ATTENZIONE, ATTENZIONE,
SIGNORI!
Questa che segue non è la mia
personale visione di Pansy, ma quella scaturita in seguito alla
scoperta del nome con cui li chiamano i fans: Snitch & Bitch.
Boccino e puttana, scusate la volgarità.
Rating alto a causa di alcune parolacce che non possono piacere a tutti.
Snitch and Bitch
“Non
fare la puttana, Pansy.”
“Strano,
mi pareva di averti appena rifiutato.”
“Sai
che cosa intendo.”
“Vedi
di prendere il Boccino allora. Forse dopo potrei concederti
qualcosa.”
*
“Parkinson
troia”, questa frase campeggiava come un monito nel bagno
delle
ragazze infestato da Mirtilla Malcontenta. La fantasma depressa di
Hogwarts, seconda solo al Barone Sanguinario, custodiva gelosamente
il nome della persona che aveva tracciato quelle poche lettere sul
muro e non l'avrebbe detto mai ad anima viva.
Quando
la giovane Astoria Greengrass si era trovata, come si suol dire,
cornuta e mazziata dal fidanzato dell'epoca, arrabbiata con il mondo
intero, si era trovata a scrivere quelle due semplici parole che
l'avevano fatta salire sulla gogna pubblica.
Mirtilla
non aveva raccontato ad anima viva quello che aveva visto, ma in
compenso aveva spifferato tutto alla Dama Grigia mentre Pix origliava
nascosto dentro ad una delle statue del corridoio ovest del secondo
piano. La scuola intera ora sapeva che Pansy Parkinson era una
ragazza facile e Astoria Greengrass era molto vendicativa. Draco
Malfoy, semplicemente, si sentì tirato in causa quando non
c'entrava
relativamente ancora niente.
Non
solo all'epoca non era fidanzato con la sua futura moglie, ma non
aveva nemmeno combinato niente con lei.
Non
si sa bene come mai però Hogwarts cominciò a
sussurrare la più
grande delle stronzate.
Proprio
in pieno stile romanzesco, le due ragazze si odiavano cordialmente e
Draco Malfoy si trovò invischiato in una scommessa
più grande del
suo manico di scopa (e Daphne Greengrass, sorella di Astoria, andava
in giro a proferire che il manico di scopa di Draco Malfoy avesse
dimensioni gargantuesche).
Pansy
Parkinson non era una ragazza facile di quelle che erano solite
andare in giro per i corridoi con le gambe nude in bella mostra e
mano a mano che crescevano semplicemente dimenticavano di comprarsi
una gonna della divisa nuova. No, Pansy indossava la gonna
regolamentare della divisa, ma si vociferava che sotto di essa
portasse della biancheria che Madama McLan's Secret – il lato
oscuro della moda poteva solo sognarsi. Non si sa bene come questa e
molte altre dicerie si aggirassero indisturbate per i corridoi della
scuola, ma solo di una cosa tutti erano certi al cento percento:
Pansy Parkinson e Draco Malfoy non facevano niente per ostacolare la
fuga d'informazioni dalla Sala Comune di Serpeverde.
In
giro si raccontava anche che Potter avesse tatuato sul petto un
Ungaro Spinato, ma quella è un'altra storia.
*
Si
narra che un giorno, durante il quinto anno dei nostri antieroi, una
scommessa fosse in atto. Voci di corridoio confermano che si era
visto uscire da uno stanzino delle scope Pansy Parkinson, con il
caschetto nero in disordine e la gonna leggermente spiegazzata
venendo subito dopo raggiunta da un Draco Malfoy intento a
riallacciarsi i pantaloni, stizzito perché anche quella
volta la
presunta ragazza facile di Hogwarts l'aveva mandato in bianco.
Una
giovane Tassorosso era certa di averli sentiti parlare e dirsi queste
cose:
«Non
è così che si fa, Draco, e lo sai.»
disse Pansy tranquilla,
lisciando le pieghe delle gonna e sistemandosi la spilla che la
designava come parte integrante della Squadra d'Inquisizione della
professoressa Umbridge.
«Rinfrescami
le idee: cosa non andava in quello che ti stavo facendo?» le
chiese
Draco cercando di dare alla voce una nota pericolosa invece di quella
capricciosa e infantile solita.
«Hai
oltrepassato il confine tra quello che possiamo e quello che non
possiamo fare, Draco. Solo quando riuscirai a prendere un Boccino
contro Grifondoro potremo andare oltre, lo sai.» gli
chiarì con
l'aria da maestrina come se fosse stata l'ennesima volta che si
trovava a fare quel discorso.
«Fanculo.»
sibilò il giovane tra i denti. Pansy fece finta di non aver
sentito
e, sorridendo melliflua, se ne andò via, tranquilla come se
niente
fosse appena successo.
Secondo
altre voci di corridoio, il giorno successivo si stava facendo
sbattere tranquillamente da Blaise Zabini, che, si sa, non essendo il
Cercatore di Serpeverde non poteva recuperare un Boccino per lei e
questo aveva fatto incazzare il triplo il noto principino Draco.
