Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: VaniaMajor    06/04/2011    4 recensioni
Dopo la morte di Soichiro, sembra che Sesshomaru non debba far altro che prendere possesso del Regno dell'Est. Al suo interno, però, si nasconde una trappola micidiale, in cui il Signore dell'Ovest cade insieme al fratello Inuyasha. Stavolta toccherà a Kagome e Anna trovare un modo per salvarli...da loro stessi! Terzo capitolo della saga di Cuore di Demone!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Saga di 'Cuore di Demone''
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Author's note: Secondo voi Kiokuchi-sama sarà la chiave per risolvere tutto? E come la prenderanno i nostri amici questa improvvisa visita di Mr.Ghiacciolo? Leggete e lo scoprirete ;) Per chi mi chiedeva momenti teneri tra Miroku e Sango, avviso che ho caricato una one-shot che si intitola "Lontano da te", basata sui sentimenti di Miroku! Fatemi sapere che ne pensate!!

Anna si inchinò con rispetto e la dea le voltò le spalle, facendole strada. Anna la seguì, inoltrandosi nel folto su un sentiero appena visibile, sopra la collina. Si accorse che la dea fluttuava a qualche centimetro dal suolo. I suoi piedi nudi non sfioravano la terra. Ben presto, le due donne giunsero all’ingresso di un grande e maestoso tempio, dipinto di verde e d’azzurro. Un cordone sacro stava appeso sopra l’ingresso.
«Siete sicura che io possa entrare?» chiese Anna, corrucciandosi.
«Sei sotto la mia protezione. Nessun sigillo ti terrà fuori dalla mia casa.» le promise la dea, senza voltarsi. Anna la seguì con circospezione su per i gradini, poi si rilassò una volta oltrepassata la soglia. La dea la condusse dentro l’edificio e si fermò solo in una accogliente stanza interna, in cui si trovavano un trono e un altare votivo. La dea si sedette sul suo seggio e fece cenno ad Anna di prendere posto sul tatami, di fronte a lei.
«Vieni da molto lontano, giovane Anna?» chiese la dea, dopo averla scrutata a lungo in volto.
«Il mio viaggio è iniziato al villaggio di Edo, nell’Honshu, Kiokuchi-sama.» rispose Anna, osservando distrattamente la stanza.
«Honshu!- disse Kiokuchi-sama, con una punta d’interesse- Mi sono giunte voci di grandi sommovimenti tra uomini e demoni, nell’Honshu! Pare che il Signore dei Demoni dell’Ovest abbia conquistato il territorio del suo potente antagonista!»
«E’ così, Kiokuchi-sama.- rispose Anna- Sesshomaru ha sconfitto Soichiro ormai mesi orsono.»
«Sesshomaru-sama…- mormorò la dea- Con quale confidenza pronunci il nome del tuo Signore! Non mi pare usuale. Anche tra voi demoni vige un forte rispetto per coloro che possiedono la forza.»
«E’ così.- ammise la inu-yokai- Siamo in pochi ad avere il permesso di chiamarlo con tale confidenza.»
I lineamenti belli e amorevoli della dea si incresparono per un istante.
«Sei dunque uno dei suoi scagnozzi?- chiese, con voce più dura- Sappi che gli dei non si curano del potere dei demoni e che non vi si sottomettono.»
Anna fece un sorrisetto sarcastico. Quella dea era fiera e un tantino suscettibile. Benché sedesse su un trono e ostentasse con una certa grazia la propria divinità, Anna sapeva che il potere di lei era di gran lunga inferiore al proprio.
«In verità, io sono la sua consorte, Kiokuchi-sama.» disse, valutando la sua reazione da sotto le ciglia scure. La vide impallidire e rimanere a bocca aperta. «Sono una inu-yokai, nata dalla fusione di un essere umano e di un demone puro.- spiegò Anna- Il mio corpo è demoniaco, la mia anima è umana. Sesshomaru mi ha scelta quale sua consorte da più di sei mesi.»
Kiokuchi-sama boccheggiò ancora per qualche istante, digerendo il fatto che, seduta in posizione umile di fronte a lei, stava la demone di più alto grado in tutto il Giappone.
«Chiedo allora perdono per l’offesa.- disse la dea, sinceramente dispiaciuta, facendo comparire una sedia fatta di radici- Non intendo certo umiliare la Signora dell’Ovest in visita al mio tempio, né fomentare l’acrimonia tra demoni e dei.»
Anna scosse il capo, alzandosi da terra.
«Non abbiate di questi timori, Kiokuchi-sama.- disse- M’importa assai del titolo che porto…Ma vi ringrazio per la sedia.»
Prese posto e sorrise alla dea, che, dopo un istante, rispose allo stesso modo.
