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Autore: Doralice    31/03/2011    5 recensioni
Alaric si fece rapidamente due conti: in quella sala c'erano tre vampiri, una doppelgänger che era la chiave vivente per la libertà delle peggiori creature oscure, una strega, un angelo incarnato, un dampiro che faceva il Van Helsing per la Chiesa e due umani resi immortali da degli anelli incantati.
Gli X-Men ci fanno una pippa! - pensò.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Between Heaven and Hell'
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Note

Questa fanfic farà arrabbiare un po' persone per il solo fatto che esiste, dato che ho 9 long-fic ancora in lavorazione che prometto sempre di aggiornare. Ma vi capita mai di essere sature e non poterne più delle stesse idee? Ecco, io sono in quell'impasse lì, che non sai come spezzare. E così ho pensato che cimentarmi in altri fandom potesse essermi utile a rinfrescarmi la testolina. Quindi – e qui mi rivolgo ai quattro gatti che mi seguono – vi prego, non prendetevela: è anche per voi che lo faccio. Davvero!

L'idea di scrivere qualcosa su TVD è nata sin dalla visione delle prime puntate, ma nel concreto non sapevo bene cosa scrivere, anche perché è già stato scritto praticamente tutto e le idee nuove sono difficili da tirare fuori. Poi le ultime puntate sono state una delusione e, paradossalmente, mi si sono aperte le cateratte della fantasia e ho concepito questa storia. Il titolo è un tributo a The Hitchhiker's Guide to the Galaxy di Douglas N. Adams e la trama, anche se toccherà argomenti seri, è stata ideata per essere semi-comica. L'obbiettivo principale è quello di vedere Damon Salvatore messo alle strette da qualcuno che non può fare fuori come di solito fa con i suoi “problemi”, ma il mio scopo è anche quello di prende per il culo i cliché dei telefilm fantasy, che saranno citati in abbondanza (sia i cliché che i telefilm, intendo).

Dei due personaggi originali che introdurrò, quello di Pas è ispirato in buona parte a Romo Lampkin, un personaggio di Battlestar Galactica che io adoro e che potete vedere in questo video qui (è quello con gli occhiali da sole). Il secondo personaggio vi dirò che faccia ha nel prossimo capitolo.

Per esigenze narrative la storia sarà raccontata da più punti di vista.

Siccome ormai per me è una tradizione, ogni capitolo avrà un link ad una canzone.

Mannagia che papiro! Basta così, ho detto tutto... buona lettura!







Capitolo 1

~

Dove si frega un angelo e si ritrovano vecchie compagnie


Luogo: Seconda sfera Angelica, Coro delle Dominazioni, Asse delle Procure

Tempo: XLII era del piano divino

Cosa dovrei fare io?! –

Hai capito benissimo. –

No, no, no... non se ne parla proprio! –

È un ordine dall'alto. –

Non m'interessa! Ci sono i Custodi per queste cazzate! –

Modera i termini o ti rispedisco a smistare anime. –

Ok, senti, non puoi affidarmi... che ne so? I fratelli Winchester? –

– … –

No, eh? Le sorelle Halliwell...? –

Fai meno la spiritosa. –

Non sto scherzando! Io coi Salvatore non ci voglio avere niente a che fare! –

Forse non ti è chiara la situazione: dopo la tua ultima bravata, lassù sono un po' alterati. –

