Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: LadyPalma    05/04/2011    1 recensioni
"I coniugi Prince si erano trasferiti a RavenTown, appena divenuti tali ed avevano acquistato una deliziosa villa isolata a pochi passi dalla dimora della famiglia Carter.[...]
L’influenza materna aveva quindi certo aiutato le doti innate delle due giovani Prince: Charlotte a venticinque anni era una ragazza molto bella e dai modi eleganti e graziosi. Aveva un’intelligenza molto sviluppata, purtroppo però non sul lato emotivo. Difficilmente si lasciava andare alle sue emozioni ed era difficile intuire dove finisse la riservatezza e iniziasse la freddezza. Aveva ereditato del tutto lo spirito femminista che nella madre era rimasto solo concettuale e professava di non volersi sposare mai. Rose invece, era una ragazza molto graziosa per i suoi diciassette anni, più simpatica e meno distaccata della sorella, ma non da lei, che seguiva sempre come un esempio e considerava il suo punto di riferimento."
La storia di Charlotte Prince insomma, una giovane che nel suo viaggio incontrerà presto anche l'amore: ma per chi? Il misogine Newton, il misterioso Lord WhiteHead...o qualcun'altro?
Genere: Introspettivo, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Femminismo & Misoginia

 

                                                                                                                                A mio cugino Lorenzo

 

I.

 

 

RavenTown era una piccola cittadina, se così può essere definita, situata nelle vicinanze di Londra. Perché si chiamasse “città del corvo” era ancora un mistero;  probabilmente il nome derivava dalla festa che vi si teneva ogni estate , e più precisamente nella prima settimana di Luglio, in onore dell’animale, anche se non era chiaro neppure il motivo della sacralità di quell’uccello. Diventava quindi quasi impossibile stabilire se fosse il nome della cittadina a derivare dalla festa, oppure se la festa fosse solo una giustificazione pagana per il nome della cittadina, le cui origini erano avvolte in un mistero che sconfinava quasi nella leggenda.

Dotata di incantevoli paesaggi, ammirata per le sue immense distese verdi, che sembrava spiegare perché si credeva fosse proprio quello il colore della speranza, e per il suo cielo perennemente azzurro, talmente azzurro da infondere immediatamente calma in chiunque si fermasse ad osservarlo, RavenTown accoglieva in estate, proprio in occasione della festa, un numero spropositato di visitatori, mentre d’inverno tornava a contare le uniche decine di famiglie che vi stanziavano stabilmente.

Poiché la nostra storia si apre a giugno, è possibile presentare una panoramica più dettagliata delle famiglie del luogo, senza precluderci la vista del florido paesaggio e anticipando il fermento per l’imminenza della tanto attesa festa.

Come già detto in precedenza, non erano molti  i nuclei familiari di RavenTown, e per la loro esiguità era impossibile che non si conoscessero tra loro. Le notizie correvano più veloci a RavenTown, così come i pettegolezzi si diffondevano più rapidamente e gli scandali acquisivano più risonanza. Naturalmente c’erano delle signore in particolare che si dilettavano in questo mestiere: d’inverno la noia le portava a non far altro che creare e confidare congetture sui più minimi e insulsi avvenimenti, mentre d’estate, erano le notizie stesse che le andavano a cercare, quasi chiedendo di essere raccontate. La famiglia Morgan, i Jones, le figlie del Colonnello Carter, erano tutte prede ambite degli occhi attenti della Signora Wright e delle sue amiche. Ma non è su queste famiglie che voglio incentrarmi, ma su una in particolare: la famiglia Prince. Perché parlare proprio di loro? Perché erano la famiglia più lussuosa, più ricca e più elegante della cittadina.

I coniugi Prince si erano trasferiti a RavenTown, appena divenuti tali ed avevano acquistato una deliziosa villa isolata a pochi passi dalla dimora della famiglia Carter. John Prince era un uomo molto simpatico e cordiale, ultimo erede maschio di una delle più importanti famiglie inglesi, che per la sua ricca eredità, nonostante la misera dote della moglie, non aveva avuto mai bisogno di lavorare, né aveva mai sentito necessità di accrescere ulteriormente il suo patrimonio. Victoire Chevalier in Prince, era una donna molto intuitiva e intelligente, molto più del marito, ma purtroppo al suo contrario proveniva da una famiglia francese di ceto sociale abbastanza basso e non aveva avuto la possibilità di integrare con la cultura e la conoscenza, l’innata predisposizione all’apprendimento. Proprio per questo motivo aveva dato la massima priorità all’istruzione delle sue due figlie femmine, educandole fin da piccole sulla base di principi, che nascondevano tra le righe un certo femminismo. L’influenza materna aveva quindi certo aiutato le doti innate delle due giovani Prince: Charlotte a venticinque anni era una ragazza molto bella e dai modi eleganti e graziosi. Aveva un’intelligenza molto sviluppata, purtroppo però non sul lato emotivo. Difficilmente si lasciava andare alle sue emozioni ed era difficile intuire dove finisse la riservatezza e iniziasse la freddezza. Aveva ereditato del tutto lo spirito femminista che nella madre era rimasto solo concettuale e professava di non volersi sposare mai.  Rose invece, era una ragazza molto graziosa per i suoi diciassette anni, più simpatica e meno distaccata della sorella, ma non da lei, che seguiva sempre come un esempio e considerava il suo punto di riferimento.

La famiglia Prince si trovava in questo momento in grande fermento e non solo per la festa del corvo, ma anche per l’imminente ritorno dalla guerra di una persona a loro tanto cara.

“E’ tornato Alexandre!”

Gridò Rose al colmo della felicità, scorgendo alla finestra due uomini a cavallo e riconoscendo tra i due  la figura del suo cugino amato e tanto bastò per far riunire i quattro Prince in salotto per accogliere l’arrivato.

 

 

 

 

N.D.A.

Ho finalmente deciso di pubblicare il mio primo romanzo, il cui stile fa un po’ eco alla mia tanto amata Austen. E’ ambientato in Inghilterra in questa appunto immaginaria cittadina “RavenTown”, nella prima metà dell’Ottocento. Il tema principale sarà appunto lo spirito di indipendenza femminile, che caratterizza la protagonista e appunto per antitesi una diffusa misoginia. Adorerei un vostro parere!!

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LadyPalma