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Autore: SPWinchester    02/04/2011    8 recensioni
Certe volte scopri di avere tutto, qualunque cosa si possa volere, tranne ciò che si desidera veramente ed allora si è disposti a tutto, soprattutto per la persona che si ama!
Misha rimase incantato a guardare quell'uomo che era poco più alto di lui, leggermente muscoloso, con corti capelli ed occhi verdi che luccicavano alla luce del sole.
Non poteva certo essere il mingherlino... -Jensen?-
Lui lo guardò confuso e si grattò la testa con la mano destra -E chi altri dovrei essere scusa?-
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Other Universes'
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Salve^^
Avevo qualche dubbio, mentre la rileggevo, se pubblicarla o meno, alla fine ho deciso di scrivere un prologo per capire un pò se poteva andare.
Ed eccolo qui!
Vorrei un vostro parere, se continuarla o meno, critiche e via dicendo ^^
Dopo questo, inutile, sproloquio vi auguro una.....Buona Lettura n__n






Certe volte scopri di avere tutto, qualunque cosa si possa volere, tranne ciò che si desidera veramente e allora si è disposti a tutto, soprattutto per la persona che si ama!

Jensen Ackles, seduto al tavolino del suo bar preferito, sorseggiò il suo caffè fumante e aprì il giornale.
Non si ricordava da quanto tempo aveva iniziato, ogni venerdì mattina, a leggere un capitolo della storia del suo autore preferito; la pubblicava ormai da qualche anno a puntate su un giornale.
Leggerla gli permetteva di vedere cosa succedeva nella vita di Lui.
Spalancò gli occhi improvvisamente e poggiò la tazza sul tavolo cercando di calmarsi.
Non poteva crederci, non poteva davvero crederci.
Eppure stava succedendo; era scritto proprio lì, nero su bianco.
Richiuse il giornale bruscamente, lanciò i soldi sul tavolo e corse verso la macchina, completamente assorto nei suoi pensieri, e iniziò a guidare verso il suo ufficio.
"Misha sta per sposarsi? Perché diamine mi procura i crampi allo stomaco questa notizia? Dovrei esserne felice no?"
Fece una rapida inversione e si diresse nella direzione opposta, verso una nuova meta.
"Devo agire, e in fretta...non mi rimane molto tempo!"
 
~~~~~~ • ~~~~~~

Misha lasciò cadere la testa in avanti andando a colpire la tastiera con un sonoro tonfo, sbuffò annoiato e rilesse per l'ennesima volta l'ultima frase del nuovo capitolo.
Vedo che non hai ancora dato a Viviane una risposta.
Si rialzò massaggiandosi la fronte, e rimase a fissare a lungo quell'ultima sequenza appena scritta.
Si portò il tappo della penna tra i denti e iniziò a mordicchiarlo, rifletté per qualche istante e poi si voltò verso la sua gatta, che aveva visto passare e acciambellarsi sul tappeto vicino al camino.
Aveva due anni ed era un Sacro di Birmania, il suo pelo, morbido e setoso, era di un candido bianco, puro e lucente, tranne che per la coda, le zampe e le orecchie che erano di un color nocciola intenso. Il suo tratto distintivo, però, erano gli occhi : di un intenso colore blu zaffiro, come il padrone.
Da quando era entrata in casa, era diventata lei la padrona e Misha il suo tenero animale domestico.
-Che ne pensi Kira?- lei alzò il muso oziosamente e lo guardò ambiguo per qualche istante, facendo ricadere la casa nell'assoluto silenzio.

Misha non si ricordava per quale motivo avesse iniziato a scrivere un romanzo a puntate sul quel giornale, ma quella sua storia era ormai diventata una lettura irrinunciabile per i cittadini di mezza America, che seguiva quelle vicende ogni settimana.
Il protagonista assomigliava tantissimo a lui, sia per il carattere sia per le difficoltà che si trovava ad affrontare nella vita di tutti i giorni.
