sembrò così alto che stava per ripensarci ma un rumore molesto le fece cambiare idea e senza pensarci si buttò di sotto, cadendo a caso come una mela cade da un albero.
Ahia!” aveva battuto malamente il sedere ma grazie alle siepi che c'erano sotto la finestra non si era fatta male più del dovuto. Raccolse la sacca che aveva portato con se e si diresse frettolosamente verso l'enorme cancello del Conservatorio.
“Eccomi piccolo!” JD corse scodinzolante verso la bambina che cominciò ad accarezzargli la testolina buffa e a porgli il cibo che gli aveva portato.
Grazie ad Asami, era riuscita a metterlo al sicuro nella vecchia casa della donna, ormai malandata perché non abitata e lasciata a sé stessa, e in poco tempo, e lontano dagli occhi del marito soprattutto, a renderla un poco accogliente per un cucciolo di cane, grazie a coperte e quant'altro. Ogni tanto, quando poteva, Asami l'aiutava a mantenerlo e a pulirlo.
Layla osservava JD mangiare, posò leggera una mano sul suo dorso e lo accarezzò lievemente “Hai un effetto strano su di me...” ammise più a se stessa che al cucciolo “E' la prima volta che mi capita...”
“E sarà anche l'ultima!” François era apparso dalla porta ed aveva un'aria tutt'altro che amichevole, aveva anche il fiatone.
“Tu!”. Istintivamente Layla si mise davanti a JD che cominciò a grugnire tra i denti con aria minacciosa.
“Cosa pensavi di fare, eh? Cosa credevi di ottenere dando da mangiare a quel cane?” urlò furibondo l'uomo “Le mie supposizioni erano giuste, dunque... Tutte quelle uscite di nascosto... Le varie confabulate con Asami... Le strane sparizioni di cibo dal frigo di Adolf...”
“Io...” la voce gli tremò tra le labbra e fissava con gli occhi sgranati il volto del padre furibondo.
“Tu, cosa? Credevi di alleviare le tue colpe, di rendere il cuore più leggero? Sei solo un'illusa... Nessuno si potrà mai affezionare a te... Che sia animale o umano!”
“Non è vero!”
“Oh sì invece... Non osservi gli sguardi delle altre bambine? Hanno paura di te, di quello che sei o che puoi diventare...” rispose calmo l'uomo “Lasciati il mondo alle spalle, pensa solo a te stessa perché mai nessuno potrà farlo al posto tuo, mai nessuno vorrà farlo per te!”
“Bugiardo! Asami... Le mie amiche... Per loro conto qualcosa!” gridò Lay sul punto di piangere.
“Conti perché ti temono... Anche quel cane ha paura di te e del tuo odore di sangue!”
Istintivamente cacciò dai suoi pantaloni la pistola che le aveva dato il padre e che aveva sempre con se, e la puntò in pieno petto al padre.
“Perché sputi sentenze che non sai? Non sai niente di me, niente!” urlò tremante la bambina “Dici di essere mio padre, ma come faccio a sapere che è la verità? Come faccio a fidarmi di te, quando non hai esitato a uccidere la tua stessa figlia?! Avanti, Parla!”
“Devi farlo, oltre a me non hai nessun altro!” fece calmo l'uomo. Era stupito da un tale comportamento da parte della figlia: era la prima volta che gli puntava contro una pistola.
“Te?” senza rendersene conto, Layla ghignò sadica “In tutti questi anni io cercavo una famiglia, cercavo qualcuno con cui condividere le gioie e i dolori... Con te ho scoperto solo la morte!”
“Cosa vuoi? Vuoi qual cane? Puoi tenerlo, ma sai anche tu che senza di me saresti in mezzo ad un strada... Saresti già morta senza di me!” cercò di calmarla François.
“E' vero!” disse improvvisamente la bambina “Forse sarei morta... Forse avrei avuto una vita d'inferno... Ma tutto quello che sono non lo devo solo a te di certo! Sappi che se vorrò veramente ucciderti, lo farò senza esitazione!”
François deglutì a fatica “Avrai tutto quello che vuoi...”
“Ho bisogno solo di pace! Vattene!” gridò isterica muovendo l'arma verso il padre.
L'uomo non replicò, tornò sui propri passi senza voltare le spalle alla bambina ed uscì velocemente dalla casa.
Layla tornò al suo cucciolo e passò la notte lì dentro.


Lay?”
Kai la chiamava ma sembrava che fosse andata in trance.
“Layla!” il russo gli diede una scossa alle spalle e la fece rinvenire dalla propria mente.
“Che... Che c'è?” chiese interrogativamente.

Eri... Come persa in chissà quali pensieri...”
“Sto... Sto bene, Kai!”
“Non vuoi vedere come finisce l'incontro?”
“Sì...”. Kai le passò un braccio intorno alle spalle e la strinse a se.
La francese fece un grosso respiro e si calmò, cercando di reprimere ogni ricordo.

-Angolo della scrittrice più sciagurata del mondo-

Che strano ritrovarmi qui, eh? XD
Beh, la sottoscritta sta recitando mea culpa già da un pezzo ma so che mi perdonate perché siete carini carini! ^3^
In questo tempo che non ho aggiornato, o che non mi sono fatta viva ho fatto parecchie cosette... ma non vi sto a raccontare nei minimi dettagli, anche perché alla fine sono sempre le solite cavolate...
A dirvi la verità, questo capito era già in cantiere da un pochino, ma ha subito molti cambiamenti riguardanti la trama, anche perché vorrei chiudere in fretta perché è da tempo che va avanti questa fic...
Inizialmente doveva contenere tutt'altro questo capitolo, ma siccome ieri è stato il mio primo anniversario su questo sito (olè!) ho deciso di fare un piccolo flash back su come Layla ha incontrato JD. Strano lo so... -///-
Comunque sia, voglio ringraziare caldamente chi in questo anno mi ha sempre supportato/sopportato, chi mi ha criticato, aiutato, ecc...
In questo anno ho conosciuto persone stupende a cui dedico tutto il mio affetto più profondo e incontrastato!
Senza di voi, non sarei arrivata fin dove sono ora!
Una grazie dal mio più profondo cuore!
Un bacione fortissimo a tutti voi dalla piccola Lu! =*
   
 
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