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Autore: Doralice    04/04/2011    4 recensioni
Alaric si fece rapidamente due conti: in quella sala c'erano tre vampiri, una doppelgänger che era la chiave vivente per la libertà delle peggiori creature oscure, una strega, un angelo incarnato, un dampiro che faceva il Van Helsing per la Chiesa e due umani resi immortali da degli anelli incantati.
Gli X-Men ci fanno una pippa! - pensò.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Between Heaven and Hell'
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Note

Grazie a tutte per le recensioni! In un fandom così esteso non me ne aspettavo già quattro al primo capitolo, quindi mi ritengo soddisfatta!

Questa fanfic è praticamente tutta ideata, devo solo metterla per iscritto e, strano a dirsi, i capitoli più difficili saranno i prossimi due, quindi mi scuso in anticipo se ci metterò un po' a pubblicarli.

Intanto eccovi il secondo capitolo e la mia Nora. In questa foto mi piace una sacco perché mi ricorda l'iconografia degli angeli leonardeschi, col dito puntato verso il cielo. Ok, chiusa parentesi pseudo-artistica...

Buona lettura!







Capitolo 2

~

Dove si scoprono (mica tutte) le carte


Arrivare lì, suonare il campanello e aspettare pazientemente. Non era così difficile, dai. Eppure ci aveva messo un po' a decidersi e, così come lei aveva percepito la strega, la strega doveva aver percepito lei. Fantastico: adesso avrebbe ottenuto un'indesiderata entrata ad effetto.

Sentì i passi di qualcuno provenire dall'interno del maniero e il cuore prese a batterle furiosamente. Si portò una mano al petto: strana sensazione sentire di nuovo quel tum-tum dopo 105 anni.

Fa che sia umano, fa che sia umano...pregava con ansia crescente.

Non era esattamente pronta per affrontare di nuovo dei vampiri. Gli altri l'avrebbero presa per il culo in eterno, ma – che diamine! – la sua virtù non era il coraggio. Proprio no.