«Dunque, Anna-san, cosa ti spinge alla mia dimora?» chiese Kiokuchi-sama.
«E’ una lunga storia, Kiokuchi-sama.- mormorò Anna, incupendosi- Una lunga, lunga storia.»
La dea si intenerì nel vedere quell’espressione addolorata sul viso della giovane donna. Non faticava a rendersi conto che la sua anima aveva conservato l’umanità e che questo la faceva soffrire.
«Desideri che io la legga nei tuoi ricordi? Posso sentirli anche da qui, se me lo permetti.» chiese, gentile. Lei scosse il capo.
«No, Kiokuchi-sama. Credo che mi farà bene raccontarla a voce alta.» rispose Anna, chiudendo per un attimo gli occhi. Poi, prese un bel respiro e cominciò.

***

Inuyasha balzò fuori dal pozzo con Kagome in spalla, annusando l’aria.
«Ehi, pare che abbia smesso di nevicare in maniera definitiva!» esclamò, osservando il pallido sole che segnava mezzogiorno e il fatto che la neve attorno al sentiero che avevano scavato stava regredendo.
«Per fortuna!- commentò Kagome, stiracchiandosi e scendendo dalla sua schiena- Chissà se Anna è tornata?»
«Non credo proprio, Kagome.» disse Inuyasha. Le prese la mano e i due si incamminarono verso il villaggio. Era il primo giorno del nuovo anno. Kagome e Inuyasha avevano festeggiato insieme alla famiglia di lei, ma ora erano tornati per condividere la festività anche coi loro amici. Tutti, tranne Anna, che era partita per il Kyushu e si era persa sia il Natale che il Capodanno. Kagome le aveva tenuto da parte un regalo, sperando che la inu-yokai tornasse con un umore adatto a riceverne.
«Ehilà! Kagome-chan! Inuyasha!»
La voce di Sango li fece voltare.
«Ciao, Sango-chan! Buon anno nuovo!» la salutò Kagome, sventolando una mano. La tajiya, in groppa a Kirara, atterrò vicino a loro.
«Buon anno anche a voi!- disse Sango, smontando dalla groppa di Kirara e accingendosi a tornare al villaggio a piedi insieme a loro- Come sono andati i festeggiamenti?»
«E’ stato divertente!- rise Kagome- Vero, Inuyasha?»
«Un po’ troppa confusione per i miei gusti.- borbottò lui- Ma i ramen che mi ha fatto tua madre erano davvero buoni.»
«Vi abbiamo portato un sacco di cose buone da mangiare!» disse Kagome, ignorando Inuyasha.
«Bene! Sia Shippo che Miroku ne saranno felici.» rise Sango, già immaginandosi gli occhioni luccicanti di gioia del kitsune, che era molto goloso.
«Notizie di Anna?» chiese ancora Kagome. Sango scosse il capo e Kagome sospirò. Inuyasha aveva ragione: era ancora troppo presto.
«Come mai eri in giro con Kirara?» chiese Inuyasha, distratto.
«Un semplice giro d’ispezione.- rispose Sango- Non si è mai troppo tranquilli.»
Il terzetto si recò al villaggio, ove incontrarono subito Miroku, che stava civettando con una delle ragazze del villaggio. Sango divenne immediatamente una torcia ardente.
«MI-RO-KU!» ringhiò con voce terribile. Il monaco si girò verso di loro, sorridente.
«Oh, Kagome-sama! Inuyasha! Bentorna…» disse, serafico, prima che l’Hiraikotsu lo centrasse in mezzo alla fronte e lo stendesse.
«Idiota!» sentenziò Sango, mentre Inuyasha e Kagome annuivano con fare saccente.
Mezz’ora dopo, tutto il gruppo era in casa di Kaede, intento a consumare un pranzo luculliano per festeggiare il nuovo anno. Miroku aveva un nuovo bernoccolo sulla fronte, ma per il resto sembrava non aver risentito del colpo. In compenso, il fatto che Sango lo stesse guardando con aria omicida non lo faceva sentire del tutto a suo agio.
«Ma dai, Sango, era un’innocente chiacchierata…» le disse, con occhi pietosi.
«Tu e l’innocenza non avete niente che vi accomuni.» ringhiò Sango.
«Miroku, te le vai a cercare.- sentenziò Shippo- E ad un passo dal matrimonio!»
Miroku gli tappò la bocca col cibo.
«Vai a fidarti degli amici…» borbottò.
In quel momento, Inuyasha si alzò con un movimento repentino.
«Inuyasha, cosa c’è?» chiese Kagome, perplessa. Lui scosse il capo.
