Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure
Segui la storia  |       
Autore: Elly93    26/01/2006    1 recensioni
E' una storia che ho scritto un po' di tempo fa e parla di una nuova avventura per i digiprescelti, tra amori, nuovi nemici e amicizie spezzate si preannuncia un ff un pochino lunga
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi di nuovo qui col nuovo capitolo

Eccomi di nuovo qui col nuovo capitolo.

Scusate un mucchio per il ritardo, ma ho avuto dei problemi col PC, e riesco solo adesso ad aggiornare le fic in sospeso, spero che questo capitolo vi piaccia.

 

I DILEMMI DI SORA

 

Sora era nella sua stanza, la testa le ronzava come se fosse piena di mosche, i capelli carmini erano arruffati, ed il viso rosso, come se avesse pianto, ed, in effetti, era così.

Da quando aveva urlato il nome di Tai a Digiworld era insicura delle sue scelte, ora che lo notava vedeva che il suo amico le rivolgeva a stento la parola, quasi come se gli avesse fatto un torto, e ripensandoci la ragazza dovette ammettere che era così.

Doveva dirglielo di persona che lei stava con Matt, e non scrivere una stupida lettera che sicuramente lui non aveva neanche aperto, perché, ripensandoci, lui già da prima non le rivolgeva la parola, chissà perché.

Era come se il ragazzo fosse venuto a sapere il tutto da un’altra fonte. Si, ma quale?

Lei ricordava appena che Matt le aveva mandato un’e-mail, un’e-mail…

“Ma certo” si disse la ragazza battendosi una mano sul capo, doveva essere così, chissà come Tai doveva aver letto quell’e-mail, forse Matt l’aveva inviata due volte, forse la prima aveva sbagliato indirizzo.

La ragazza si abbandonò sul letto, una chiara lacrima le scese lungo il volto, non capiva perché il ragazzo se l’era presa in quel modo, avrebbe voluto essere arrabbiata, ma era triste come se in realtà una parte di lei capisse il ragazzo, ma l’altra parte, quella razionale non lo credeva possibile, lui non rendeva possibile.

Aveva riflettuto, quando Matt le aveva chiesto di diventare la sua ragazza, eppure quella decisione l’era sembrata “facile”, doveva però ammettere che il ragazzo l’avesse resa felice, ma non le aveva saputo dare quella sicurezza che anche una semplice parola di Tai le aveva sempre donato.

Sicurezza che ormai non aveva più, e che le mancava.

Una lacrima seguì la prima. Quelle riflessioni facevano male, faceva male perché le sembrava d’essere una doppiogiochista, anche se in realtà, e lei lo sapeva bene, non lo era.

Non capiva, però come la sua mente amasse una persona, mentre il suo cuore ne desiderava un’altra.

Ed in più faceva male scoprire che tutte le certezze su cui si erano basate le decisioni da quasi un anno, fossero state minate sin dalle fondamenta.

Da un nome e da un comportamento che fino ad allora non aveva neanche preso in considerazione, ma che ora occupava gran parte dei suoi pensieri.

Doveva chiamare Matt e verificare se i suoi sospetti fossero fondati, oppure semplici congetture, si asciugò le lacrime e si avvicinò al telefono.

 

Tai era seduto sulla poltrona del salotto.

Un pezzo di carne sull’occhio destro nascondeva un bel livido, provocato dalla lotta contro le due tirapiedi del loro nemico digitale.

Sentiva le grida eccitate di Kari, stava parlando al telefono con la sua migliore amica, e il ragazzo credeva si stesse parlando del Gran Ballo organizzato dalla scuola, a ragione.

Si alzò, credeva che i suoi problemi fossero un tantino più importanti di cosa indossare al ballo, e da quello che aveva sentito era proprio ciò che le ragazzine si stavano chiedendo da circa un’ora.

Il ragazzo sbuffò abbandonandosi sul letto, chiuse gli occhi e delle immagini si mostrarono a lui, in breve le riconobbe come le immagini della battaglia, le due digievoluzioni ed infine Sora che urlava il suo nome, e per la decima volta si chiese se, se lo fosse immaginato, perché in fondo doveva essere così.

Distrattamente si passò la mano trai capelli, e vide il braccialetto, era strano possederlo, in una situazione difficile lo aiutava ad agire coraggiosamente, era come un aumento temporaneo del coraggio che era in lui.

Fu destato dalla voce squillante della sorella che, con estrema dolcezza, lo scosse, lui le sorrise, ma in cuor suo desiderò essere ancora assorto nei suoi pensieri.