Sì, be', sono loro che mi hanno voluta qui. Chi gli ha chiesto niente? –

Come ti hanno presa ti possono rispedire al mittente. –

Ah-ah! Bella questa! Sì, proprio carina! Quasi quasi ci stavo... cascando... –

... –

Non era una battuta, eh? –

No. –

Quando comincio? –

~~~

Luogo: Mystic Falls, Virginia, USA

Tempo: 14 maggio 2010, ore 7:22


Buongiorno. –

Elena sussultò tra le braccia di Stefan. Si rigirò nel letto e si guardò attorno confusa: era da sola.

Stefan? – fece con una punta d'ansia.

Dovresti rispondere alla tua donna. –

Si voltò verso il punto da cui proveniva la voce strozzata: il suo ragazzo stava tenendo contro il muro un uomo.

Chi sei? – lo sentì ringhiare.

Ah, andiamo Salvatore, non sono passati neanche trent'anni... – si lamentò l'uomo.

Elena si avvolse nella coperta, si alzò dal letto cauta e si mosse verso la porta.

S'immobilizzò appena sentì l'intruso dire: – Accidenti, è identica a lei. –

Osservò la scena atterrita: un altro tirapiedi degli Antichi? Ma non dormivano mai?

Oh, cos'è, una rimpatriata? –

Elena trasalì e si voltò verso Damon: come al solito le era sbucato alle spalle silenzioso come un gatto.

Chi è? – gli chiese.

Lui alzò le sopracciglia e la superò: – Uno che mi deve un sacco di soldi. –

Sei venuto a saldare, Pas? – fece avvicinandosi ai due.

A sentire quel nome, Stefan mollò immediatamente la presa sul collo dell'intruso.

Pascal? – lo sentì sussurrare stupito.

Eh... – sospirò l'uomo accasciandosi contro il muro.

Damon gli tese la mano e lo aiutò ad alzarsi, solo per sbatterlo nuovamente contro il muro.

Dove sono i miei soldi? – cantilenò seccato – Dall'83 si sono accumulati un po' d'interessi. –

È sempre un piacere, Damon. – sghignazzò lui.

Un rumore sordo e il vampiro dovette deviare dalla traiettoria di un paletto. Stefan scattò in avanti per separarli e il fratello si allontanò con uno sbuffo.

Qualcuno mi vuole spiegare? – intervenne Elena, stringendosi in un angolo.

Tre paia di occhi si piantarono su di lei. O meglio, due paia di occhi e un paio di occhiali da sole.

Sul serio, ragazzi. – disse il nuovo arrivato abbassando gli occhiali sul naso – Dove l'avete pescata? –

Non credo che siano affari... –

Pas, lei è... –

Un delizioso rimpiazzo. –

I due fratelli ammutolirono e si lanciarono un'occhiataccia. Elena guardò Damon con la sua migliore smorfia di disgusto.

Ah! – l'uomo batté le mani – Quanto mi mancavano le vostre zuffe! –

La ragazza fece un passo indietro quando lo vide avvicinarsi.

Pascal Serrault. –

Sorriso sghembo e mano tesa. Doveva ricambiare? Elena guardò con diffidenza l'uomo senza età che le stava davanti e scambiò una breve occhiata con Stefan. Il vampiro annuì e capì che poteva stare tranquilla.

Elena Gilbert. –

L'uomo inclinò la testa di lato e la osservò incuriosito, per quel che poteva vedere attraverso le lenti scure.

Quei Gilbert? I fondatori di Mystic Falls? –

La mia fu una delle famiglie fondatrici, sì. – aggiunse, un po' spaesata da tutto quell'interesse.

Be', tecnicamente è una Gilbert, ma suo padre è lo zio e sua madre... lascia stare, è peggio di Beautiful. – disse Damon, guadagnandosi la seconda occhiata omicida della giornata – Che c'è? È vero! –

Ma i Gilbert non sono di origine bulgara. – commentò Pascal – Insomma, la sua somiglianza con Katerina è... –

Ehi! Io sono qui. – sbottò Elena irritata – Potreste evitare di parlare come se non ci fossi? E vi sarei grata se la piantaste di ripetere che assomiglio a lei. –

Detto questo, diede un'ultima, feroce occhiata ai presenti, e uscì dalla stanza con cipiglio offeso.

Calò il silenzio. I passi di Elena scemarono lungo le scale e i tre la sentirono entrare nel vasto soggiorno, afferrare il suo cellulare e digitare un numero.

Allora. – Pas si voltò verso i due vampiri – Che ci fa il doppelgänger di Petrova nel maniero dei Salvatore? –

Non girarci intorno. – disse Stefan serio – Dicci perché sei qui, per favore. –

Damon si sbracò sul letto: – Sì, Pas, per favore. –