«Devo uscire un attimo. Ho dimenticato di fare una cosa.- rispose Inuyasha- Voi continuate pure a mangiare, torno subito.» Ciò detto, uscì, lasciandosi alle spalle le facce perplesse degli altri.
Inuyasha si mise a correre verso il limitare del villaggio, cupo in volto. Sentiva che si stava avvicinando qualcuno a cui voleva avere l’onore di cambiare i connotati. Voleva risolvere da solo quel problema, senza coinvolgere gli altri. Era ora di scambiare di nuovo due paroline con quell’idiota di suo fratello maggiore. Fece una smorfia, fermandosi nella radura che era stata teatro dell’ultimo scontro, non solo verbale, tra Anna e Sesshomaru. Quel maledetto stava arrivando. Che diavolo voleva, ancora?!
Sfoderò subito Tessaiga, pronto a dare battaglia e a inculcare nella testa di quel dannato imbecille che…Prima ancora che terminasse il pensiero, Sesshomaru uscì dagli alberi, camminando con calma serafica, come se non avesse visto la lama di Tessaiga sguainata, o come se la cosa non gli importasse comunque.
«Inuyasha.- disse Sesshomaru, gelido, sollevando appena un sopracciglio- Fai parte del comitato di benvenuto?»
«Che diavolo vuoi, Sesshomaru?» ringhiò Inuyasha. Chissà se una bella botta in mezzo agli occhi non avrebbe restituito la memoria a quel maledetto ghiacciolo? Fremeva dalla voglia di fare una prova!
«Voglio Anna.- disse Sesshomaru, marmoreo, lasciandolo a bocca aperta- Dammela subito. Portala qui.»
Inuyasha fu talmente stupito che abbassò di qualche centimetro la spada, poi si riprese.
«A parte il fatto che stavolta dovrai fare i conti con me, prima di farle del male, tu…» iniziò a dire, arrabbiato, quando vide passare negli occhi del fratello un lampo d’odio talmente intenso da fargli seccare la bocca.
«Come osi frapporti fra me e lei?- disse Sesshomaru, con voce terribile- Hai già la tua donna, Inuyasha e è l’unica di cui ti dovresti preoccupare.»
«Lascia Kagome fuori da questa storia, o ti apro in due, dannato!- sbottò Inuyasha, poi ristette- Insomma, sei geloso?»
«Un’altra idiozia del genere e non vedrai un altro giorno, Inuyasha.» disse Sesshomaru, flettendo le lunghe dita e socchiudendo pericolosamente gli occhi. Inuyasha osservò il fratello con perplessità. C’era qualcosa di strano in lui, qualcosa di diverso rispetto alle ultime volte in cui l’aveva visto.
«Insomma, perché vuoi vedere Anna?- chiese, sospettoso- Vuoi ucciderla?»
Sesshomaru lo fulminò con lo sguardo. Sì, c’era proprio qualcosa di strano in lui.
«Lei è mia. La rivoglio.» disse soltanto Sesshomaru. Inuyasha, sorpreso, infilzò a terra Tessaiga e si appoggiò all’elsa.
«Fammi capire: non ti sarai di nuovo innamorato di lei?» chiese, stupefatto. Sesshomaru scattò in avanti e Inuyasha fece appena in tempo a sottrarsi alle sue unghie micidiali disimpegnandosi all’indietro.
«Non dire fesserie.» disse Sesshomaru, gelido.
«Uhm…» borbottò Inuyasha, poco convinto. Forse Sesshomaru non se ne era ancora reso conto, ma si vedeva lontano un miglio che il suo atteggiamento stava mutando. «Insomma, la rivuoi.»
«Esatto. Dammela.» disse Sesshomaru. A Inuyasha venne da ridere.
«Beh, sarà difficile, sai?- disse, con noncuranza- Prima di tutto, perché lei è una persona, non un oggetto…» Il viso di Sesshomaru divenne se possibile ancora più freddo e Inuyasha si affrettò a finire la frase. «E in secondo luogo, perché non è nemmeno qui!»
«Cosa?!» mormorò Sesshomaru, lasciando trasparire una certa sorpresa. Inuyasha annuì.
«E’ partita, Sesshomaru. E ti assicuro che non ti sto mentendo.- disse, sarcastico- E’ andata a vedere se c’è qualcosa da fare per la tua testa bacata, anche se non so chi glielo fa fare.»
Sesshomaru parve riflettere, poi appuntò di nuovo su di lui i suoi occhi d’ambra.
«E dov’è andata?» chiese, brusco.
«In Kyushu.- sospirò Inuyasha- Ma…» Non poté finire la frase. Sesshomaru gli passò accanto a velocità tale da farlo cadere per terra. Inuyasha si voltò giusto in tempo per vedere Sesshomaru scomparire tra gli alberi. «Andato. E non sa nemmeno dove cercarla.» mormorò Inuyasha, poi sorrise. Un po’ si somigliavano, in effetti. Anche lui perdeva il raziocinio, quando si trattava di Kagome.