La serratura scattò, la porta si aprì e sull'ingresso di stagliò la figura di Damon Salvatore. Strinse le labbra e alzò gli occhi al cielo, in un muto insulto ai suoi superiori: la faccenda non stava iniziando bene. Per niente.

~~~

La ragazzina davanti a Damon avrà avuto sì e no l'età di Jeremy. La studiò per un attimo con aria perplessa: zazzera di corti capelli rossi, grandi occhi nocciola, una valanga di lentiggini e l'aria di chi si era ritrovata lì chissà come. Che fosse stata soggiogata?

Ehr... Damon Salvatore?

Damon si produsse in una delle sue pittoresche espressioni da cinema muto che riuscivano a condensare un intero discorso in una smorfia e mezza. In questo caso: “Certo che sono Damon Salvatore, non si vede? Chi sei tu, piuttosto? E spero per te che abbia un valido motivo per aver abusato della mia attenzione”.

La ragazzina annuì ed esitò, come se stesse cercando le parole. La già poca pazienza di Damon iniziò ad affievolirsi.

Posso parlare con Stefan?

Il vampiro strinse la mascella, reprimendo la solita, fastidiosissima sensazione di essere il fratello sfigato.

È in riunione, prenda un appuntamento.ribatté seccato, facendo per chiudere la porta.

È importante, si tratta di Klaus.

Questa poi...

Damon spalancò la porta e l'afferrò per un braccio, la trascinò dentro e richiuse la porta. Il tutto in due secondi netti.

Stai giocando col fuoco ragazzina.

Per reazione lei si strinse nelle spalle e si rannicchiò contro il muro dell'ingresso, tentando di sfuggirli.

Oh... ehi, non arrabbiarti, ho solo bisogno...

Io ho bisogno che tu mi dica che diavolo vuoi. – la interruppe.

Ma se potessi parlare con tuo fratello...

La gioventù d'oggi... – sospirò nervoso – E chi ti ha detto di darmi del “tu”? Diosanto, sei solo una bambina!

Ah... non volevo... mi dispiace signore. Mi scusi. balbettò lei trattenendo una risatina – Sì... potrei vedere il signor Salvatore, adesso? L'altro Salvatore. Suo fratello. –

Damon si chiese di cosa si fosse fatta quella sciroccata di Bonnie per prevedere l'arrivo di quell'inutile essere petulante. Stava considerando come levarsela di torno sbrigativamente, ma prima doveva per lo meno scoprire chi era e come faceva a sapere di Klaus. Doveva soggiogarla e farsi dire tutto. Dopo ci avrebbe banchettato.

Adesso io te faremo una chiacchierata. –

Ah,alzò un dito con l'aria dubbiosa non credo che...

Nora?!

Damon si voltò: Pas li stava guardando esterrefatto. Si era persino tolto gli occhiali da sole.

Pascal?disse lei con una vocetta stupita.

Li guardò a turno senza capire. Poi lei si divincolò dalla sua stretta e corse incontro al dampiro.

Brutto figlio di puttana!esclamò saltandogli al collo.

Damon osservò la scena che seguì con crescente confusione. Stava per soggiogare e nutrirsi di una ragazzina rompicoglioni che probabilmente sapeva troppo, e un attimo dopo il suo pasto si scambiava amichevoli pacche sulle spalle con il suo (poco gradito) ospite.

Cosa ci fai qui, uccellino?

Cosa ci fai tu qui?ribatté lei – Non eri appresso a Constantine? –

Quel paranoico di John? Per carità! L'ho mollato mesi fa.

Gavriel non lo sopporta!

E figurati io! Ora mi hanno assegnato ai Salvatore.

Ma va?! Anche a me!

Che sta succedendo?intervenne Stefan.

Tutti gli altri stavano facendo capannello attorno a loro, incuriositi dal casino. Damon si fece affianco al fratello, con le braccia incrociate e l'umore che virava al nero.

Succede che Pas se la fa con le ragazzine.

Questa ragazzina ha 125 anni.lo rimbeccò lui, circondandole le spalle.

È comunque una mocciosa in confronto a te.sogghignò il vampiro.

Qualcuno lì mentiva. O Pas stava barando sull'età o la ragazzina sapeva nascondere bene la sua natura, perché il suo odore era inconfondibilmente umano.

Caroline lo risvegliò dalle sue elucubrazioni con un sarcastico: "Da che pulpito". Damon le lanciò un'occhiata di sufficienza.

Pas, vorresti presentarci la tua amica? lo invitò Stefan.

Posso? la ragazza annuì e lui si schiarì la voce Bene. Vi presento Eleonora Lath... Luati... non ho mai capito come diavolo di pronuncia!

Lautnitha.gli venne in soccorso E non hai ancora sentito l'altro nome!

Ma potete chiamarla Nora. Giusto?aggiunse Pas allegramente.

Si scambiarono un'occhiata comica, borbottando sì, meglio”.

Ed è...?chiese Stefan.

Un angelo.

Tutti si voltarono verso Bonnie, che osservava la nuova arrivata con occhi spiritati. Damon fece una smorfia che palesava quanto la ritenesse fuori di testa.

Non esistono gli angeli. – scandì come se parlasse a degli idioti.

Fino a un paio di settimane fa non esistevano neanche i licantropi.gli fece notare Alaric.

A vedere l'atteggiamento degli altri, Damon aveva già capito di avere tutti contro. Presentarsi a degli sconosciuti come un emissario divino e ricevere fiducia immediata: doveva segnarselo.

E dove sono le ali?chiese sarcastico.

Le ho lasciate nel cassetto del comodino.intervenne Nora con aria sfrontata.

Damon piantò gli occhi su di lei. Entrava in casa facendosi annunciare dalla strega ed era amica di Pas: erano elementi sufficienti per indurlo a fanculizzarla.

Hai detto che sai qualcosa di Klaus. Parla e poi sparisci.

Era una balla.ammise lei facendo spallucce Mi serviva una scusa per entrare.

Pas si finse scandalizzato: Non si dicono le bugie!

Damon non era dell'umore. Per la precisione, si era veramente rotto le palle, come disse al fratello.

La riunione è finita, andate in pace.annunciò prima di sparire.

~~~

Nora ringraziò Elena per il the che le stava porgendo e si rivolse a Stefan.

Tuo fratello è esattamente come lo immaginavo.

Il vampiro non seppe cosa rispondere, per cui si limitò ad esprimere tutta la sua costernazione per il comportamento di Damon attraverso una delle molteplici parafrasi di scuse che aveva collaudato in 145 anni.

Ricevuta la sua tazza di the, Bonnie si fece coraggio e sedette accanto a Nora. Era inesplicabilmente incantata da quella ragazza. E anche se sapeva – sentiva – che era quello che era, non riusciva proprio a capacitarsene.

Jeremy diede voce ai suoi dubbi: Come puoi essere un angelo?

Nora aprì la bocca per rispondere.

Attenta,l'ammonì Pas quello non ti molla più!

