01/04/2011
1 recensioniSCAR INSIDE ME
'You would not believe your eyes. If ten million firefl..' Metto una mano sotto il cuscino e prendo il telefono. Guardo l'ora: le 5.45! Mi alzo molto lentamente, scendo le scale del letto a castello e metto le pantofole: 'Ciao Winnie!' mormoro sorridendo!Faccio un giro veloce per casa come faccio ogni mattina e sorridendo torno in camera. Scelgo i vestiti e vado in bagno. Accendo il caldobagno e velocemente mi lavo, mi vesto, mi trucco e faccio la piastra. Guardo il calendario e sorridendo sento che pian piano le mie guancie si stanno colorando di rosso.
Bevo il succo d'arancia fatto da papà e poi corro alla fermata dell'autobus.
Oggi sono sola: Marta ha la febbre; Giulia entra in 2 ora mentre Vanessa e Elisa hanno deciso di prendere il Cotral. Mi dirigo molto velocemente verso la fermata e quando vedo l'autobus arrivare salgo e mi metto seduta in uno dei posti posteriori. Prendo l'ipod e inizio ad ascoltare 'Just a dream' ultimamente questa canzone è in continua riproduzione nella mia testa.
Inizio a guardare fuori dal finestrino. E' ancora notte e le persone staranno ancora dormendo. Le uniche persone che a quest'ora sono già in piedi sono Franco, il panettiere e le signore che portano i cani al parco prima di andare a lavoro.
Sono così concentrata ad osservare le persone che mi circondano che non mi accorgo che qualcuno mi sta chiamando. Sento solo una leggera botta alla spalle. Mi volto di scatto e levo una cuffietta dall'orecchio.
'E' libero questo posto?' Lo guardo dritto nelle sue iridi e annuisco. Il mio cuore inizia a battere velocemente e sento che sta per uscirmi fuori dal petto. L'unica cosa che la mia mente riesce a pensare è: Federico. E' lui il ragazzo per cui oggi sono qui ed è lui il motivo della mia felicità.
Fa un cenno con la testa e si siede. Le nostre braccia si toccano e io sussulto. Cerco di ignorarlo e rimetto la cuffietta al suo posto. Mi sento osservata, è lui mi sta guardando e il mio cuore non fa che battere ancora più forte. Mi giro e lo guardo. Nessuno dei due è intenzionato a spostare lo sguardo ma alla fine cedo per prima. Guardarlo è la cosa che più amo fare. Anche ora mentre cerca qualcosa nello zaino non riesco a fare a meno di guardarlo. Mi soffermo sui suoi capelli sono corti e castani. Ripenso alla prima volta che l'ho visto, erano ricci, lunghi e dato che erano senza una forma precisa portava sempre il cappello. Lo ricordo come fosse ieri. La sua bocca, il suo naso, le sue sopracciglia, il suo profilo ormai li conosco a memoria. Potrei scrivere un libro intero su di lui.
'Guarda il traffico!' E' la sua voce, smetto di guardarlo e sorrido
'Già, ci sarà sicuramente qualche incidente' Dico spostando il mio sguardo sull'ipod.
'Che stai ascoltando?' Mi chiede sporgendosi verso la mia parte di sedile. Sussulto quando sento la sua spalla a contatto con il mio petto. Non sono mai stata così vicino a lui. Ed il mio cuore non fa che battere all'impazzita. Mi fa male la pancia. Sento una sensazione molto forte, come se qualcuno avesse accartocciato il mio stomaco. Ho i brividi e sono sicura che la mia peluria sia dritta. Perchè mi fai questo effetto?
'Un'ora solo ti vorrei di Giorgia! Mi piace!' Dice guardandomi. Sono seria i miei occhi sono puntati nei suoi.
'Quando penso a te, vedo gli occhi tuoi nei miei ma se non mi vuoi, non è niente sai' E' fermo, il suo respiro si è bloccato così come il mio. Lo vedo irrigidirsi per poi abbassare lo sguardo e tornare sul suo ipod. Rimango a fissarlo. Sono delusa e amareggiata. Le lacrime minacciano di scendere ma le ricaccio subito dentro. Aria. Ho bisogno di aria. Prenoto la fermata e prendo la borsa. Mi alzo velocemente e mi avvicino verso le porte. L'autobus si ferma e scendo. Sento i passi di altre persone scendere dall'autobus. Guardo il cielo e una lacrima mi solca il viso. Sono scoppiata. La terza guerra mondiale è scoppiata dentro di me. Ho ancora bisogno di aria. Inizio a camminare. Ma sento una voce in lontanaza. La riconosco, è la sua voce. Mi fermo, sono incerta ma alla fine mi giro. Lo guardo e con il pollice mi asciugo le lacrime.
'Non piangere. Soprattutto non piangere per me! Il mio cuore ragazza appartiene ad un'altra. E non posso fare niente per distruggere l'amore che provo per lei. Ti chiedo una cosa, non guardarmi, non pensarmi e soprattutto non innamorarti di me!' Dice guardandomi negli occhi.
'Troppo tardi' Sussurro a me stessa. 'Vorrei solamente sapere una cosa. Poi ti lascerò in pace lo giuro. Farò come se tu non sia mai entrato nella mia vita. Devi dirmi perchè il tuo sguardo è costantemente puntato su di me, se tu ami lei. Perchè stai illudendo me come facesti in passato?' Dissi trattenendo le lacrime.
'Tu mi ricordi tanto lei' Sussurrò abbassando lo sguardo. Lo guardai per l'ultima volta e poi andai per la mia strada.
'Addio ragazza!' Fu quella l'unica cosa che sentii uscire dallla sua bocca. Quella fu l'ultima volta che lo vidi. Ma il suo ricordo è una cicatrice dentro di me. Una cicatrice che solo lui potrà richiudere in futuro.