Naturalmente nessuno ne era a conoscenza, forse, solo i suoi più cari amici che, conoscendolo bene, notavano la somiglianza.

-Grazie tante eh! Sei di grande aiuto- si lamentò Misha con la sua gatta.
-Ma cosa accadrebbe se Victoria leggesse e facesse due più due?-
La domanda era legittima, anche se era improbabile che l'indaffarata dottoressa di cardiologia Victoria Vantoch, avrebbe trovato il tempo di leggere il suo romanzo.
-Direi comunque di non esagerare...il suo senso di colpa la potrebbe spingere ad aggiornarsi sugli ultimi sviluppi...e, sono sicuro, non li troverebbe così divertenti e poi non vorrei ferirla...che ne dici?- borbottò Misha rivolgendosi alla gatta -Ma Michael è così sorpreso da questa fretta che ha lei nello sposarsi che si sente soffocare- aggiunse puntando lo schermo e questa volta Kira lo ignorò completamente.

Lavorando a casa sua aveva il vantaggio di non essere incatenato a una scrivania o a un orario fisso, e di potersi così organizzare a suo piacimento.
A volte, quando si sentiva particolarmente ispirato, si alzava nel bel mezzo della notte, accendeva il computer, e si metteva a scrivere senza correre il rischio di disturbare qualcuno, visto che viveva solo.
Il lato negativo, però, era quello di trovarsi costretto a sostenere lunghi ed eterni monologhi.
Ma se si sentiva così solo perché non coglieva la possibilità di far entrare, completamente, nella sua vita Victoria?
Misha guardò malinconico e turbato la piccola scatolina di velluto rosso che era sulla scrivania e piccoli flash, delle sere precedenti, gli passarono veloci nella mente.
La sua incertezza si rifletteva, inevitabilmente, sul protagonista del libro; sospirò e tornò a fissare lo schermo.
-Victoria non lo vedrà- disse alla gatta, più per convincere se stesso che l'animale -Probabilmente non avrà nemmeno il tempo di sfogliare il giornale- inviò il capitolo al giornale e rimase a fissare lo schermo fino a che il messaggio non fu inviato.

Ma Victoria avrebbe capito qualcosa prima o poi. Lei gli aveva detto che era stanca di avere una relazione occasionale e voleva qualcosa di più vero e profondo, e il fatto che lui non gli aveva ancora fatto la proposta, l'avrebbe indubbiamente insospettita, e avrebbe iniziato a nutrire dubbi sulla loro unione.
Espirò profondamente e si passo le mani tra i capelli.
"Qual è il problema?"
Victoria era una donna meravigliosa, gentile, affettuosa, premurosa e follemente innamorata.
"Allora perché non le faccio la proposta?"
Il problema era che quella decisione lo spaventava troppo; era una scelta importante che avrebbe cambiato definitivamente la sua vita, e forse, era questo che lo spaventava da morire.

Spense il suo portatile, avendo finalmente portato a termine il lavoro dell'intera settimana, andò in cucina e decise di dare un'occhiata alla posta, che da molti giorni ritirava senza però trovare mai il tempo di leggerla.
-Bolletta...Bolletta...Bolletta...Spero vivamente che nessuna di queste sia scaduta- borbottò, continuando a fare una cernita -Pubblicità...Lettera...Pubbl?!- si bloccò improvvisamente ed esaminò la lettera che portava il timbro dell'avvocato Jensen Ackles.
"Perché mi ha scritto? Non è Natale e non è il mio compleanno..."
Con curiosità Misha aprì la busta con un secco gesto e lesse velocemente il breve messaggio.

Ciao Misha, ho deciso di vendere la casa in montagna e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere rivederla per l'ultima volta o, non so, fare un'offerta tu stesso, visto che tanto tempo fa mi dicesti che ti sarebbe piaciuto comprarla. Se sei interessato, mettiti in contatto con me appena puoi; il mio numero ce l'hai.