Ero umana prima.spiegò Nora, guardando il ragazzo divertita.

Prima di cosa?chiese Caroline.

Prima del sacrificio.

Bonnie si rese conto di aver parlato solo perché adesso la stavano guardando tutti. Di nuovo. Detestava quando facevano così.

Per chi ti sei sacrificata?le chiese Elena.

Nora si strinse nelle spalle e lanciò un'occhiata a Pas, a disagio.

È una lunga storia.disse sorseggiando il suo the Comunque... lassù è piaciuta molto e così, ta-dan! Ecco a voi la Virtù del Sacrificio.

Lo diceva come se niente fosse, ma Bonnie sentiva provenire da lei un insieme di sensazioni contrastanti. Ed era qualcosa che aveva l'impressione di aver già sentito.

Come faccio a sentirti così bene?le chiese confusa Di solito devo toccare la gente per percepire certe cose.

Tu sei una strega e io un angelo incarnato: non è che ci s'incontri tanto spesso!

Dimentichi la parte interessante: Nora era amica di Corinne Bennett – aggiunse Pas – Una tua antenata, Bonnie.

La ragazza girò lo sguardo dall'una all'altro, incredula: Mi prendete in giro? Anche tu eri una strega?

Apprendista strega. – precisò cauta – Mia madre ed io siamo scappate dall'Europa nel 1889. Corinne ci ha accolte e per un po' siamo riuscite a vivere tranquille da queste parti.

Dunque la sua trisavola aveva aiutato delle streghe in fuga e una di queste era diventata un angelo in circostanze misteriose. Se solo ci fosse stata la nonna per raccontarle tutta quella storia incredibile!

Da cosa scappavate? chiese Alaric.

Da chi. precisò lei con riluttanzaAvevamo pestato i piedi a un paio di Antichi.

Oh,Elena fece una piccola smorfia benvenuta nel club.

Nora la osservò attentamente: Accidenti, sei davvero...

Uguale a lei, sì, lo so.mugugnò rabbuiandosi.

No,scosse la testa e rise no, tu sei completamente diversa! La tua aura è così limpida e...

Tu riesci a vedere l'aura delle persone?intervenne Jeremy.

Nora agitò una mano: Lo sanno fare tutti gli angeli, ce l'abbiamo di default.

Che altro sai fare?le chiese interessato.

Ci risiamo...borbottò Pas.

Nora ridacchiò divertita.

Non molto: in forma umana le mie capacità sono limitate. E la mia missione è solo quella di proteggervi.

Ma avrai qualche potere fuori dal comune, no? insisté.

Tuo fratello è sempre così ficcanaso? chiese ad Elena, che si limitò a guardarla con un'espressione di muta scusa.

Posso creare barriere protettive, guarire le ferite inferte da creature oscure, amplificare le potenzialità... contò sulle dita cose così, insomma.

Tutto a beneficio degli esseri umani, ovviamente.precisò guardando Stefan.

Avevo immaginato che noi anime perdute fossimo escluse dal privilegio.commento ironico.

Nora scrollò le spalle: Le regole non le faccio io.

E quando sei in forma angelica cosa puoi fare? chiese ancora Jeremy.

Nora posò la tazza vuota e sospirò: Un sacco di cose noiose.

Del tipo?

Del tipo essere in più luoghi contemporaneamente...

Hai il dono dell'ubiquità?!saltò su Caroline Che cosa fica!

Altroché se è fico! esclamò Pas, scambiando un'occhiata d'intesa con Nora – Ma preferisci il teletrasporto, no? –

Oh, sì! Per non parlare della telecinesi e dei... zin!portò le mani davanti agli occhi e agitò le ditaRaggi laser dagli occhi!

Bonnie li guardò scettica: se pensavo che si bevesse quelle idiozie avrebbero dovuto metterci più impegno. Gli altri ci misero un po' a capire che li stavano prendendo per il culo.

Puoi entrare Damon.disse Stefan in tono canzonatorio.

Il vampiro fece il suo ingresso nella sala, le mani ficcate in tasca e l'aria sfrontata di chi cerca di camuffare di esser stato beccato in pieno. Caroline e Jeremy trattennero una risata, Alaric alzò gli occhi al cielo. Lo scambio di occhiate tra i Salvatore fu alquanto eloquente.

Sono il maggiore,si difese portandosi una mano al petto devo controllare chi mi porta in casa quello scapestrato di mio fratello.

Sopratutto se si beve la storiella dell'angelo caduto in volo. aggiunse squadrando Nora.