-Tai, c’è Catherine al telefono- disse osservandolo, lui si alzò e prese il telefono.

La voce squillante e decisa gli riempì le orecchie, facendolo sentire di nuovo felice.

-Ciao Tai, come va?- chiese allegramente.

-Bene, tu che fai?- rispose, si sedette sulla sedia e si preparò ad una lunga conversazione

-Emh, vedi il ballo…… sono qui e mi chiedevo se tu, o se tu venissi con me, mi piacerebbe, ma se hai qualcosa da fare…- mormorò, Tai la sentì trattenere il fiato, e poi inspiegabilmente sorrise.

-Okay, per me va bene- disse –Ti passo a prendere Venerdì prossimo alle sette, va bene?- chiese.

-Ottimo, si a domani comunque, ci vediamo a scuola- e chiuse la conversazione.

Il ragazzo si abbandonò sul letto, chiedendosi se Catherine avesse una cotta per lui, e se in quel caso lui l’avrebbe accettata e se poi si sarebbero messi assieme.

Sarebbe stato un modo per dimenticare Sora, quantomeno.

 

Sora sorrise e riattaccò, era come aveva immaginato, lui aveva ricevuto una delle sue e-mail, ne era certa, ora ne doveva assolutamente avere una conferma.

Compose il suo numero, sentì la voce squillante di Kari, e sorrise quando lei gli confermò che il fratello era in casa, sentì il telefono passare dalla mano della ragazza a quella dell’amico.

-Tai sei… sei tu?- chiese, incerta, un mugolio la avvertì che stava parlando con lui.

-Tai smettila! Diamine credevo che fossi più maturo- disse, cercando di trattenere la voce, tentativo che fallì miseramente.

-Ed io credevo che mi raccontassi tutto. Ma certe cose non sono come si vorrebbe- rispose lui, spiazzandola, Sora inghiottì saliva, voleva chiarire tutto, voleva raccontargli tutto, voleva che tutto tornasse indietro.

-Tai, io volevo dirtelo, volevo davvero, ma credevo che non te ne sarebbe importato, credevo che per te io fossi un’amica, non credevo di arrecarti dolore- disse, lo sentì tirare un pugno contro qualcosa che, dal suono, le parve duro.

-Non credevi, ma l’hai fatto, senti sono contento che stai con Matt, ma dovevi dirmelo, so che sono un idiota, ma ti prego tu… Sora senti, la nostra amicizia non può funzionare così, dovrei scegliere, e non posso farlo, non capisci e lo so. Ma… ma, è tutto difficile, sappi solo che io quel pomeriggio ero troppo immaturo, e so che vuoi sentirtelo dire, ho rovinato tutto, ma credevo che mi dicessi se tu volevi stare col mio migliore amico, perché mi ha ferito, e sebbene non ho alcun diritto di dirlo, perché è così, lo dico.

-Perché io Sora credevo di volerti solo come amica, ma non ce la faccio, non ce la posso fare a vederti ogni giorno con qualcuno che non sia io, con qualcuno che ti abbraccia. Mi spezza, allora è meglio che non ti stia per nulla intorno, perché se no spaccherei la faccia a Matt, ed è per questo che sono un immaturo, perché ho avuto la mia occasione e non lo non l’ho colta, ma ti ho anche ferita. Scusa ancora, ma io credevo lo stesso che tra noi tutto andasse a posto, con o senza Matt, ma poi voi vi siete messi insieme e non mi avete neanche calcolato, come se non esistessi, e questo mi ha fatto male, un male incredibile. Mi hai deluso, come io delusi te, e non credo che tra noi le cose tornino come prima- pronunciò quella frase con enorme dolore nella voce, e Sora sentì le lacrime raggiungere gli occhi e uscirle a fiotti, non aveva letto la lettera, prese il suo cuore, ormai a pezzi, in mano.

-Tai non credevo, ma leggi la lettera, te la ricordi? Ti prego leggila e poi, e poi dimmi se, se davvero credi che tra noi nulla sia più possibile, perché- e un singhiozzò le affiorò sulle labbra –Tu mi manchi- e poi chiuse la conversazione.

 

Tai appoggiò il telefono al suo posto e presa la lettera la aprì, conteneva due fogli, pieni di lacrime e cancellature e Tai, sebbene non l’avesse neanche letta, seppe all’istante che essa avrebbe cambiato qualcosa.

Qualcosa di grosso.

 

…Continua…

 

Finito, com’è?????????

Spero sia stato di vostro gradimento.

Ciao e al prossimo capitolo (che si spera arrivi presto)

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure / Vai alla pagina dell'autore: Elly93