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Autore: _Nini_Chan_    27/03/2011    0 recensioni
" e tu?...ti sei mai innammorato?" chiese la ragazza continuando a guardare davanti a sè il tramonto..mentre il vento le scompigliava i capelli. " No..ma non è mai troppo tardi per iniziare ad esserlo"
descrizione cambiata
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Takao Kinomiya
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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                            1-Un gigolò in carriera

 

 Eccoci al primo capitolo della storia,prima di inziare vorrei avvisarvi che i campi in cui è scritto in corsivo tra " " è il narratore nonchè protagonista che parla di sè stesso

mentre il dialogo normale c'è una narratrice che sarei io xD. (la presentazione che ho scritto per la storia non è inclusa nei capitoli era per far capire di cosa tratta"

Detto questo recensite al più presto

 

 

"ora voglio raccontarvi una storia,una storia d'amore.Sono passati ben 40 anni da quando la conobbi..me lo ricordo come se fosse ieri,la sua voce,i suoi occhi aaah si i suoi occhi

i suoi occhi che vedevano tutto ciò che un comune essere umano come me non riuscirebbe a vedere nè percepire.

Ma non voglio anticipare niente...ora ve la racconto, torniamo indietro nel tempo, circa a quando ebbi 21 anni..."

 

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Era ormai notte tarda,New York era illuminata da mille luci colorate,cartelloni pubblicitari giganteschi che si accendevano e spegnevano,i pub e i mc donald aperti a tutte le ore.
e chi non ha mai sentito quell'odore  di smog lasciato dalle autovetture?.. per non parlare degli artisti di strada, li vedevi fare i giocolieri o suonare qualche strumento bizzarro.

Questa era New York una città alla moda, ricca e sempre pronta a farvi avere nuove avventure.
Ma c'era un luogo che era molto sparlato da tutti a New York, ci spostiamo in periferia. Era a South Bronx,un quartiere che nel corso degli anni ha avuto piuttoste trasformazioni..

vi erano ex detenuti,spacciatori di droga,e trafficatori illegali di armi...La vita non era facile lì,violenza era la parola d'ordine per chi la popolava

E proprio in quella notte,in un locale non poco distante fatto apposta per giochi d'azzardo e per chi si voleva divertire..un ragazzo stava avendo una specie di rissa.Quest'ultimo

era vestito con un giubbino nero smanicato che lasciava intravedere dalle sue braccia muscolose un tatuaggio a forma di pugnale nero.Portava borchie ai polsi e al collo, dei pantaloni neri di pelle aderenti e una maglietta bianca sotto al giubbino.I suoi capelli erano color d'argento e neri dietro la nuca.Gli occhi erano violacei.Non c'è che dire, era davvero un gran bel ragazzo,infatti era richiestissimo tra le donne
e questo portava ad altri membri del locale ad una sorta d'invidia.

Il ragazzo stava alzando la voce ad un'altro piuttosto prepotente..capelli rosso fuoco con due ciuffi ribelli che gli ricadevano sul viso e occhi di ghiaccio che mettevano paura a chiunque li guardasse.

"non fare il furbo Hiwatari! mi devi quei soldi te ne sei dimenticato per caso? Oppure vuoi che ti faccia ritornare io la memoria?!"

Si arrabbiò il rosso sbattendo una mano sul tavolo da biliardo spaventando alcuni clienti.

" tse no Ivanov non mi sono dimenticato,ma sfortunatamente per te li ho già spesi,ah ma non preoccuparti ho sempre un dollaro di riserva per comprarti un nuovo ciuccio "

A quelle ultime parole il rosso si fiondò verso il ragazzo dai capelli d'argento,ma lo fermarono nel mentre stava per sferrargli un pugno in pieno volto.

" FATEVI GLI AFFARI VOSTRI!! BASTARDI FICCANASO"

disse divincolandosi dalla presa dei due. Uno era piuttosto alto,i capelli neri tenuti in una treccia e i suoi occhi erano color oro.Era vestito con una camicia bianca e dei pantaloni

jeans blu scuro. Mentre l'altro invece era anche lui muscoloso,magro, i capelli erano blu scuro raccolti in un codino e gli occhi color cioccolato.

Lui era in canottiera nera e jeans bianchi.

" No Yuri,con la violenza non risolvi niente ,ti consiglio di stare alla larga dal nostro amico se non vuoi finire nei guai"

Disse il ragazzo con la treccia all'orecchio del rosso, dove quest'ultimo si calmò e si liberò dalla presa dei due.