Bonnie ebbe l'istinto di friggergli i neuroni, ma venne trattenuta Elena. Pas ebbe la bontà d'interrompere il momento di tensione.

Allora!si batté le mani sulle cosce Vogliamo parlare di cose serie?

~~~

Alaric si fece rapidamente due conti: in quella sala c'erano tre vampiri, una doppelgänger che era la chiave vivente per la libertà delle peggiori creature oscure, una strega, un angelo incarnato, un dampiro che faceva il Van Helsing per la Chiesa e due umani resi immortali da degli anelli incantati.

Gli X-Men ci fanno una pippa!

Partiamo da un presupposto semplice. – iniziò Pas – Klaus verrà qui a reclamare Elena, noi dobbiamo fermarlo: semplice, lineare.

Perché vi sta tanto a cuore questa faccenda?intervenne Damon Voglio dire... scomodare persino un angelo.

Non era difficile intuire che Damon fosse ancora scettico a riguardo. E non è che Alaric invece si fosse convinto del tutto.

Nora sospirò e si rivolse al dampiro: Glielo spieghi tu?

Qua non si tratta solo di proteggere la damigella in pericolo. Tu sei adorabile Elena, davvero, Pas giunse la mani e guardò la ragazza con dolcezza ma la questione è un pochino più seria e coinvolge il mondo intero e una buona parte delle sfere infernali.

Spiegati.lo invitò Stefan.

Avete idea di cosa accadrebbe se Klaus riuscisse a spezzare la Maledizione del Sole e dalla Luna? – continuò Pas – Provate a pensarci: vampiri ovunque, non più costretti a limitare i loro appetiti dal tramonto all'alba, pronti a farsi uno spuntino a qualsiasi ora del giorno.

Elena si strinse a Stefan, sconvolta.

Mi sa che ci servirà più verbena.commentò Alaric per allentare la tensione.

Al ritmo con cui verrebbe vampirizzata la gente, non riusciremmo a contenerli nemmeno se convertissimo l'intera agricoltura mondiale in verbena e se deforestassimo l'Amazzonia per procurarci paletti. – ribatté Pas secco L'umanità si estinguerebbe nel giro di due generazioni. –

Tutti i presenti lo guardarono allibiti.

Non dirmi che avete fatto davvero delle proiezioni simili? fece Nora vagamente stranita.

Perché, voi non avete calcolato quante anime vi toccherebbe smistare?replicò lui.

Ah, non lo so. la ragazza alzò le mani Io quei brainstorming li pacco sempre.

E cosa si aspettano che facciamo?intervenne Caroline accigliata Non siamo dei professionisti, siamo solo un gruppo di freak.

È per questo che hanno mandato noi. disse Pas indicando sé e Nora Insieme abbiamo qualche possibilità di farcela contro le forze del Male.

Sì, la Justice League... ma per favore!sbottò Damon – Io mi chiamo fuori. –

Per me è una figata!dichiarò Jeremy.

Aspetta di trovarti davanti ad un Antico.commentò Stefan serio.

Elena tagliò corto: – Lui non si troverà davanti a nessun Antico. Nessuno di noi combatterà.

Damon le rivolse una smorfia: Per carità, non ricomincerai con la menata del sacrificio?

Temo che combattere sarà inevitabile.fece notare Pas.

No.intervenne Alaric, che aveva ascoltato anche troppe idioziePossiamo trovare un'altra soluzione, un modo per tenerli a bada finché non capiamo come renderli inoffensivi.

Pas e Nora si guardarono: la ragazza arricciò le labbra e alzò le sopracciglia in segno di assenso.

D'accordo.fece Pas conciliante Ma non abbiamo molto tempo, dovremo tutti prenderci un po' di ferie.

Gli altri annuirono. Alaric pensò che era ora di sfruttare la vecchia scusa dell'anno sabbatico e sparire dalla scuola per qualche tempo.

Sarebbe anche il momento di decidere se ci state o meno.Nora li guardò uno ad uno – Chiunque non se la sente, molli adesso. –

Nessuno proferì parola. Lentamente gli sguardi si puntarono tutti su Damon.

Cosa? sospirò teatralmente Vi ho già detto come la penso e...

Elena lo afferrò per un braccio e lo guardò seria: Damon, ci servi anche tu. È importante.

...e se mi lasci finire di parlare.la fulminò Secondo me è una stronzata, ma facciamolo, sì... giochiamo ai supereroi.

Alaric aveva un gran brutto presentimento. E sapeva esattamente il perché.

   
 
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