*
Su
nella torre di Corvonero, quella sera si vociferava che Draco Malfoy
avesse regalato a Pansy Parkinson un gioiello di famiglia dal valore
inestimabile e costruito dai goblin. La ragazza gliel'aveva
restituito spaccato a metà e con l'espressione profondamente
delusa,
commentando che la via più facile per aprire il suo cuore
(anche se
Padma Patil poteva giurare che avesse detto “gambe”
al posto di
“cuore”) fosse quella di vincere contro Grifondoro
durante la
successiva partita di Quidditch del campionato studentesco.
Terry
Steeval era sicuro di aver visto Pansy Parkinson dire a gran voce che,
in caso di perdita, Draco poteva scordarsi ogni tipo di cura amorevole
da parte sua. Susan Bones, poi, aggiungeva che Daphne Greengrass si
era detta più che felice di poter scaldare il cuore (anche
se
Padma Patil
poteva giurare ancora di aver sentito dire “letto”
al posto di
“cuore”) al giovane erede della famiglia Malfoy.
La
piccola Astoria, a tutto ciò, rammentò alle sue
compagne quella
volta in cui aveva scritto che la Parkinson era una troia e si era
pentita di non aver allegato anche il nome della sorella.
*
“Parkinson
e Greengrass troie”, questa volta la scritta campeggiava
corretta
magicamente da qualcuno. Questa persona però era stata
più furba e
aveva detto a Mirtilla Malcontenta di non rivelare quel segreto a
nessuno, vivo o morto che fosse.
Nella
Sala Comune di Tassorosso, si raccontava che forse era stata la
povera Bullstrode a correggere la scritta. Era sempre stata
innamorata di Blaise Zabini e il ragazzo l'aveva rifiutata per
rifugiarsi tra le braccia accoglienti di Pansy e poi successivamente
tra quelle di Daphne.
Hannah
Abbott era sicura di aver visto Millicent uscire da lì con
le mani
sporche dello stesso colore della vernice usata per scrivere.
A
quel punto della conversazione, Eloise Midgen si faceva scura in
volto e ricordava a tutti della scommessa tra Draco e Pansy.
E
immancabilmente si trovarono tutti a sperare che Grifondoro perdesse
per poter avere un nuovo succulento pettegolezzo da andare a riferire
in giro.
*
Su
dall'alto della loro Torre, alcuni Grifondoro erano preoccupati.
Lavanda Brown era combattuta tra la necessità asfissiante di
un
pettegolezzo e l'amore e la devozione per la sua casa. Era sconvolta
dal non poter decidere cosa fare: tifare Grifondoro e perdersi un
pettegolezzo da diffondere per la scuola o tifare Serpeverde e vedere
– spiare – l'evolversi della relazione tra due
degli esponenti
più in vista della scuola, Draco Malfoy e Pansy Parkinson.
Calì
Patil condivideva lo stesso problema della sua cara amica Lavanda, ma
aveva un po' di notizie in più.
E
intanto, il Bambino Sopravvissuto, secondo Cormac Mc Laggen, se la
stava letteralmente facendo addosso visto che sapeva cosa era in
grado di fare un ragazzo in astinenza forzata davanti alla
possibilità di
vedere finalmente una ragazza disponibile per lui. Sì, Draco
Malfoy
avrebbe lottato con le unghie e con i denti per poter prendere il
Boccino e potersi trastullare con la ragazza più facile di
Hogwarts,
ragazza che, tanto per cambiare, pareva si stesse divertendo con
Theodore Nott nel frattempo secondo le informazioni di Demelza
Robbins.
*
Giù
nei sotterranei, a pochi minuti dalla partita, tutto scorreva placido
e tranquillo. Nessuno si stava dedicando a sfiancanti
allenamenti
dell'ultimo minuto, nessuno era preoccupato per le sorti della
partita.
Astoria
Greengrass parlava tranquillamente con una sua compagna di corso,
scherzando a proposito della scritta che la vedeva protagonista. Eh
sì, stranamente, al contrario di quello che si pensava in
giro, la
Greengrass citata non era altro che Astoria stessa e non sua sorella.
Daphne
sedeva con la testa appoggiata alla spalla di Blaise Zabini,
sorridendo placida e sorniona alle parole della sorella sapendo di
essere lei l'autrice della scritta corretta. Millicent Bulstrode
guardava Theodore Nott sognante.
Draco
Malfoy a dire il vero non era tanto calmo, ma sicuramente non si
stava mangiando le mani come, secondo tutta Hogwarts, avrebbe dovuto
fare. E ad essere precisi non era nemmeno in Sala Comune ad aspettare
l'ora per recarsi al campo da Quidditch, ma si trovava nel suo
dormitorio a rotolarsi tranquillamente tra le lenzuola con Pansy
Parkinson, sua fidanzata da quasi un anno, totalmente inconsapevoli
che, secondo l'intera Hogwarts, una scommessa gravava sulle loro
teste.
________
Allora, questa storia
è nata dopo aver letto che la coppia Draco/Pansy
è nota con il nome di Snitch and Bitch. Che schifo.
Mentre la scrivevo ho
pensato un po' troppo ai pettegolezzi che spesso e volentieri sento in
giro e -voilà- è uscita questa commediola da
quattro soldi xD
Fatemi pure sapere che
cosa ne pensate, davvero. Grazie mille <3
Un bacio,
Fay <3