~~~

Luogo: Seconda sfera Angelica, Coro delle Potestà, Asse della Storia

Tempo: XLII era del piano divino


Non posso credere che abbiano scelto te. –

Lasciamo stare, va. –

No, davvero... hai tutta la mia comprensione. –

Grazie. –

Dunque, immagino che ti serva tutta la loro vita. –

Tutta. Dal primo vagito ad oggi. –

Di...? Quanti ne hai? –

Ho qui la lista. –

Uhm... Alaric Salzman, Caroline Forbes, Tyler Lokwood... Bonnie Bennett? Conosci già la sua famiglia. –

Non sono aggiornata, un ripasso mi farebbe bene. –

Ok... ma Petrova e il suo doppelgänger? Anche loro? –

Tsè! Secondo te perché mi mandano lì? –

Ma la conoscono tutti quella storia, dai! Trevor l'ha raccontata a mezzo Inferno. Povero stupido... –

Siete dei fottuti manipolatori, lo sai? Almeno da morto potevate dirgli la verità, che cavolo! –

Un'anima dannata innamorata è una palla, un'anima dannata incazzata può diventare una vera rottura. –

... –

Non guardarmi così: le regole sono regole. –

Sempre saputo che era tutta una puttanata quella sull'amore. –

Se ti sentisse Shemaniel... –

Quel cretino lo sa perfettamente cosa penso di lui e della sua “virtù”. –

Adesso capisco tante cose. –

~~~

Luogo: Mystic Falls, Virginia, USA

Tempo: 14 maggio 2010, ore 8:41

Piuttosto mi faccio arrostire al sole. –

Stefan alzò gli occhi al cielo all'ennesima dimostrazione diplomatica del fratello.

Elena era andata a lezione e questo lo confortava: era meglio se quel discorso non lo facevano davanti a lei. In un momento del genere ci mancava solo che si mettessero in mezzo personaggi come Pas.

Dovremmo per lo meno stare a sentire quello che hanno da proporci. – suggerì cauto, mentre offriva da bere all'ospite.

Te lo dico io cos'hanno da proporci. – Damon lampeggiò uno sguardo minaccioso verso Pas – Un paletto nel cuore a fine missione. –

Mi spiace deluderti, ma la dipartita dei fratelli Salvatore, per quanto sia allettante, non è in cima alla lista delle nostre priorità. – replicò l'uomo, sorseggiando il suo whisky.

Senza offesa, eh. – aggiunse rivolto a Stefan.

Lui sorrise appena, alzando il bicchiere nella sua direzione.

Il fatto è che, sai, l'avere un ammazza-vampiri prezzolato dalla Chiesa in mezzo ai piedi... ho come una strana sensazione, non so proprio perché... aspetta, forse... oh! – schioccò le dita e finse un'espressione illuminata – Già, io sono un vampiro! –

Volete salvare il culo alla vostra principessa, sì o no? – insisté Pas versandosi dell'altro whisky.

Stefan si affrettò a rispondere: – Certo che... –

Siamo in grado di gestire la situazione. – lo interruppe Damon con aria pericolosamente tranquilla – Grazie. –

Quindi immagino che il rapimento di Elena da parte di Trevor, giusto dopo che era scampata ad un incantesimo che stava per farla fuori, sia classificabile come “banale incidente”. –

La sala si fece pesantemente silenziosa. Stefan abbassò lo sguardo e Damon si scolò il suo whisky con espressione infuriata.

Al momento abbiamo tutto sotto controllo. – spiegò Stefan in tono calmo – Stiamo elaborando un piano e... –