Saluti, Jensen.
P.S. Ho trovato davvero molto interessante la svolta che ha preso la tua storia questa settimana.

Misha ripiegò la lettera e la guardò per qualche istante.
"E così Jensen legge la mia storia eh?"
Si sentiva sempre molto orgoglioso quando veniva a sapere che le persone seguivano con interesse le gesta dei personaggi che uscivano dalla sua testa.
Soltanto dopo ragionò su quello che aveva letto, e fu sopraffatto dai ricordi.
La sua mente ritornò indietro nel tempo e rivide se stesso, all'età di cinque anni : la madre l'aveva appena rimproverato per aver fatto il bagno nel lago senza chiederle il permesso, ma lui, poco dopo, si era vendicato di Jensen, il suo compagno di giochi che aveva fatto la spia, mettendogli dei ragni nel letto.
Con il sorriso sulle labbra, ricordò anche interminabili e oziosi pomeriggi passati in riva al lago.
"Sta per vendere la casa eh?"
Guardò verso il muro del salotto, dove erano appese numerose fotografie del passato, e la sua attenzione fu catturata da una, di fianco a quelle di lui con Victoria, con Jensen di fronte alla suddetta casa.
Non ricordava chi li avesse obbligati a fare quella foto, ma rammentava chiaramente l'imbarazzo che si era creato a dover stare lì impalati, uno vicino all'altro, per tutto quel tempo.
Prese il suo cellulare, scrollò la rubrica e digitò il numero sul telefono di casa.

-Buongiorno, ufficio dell'avvocato Ackles- rispose una voce squillante ma cordiale dopo un solo squillo -Chi lo desidera?-
Avendo intenzione Misha di fargli una sorpresa disse con tono gentile -Preferirei che non mi annunciasse-
-Signore, questo è altamente irregolare- disse un po' seccata la voce femminile.
Misha si chiese se Jensen sapeva che la sua segretaria era così indisponente, espirò profondamente -Jensen sta aspettando questa chiamata, glielo assicuro- insistette.
-Beh...io...- La donna smise di parlare e Misha la sentì farfugliare con qualcuno.
Mentre aspettava si risolvesse la questione tra la segretaria e la persona con cui stava parlando, con la cornetta tra la spalla e il collo, decise di versarsi una tazza di caffè.
-Pronto?- una voce roca e profonda lo fece sobbalzare.
-Jensen?- chiese Misha confuso, non ricordandolo così basso il suo tono.
-Si chi è che parla?-
-Questa è una voce del passato- disse lui scherzoso.
-Misha...- la sua non era una domanda ma, bensì, un’affermazione.
Lui fu un po’ deluso per il fatto che fosse riuscito a riconoscerlo così facilmente e gonfiò le guance -Come hai fatto a indovinare?-
-Sei l'unica persona del mio passato capace di far venire un principio di emicrania alla mia segretaria-
Misha rise divertito, -Primo non dovresti avere una segretaria così vulnerabile e, secondo, dovresti avere un passato decisamente più eccitante-
-Me ne ricorderò per il futuro-
-Bravo-
Lui respirò profondamente e si poggiò alla scrivania della segretaria -Sei ancora convinto di sapere tutto vero?-
-Naturalmente- riprese la lettera e iniziò a giocarci -Ho letto il tuo messaggio-
-Te l'ho mandato una settimana fa. Credevo non fossi interessato-
Misha riguardò l'anello e sbuffò -Io sono una persona molto impegnata-
-Capisco. Allora sei interessato a comprarla?- domandò frettoloso.
-Non so se posso permetterlo, ma mi piacerebbe rivederla. Ci sono problemi per te?-
-No, te l'avevo proposto io...Che ne dici di domani?- chiese Jensen -Non ho udienze ne appuntamenti-
Voleva, almeno per un giorno, uscire dalla sua routine. Andare fuori da quel salotto, cambiare un po’ aria così da chiarirsi le idee magari.