“Si sta innamorando un’altra volta.- pensò Inuyasha, sorpreso, e il suo sorriso si allargò- Non se ne rende nemmeno conto, ma è già bello che cotto!”
Ridacchiando, si alzò da terra e rinfoderò la spada, quindi tornò al villaggio, per condividere quella notizia con Kagome.

***

Quando Anna finì la sua storia, la luna stava ormai tramontando e le prime luci dell’alba ingrigivano il cielo. Entrambe le donne rimasero in silenzio per qualche minuto, la prima riflettendo su quanto sentito, la seconda tentando di non lasciarsi sopraffare dai propri, dolorosi ricordi. Poi, Kiokuchi-sama sospirò.
«Conosco i demoni della razza degli insetti forbice.- disse- Ne esiste una tribù anche qui, nel Kyushu. Non mi dispiace affatto sapere che quella dell’Est si è estinta.»
Anna mormorò un assenso.
«Potete fare qualcosa per me e Sesshomaru, Kiokuchi-sama?- chiese, cupa- E’ questo che sono venuta a chiedervi.»
Impallidì appena quando vide la dea scuotere il capo.
«Non vorrei darti alcuna brutta notizia, mia cara, perché cielo e terra sanno che non ne meriti.- disse Kiokuchi-sama- Purtroppo, però, mi è impossibile fare qualcosa per far tornare i ricordi a Sesshomaru-sama.»
«Perché?!» chiese Anna, con veemenza.
«Vedi…i ricordi sottratti dal demone forbice si sono volatilizzati al momento della rottura del vaso.- spiegò la dea- Sono stati cancellati dalla mente del Signore dell’Ovest. Certo, come ti ha spiegato quel piccolo tengu, possono rimanere degli echi di questi ultimi nel cuore, ma non è un vero e proprio rammentare.» La dea si alzò e andò alla finestra, guardando fuori. «I miei poteri, per quanto grandi, non possono fare nulla per recuperarli. Ciò che posso fare, mia cara, è trovare ricordi celati nella mente del possessore e riportarli alla luce, non posso lavorare sul nulla.» disse.
Anna chinò il capo.
«Capisco.» mormorò, atona. La dea si voltò, impietosita.
«Inoltre, posso gestire solo le memorie degli uomini. Se io toccassi la mente di un demone, gli farei gran danno, oppure verrei distrutta, nel caso avessi a che fare con un demone più potente di me. E possiamo dire con certezza che Sesshomaru-sama è uno di questi.» aggiunse.
«Mi rendo conto.- mormorò Anna, sospirando, poi scosse il capo- Ci ho provato e mi è andata male. Non importa.»
«Mi dispiace davvero di non poterti aiutare.» disse Kiokuchi-sama e Anna le sorrise, sentendola sincera.
«Non vi preoccupate, Kiokuchi-sama. Troverò un altro sistema.» disse.
Anna salutò la dea, ringraziandola ancora per la sua cortesia, e uscì dal tempio, dirigendosi verso il lago. Per un po’, continuò a camminare a testa bassa, incupendosi sempre di più in volto. E così, il suo era stato un viaggio inutile. Non c’era verso di restituire il passato a Sesshomaru. I mesi più belli della sua vita erano stati cancellati dalla memoria dell’uomo che amava, punto e basta. Non c’era niente che lei potesse fare per porvi rimedio. Un raggio di sole la accecò quando posò gli occhi sullo specchio del lago. Allora si fermò, allargò le braccia e prese un bel respiro. Alzò la testa al cielo e lanciò un grido acuto e lungo, liberatorio.
«Io amo Sesshomaru!- gridò, convinta- Lo amo e maledizione a tutto il resto!»
Tirò un calcio ad un sasso, poi rise. Già, lo amava.
«E anche a questo non posso né voglio porre rimedio.» disse, decisa.
C’era una sola cosa da fare: doveva farlo innamorare di nuovo. Doveva cominciare una battaglia senza esclusione di colpi per raggiungere il suo cuore. Sorrise e annuì. Già, ormai aveva deciso di non arrendersi, qualunque cosa fosse accaduta. Anche se ci avesse impiegato secoli, sarebbe riuscita nel suo intento. Dopotutto, il tempo non le mancava. Le venne di nuovo da ridere e alzò lo sguardo al cielo limpido.
Sarebbe tornata al villaggio e lì avrebbe pensato a cosa fare. Prima, però, avrebbe fatto una piccola deviazione. C’era un posto che aveva voglia di rivedere.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: VaniaMajor