Pas strozzò una risatina.

Scusa... – tossì – scusa... è che davvero, Steve, non hai mai saputo mentire. –

Ma parlatemi del piano, sì. – aggiunse con una smorfia di compatimento – Se si può chiamare “piano” fidarsi dei Elijah e aspettare pacificamente che arrivi Klaus. Per non parlare di quel cretino di John Gilbert e del branco di sacchi di pulci. Quelli come volete gestirli? –

Damon strinse gli occhi: – Sei ben informato. –

Stefan gli lanciò un'occhiata preoccupata: si stava irritando.

Nessuno si fida di Elijah, né di John. – spiegò deciso – E la questione dei licantropi per ora è sistemata. –

Pas ripeté tra sé “per ora” in un tono che a giudicare dalla smorfia di Damon dovette aumentare ulteriormente la sua irritazione.

Quanto a Klaus, concorderai sul fatto che adesso non possiamo fare molto. – continuò Stefan – Se si farà vivo per tentare di prendere Elena, noi lo affronteremo e lo fermeremo. –

Pas si portò le mani al petto: – Oh, ma quanta nobiltà! –

Non sapete con chi avete a che fare. – aggiunse improvvisamente serio.

Un Antico. – intervenne Damon stancamente – Sì, abbiamo studiato: il più antico degli Antichi, il pezzo grosso, il grande capo, il più fico di tutti... bla bla bla. Be', c'è sempre il modo di fare fuori il boss finale, no? –

Pas sogghignò: – O di finire in game over. –

Damon guardò il fratello e scosse la testa con aria incredula.

Stefan sorrise a Pas: – Ci stai sottovalutando. –

Mi fa piacere che siate così positivi! – esclamò gesticolando allegramente – Davvero, è questo lo spirito giusto. Peccato che siate destinati a crepare miseramente. –

Damon schioccò la lingua: – Lo accompagni tu alla porta o gli stacco la testa io? –

Stefan fece un cenno all'ospite e si avviarono all'ingresso.

Ci parlo io. –

Sì, e come sempre sarà tempo perso. – gli diede una pacca sulla spalla – Grazie comunque Steve. Nel caso mi trovi da Salzman. –

Stefan lo guardo sorpreso: – Alaric sa di te? –

Chi credi che gli abbia insegnato tutte quelle cosette? – replicò lui, spingendo gli occhiali sul naso e uscendo all'aperto.

La porta si richiuse alle spalle dell'uomo e Stefan vi si appoggiò contro, scotendo la testa con aria affranta. Il discorso di Pas non l'aveva convinto, ma sapeva che avrebbe potuto essere un alleato prezioso e non voleva lasciare intentata alcuna strada – non quando si trattava di Elena. Adesso lo aspettava una lunga, estenuante conversazione con quel muro di gomma di suo fratello.

Lo stai facendo per Elena... lo stai facendo per la donna che ami... si ripeté per farsi coraggio.

Levati dalla faccia quell'aria drammatica e richiamalo. –

Stefan alzò lo sguardo verso Damon e lo osservò con palese perplessità.

Si tratta di Elena. – sbuffò prima di girare i tacchi e scomparire nella cantina.

Quella piega era decisamente nuova. E come succedeva sempre quando Damon faceva qualcosa di apparentemente inspiegabile, Stefan si ritrovò a chiedersi con una certa apprensione cosa mai stesse tramando.