E poi Victoria era fuori per un convegno quindi non ci sarebbero stati problemi.
-Ok...A mezzogiorno va bene?-
-Ancora dormi fino a tardi?- domandò, ridacchiando.
Aveva perfettamente ragione, Misha adorava dormire fino a tardi, ma non vedeva alcuna ragione per ammetterlo e mostrarsi come un pigrone.
-No, semplicemente non mi piace guidare con il buio, e da casa mia ci impiegherò tre ore per arrivare-
-Va bene. A domani allora- Jensen stava per riattaccare quando si sentì chiamare, allora riavvicinò la cornetta all'orecchio -Si?- mormorò stupito.
-Grazie per l'invito- disse tutto d'un fiato.
-Di nulla. Hai passato lì tanto tempo almeno quanto me. Mi sembrava il minimo avvisarti-
-Ho passato più tempo io- lo corresse lui -Tu sei andato via per il college ricordi?-
-Hai ragione- assentì.
-Come sempre- disse lui trionfante.
-Si certo! Ci vediamo domani!-
Misha lo salutò e riattaccò guardando perplesso il telefono. Il pensiero di avvisare Victoria passò subito, gli aveva sempre concesso grande fiducia lei, e questo era uno dei lati positivi nel loro rapporto.
"Uno dei tanti...Dovrei davvero essere pazzo per non voler passare il resto della mia vita con una donna come lei"

~~~~~~ • ~~~~~~

La mattina seguente, dopo due enormi tazze di caffè, Misha si mise finalmente in viaggio.
Aveva portato con sé il suo portatile e la gabbietta con dentro Kira : non aveva nessuna intenzione di trovarsi mezza casa distrutta perché nessuno era lì per coccolarla, e portarla era la mossa più furba che potesse fare.
Si guardò intorno mentre il fantastico paesaggio autunnale passava veloce senza però riuscire a provare quella serenità e quella calma che aveva sperato.
"Devo smetterla. Victoria sarà una moglie fantastica! Non è così importante non sentire il suono delle campane!"
Finalmente iniziò a intravedere una bellissima villetta a due piani circondata da alti alberi verdi e dopo circa mezz'ora arrivo davanti ad un grande cancello.
Rallentò e fermò la macchina sul ciglio della strada, scese e spinse il cancello.
Quanto tempo era passato? Avevano smesso di passare le vacanze con la famiglia Ackles quando loro due avevano iniziato a frequentare il college.
Risalì sull'auto e procedette passando davanti al piccolo lago, dove lui aveva imparato a nuotare.
Quel luogo era sempre stato come un castello magico; una parte perfetta, solida e immutabile della sua vita, era lì che aveva imparato a sognare.
Premette più a fondo l'acceleratore e superò il traballante ponte di legno, fermò la macchina e fece uscire dalla gabbietta Kira, che si sgranchì le zampe scorrazzando felice dopo il lungo viaggio.
-Non allontanarti!- l'avvisò.
Misha si avviò verso la porta d'ingresso con passo incerto, si voltò di scatto quando avvertì una presenza alle sue spalle, con il cuore in gola e già pronto a difendersi.
-C'era traffico?- domandò.
Misha rimase incantato a guardare quell'uomo che era poco più alto di lui, leggermente muscoloso, con corti capelli e occhi verdi che luccicavano alla luce del sole.
Non poteva certo essere il mingherlino... -Jensen?-
Lui lo guardò confuso e si grattò la testa con la mano destra -E chi altri dovrebbe essere scusa?-
 
 




~~~~~~ • L'angolo di ShiroHime • ~~~~~~
RiSalve^^
Come dicevo prima questo è un semplice prologo solo per incuriosire.
Ecco tutto, per qualsiasi cosa rispondo singolarmente e grazie a tutti coloro che leggeranno, commenteranno, aggiungeranno tra i preferiti e le seguite.
Aspetto i vostri pareri con ansia^^
Baci!
:3

   
 
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