"non finisce qui Hiwatari " e se ne andò dando le spalle

"porca miseria Kai,possibile che ogni volta ne combini una peggio dell'altra?"

disse il ragazzo col codino con tono da rimprovero all'amico.

"non ho bisogno dei tuoi rimproveri Takao,e poi non c'era bisogno di proteggermi me la sò cavare da solo"

Detto questo si andò a sedere al banco del bar e ordinò un limoncello.

"Takao che ci vuoi fare, è fatto così"

disse Rei mettendo una mano sulla spalla del ragazzo. Poi i due vennero interrotti da una voce

"ciao Takao, ti ricordi di me?"

Il ragazzo si girò in direzione della voce e si trovò davanti una donna di circa 25 anni,snella,molto prosperosa, i capelli erano biondo platino mossi e gli occhi verdi smeraldo.

"elisabeth ciao"

la salutò il ragazzo con un bacio sulla guancia.

"sai..ho litigato con il mio fidanzato e vorrei passare un pò di tempo con te,sei sparito l'ultima volta.mi sei mancato."

Disse la donna che aveva messo le braccia al collo di Takao,quest'ultimo fece un sorrisetto. Mentre Rei e Kai si guardarono in segno d'intesa.

"ok..ma voglio l'anticipo oggi"

"mm e và bene"

prese dal portafogli 200 dollari e li diede a Takao che se li mise in tasca.

"ok andiamo..al solito hotel no?"

" certo"

rispose la ragazza avvinghiandosi al braccio di Takao.

I due uscirono dal locale salutando Rei e Kai che si stavano bevendo l'ennessimo bicchiere.

"certo che Takao sarà anche nuovo ma ci sà fare quasi come te con le donne sai?"

disse Rei sorridendo a Kai.

" sarà ma per me resta comunque un pivellino"

"il solito asociale"

fece il cinese in segno di arresa.

Intanto i due amanti erano in macchina ed arano arrivati all'hotel "blue ocean" era a 4 stelle e l'insegna era di colore blu.

La donna era alla guida e parcheggiò con la sua macchina argentata,regalatagli dal fidanzato,futuro marito.Scesero dalla macchina

e si diressero verso l'hotel,era piuttosto grande e moderno,ben fornito.

La ragazza suonò il campanello per chiamare il gestore,che arrivò subito

" exscuse me i would like the keyes in the room 251" (mi scusi vorrei le chiavi per la stanza 251)"

" sure.takes miss" ( sicuro,tenga signorina)"

"thanks ( grazie)"

Takao li ascoltò,anche se era da un pò che si era trasferito in America dal Giappone.Non parlava la lingua inglese.

Sorrise alla donna e salirono al terzo piano dove si trovava la stanza.

Elisabeth aprì la porta,entrarono.C'era un letto matrimoniale con le coperte color oro,due comodini, un'armadio piuttosto ampio e le tende bianche ornate d'oro.

lei subito si spogliò davanti a lui rimanendo in intimo rosso.Il ragazzo la guardò con aria seduttiva

" fammi tua stasera" disse con voce bassa e provocativa

" come potrei rifiutare..." la baciò sensualmente e la strinse a sè,si buttarono nel letto ,si misero sotto le coperte e diedero il libero sfogo al loro desiderio sessuale...

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" Già il gigolò mi calzeva a pennello,le donne impazzivano quando venivo a letto con loro..ma.. eppure anche se andava tutto bene c'era qualcosa che mancava nella mia vita,ero alla ricerca

di qualcosa di nuovo.. dopotutto quello che passai: la morte di mia madre,il rifiuto di mio padre, che non voleva avere un figlio da lei.La sera tornava sempre a casa ubriaco fradicio

e mi picchiava era violento con me,mi disse parole taglienti diffamò anche il nome di mia madre,lo odiai,non l'ho mai stimato come padre..

perfortuna avevo Kai e Rei amici di vecchia data che mi hanno aiutato dopo essere scappato di casa,avevo bisogno di soldi e non sò come, eravamo già finiti nel giro.

Avevo fatto solo una volta uso di droga ed ero stato subito ricoverato,mi ero ripromesso di non farlo mai più e così feci

Ero un ragazzo ribelle,impulsivo ero diventato freddo e distaccato con le persone che mi circondavano..l'unico modo in cui mi sentivo bene era rifugiarmi nell'abbraccio di una donna

quell'abraccio che non ho mai ricevuto dall'unica donna che amai..mia madre."

Come è nobile chi, col cuor triste vuol cantar ugualmente un canto felice, tra cuori felici. (Kahlil Gibran)

 

 

  
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