~~~

Luogo: Seconda sfera angelica, Coro delle Virtù, Asse della Materia

Tempo: XLII era del piano divino

Oh, chi si rivede! Era da un po' che non passavi da queste parti. –

... –

Cos'è quel broncio? –

Quanto ci godi a vedermi in crisi? –

Mi stai attribuendo sentimenti che non posso provare, tesoro. –

Seh... come se non vi conoscessi... –

Così mi ferisci! –

Saltiamo i convenevoli e datemi questo corpo. –

Sei fortunata, siamo riusciti a recuperare quello originale. –

Ma non mi dire. –

Sei tu che hai rotto tanto l'ultima volta. –

Già, be', era solo uno sfizio. –

Bugiarda! Dillo che ti ci sei affezionata. –

Lo saresti anche tu se fosse il corpo con cui sei nato, ma tanto... –

Tanto non posso capire... sì, sì, già sentita. –

Fidati: essere stati umani una volta, ti segna. –

Questo spiega molte cose. –

... –

Che c'è? –

Hai parlato con Rezahel? –

... –

Ridi, ridi... non vedo l'ora lasciare questo covo di pettegoli, Cristo! –

Ehi! –

Ops... –

~~~

Luogo: Mystic Falls, Virginia, USA

Tempo: 14 maggio 2010, ore 15:12

Quindi tu sei una specie di mezzo vampiro? –

Pas sorrise ad una Caroline particolarmente curiosa.

Diciamo di sì, chéri. –

Lei alzò le sopracciglia e rise, sinceramente compiaciuta da quell'appellativo carino.

È per questo che porti gli occhiali da sole? – indagò Jeremy tutto interessato – Puoi sopportare la luce, ma ti dà fastidio? –

Pas annuì, scatenando una valanga di domande da parte del ragazzo.

Mi ricorda qualcuno. – disse d'un tratto, scambiando un'occhiata divertita con Alaric.

Da quanto vi conoscete? – chiese Bonnie.

È stato il mio professore di storia al liceo. – fece l'uomo gioviale – Certo, allora non immaginavo che fosse un dampiro e che cacciasse creature oscure per hobby. –

Caroline trattenne una risata: – Avrei voluto vedere la tua faccia quando l'hai scoperto! –

Oh, da qualche parte dovrei avere una foto. – scherzò Pas.

Ci siamo tutti? –

Si voltarono verso Stefan con un “sì” generale.

Elena uscì dal coro: – No. Dov'è Damon? –

Stefan fece un sorrisetto: – Nessuno arriva dopo la regina. –

La voce di Damon arrivò dal piano superiore: – Lascia le battute al fratello dotato di humor. –

Benvenuti alla prima riunione del Comitato per la Salvaguardia dei Doppelgänger. – continuò sprezzante, mentre scendeva le scale – Pensa al futuro, adotta anche tu un doppelgänger. –

Salva la doppelgänger, salva il mondo. – scherzò Jeremy.

Elena lo ammonì: – Tu guardi troppa tv. –

Ehi, ho 15 anni. – si difese.

Appunto, che ci fa qui? – intervenne Damon.

Non cominciare, tu, ne abbiamo già parlato. – replicò Elena.

I due presero a battibeccare, sotto lo sguardo esasperato di Stefan.

È sempre così? – chiese Pas, osservando la scena con interesse.

Oh, no. – fece Alaric – Oggi li hai trovati di buonumore. –

Affascinante. –

Caroline rise ancora, il che visti gli ultimi eventi della sua vita era un toccasana. Quell'uomo era divertente: le importava poco che avesse 300 anni e di mestiere ammazzasse quelli come lei. E poi, chiunque fosse amico di Stefan e volesse aiutare Elena, ai suoi occhi aveva già guadagnato mille punti.

Un lieve movimento attirò la sua attenzione. Bonnie si era voltata verso l'ingresso e fissava la porta.

Ehi, – la chiamò piano – tutto ok? –

La strega annuì lentamente.

Sta arrivando qualcuno. – sussurrò, gli occhi incollati alla porta come se dovesse esplodere da un momento all'altro.

Non era la prima volta che la sua amica andava in trance e aveva un presentimento. E di solito non comportava niente di buono. La scosse delicatamente per farla tornare in sé: Bonnie batté le ciglia un paio di volte e ripeté a voce alta quello che aveva detto, attirando l'attenzione degli altri.

Il silenzio che si era improvvisamente creato venne spezzato dal sonoro scampanellio della porta. Tutti gli umani presenti trasalirono.

Oh, sì! La streghetta è promossa. – saltò su Pas, dando un buffetto alla ragazza.

Caroline seguì attenta lo scambio di sguardi tra Bonnie e i fratelli Salvatore: sembrava che non ci fosse niente di cui preoccuparsi, ma per buon conto Stefan si avvicinò ad Elena e fece un cenno col capo a Damon.

Da quando sono stato degradato a maggiordomo? – borbottò lui allargando le braccia.

Ma si stava comunque avviando all'ingresso. Quando c'era di mezzo Elena, i fratelli Salvatore diventavano dei cuccioli servizievoli. Fino a qualche tempo fa Caroline ne era stata invidiosa, ma adesso guardava la sua amica con compatimento. Essere oggetto di contesa di due vampiri? No, grazie. Non l'avrebbe augurato a nessuno.

   
 
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